notte di violenza 6 morti nei territori

E' terminata all'alba di questa mattina una violenta incursione dell'esercito israeliano nel campo profughi di Rafah, in Cisgiordania, durante la quale almeno cinque palestinesi sono morti e altri 45 sono rimasti feriti. Nell'operazione anche un militare israeliano č morto e 3 sono rimasti feriti. Un bilancio pesantissimo che si aggiunge agli scontri di Nablus, in Cisgiordania, in cui č rimasto vittima un cineoperatore palestinese.

Dopo il ritiro israeliano, militanti palestinesi hanno sparato un missile artigianale 'Qassam' sulla cittadina di Sderot, nel sud di Israele. L'ordigno ha innescato un incendio circoscritto in un appartamento di una palazzina e una donna č stata soccorsa per sintomi di intossicazione da fumo.

E questa mattina un palestinese č stato ucciso da soldati israeliani a Kedumim (Cisgiordania) dopo essere stato colto a lanciare bottiglie incendiarie, secondo quanto ha riferito la radio militare.

Nel timore di attentati palestinesi, la polizia israeliana č stata dislocata questa mattina in modo massiccio a Gerusalemme, in particolar modo nella Cittą Vecchia dove oggi si tengono sia le celebrazioni della Pasqua cristiana, sia quelle delle Pasqua ebraica. Mentre i fedeli ebrei si recano alla spianata antistante il Muro del Pianto per ricevere la tradizionale 'Benedizione dei Sacerdoti', i fedeli cristiani convergono verso la Via Dolorosa ed il Santo Sepolcro.

La situazione rimane molto tesa nella regione. Il primo ministro palestinese designato Abu Mazen ha minacciato le dimissioni, dopo un nuovo scontro ieri sera con Yasser Arafat sulla nomina del ministro dell'Interno, posto-chiave per il quale il presidente palestinese vuole la riconferma nel nuovo governo del suo fedelissimo Hani el Hassan. Abu Mazen ha scelto invece Mohammed Dahlan, ex capo della sicurezza preventiva nella striscia di Gaza, e gradito agli Usa.