L'esercito israeliano ha deciso che l'internazionali si ritirino.

Dichiarazione in radio del generale Moshe Ya'Alon's , al programma "linea aperta", intervista con il capo di redazione durante la quale ha parlato con i soldati e comandanti, sui successi attuali.
Il presentatore del programma Dalik Vilenitz aveva aperto il discorso sugli attivisti delle organizzazione dei diritti umani che operano nei territori occupati, programma andato in onda nel ga'al y tzahal il 16 aprile 2003 alle 8.

"Prima di tutto [gli attivisti internazionali dei diritti umani] contribuiscono alla creazione del'immagine negativa che ci viene assegnata, perche loro certamente rafforzano la versione palestinese, la quale, secondo me,è stata fabbricata in questo contesto, e come risultato di tutto ciò, impediscono perfino alle nostre forza armate di operare (...)".
"Ho appena dato ordine di portare fuori gli attivisti delle organizzazioni dal'area in questione, prima di tutto per il loro bene - stanno ponendo in pericolo la loro vita in un modo superfluo - ma stanno anche contribuendo all'aumentare di una serie di provocazioni che comportano danni alla nostra liberta di azione sul terreno. E' dunque consigliabile che loro restino fuori da quest'area."


"E' comincita la messa in atto dell'azione di allerta dell'ISM dovuta allarresto del coordinatore dell'ISM (movimento internazionale di solidarieta) e di un giornalista.

Campo profughi di nur shams (tulkarem). Il coordinatore dell'ims Osama Qasho e un giornalista italiano, thomaso Besavi, sono stati bloccati ieri, martedi 22 aprile, circa alle 7 di sera da alcuni soldati israeliani nel campo profughi palestinese di Nur shams, dove l'esercito israeliano aveva circondato il campo stesso e, secondo quanto si è appreso, tenevano sotto controllo un gruppo di donne palestinesi e picchiavano un bambino di 15 anni, osma e thomaso entrambi dotati di macchina fotografica hanno provato a documentare l'abuso militare israeliano sui civili palestinesi, quando sono stati minacciati di essere arrestati e dunque sono stati rinchiusi dentro a una jeep militare. Le macchine fotografiche sono un pericolo per l'immagine dell'esercito israelinao e sono stati profusi diversi sforzi per limitare l'accesso dei giornalisti alle aree palestinesi e per lasciare fuori i lavoratori internazionali e dei diritti umani.
Recentemente l'aggressione fisica ai danni degli internazionali e dei giornalisti è stata incrementata drammaticamente. Durante il mese scorso la volontaria statunitense del ism Rachel Corrie è stata uccisa; moriva sotto una ruspa militare israeliana, un altro volontario statunitense Brian Avery colpito al volto da un proiettile ha avuto bisogno di una serie di operazioni di chirurgia plastica facciale. Al volontario Tom Hurmdall hanno sparato alla testa ed è attualmente tenuto in vita in modo assistito in ospedale,e al giornalista palestinese Nazih Darawzeh hanno sparato un colpo alla testa uccidendolo, tutti loro chiaramente, erano ben identificabili come non violenti, civili disarmati che non costituivano minaccia alcuna.


L'iniziativa dell'IDF (forza di difesa israeliana) contro internazionali non violenti mostra la propria faccia: essere capaci dia agire senza impedimenti e spingere i palestinesi ada ancora più violenza, che va a giustificare l'aggressione contro la totalita della popolazione palestinese.