Possono farlo tutti, è davvero semplice...
Se proprio bisogna coordinarsi abbiamo pure una casella.
La "spadellata" e' una forma di protesta che riprende le modalità del "cacerolazo" argentino, a sua volta ripreso da alcuni giorni dagli abitanti di barcellona, come protesta contro la guerra.
l'idea e' semplice: ogni sera, tra le 21.00 e le 21.30 chiunque e dovunque puo' sfogare il proprio dissenso alla guerra sbattendo mestoli e pentole e/o qualunque altra cosa faccia rumore. un quarto d'ora tutte le sere, dalle finestre della propria casa, per la strada o in una piazza concordata con altri, fino a che questa guerra di merda non finisce.
La Banda degli Ottoni propone e rilancia un appuntamento per martedi' prossimo con ritrovo ore 20.30, alle ore 21.00 si inizia lo spadellamento e si conclude alle 21.30.
Dove? Si pensa a punti diversi della città quindi per chi volesse partecipare in forma coordinata e farcelo sapere puo' scriverci una e-mail a: spadellata@comic.com
Non esistono delle regole e forme particolari per questa proptesta, senonche' l'intento e' quello di rendere palese e visibile il dissenso alla guerra, quindi tanto piu' si riesce a coinvolgere persone diverse ed allo stesso tempo a coordinarsi un minimo (almeno l'orario unico e la forma spadellare) tanto maggiore e immediato e chiaro il valore simbolico che si trasmette.
come strumento di protesta la padella è: pacifica: contro la guerra, tante piu' bandiere della pace ci sono tanto piu' si capisce, pubblica: ha senso farla all'aperto, nelle strade, piazze, dalle finestre delle case, striscioni o un megafono aiutano a comunicare ai chi si affaccia dalla finestra; sorda, non ascolta ragioni: la guerra deve finire, assordante: si fa ascoltare fin da lontano, garantito, catartica, se non altro ci si sfoga dalla rabbia che la guerra ci procura. anarchica: infine ognuno la fa dove e come cazzo vuole.
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