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Sabino Fino
by REDENTO Wednesday, May. 14, 2003 at 12:27 AM mail:

Ikurrina: l'icona di Euskal Herria

La bandiera basca

L' Ikurrina è la bandiera delle province basche. Fu disegnata dai fratelli Arana, per la prima volta, per l'inaugurazione del Euskeldun Batzokija di Bilbao il 14 luglio 1894. Fu incaricato di farlo il socio più anziano, Ciriaco Iturri Urzelaga, un carlista di vecchia data convinto da Sabino Arana a sposare le idee nazionaliste.

La bandiera basca reca lo sfondo rosso, a simboleggiare il popolo, la croce di S.Andrea verde, che rappresenta le leggi tradizionali basche e la croce bianca, simbolo del cristianesimo. In principio la bandiera unitaria basca fu concepita come vessillo della Bizkaia e per questo uso la utilizzò fino alla sua morte proprio Sabino Arana, figura ormai storica dell'indipendentismo basco moderno. Nel 1906 la Ikurrina faceva mostra di se alla prima Assemblea Generale del Partido Nacionalista Vasco, che non era una formazione solamente vizcaina ma anche guipuzcoana. Furono proprio i primi anni del secolo XIX quelli dell'espansione dell'uso della bandiera basca, dei suoi colori e dell'essenza della filosofia di Sabino Arana. Nel Paese Basco del Sud conobbe una grande diffusione fino a che fu esposta nel primo Aberri Eguna, celebrato nel 1932. L'ikurrina era, ed è tutt'oggi, il simbolo dell'unione di Euskal Herria.

Il 10 settembre 1931 fu finalmente issata sul palazzo dell'Ayuntamento di Durango, ponendo fine ad un'epoca di precarietà riguardo il suo uso pubblico, aprendo definitivamente la strada alla sua consacrazione come insegna ufficiale di tutti i baschi. L'ikurrina è senza dubbio "un'espressione dell'unità spirituale dei baschi", ha dichiarato anche la Società per gli studi baschi.

La bandiera basca fu duramete perseguita, insieme a tutti i suoi sostenitori, durante e dopo la guerra civile, tanto che assurse definitivamente a simbolo di libertà e resistenza. Il dittatore Franco, da parte sua, semplicemente dichiarò che "la bandiera basca non esiste", ed un suo ministro disse che "i baschi prima di issarla dovranno passare sul mio cadavere". Con la nascita di E.T.A. l'ikurrina ha conosciuto un periodo di nuova gloria, ribadendo il proprio valore di simbolo di resistenza.

L'E.T.A. non disdegnò di ricorrere alle armi per difendere la bandiera basca, in due differenti maniere. In primo luogo ponendo, negli anni sessanta, centinaia di bandiere sui tralicci dell'alta tensione, sfidando gli uomini dello stato a rimuoverle; ed in secondo luogo ponendo bandiere basche li dove esplodevano gli artefatti posizionati per uccidere gli uomini della Guardia Civil. L'ikurrina per E.T.A. è un simbolo di lotta e di resistenza, un simbolo imprescindibile nel cammino che porta all'indipendenza nazionale. Dopo la morte di Franco la bandiera basca fu tollerata dai nuovi gvernanti del periodo di transizione, e posta sovente di fianco alla bandiera nazionale spagnola. Le disposizioni seguenti prevedevano che l'ikurrina potesse essere esposta ma sempre in presenza del vessillo spagnolo. Nell'ikurrina è concentrata tutta l'ansia d'indipendenza, di libertà, di liberazione di un popolo. L'ikurrina è il simbolo di uomini e donne che soffrono l'oppressione in tutte le sue forme. L'ikurrina è il vento della libertà.

tratto da comitato euskadi siena

Link:
Sabino Arana

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