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pensavamo piovesse,invece grandina monnezza
by panfilo Tuesday, May. 13, 2003 at 11:49 AM mail:

300 tonnellate al giorno di rifiuti ad orvieto per un totale di 20.000 tonnellate! I rifiuti campani arrivano anche a Terni per essere bruciati!

Quando qualche settimana fa (il 5 aprile) abbiamo fatto una visita a sorpresa nel sito della discarica delle crete di Orvieto http://italy.indymedia.org/news/2003/04/262185.php
, quello che ci ha colpito, insieme alla puzza immonda era il vuoto. Si il vuoto tra tre colline che costituivano un enorme anfiteatro naturale con forti interventi di scavo. Al ground zero del terreno un leggero strato di rifiuti, gabbiani all'orizzonte ed ancora più lontana, ma non troppo in linea d'aria, la rupe ed il duomo. L'invaso metteva paura perchè pensarlo pieno di rifiuti faceva veramente impressione. Una montagna, una massa enorme. Alla faccia della verde umbria, dell'ambiente. Di verde c'era solo il colore dei soldi, del businness che devasta ambiente e salute dei cittadini, socializzando il degrado ma privatizzando i profitti.

La matematica non è un'opinione ci insegnavano a scuola ed i conti non tornavano. Siccome a Terni è stata avviata la preselezione dei rifiuti che, tra gli inceneritori ASM e ENA (in attesa di Printer) tanto contribuiscono a riempire le tasche di patron Agarini e (politicamente) del tenero Raffaelli (con la benedizione del "compagno" Monelli) l'accesso dei rifiuti in discarica era diminuito (un mese fa era di 60-80 t. al giorno), tanto che si parlava di riduzione del personale alle "Crete" e che il flusso dei rifiuti in discarica era più che dimezzato. Ma perchè allora un cosìtanto grande intervento nel territorio orvietano, una convenzione ventennale,una sì grande voragine da riempire con i rifiuti? Quali rifiuti verranno stoccati là se con la termocombustione attivata a Terni(brucia che ci guadagno a produrre energia e rilasciare nell'ambiente fumi e ceneri evitando una seria filera di riciclaggio...) le quantità da stoccare sono sempre minori.
Ecchè il privato si priva dei privati profitti? Non se ne parla nemmeno: ecco svelato l'arcano che già si leggeva in trasparenza nel piano regionale dei rifiuti. Si chiama eco-solidarietà (spacciata come tale tra gli ATO della regione) ma si legge eco-mafia-politica.
E'lo stesso inganno semantico cui ci hanno abituato i paladini delle guerre/umanitarie, giuste,infinite o preventive. Si scrive intervento umanitario ma si legge stragi e massacri... c'est plus facile.
Così i nostri bonari amministratori al soldo del profitto privato ci spacciano la solidarietà (con la camorra?) ecologica (con 20.000 tonnellate di monnezza ad orvieto?) con uno sporco affare che continua a legare con un filo marrone (il colore dei percolati...) il potere politico e quello economico.
Sulla pelle degli umbri che ancora pensano alla regione verde quando ormai sul businness del rifiuto si fa di tutto e di più. Per ora 300 tonnellate al giorno, fino ad arrivare a 20.000. In un paio di mesi dovrebbero farcela, poi qualche altra miniera di spazzatura per riempire le tasche del patron delle "Crete" si troverà certamente.

Ma c'è ancora qualcosa che non quadra. Sul "Giornale dell'Umbria" di oggi viene riportata una dichiarazione del sig. Monelli Danilo "Abbiamo scelto la discarica delle Crete di Orvieto, perchè rappresenta, almeno sul piano teorico [sic!], un sito sicuro e capiente come cubatura".[della serie il buco c'è, basta riempirlo...](saltiamo qualche passaggio ed arriviamo al dunque:)..."I rifiuti arriveranno in Umbria come cdr (combustibile da rifiuti) e verranno bruciati in questo impianto senza alcuna difficoltà[sic!]" Il fatto che non ci saranno difficoltà nella combustione in sè non desta allarme. Il fatto che la combustione inquini, produca ceneri e polveri in un ambiente già pesantemente segnato dall'inquinamento industriale e da tassi di tumori più alti del triplo rispetto alla provincia ci sembra che qualche difficoltà dovrebbe produrla ad un presunto pubblico amministratore. E qui arriviamo alla cosa più grave: siccome le Crete sono una discarica (dove si stoccano e non si bruciano i rifiuti)allora o Monelli non sa più cosa dice, oppure i rifiuti campani verranno bruciati nella conca ternana dall'ASM o, magari grazie alla procedura semplificata, anche all'ENA.
A Napoli la gente incazzata si è mossa....a Terni cosa facciamo oltre che respirare merda?

Ribadiamo ancora una volta che l'unica soluzione è una seria politica di riciclaggio che parta dalle case, dalle aziende e dagli uffici ma porti a riciclare veramente (non a bruciare o porre in discarica come succede oggi) i rifiuti e a ridurre di conseguenza il materiale da consegnare alla discariche, che dovrebbero essere di piccole dimensioni e smaltire i rifiuti prodotti dal territorio, senza fare da attrattori di spazzatura da altre aree o regioni.
Oltre le belle e patinate parole di Monelli o Raffaelli, dei libretti colorati di belle intenzioni di GESENU o ASM (si vedano i deliri sull'ultimo numero de "La citta" fogliucolo apologetico dell'amministrazione comunale che appalta all'ASM l'apologia della politica sui rifiuti [un pò come dire al salumaio se son bone le salsicce...)quello che rimanè è questo: politiche basate sulla devastazione ambientale, sul profitto privato ai danni della salute dei cittadini, sulla falsificazione dei dati. Sulla nostra pelle.


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