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«Legittima» la morte di Carlo Giuliani
by dal manifesto Tuesday, May. 06, 2003 at 9:54 AM mail:

La grottesca giustizia italiana..... Occhio perchè ci fregheranno anche sulla Diaz e Bolzaneto inventandosi chissà quali puttanate galattiche!

Quel giorno a Genova in piazza Alimonda il carabiniere Mario Placanica sparò «verso l'alto». Il proiettile mortale venne deviato da «un fattore sopravvenuto e assolutamente imprevedibile», un sasso volante. E se anche avesse preso la mira, Placanica «legittimamente avrebbe potuto dirigere il colpo d'arma da fuoco» in faccia a Carlo Giuliani, perché si trovava in pericolo. E' un'ordinanza in quarantotto pagine l'ultima lapide di Carlo Giuliani, il ragazzo ucciso a Genova durante il terribile G8 del 20 luglio 2000. Il gip di Genova Elena Daloisio ha accolto la richiesta di archiviazione formulata dall'accusa, affermando che la morte di Giuliani è in fondo colpa di Giuliani stesso, del fatto che era lì, che c'erano scontri, che gli scontri minacciavano un automezzo dei carabinieri: l'omicidio è stato «una delle fasi di una violenta aggressione al defender posta in essere da numerose persone». Le accuse contro Mario Placanica vanno in archivio, e in archivio finisce pure Filippo Cavataio, il carabiniere alla guida del defender che passò sul corpo di Giuliani ormai a terra. Non si permette alcun dubbio, l'ordinanza di archiviazione, nemmeno l'omicidio colposo o il dolo eventuale. Non ci sarà un pubblico dibattimento. I familiari di Carlo Giuliani hanno annunciato un ricorso in Cassazione: «Non ci hanno mai animato desideri di vendetta ma soltanto l'instancabile ricerca di verità e giustizia, su questa strada continueremo finché avremo fiato». Di «delitto di stato» parlano i Disobbedienti, e di «fatto gravissimo» Rifondazione comunista.

-----------------

«Legittimo sparare a Giuliani».

Il gip archivia le accuse contro il carabiniere Placanica, non solo per legittima difesa ma per «uso legittimo delle armi». La colpa è dei no global «aggressori». Accolta la tesi dei periti: colpo deviato dal sasso assassino. Restano i buchi neri dell'inchiesta, dall'autopsia in poi.
ALESSANDRO MANTOVANI

Un'ordinanza di archiviazione in quarantotto pagine ci consegna una ricostruzione dell'omicidio di Carlo Giuliani ancor più inquietante di quelle emerse finora. Perché la gip Elena Daloiso, decidendo che non c'è motivo di processare il carabiniere Mario Placanica, non si limita a riconoscere l'esimente della legittima difesa, invocata dai difensori e già accordata dal benevolo pm Silvio Franz. E neppure si accontenta di far propria, a differenza del pm senza riserve, la sconcertante teoria dei consulenti tecnici dell'accusa, convinti che il colpo, sparato da Placanica verso l'alto, sia stato poi deviato sullo zigomo di Giuliani da un sasso lanciato dai manifestanti contro la jeep dei carabinieri. Cuore del provvedimento è il paragrafo sull'uso legittimo delle armi, nel quale si legge che se anche avesse sparato su Carlo il giovane militare non sarebbe punibile, a meno che la vittima non avesse in mano un ostaggio. Scrive la giudice Daloiso, pag. 36: «Partendo dalla ipotesi, ormai accertata, che il colpo sparato da Placanica è stato diretto verso l'alto, la condotta di Placanica è scriminata dall'articolo 53 del codice penale, avendo il militare esploso due colpi di diretti verso l'alto che seguivano le numerose quanto inutili intimazioni volte a fare cessare la violenza, uno dei quali per un fattore sopravvenuto ed assolutamente imprevedibile, ha deviato il proiettile determinando la morte di Carlo Giuliani. Tutti gli elementi della indagine, della cui completezza non si può dubitare, consentono di eslcudere che Placanica abbia deliberatamente rivolto i suoi colpi verso Carlo Giuliani; ma quand'anche ciò si fosse verificato, non vi è dubbio che il carabiniere legittimato all'uso delle armi, con la componente di rischio che comporta, si trovava in presenza di un pericolo attuale per la vita o l'integrità fisica propria e dei compagni, pericolo già concretatosi in atti lesivi della integrità fisica e che e si faceva vieppiù violento; e che dunque legittimamente avrebbe potuto dirigere il colpo d'arma da fuoco contro gli aggressori al fine di porli nella impossibilità di proseguire nell'azione lesiva e pur cercando di limitare il danno in modo ragionato (con colpi diretti ad esempio a non colpire organi vitali)». Perciò si applica l'articolo 53, «uso legittimo delle armi», secondo il quale il pubblico ufficiale può sparare «quando vi è costretto dalla necessità di respingere una violenza o di vincere una resistenza o di impedifre la consumazione» di delitti gravissimi come strage e omicidio, vuol dire che da oggi carabinieri e poliziotti sanno di poter uccidere impunemente ogni volta che rimangono isolati e vengono aggrediti. E' cosa ben diversa dalla legittima difesa, dove l'azione difensiva dev'essere proporzionata a un'offesa attuale (a Placanica, comunque, è riconosciuta anche quella). L'intera ordinanza, che si basa sulla ricostruzione della giornata del 20 luglio da parte di un «anonimo anarchico» che parlava del black bloc alla prima persona plurale (consegnata dai carabinieri del Ros), è un atto d'accusa contro i manifestanti «aggressori» di ps e cc. Si mette male per Massimiliano Monai, Eurialo Predonzani e Luca Finotti, indagati per tentato omicidio ai danni dei carabinieri di piazza Alimonda oltre che per devastazione e saccheggio. Nemmeno una domanda seria del pm, invece, per ufficiali dei Cc e funzionari di Ps che dovrebbero rispondere, almeno, di manovre spericolate ed inutili.

Genova, 20 luglio 2001

Finisce così la vicenda giudiziaria nata quel maledetto 20 luglio 2001, alle 17,27. C'erano state ore di cariche indiscriminate e di scontri dopo l'attacco al corteo delle Tute Bianche, in un tratto autorizzato, in via Tolemaide. Decine di manifestanti che si erano rifugiati in piazza Alimonda hanno subito una nuova aggressione dei carabinieri, li hanno allontanati, e mentre quel plotone «scelto» si ritirava sgangheratamente una delle due jeep che erano al seguito (e che fin lì avevano partecipato alle cariche benché prive di protezioni), è andata a sbattere contro un cassonetto, si è bloccata ed è stata circondata dai dimostranti inferociti. Dal lunotto posteriore una mano ha puntato l'arma, un carabiniere ha gridato «vi ammazzo, vi ammazzo», se ne sono accorti quasi tutti e quasi tutti sono scappati. Non se n'è accorto un ragazzo di 23 anni, uno che nei vicoli e nei centri sociali di Genova lo conoscevano tutti: Carlo stava alzando l'estintore, forse lo stava lanciando contro il Defender e da tre metri di distanza avrebbe fatto fatica a centrare il lunotto, chiuso per metà dalla ruota di scorta. Non ha fatto in tempo perché il colpo, il primo dei due colpi di pistola che tutti hanno sentito, l'ha preso in faccia, sullo zigomo. Poi il maldestro autista, Filippo Cavataio, gli è passato sopra per due volte, sul bacino. Prosciolto anche lui, scrive la gip Daloiso, perché «le consulenze medico legali, sulla correttezza delle cui metodologie non vi è in atti alcun elemento per dubitare, hanno infatti escluso che le lesioni rilevate sul corpo di Carlo Giuliani, nella parte che è stata arrotata dal Defender, abbiano avuto alcuna rilevanza causale nel determinare la morte, trattandosi di lievi lesioni che non hanno determinato apprezzabili lesioni di organi interni come rilevato nel corso dell'autopsia. E' stato infatti accertato che le gravissime lesioni cagionate al capo di Carlo Giuliani dal proiettile sono state di tale gravità da `determinare la morte del soggetto nel lasso di alcuni minuti'».

I buchi neri dell'inchiesta, scontro tra periti

Proprio l'autopsia, eseguita all'ospedale Galliera dai professori Marcello Canale e Marco Salvi, è stato invece il primo buco nero dell'inchiesta, tanto che il pm Franz l'ha definita «superficiale» nella richiesta di archiviazione. Infatti, nella tac del cranio di Giuliani il radiologo vede un «frammento metallico» che potrebbe essere un pezzo del proiettile, ma in sede di autopsia Canale non se ne accorge, benché abbia il referto sul tavolo. Non si può recuperare perché il corpo viene cremato per volontà della famiglia, così rimangono in sospeso anche gli interrogativi sui fori d'entrata (sullo zigomo) e d'uscita (sulla nuca): il secondo è molto più piccolo del primo e così non dovrebbe essere quando una calibro nove ti centra in pieno volto al massimo da tre metri; in genere succede il contrario, il foro d'uscita è più grande. Le dimensioni (e la forma) dei fori non sono l'unica stranezza. Alto fattore di incertezza, le prime due perizie balistiche si contraddicono su quante armi hanno sparato (la prima dice due, non una, comunque i proiettili non sono mai stati trovati) e sulla distanza tra l'arma e la sua vittima, decisiva per stabilire quanto fosse seria l'offesa rappresentata dal ragazzo con l'estintore in mano.

E' entrato perciò in campo un collegio di consulenti di primo piano, nominati dal pm a febbraio del 2002. Sono Paolo Romanini e Pietro Benedetti (balistici), Carlo Torre (medico legale) e Nello Balossino (informatico, esperto di audiovisivi). E' Torre a trovare un frammento di piombo (del peso di 0.0244 grammi) nell'involucro che conteneva il passamontagna di Giuliani, e ritiene che appartenga al nucleo del proiettile, l'interno cioè dell'ogiva blindata. Siccome il frammento è sporco di materiali «in uso nell'edilizia», il collegio ipotizza che il poiettile si sia frantumato perché ha impattato contro «un bersaglio intermedio». Prima se la prendono con l'estintore, ma non funziona. Poi Balossino, analizzando i filmati, dirà che a deviare un colpo è stato un sasso che sembra sbriciolarsi poco prima di giungere sulla jeep, formando una nuvola bianca. A quel punto Placanica, senza che il pm voglia risentirlo, dice in tv di aver sparato «in alto aria» (Terra, Canale 5, 27 maggio 2002) e infine «in aria» (Tg1, 20 luglio, dettaglio che non gli era mai venuto in mente nelle già contraddittorie dichiarazioni al pm. Basta e avanza a Franz e alla gip Daloiso. Ma del tutto diversa è sempre stata la ricostruzione dei consulenti della famiglia Giuliani, difesa dagli avvocati Giuliani Pisapia e Lea Vinci. Il balistico Claudio Gentile e i fisici Giorgio Accardo, Roberto Ciabattoni e Ferdinando Provera affermano che la nuvoletta bianca appare nei video in un istante incompatibile con la morte di Giuliani, segnata dalla macchia rossa che appare sul passamontagna in corrispondenza dello zigomo, mentre la pietra va «regolarmente» ad infrangersi lasciando un segno sul tettino sopra la seconda «i» della parola carabinieri.

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0,0244 grammi
by stronzio90 Saturday, May. 10, 2003 at 1:03 PM mail:

Un pezzetto di piombo cosi' piccolo puo' far da solo pensare ad uno scamiciamento del proiettile??
mah
mi chiedo se sia stata compiuta una analisi del frammento per accartarsi che fosse verosimilmante proveniente da un ogiva blindata...
tanto piu' se compiaiono tracce di "materiali adoperati nell'edilizia"...

L'opinione della Daloisio, o come si chiama questa donna poco dotata di senso critico, e' quindi che un tutore dell'ordine possa sparare in mezzo alla folla anche se minacciato da poche persone che escono da quest'ultima?
buono.

Ma siamo in italia o in nord irlanda?

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x fede
by ron Thursday, Jun. 05, 2003 at 4:19 PM mail:

vedi che non capisci....il carabiniere doveva persuadere Carlo, non ucciderlo cosi senza motivo..."Carlo metti giu' quell'estintore...sei bellissimo..la pace e' bella..mettiamoci a ballare a ritmo di raggea dai"

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ridicoli
by jena Friday, Jun. 06, 2003 at 4:16 PM mail:

Teste di cazzo , andate allo stadio ,voi siete solo ultras .La sola utilità della vostra calotta cranica è quella di farne un posacenere;beoti.Rettifico , gli ultras sono molto più intelligenti e onesti di voi , merde.

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Bravi
by calimero Wednesday, Jun. 11, 2003 at 4:30 PM mail:

Aho... hai visto questo jena?
Deve essere il nuovo medello primavera estate del troll fascio e testa di cazzo.
Elegantissimo.

Ci sara' da ridere.

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Con cordialità
by jena Wednesday, Jun. 11, 2003 at 4:54 PM mail:

Punto 1 , quella che ti ho mandato non è una e-mai ignorante/I.Punto due perchè non venite a Genova(sono di Genova io) a richiedere la patacca d'oro il 21 Luglio?Mi renderò riconoscibile.A vostra disposizione sbirri.Se non siete sbirri ma solo fasci , ci si può vedere il 30 di Giugno...

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jena
by Barbalbero Friday, Jun. 13, 2003 at 12:56 PM mail:

Io cmq a scanso di equivoci ti consiglio un buon manuale di diritto penale...
fiandaca-musco,
mantovani,
antolisei,
sono i milgiori ed i più usati, sull'uso legittimo delle armi c'è il sempre attuale di Alibrandi, oppure Pagliaro.
(se ti può aiutare io sono un ultras della roma)

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domanda
by alex Monday, Aug. 25, 2003 at 9:54 PM mail:

ma scusate....i vostri pensieri giornalieri sono solo questi ? Ma voi andate a lavorare ? Ma voi avete una famiglia? Pagate le tasse ? Lo sapete che i carabinieri che erano al G8 erano ragazzi che stavano lavorando e rischiando la vita per 2 milioni al mese ? lo sapete questo? VERGOGNA !!!!!!!!!!

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x alex
by onesto contribuente Tuesday, Aug. 26, 2003 at 6:02 AM mail:

Vado a lavorare ogni giorno. Pago regolarmente le tasse.
So che c'erano molti ragazzetti inesperti buttati per le strade di Genova con addosso una divisa, e so che c'erano pezzi grossi delle forze dell'ordine che incoraggiavano l'uso della forza anche gratuita.
So che quella sera, alla scuola Diaz, non c'erano manifestanti inferociti armati di estintore, bensì gente "normale" (termine tanto caro a voi giudici borghesucci) come ad esempio giornalisti, che dormivano ... e che i "poveri ragazzi che lavorano e rischiano la vita per 2 milioni al mese" sono entrati e li hanno massacrati di botte in modo totalmente gratuito e hanno addirittura cercato di mettere prove false per giustificare il loro atto: simulando un'aggressione a mano armata e piazzando delle molotov nella scuola.
Vergognati tu, tornatene a sbrodolare davanti alla TV

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che bello l estintore rosso
by caro onesto contribuente Tuesday, Aug. 26, 2003 at 8:54 AM mail:

e che lavoro fai?
se il signor carlo non avesse inalzato quel estintore contro un ragazzino inesperto di ventidue anni ma avesse manifestato civilmente forse adesso sarebbe quì su indy e non sarebbe diventato un "martire".

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risposte
by onesto contribuente Tuesday, Aug. 26, 2003 at 9:05 AM mail:

Per quanto ti può interessare, sono traduttore.
E poi scusa, ho dimenticato di rispondere a una delle tue domande: sì, ho anche una famiglia.
Se Carlo non avesse alzato l'estintore probabilmente il colpo se lo sarebbe beccato il tipo con la felpa che era nel mirino prima di lui.
Il tuo problema è che continui a fare la storia con i se, cercando di deresponsabilizzare chi -al di là di qualunque dubbio- ha commesso un errore. Se in buona o cattiva fede non lo so, e non giurerei su nessuna delle 2 ipotesi

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decolpevoliziamo pure
by caro onesto contribuente Tuesday, Aug. 26, 2003 at 9:32 AM mail:

io decolpevolizzo anche(ma ti riferivi a me poi?bho)
ma voi non fate martire chi martire non è.
banalità ma chi è causa del suo mal pianga se stesso.

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non banale, menefreghista
by onesto contribuente Tuesday, Aug. 26, 2003 at 9:39 AM mail:

non è un martire, è una vittima. C'è una bella differenza.
Vittima dell'errore O della malafede, dell'incapacità, forse anche della propria ingenuità che l'ha portato a credere che in un paese sedicente Democratico come questo le persone non vengano sottoposte a giustizia sommaria.

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domanda
by caro onesto contribuente Tuesday, Aug. 26, 2003 at 9:42 AM mail:

vorrei solo capire una cosa tralasciando il fatto che sia morto tu giustifichi il gesto di carlo?
giustifichi la sua violenza?
io no perchè comunque credo che il dialogo sia meglio del prendere e devastare una città intera anche se non si è d'accordo
con quello che pensano i nostri politici.

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caro interlocutore
by onesto contribuente Tuesday, Aug. 26, 2003 at 9:52 AM mail:

Ok, qui cominciamo a ragionare.
No, io sono contrario al lanciare sassi o altro, a manifestare in modo violento, nonostante io condivida appieno i motivi della protesta. Bisogna anche ricordare, però, che i manifestanti hanno subito diverse cariche (mentre, per intenderci, i black blockers stavano devastando indisturbati la città.)Credo sia se non giustificabile, se non altro comprensibile che la folla caricata e malmenata reagisca al tradimento di chi dovrebbe essere lì per assicurare l'ordine e invece ne approfitta per pestare a sangue i manifestanti. Questo con le dovute eccezioni e contestualizzazioni, chiaro!
Resta il fatto che è necessario non perdere la dimensione reale delle cose

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vorrei aggiungere
by nessuno Wednesday, Aug. 27, 2003 at 1:44 PM mail:

Bhe, a volte trovardi dalla parte delle forze dell'ordine ke fa servizio pubblico e vedere che davanti a te ci sono orde di gente, che mentre si manifesta,per carità con tutti i toni della polemica giusta,altri che cominciano a distruggere e a devastare,devi prendere atto e devi fare il tuo lavoro.Io credo ke in quel kaos, fare distinzioni tra buoni e cattivi sia impossibile.Ci sono lanci di oggetti,fumogeni,grida, è il caos più totale.
Ma poi,mi viene da pensare....meno di un mese fa vidi uno speciale, una notte intera, sui fatti del g8.alcuno con videocamere personali altri con filmati della stampa.Noto una cosa,tantissime persone avevano, caschi, imbottiture, spalline da football americano(ke costano un bel po) indossate.Molti avevano i visi fasciati o coperti.
Ora quella non è roba ke trovi li x li,e mi ridomando, ma se io vado a manifestare con le intenzioni decise di protesta, ma pacifiche, nn mi combino così.Infatti parte del corteo era vestito normale.Tutta quella gente già sapeva ke le F.O. avrebbero fatto delle cariche?
Io il dubbio ce l'ho!

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offerta lavoro
by Ironika Sunday, Sep. 07, 2003 at 9:42 AM mail:

Matan, se ritieni che nella stessa posizione di Placanica avresti preso la mira alla testa per qualche decina di secondi e poi avresti sparato, allora ti consiglio di diventare poliziotto: come puoi leggere in uno dei post qui su Indy, tal M. F. ha "lasciato" un posto libero, e tu rispondi ai requisiti richiesti sicuramente più di lui.

Sì, Carlo non è un martire e non va innalzato a eroe, ma di certo bisogna riconoscere a ognuno le proprie responsabilità e dire che Carlo stava comportandosi male ed è morto per questo non è che l'ennesimo tentativo di deresponsabilizzare l'inqualificabile operato delle FdO in quel di Genova

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x la precisione
by gio Friday, Oct. 31, 2003 at 10:06 AM mail:

L'estintore era scarico, e quindi pesava circa 3 kili. Placanica lo sapeva perché gli era già stato lanciato contro e l'aveva respinto col piede.
Così, giusto perché bisogna informarsi bene. Il defender che passa due volte sul corpo di Carlo pesa 1780 kili e, secondo l'autopsia, non gli provoca la benché minima frattura. Allora, stando a questa logica, che danni vuoi che facciano 3 kili di estintore? Tanti da condannare a morte un ragazzo?

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ultras e pacifisti
by Giuseppe Tuesday, Jul. 27, 2004 at 11:35 AM mail:

per l'ultrà romanista (basta questo a definirlo..)
mi sa che conosci il diritto penale per altri motivi...

ricorda che la leggitima difesa deve avere la proporzione tra offesa e difesa..
un estintore e una pistola...

solo un coglione può dire che è la stessa cosa!
tu che dici?
bravo

Secondo:
a parte che non è auspicabile il leggittimo uso delle armi..
e ammesso che lo sia il poliziotto era tenuto a colpire parti non vitali...
oibò l'ha colpito in testa...
tragico errore ho ottima mira?

ultrà statti a casa o torna a regina coeli!

per tutti gli altri..
Carlo non è un eroe.. assolutamente...
nemmeno un martire...
Carlo era un ragazzo di 23 anni..
solo questo..
ma è stato ucciso..
se ne è andato con tutto quello che può portare la morte per un ragazzo di 23 anni..
sogni progetti futuro...


tengo a sottolineare il confrotno tra il G8 di Napoli e di Genova..c'erano le stesse persone da entrambe le parti..
c'è stata una battaglia in corso in tutti e due..
a Napoli ci sono stati solo feriti..
a Genova un morto ...

a Napoli c'er ail governo di centro sinistra..
a Genova quello di Centro destra..

c'è sta una gestione diversa della situazione..
e il risultato si è visto....

ovvio che le forze del'ordine con un governo del tipo che abbiamo si sentivano più leggittimati...
e sono stati premiati..

che non se ne accorge che continui a vivere come crede..
tra tv novella 2000 emilio fede e veline..
alla politica ci pensiamo noi..
loro però parlino soltanto nei forum di un posto al sole..
o a strscia la notizia.. grazie..

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