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Euskara
by babi Wednesday, May. 14, 2003 at 12:07 AM mail:

Lingua basca ossia la ragione principale dell'identità nazionale

Un paese invertebrato. Il popolo basco attribuisce così tanta importanza alla sua lingua da autodefinirsi ed autoidentificarsi soprattutto in base a questo parametro. Infatti i cittadini baschi non si individuano in relazione ad una razza o una tribù, ad una divinitào ad una localizzazione geografica, ma esclusivamente in relazione al proprio idioma. Quello basco è uno dei popoli europei per eccellenza, visto che la sua presenza sul territorio europeo risale a millenni addietro, e il suo linguaggio, unico sopravvissuto all'invasione indo-europea, costituisce di per sè un enigma, non avendo analogie con nessun'altra lingua, nè "parentele conosciute" come il francese e lo spagnolo (che sono dialetti latini) ed andfandosi quindi a configurare come una lingua-isola.

Euskaldun significa letteralmente "bascofono", ossia colui che parla il basco. Non esiste altra definizione per indicarne l'appartenenza e ci si potrebbe porre il problema di come denominare i "figli del paese" che non parlano questa lingua, ma la questione pare secondaria rispetto alla centralità che tradizionalmente i baschi danno alla loro lingua.

E' con Euskal Herria che la comunità si immedesima con la propria lingua, visto che etimologicamente i due termini equivalgono a "popolo della lingua basca" . Questa parola sta ad indicare sia la popolazione che il Paese, un po' come se in lingua spagnola si indicassero con la medesima parola i concetti di Spagna e di popolo spagnolo. Le parole "Euskal Herria" indicano oggi in lingua basca le province di Araba, Gipuzkoa e Bizkaia in territorio spagnolo, quelle di Lapurdi e Zuberoa in territorio francese e quella di Navarra, ripartita tra i due stati. Considerando Navarra come una sola provincia, il paese basco ne comprende sei mentre, distinguendola tra Navarra del nord e del sud, ne comprende sette, numero generalmente indicato dalla nascita del nazionalismo basco, alla fine del secolo scorso. Pamplona, la capitale della Navarra, è anche la più antica capitale basca. La Navarra sotto dominio francese, o Bassa Navarra, ha come capitale Saint Jean Pie de Port.

In territorio spagnolo l'avversione dei regnanti e dei governati nei confronti di coloro che parlavano la lingua basca è sempre stata forte, andando a culminare in periodo franchista con la persecuzione ci chi "osava" battezzare bambini con nomi tipicamente baschi, con il divieto di esporre insegne e segnali in lingua basca nonchè con il mancato riconoscimento dell'Accademia della lingua basca mantenuta fino al 1978.

"La lingua basca è una patria, quasi una religione". Questo scriveva, nella sua opera del 1843 "I pirenei", Victor Hugo, colpito dall'attaccamento dei baschi alla loro lingua, che egli stesso aveva avuto modo di verificare attraversando il paese. "Se la storia degli ultimi tremila anni - scrive lo storico Roger Collins nel suo libro "Los vascos"- ha una lezione da offrirci, è senza dubbio quella che il mantenimento dell' identità basca è dovuto più all'indipendenza linguistica che a quella politica. "Se i baschi esistono come tali, come comunita' o come popolo, cio' si deve soprattutto alla sopravvivenza della loro lingua" , scriveva invece Koldo Mitxelena, linguista scomparso nel 1987. Non e' un caso che i confini di cio' che si conosce come Basconia, per imprecisi e variabili che appaiano a ciascuno secondo il proprio parametro di giudizio, corrano - racchiudendola - intorno alla zona di linguaggio basco, mentre escludono regioni che conobbero e usarono questa lingua, ma la persero alcuni secoli fa. L'estensione della lingua nazionale ha dunque tradizionalmente indicato l'ambito del territorio che si è solito considerare basco.

Il rischio per la lingua basca, che negli ultimi hanni ha visto incrementare il numerodi parlanti nella parte meridionale del Paese Basco, è che l'euskera diventi definitivamente una lingua di solo ambito universitario e cessi di essere quella lingua della strada parlata da tutti che darebbe ragione ai baschi stessi che identificano il proprio popolo con la lingua nazionale.

Per contrastare questa tendenza, manifestatasi già dagli anni settanta, nacque il movimento, dapprima clandestino e poi legalizzato, delle Ikastola ossia le scuole private che impartiscono l'insegnamento in lingua basca. L'esperienza delle ikastolas, grazie agli investimenti ed al coraggio di famiglie e insegnanti ha permesso di raggiungere una massa di discenti ampia arrivando a comprendere il 17% del totale degli studenti nell'anno scolastico 1991/1992.

Questa splendida esperienza ha permesso a buona parte delle nuove generazioni di riprendere a toccare con mano e ad utilizzare direttamente la propria lingua, l'euskera, riscoprendo anche quelle tradizioni e culture che danno tanta coesione oggi ai movimenti baschi.

Ma, ovviamente, non son tutte rose! Ultimamente le Ikastola sono state vittima di pesanti attacchi da parte del Governo spagnolo di Aznar ed hanno visto sparire sotto i propri piedi le speranze di finanziamenti legati alle autorità locali basche. Fortunatamente questo non 'e8 bastato a far cessare quest'esperienza.

Ma la strada da fare per diffondere ulteriormente l'uso della lingua basca 'e8 molta, e non si deve limitare alle speranze di aiuti istituzionali: questo le forze attive sul terreno politico, sociale e culturale basco sembrano averlo capito ed infatti si stanno orientando verso la realizzazione di studi ma anche di manifestazioni ed iniziative pubbliche che possano permettere di aggregare attorno alla "questione della lingua basca" molti interessi e molte persone.

In quest'ottica risultano importanti manifestazioni come la Korrika LINK e la nascita del sito di indymedia Euskal Herria sul quale molto è usato l'idioma nazionale. Un grande rilievo ha avuto anche la pubblicazione di un intero quotidiano redatto in lingua basca, Egunkaria. L'esperienza è stata importante e trascinante, nonchè largamente autofinanziata dalla comunità bascofona, ma è finita con la repressione fascista LINK del governo Aznar che ha chiuso il giornale, arrestandone alcuni redattori ed il direttore LINK.Al momento Egunkaria vive online ed ha trovato la solidarietà di tante realtà europee che hanno intrapreso percorsi differenti per condannare l'atto criminale del governo e della magistratura.

"Il Paese Basco non custodisce grandi monumenti storici, architetture maestose e sorprendenti, nè memorie di successi di un passato più o meno sensazionale. La sua eredità è umile, ma sottile e penetrante per accattivare l'ammirazione della gente sensibile e la conserva in quel quadro primitivo che è il suo paesaggio ridente, di una grande diversità di toni e di sfumature, scenario adeguato affinchè brillino i costumi di una razza che ha conservato nel tempo l'ermetismo ancestrale dei suoi costumi e del suo linguaggio.

Pìco Baroja

Maggiori informazioni sulla questione della lingua:
Informazioni sulla lingua basca: origine, struttura....(spagnolo)
Radio e sopravvivenza dell'euskera.(inglese)
Rapporto annuale sulla violazione dei diritti linguistici.
Lingua basca e cultura a cura di Indymedia Euskal Herria.

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