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e la rocchetta continua a perforare
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fandango Tuesday, May. 20, 2003 at 3:31 PM |
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la regione umbria se ne infischia delle proteste dei gualdesi.....
la regione umbria se ne infischia delle proteste dei gualdesi e autorizza la rocchetta a nuove perforazioni per ricercare piu acqua da imbottigliare.... tanto se gualdo resta un'altra volta all'aciutto , come gia successo un'anno fa (http://www.italy.indymedia.org/news/2002/09/85240.php chi se ne frega l'importante è aumentare l'imbottigliamento no???
“Guerra" di indagini per l’acqua: Comune contro Rocchetta per le nuove sorgenti minerali di RICCARDO SERRONI GUALDO TADINO - Due indagini commissionate dal comune di Gualdo Tadino ed una, autorizzata dalla Regione dell'Umbria, effettuata dalla Rocchetta spa: mai come in questo periodo il bacino imbrifero del territorio di Gualdo Tadino è stato così intensamente posto sotto osservazione per valutarne la consistenza. Ma se le prime due indagini sono state salutate con grande soddisfazione dall'opinione pubblica, l'ultima desta perplessità e qualche preoccupazione perché è finalizzata alla ricerca di altra acqua minerale da imbottigliare. La preoccupazione è che non ci sia acqua a sufficienza per tutti, cittadini ed uso industriale. Il comune di Gualdo ha detto due volto "no", alla nuova richiesta della Rocchetta spa, ma secondo il gruppo di opposizione Il Rosone, è stato un "no" troppo morbido, tanto è vero che la Regione non ne ha tenuto conto e la Rocchetta ha già iniziato il rilevamento con una perforazione in località Sascupo (M.Penna). I consiglieri comunali del Rosone invitano, quindi, il comune a mostrare i muscoli inoltrando alla Regione dell'Umbria una richiesta di sospensione dei permessi di ricerca di nuove acque minerali rilasciati alla Rocchetta.
da il messaggero del 14/05/2003
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intanto a san gemini....
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bah Tuesday, May. 20, 2003 at 3:43 PM |
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intanto a sangemini c'è il problema opposto: continua il degrado strutturale e c'è un vertiginoso calo produttivo e delle vendite visto che la società che gesisce l'acqua Fabia cerca di farla tracollare oggi per potere giustificare domani un nuovo tentativo di produzione esterna......bah......
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interrogazione in regione a gualdo tutto tace
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protadino Tuesday, May. 20, 2003 at 3:55 PM |
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Interrogazione in Regione, a Gualdo tutto tace
La recente concessione del permesso per ricerche idriche alla Rocchetta spa (http://www.umbriacompany.it/aziende/azienda002441.htm) in territorio del comune di Gualdo Tadino (Busche di Palazzo Mancinelli Ha 145 e Monte Penna di Rigali Ha 290) è stata oggetto di una interrogazione da parte del consigliere regionale del CDU Enrico Sebastiani.
L'interrogante, ricordato che è attualmente in corso uno studio commissionato all’Università di Perugia, (a seguito della crisi idrica durata oltre quattro mesi), per accertare le possibili interferenze tra i massicci prelievi della Soc. Rocchetta e il bacino imbrifero del Comune di Gualdo Tadino, e che la concessione non appare in linea con la Deliberazione della Giunta Regionale 6306/98, con cui si dispone di tenere conto degli "interessi preminenti in ordine alle esigenze di carattere pubblico, con particolare riferimento alle esigenze di approvvigionamento idropotabile pubblico" conclude chiedendo alla presidenza regionale
Quali sono le ragioni per le quali è stata conferita l’autorizzazione per i due nuovi permessi di ricerca dalla Regione dell’Umbria alla società Rocchetta S.p.a, nonostante il parere contrario espresso dal Comune di Gualdo Tadino.
Come intende tutelare gli interessi collettivi tesi a garantire la continuità, qualità e quantità dell’approvvigionamento idropotabile ai cittadini di Gualdo Tadino.
Mentre a Perugia c'è chi si preoccupa dell'autorizzazione concessa, a Gualdo Tadino cosa è stato fatto il proposito? Sindaco, assessori, consiglieri comunali, segretario generale, segretario regionale, ufficio ambiente ... tutte figure istituzionalmente investite del potere di iniziativa per difendere gli interessi della collettività, sono stati sfiorati dall'idea che contro le determinazione dirigenziali di un ufficio della Regione è proponibile ricorso al TAR, magari chiedendo anche una sospensiva?
Fino al momento di andare in stampa (e sono trascorsi ormai circa 40 giorni) non se ne è avuta notizia; vorremmo sbagliarci, ma questa inerzia legittima il sospetto che la deliberazione di Giunta assunta a suo tempo, in cui si sostiene che il Comune non sarebbe stato d'accordo alla concessione, era tuta una messa in scena. In caso contrario i signori sopra richiamati dimostrino la loro buona fede nella vicenda: hanno tempo ancora fino al 20 maggio per fare opposizione o chiedere la sospensiva di un atto amministrativo la cui efficacia è dal 21 marzo.
Intanto, approfittando di questi 40 giorni di inerzia, ci risulta che la concessionaria avrebbe già iniziato ad inviare le attrezzature necessarie alla trivellazione sul Monte Penna: chi dorme non piglia pesci.
da http://www.protadino.it
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intanto a perugia.......
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pg Wednesday, May. 21, 2003 at 3:55 AM |
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intanto mentre si cerca acqua da imbottigliare a perugia si rischia il razionamento....
PERUGIA — Lo stato di emergenza
PERUGIA — Lo stato di emergenza idrica, proclamato nell'estate 2002, è ancora in vigore. Non è mai stato revocato dopo la grande sete dello scorso anno. Ma la stagione calda 2003 si annuncia ancora più critica di quella passata, quando per la prima volta nella storia recente l'acqua uscì razionata dai rubinetti di Perugia. «Se aprile e maggio avranno scarse precipitazioni — dicevano a fine inverno i tecnici di Umbria Acque — l'emergenza idrica potrebbe essere anche peggiore rispetto a quella della scorsa estate». La primavera sta regalando acqua con il contagocce a Perugia e dintorni: l'allarme, dunque, è già scattato. «La situazione è molto difficile e potrebbe diventare drammatica», spiegano dall'azienda che gestisce gli acquedotti perugini e che ha avviato un monitoraggio pressochè quotidiano di pozzi e sorgenti. Soprattutto le falde di Cannara e Petrignano, decisive per l'approvvigionamento del capoluogo, vengono tenute sotto stretto controllo, perchè eventuali temporali estivi non hanno alcun effetto sui depositi sotterranei. Lo spettro dei razionamenti notturni, con la sospensione a «macchia di leopardo» dell'erogazione dell'acqua, torna ad avvicinarsi. C'è comunque un dato positivo: sono stati portati a termine gli interventi avviati l'anno scorso, che hanno consentito di rendere operativi quattro nuovi pozzi a Monte Tezio, Paciano, Panicale e Città della Pieve. Il primo impianto potenzierà l'offerta di acqua per Perugia, gli altri tre serviranno il comprensorio del Trasimeno. Campi a secco Le elevate temperature e l'assenza di pioggia stanno mettendo in crisi anticipata il mondo agricolo. «Siamo in una situazione peggiore rispetto allo scorso anno — ammette il presidente regionale di Confagricoltura, Alfredo Monacelli — e questo la dice lunga sulla gravità del momento. Il caldo e la siccità stanno fermando persino la crescita di cereali come il grano, che deve essere addirittura annaffiato. Inoltre, anche il settore dell'allevamento è in difficoltà perchè nei pascoli c'è pochissima vegetazione fresca. Le istituzioni, sin da ora, devono mettere in campo tutti gli strumenti possibili per parare quella che si profila come un'emergenza drammatica e molto grave». Sì al premio-risparmio Uno di questi strumenti è già stato attivato dalla Regione nella zona del Trasimeno: gli agricoltori che non useranno l'acqua del lago per irrigare riceveranno un premio di 350 euro per ogni ettaro protetto. «E' un buon provvedimento — dice Monacelli — perchè sostiene economicamente gli imprenditori agricoli che accettano la sfida e provano a cambiare tipo di coltivazione. Le aziende hanno bisogno di incentivi e protezione, non possiamo affidarci solo alla speranza di un'altra estate piovosa».
di Roberto Borgioni da la nazione del 20/05/03
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