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G8: NO GLOBAL; A EVIAN FALO' E CORTEI CONTRO I POTENTI PRONTE LE INIZIATIVE DEL CONTROVERTICE NO GLOBAL (ANSA) - ROMA, 28 MAG - Falo' attorno al lago, due grandi manifestazioni che si incontreranno alla frontiera tra Svizzera e Francia, una giornata intera di blocchi non violenti con l'obiettivo dichiarato di fermare le delegazioni dei potenti. In occasione del G8 che quest'anno si terra' ad Evian, in Francia, il movimento no global che si ritrova nel Forum Sociale Europeo torna in strada per contestare ''un organismo senza legittimita' democratica'' e che ''torna a riunirsi dopo le tragiche giornate di Genova del 2001 in una cittadina, tra le montagne, sulle sponde di un lago militarizzato da uno spiegamento senza precedenti di poliziotti armati''. Sono diverse le iniziative di mobilitazione e contestazione che il movimento, che si definisce l'altra ''superpotenza mondiale'', mettera' in atto mentre gli otto leader mondiali saranno riuniti ad Evian. Le contestazioni vere e proprie inizieranno domani, con una manifestazione a Losanna. La sera del 31 maggio, prima dell' apertura del vertice, verranno invece accesi dei grandi falo' sulle sponde del lago Leman, riprendendo una tradizione locale secondo la quale gli abitanti del posto accendevano dei falo' per avvertirsi l'un l'altro di un pericolo. Il 1 giugno scatteranno i blocchi non violenti: migliaia di manifestanti cercheranno di bloccare le vie dove passeranno le delegazioni degli otto, mentre il giorno successivo due grandi cortei, uno in partenza da Ginevra e uno da Annemasse, si incontreranno alla frontiera tra Svizzera e Francia. Proprio ad Annemasse e Ginevra centinaia di associazioni provenienti da tutto il mondo, terranno il loro contro-summit per un 'altro mondo possibile'. Decine le iniziative e le assemblee in programma: la riunione della coalizione mondiale contro l'Organizzazione mondiale del commercio, il tribunale internazionale sul Debito, l'incontro dei movimenti che aderiscono al Forum Sociale per definire il programma del prossimo forum che si terra' a Parigi, l'assemblea dei movimenti contro la guerra 'permanente'. In tutti gli appuntamenti un'attenzione particolare sara' riservata alle questioni sociali e sindacali, con l'obiettivo di arrivare ad una vertenza europea nel corso del semestre di presidenza italiana dell'Ue.(ANSA).
G8: POTENZIATI CONTROLLI TRAFORI BIANCO E GRAN SAN BERNARDO OLTRE 100 TRA POLIZIOTTI E CARABINIERI GIUNTI IN VALLE D' AOSTA (ANSA) - AOSTA, 28 MAG - Sono oltre 100 i poliziotti e i carabinieri giunti in Valle d' Aosta nell' ambito del potenziamento dei servizi di controllo alle frontiere con la Francia e con la Svizzera in vista del vertice dei G8, in programma dal primo al 3 giugno ad Evian. Gli agenti sono stati dislocati al traforo del Monte Bianco e al traforo del Gran San Bernardo. I poliziotti provengono dai reparti mobili di Torino e Milano, mentre i carabinieri arrivano dall' Emilia Romagna. Al personale in servizio si aggiungono, inoltre, uomini della Digos e della Polizia di frontiera. I controlli proseguiranno fino al 4 giugno. ''Finora e' tutto tranquillo e non abbiamo registrato ancora il passaggio di attivisti diretti ad Evian o nelle citta' limitrofe - ha commentato Marco Allegretti, dirigente della polizia di frontiera di Courmayeur - ma attendiamo l' afflusso nei prossimi giorni''. (ANSA).
G8: RESPINTI 4 ATTIVISTI ITALIANI AL TRAFORO M. BIANCO +RPT+ (RIPETIZIONE DA ALTRA RETE) (ANSA) - AOSTA, 28 MAG - Quattro attivisti italiani, diretti in Francia per partecipare alle manifestazioni di protesta contro il vertice dei G8 in programma dal primo al 3 giugno ad Evian, sono stati respinti oggi pomeriggio al traforo del Monte Bianco dalla polizia di frontiera francese. Si tratta di tre residenti a Milano e di uno di Vigevano. La polizia di frontiera francese li ha respinti in quanto segnalati come persone pericolose per l' ordine pubblico. I quattro sono stati riaccompagnati sul versante italiano del traforo del Monte Bianco dove la polizia italiana ha controllato i loro documenti prima di lasciarli andare. (ANSA). G8: RESPINTI 4 ATTIVISTI ITALIANI AL TRAFORO M. BIANCO (2) (ANSA-AFP) - ANNEMASSE (FRANCIA), 28 MAG - Gli organizzatori del contro-vertice - il coordinamento europeo contro il G8, il Charg8 e il Forum sociale del Lemano - hanno confermato in serata l'accaduto con un comunicato all'agenzia France Presse, affermando che i quattro lavorano per ''la tv satellitare dei disobbedienti Global Tv''. Le organizzazioni no global denunciano che aver impedito l'ingresso in Francia ''e' in totale contraddizione con gli impegni assunti dal ministro dell'interno francese Nicolas Sarkozy'', il quale ''si era impegnato a impedire l'ingresso sul territorio nazionale solo a chi fosse trovato in possesso di armi''. Il comunicato denuncia che ''questo episodio costituisce un attentato alla liberta' di stampa ed e' una prima prova per quanto riguarda l'esistenza di liste nere stilate e scambiate tra le polizie europee''.(ANSA-AFP).
G8: RESPINTI QUATTRO ATTIVISTI ITALIANI AL TRAFORO M. BIANCO (ANSA) - AOSTA, 28 MAG - Quattro attivisti italiani, diretti in Francia per partecipare alle manifestazioni di protesta contro il vertice dei G8 in programma dal primo al 3 giugno ad Evian, sono stati respinti oggi pomeriggio al traforo del Monte Bianco dalla polizia di frontiera francese. Si tratta di tre residenti a Milano e di uno di Vigevano. La polizia di frontiera francese li ha respinti in quanto segnalati come persone pericolose per l' ordine pubblico. I quattro sono stati riaccompagnati sul versante italiano del traforo del Monte Bianco dove la polizia italiana ha controllato i loro documenti prima di lasciarli andare. (ANSA).
G8: ARRIVANO I NO GLOBAL, VIGILIA DI GUERRA IN SAVOIA / ANSA ECCEZIONALI MISURE DI SICUREZZA PER IL VERTICE DI EVIAN (di Pier Antonio Lacqua). (ANSA) - PARIGI, 28 MAG - Nervosa vigilia di guerra in Alta Savoia: arriva il popolo 'no global' per le proteste contro il vertice dei 'Grandi della Terra' a Evian mentre i negozianti della zona - nient'affatto rassicurati dagli eccezionali dispositivi di sicurezza - tirano giu' le saracinesche. Temono i 'casseurs', gli sfasciatutto. Caccia militari a volo radente, elicotteri della gendarmeria che ronzano in perlustrazione, aerei-radar Awacs nell'alto dei cieli, missili terra-aria della classe Crotale installati su picchi strategici, uomini-rana nelle profondita' del lago Lemano dove si affaccia Evian: per l'incolumita' dei leaders del G8, che dal primo al 3 giugno saranno barricati dentro il lussuosissimo Hotel Royal, i francesi non hanno proprio badato ne' a mezzi ne' a spese. Nemmeno un cosi' impressionante dispiegamento di forze (nella consapevolezza che per tre giorni quell'albergo annegato in un magnifico parco sara' un ghiotto bersaglio per i terroristi di tutto il mondo) tranquillizza pero' chi vive nei paraggi. Piu' che Al Qaida e Bin Laden la gente dell'Alta Savoia ha in mente ''l'incubo di Genova'' e ha paura soprattutto dei 'no global' che da domani al primo giugno daranno vita ad un contro- vertice a Annemasse, una piccola citta' ad una quarantina di chilometri da Evian, e che la sera del 31 maggio accenderanno dei falo' sul lago nel quadro delle proteste anti-G8. Per la disperazione dei bottegai del posto, che in buona parte chiuderanno i battenti da domani fino ai primi di giugno, Annemasse e' stata scelta come rendez-vous degli antimondialisti: piu' vicino a Evian non si puo' andare perche' tutta la zona attorno all'Hotel Royal e' stata dichiarata 'off limits' nel raggio di parecchi chilometri, con quasi sedicimila persone (tra poliziotti, gendarmi, soldati e pompieri) che la difenderanno da ogni intrusione anche con l'ausilio dei ''droni'' (gli aerei-spia teleguidati). Si passa soltanto con speciali lasciapassare. Persino i settemila abitanti di Evian ne hanno bisogno per muoversi. In due aree periferiche di Annemasse, ribattezzate 'Villaggio Alternativo' e 'Villaggio Intergalattico', gli antimondialisti hanno gia' piantato da ieri le prime tende ed e' domani che si alza ufficialmente il sipario sul ''vertice per un altro mondo'', con forum e tavole rotonde dove si mettera' ancora una volta sotto pesante accusa la globalizzazione ''liberale'', basata sul mercato e sul profitto. Aiuti all'Africa, sviluppo sostenibile, cancellazione del debito del terzo mondo, lotta contro l'Aids, accesso all'acqua e a farmaci a poco prezzo: i 'no global' (che vorrebbero in realta' essere chiamati 'altermondialisti' perche' non si oppongono alla mondializzazione in se' ma ne propongono una alternativa) saranno alle prese con una raffica di dibattiti e poi il primo giugno, al termine di questa specie di Porto Alegre sulle Alpi, una loro delegazione di nove persone si rechera' sotto la scorta della polizia a Evian e inoltrera' le loro richieste ad un consigliere del presidente francese Jacques Chirac, anfitrione del vertice G8 edizione 2003. Il primo giugno gli antimondialisti (da cinque a diecimila quelli attesi dall'Italia) non si limiteranno alla presentazione del 'cahier des doleances': cercheranno di bloccare ai leaders del G8 l'accesso ad Evian e daranno vita a due imponenti marce. Una in partenza da Annemasse e l'altra da Ginevra, con confluenza alla frontiera franco-svizzera. In tutto la polizia si aspetta che i contestatori del G8 (considerato dai no global un 'illegittimo direttorio del mondo' che cerca di imporre un modello economico capitalista) saranno non piu' di sessantamila. Nemico di una mondializzazione ''all'americana'', senza freni, il presidente Chirac ha tenuto aperto negli ultimi mesi in tutti i modi il dialogo con i 'no global': e' rimasto in contatto con i leader di Attac, una delle organizzazioni piu' in vista del movimento, e ha concesso generosi finanziamenti per l'allestimento del contro-vertice di Annemasse. Sotto il profilo della sicurezza i francesi temono soltanto la frangia estrema degli anti-mondialisti e in vista del vertice G8 nella citta' dell'omonima acqua minerale hanno sospeso gli accordi di Schengen sulla libera circolazione all'interno dei paesi Ue. Sperano cosi' di tenere lontani i 'casseurs', che in Europa sarebbero in tutto non piu' di quattromila e sono in buona misura stati schedati dalle polizie. (ANSA).
G8: BUSH; MO, SCHIAFFO A CHIRAC PER RICERCA PACE /ANSA LASCERA' VERTICE IN ANTICIPO. MISSIONE SENZA CEDIMENTI (di Giampiero Gramaglia) (ANSA) - WASHINGTON, 28 MAG - Ospite di turno del G8, il presidente francese Jacques Chirac, dice di ''capire le ragioni'' per cui il presidente americano George W. Bush lascera' il Vertice dei Grandi senza attenderne le conclusioni: la causa della pace in Medio Oriente val bene un posto a tavola vuoto, intorno al tavolo della cena dei leader dei Paesi piu' industrializzati. Giustificato, comprensibile, ma il dispetto alla Francia resta: non e' gratuito come sarebbe stato l'andare a dormire in Svizzera le notti del Vertice; ma e' evidente. A comprimere i tempi della missione di Bush, infatti, non sono gli impegni degli interlocutori: per i leader arabi e i premier israeliano e palestinese, co-protagonisti degli appuntamenti orientali, il 3 e 4 giugno, un giorno valeva l'altro; ne' ci sono in vista scadenze obbligate. Il presidente americano ''scappa'' da Evian un po' perche' li' non c'e' niente da decidere: i ministri del tesoro e degli esteri hanno gia' tracciato le conclusioni economiche e politiche del Vertice. E un po' perche' prevale in lui il desiderio imperativo di rientrare a Washington il 5 sera, dopo esserne stato assente dagli Usa una settimana, che, per questo presidente, e' un record ineguagliato. Tanto che, proprio ieri, la Casa Bianca aveva annunciato un appuntamento ufficiale a Washington venerdi' 6 giugno: la visita del premier portoghese, Jose' Durao Barroso, un altro dei tanti alleati da premiare con una visita, una dichiarazione di gratitudine e una stretta di mano nello Studio Ovale, davanti a una siepe di telecamere. L'annuncio del programma completo della missione che Bush intraprende venerdi' da Cracovia, in Polonia, conferma che le tensioni irachene del recente passato con la Vecchia Europa sono superate, dopo il voto del Consiglio di Sicurezza dell'Onu sulla levata delle sanzioni all'Iraq, ma non dimenticate. Il Medio Oriente e' il punto forte dell'agenda di Bush: li', tra il 3 e il 5 giugno, tra Sharm el Sheikh e Aqaba, sulle rive del Mar Rosso, si gioca il successo della missione. Il resto diventa contorno: sul taccuino del presidente, ci sono ancora le istruzioni suggeritegli dal suo consigliere per la sicurezza nazionale Condoleezza Rice: punire la Francia, isolare la Germania, perdonare la Russia, tanto per aumentare le divisioni e le incertezze nello schieramento dei Paesi non convinti dalle politiche bellicistiche degli Stati Uniti. Cosi' Bush celebra a Cracovia i riti dell'amicizia con la Polonia, capofila alla corte americana del nuovo corteo di alleati fedeli dell'Europa orientale; cerca di ricucire a San Pietroburgo, sia pure con l'insidia dell'Iran, un cuneo nelle relazioni tra Washington e Mosca, il rapporto personale con il presidente russo Vladimir Putin; e partecipa al Vertice dei Grandi portando in dote stanziamenti per la lotta contro l'Aids, ma - scrive il Washington Post - ''nessuna concessione'' sulle materie scottanti. Per di piu', Bush avra' probabilmente la soddisfazione di imporre ai partner del G8 una dichiarazione d'appoggio alla sua missione in Medio Oriente: saluteranno la sua partenza anticipata dalla loro riunione con messaggi di sostegno e di incoraggiamento. La pace tra israeliani e palestinesi e un assetto stabile e pacifico nella Regione stanno a cuore a tutti. E il percorso verso la visione di uno Stato palestinese che, nel 2005, viva accanto a Israele entro confini sicuri, e' stato tracciato dal Quartetto, cioe' da Usa, Ue, Russia e Onu insieme. Nella pagina dei commenti del Washington Post, Anne Applebaum scrive che ''l'Europa e' all'ascolto di Bush'', anche se non e' sicuro che Bush voglia parlarle: ''Abbiamo li' pochi alleati - aggiunge la Applebaum -, Gran Bretagna, Spagna, Italia, Polonia. Ne potremmo avere di piu' se ci prendessimo la briga di prestare loro attenzione''. Non sembra che sia questa l'occasione buona. (ANSA).
G8: CHIRAC COMPRENDE BUSH PER PARTENZA ANTICIPATA PRESIDENTE AMERICANO PARTIRA' UN GIORNO PRIMA DEL FINE SUMMIT (ANSA) - PARIGI, 28 MAG - La Francia non fa un dramma del fatto che il presidente americano George W. Bush andra' via dal vertice G8 di Evian con quasi un giorno d'anticipo sulla conclusione dei lavori perche' si rechera' in Medioriente per promuovere la pace tra israeliani e palestinesi. ''Ne abbiamo parlato con la Casa Bianca e abbiamo segnalato che comprendiamo i suoi impegni'', ha indicato oggi pomeriggio Catherine Colonna, portavoce dell'Eliseo e ha reso noto che nel mattino di lunedi' 2 giugno (poche ore quindi prima della sua partenza) Bush avra' comunque a Evian un incontro a quattr'occhi con il presidente Jacques Chirac. Per il capo della Casa Bianca e per il capo dello Stato francese sara' il primo faccia-a-faccia dopo la guerra in Iraq che li ha visti su barricate opposte. Per ora e' sicuro solo che ci sara' il colloquio: ''I temi non sono stati ancora fissati'', ha precisato Catherine Colonna. A Evian in margine ai summit G8, al quale ha invitato svariati leaders che non fanno parte del ristretto club, Chirac ha in programma colloqui bilaterali anche con il russo Vladimir Putin, il cinese Hu Jintao, il canadese Jean Chretien, il messicano Vincente Fox e il saudita Abdallah Al Saoud. (ANSA).
G8: FILO SPINATO E BANDIERE PACE SU LAGO GINEVRA / ANSA CRESCE PAURA DISORDINI IN VISTA MANIFESTAZIONE ANTI-G8 (ANSA) - GINEVRA, 28 MAG - Chilometri e chilometri di filo spinato, migliaia di transenne, negozi e banche blindati e quasi 10mila uomini in uniforme: sfigurata dal piu' grande dispositivo di sicurezza mai predisposto nella regione dalla seconda guerra mondiale, Ginevra si prepara ad affrontare il G8 in un clima di tensione e, afferma la stampa, di ''paranoia atipica acuta''. In programma dal primo al tre giugno prossimi, il vertice dei leader dei Paesi piu' potenti del mondo si svolge ad Evian, sulla sponda francese del Lago Lemano. Ma e' all'aereoporto di Ginevra (a circa 45 km) che il primo giugno atterreranno gli aerei con a bordo i capi di Stato e di governo invitati dal presidente francese Jacques Chirac, da Bush a Berlusconi, da Blair a Putin. Ed e' nella citta' svizzera che lo stesso giorno si svolgera' buona parte dell'ormai consueta e sempre piu' temuta manifestazione anti-G8. Da alcuni mesi a Ginevra - ma anche nella vicina Losanna che ospitera' i leader di numerosi Paesi invitati al tavolo dei Grandi - si parla solo di sicurezza e la febbre del G8 e' salita, alimentata dalle ombre dell'11 settembre e dei fatti di Genova. Le misure di sicurezza predisposte per garantire l'incolumita' dei leader del pianeta hanno trasformato l'aeroporto di Cointrin in un bunker per la cui protezione e' stato chiesto l'aiuto di quasi mille poliziotti tedeschi, 'importati' in Svizzera in tutta fretta per far fronte alla grave emergenza. I controlli alle frontiere sono stati inoltre rafforzati. Poliziotti (piu' di 3mila in tutto) e soldati (oltre 5000) stanno convergendo a Ginevra e Losanna da tutta la Svizzera. Mentre vigili del fuoco, protezione civile, medici ed ospedali si preparano al peggio. Anche lo spazio aereo sopra la regione e' stato blindato, la navigazione sul lago risulta severamente limitata mentre da alcuni giorni nel cielo ronzano in continuazione gli elicotteri dell'esercito. Ma e' passeggiando nel centro citta' e nel quartiere dove sorgono le sedi delle organizzazioni internazionali che si stenta a riconoscere Ginevra, 'citta' di pace e tolleranza'. Numerosi negozi, banche ed alberghi di lusso del centro, in un paese dove le saracinesche sono rare, sono scomparsi dietro ad enormi pannelli di legno giallo, volti a proteggere le vetrine della ricchezza dai 'danni collaterali' della manifestazione. Simbolo della mondializzazione neoliberale, i ristoranti McDonald hanno deciso di restare aperti, rinunciando tuttavia per qualche giorno alla loro insegna, la famosa 'M' gialla, per essere piu' discreti. Lungo il percorso della manifestazione, negoziato nei giorni scorsi tra autorita' locali e Social Forum del Lemano, e' un susseguirsi di barricate e transenne. I bancomat sono stati svuotati e molti commerci, aziende e banche - approfittando del ponte dell'Ascensione - hanno deciso di restare chiusi. Anche l'Organizzazione mondiale del commercio (Wto), con sede a Ginevra e simbolo di tutti i 'mali della liberalizzazione', non aprira' i battenti nei prossimi giorni. Lo stesso esempio e' stato seguito dalla Nestle' con sede a Losanna. La Rappresentanza italiana presso le organizzazioni internazionali di Ginevra, a due passi da quella statunitense, altro simbolo nel mirino dei manifestanti, e' stata pregata di rinviare a piu' tardi il ricevimento del 2 giugno, poiche' la sicurezza degli invitati non poteva essere garantita. Invocando mal precisati motivi di sicurezza, la Posta svizzera aveva annunciato il blocco della distribuzione di lettere, cartoline nei giorni del G8 in tutta la regione. Ma la misura ha suscitato una tale ondata di proteste che e' stata revocata. A pochi giorni dalla manifestazione, lo spettro di una citta' fantasma induce molti a chiedersi se le misure di sicurezza predisposte non siano eccessive. Le stime sul numero di manifestanti e' sceso dai 300mila articolati all'inizio dei preparativi alle decine di migliaia attuali, con importanti partecipazioni dall'Italia e dalla Germania. Incerto e' pero' il numero dei temutissimi 'Blacks Blocs'. La manifestazione di domenica, autorizzata, e' transfrontaliera e prevede un primo percorso ad Annemasse (Francia) ed un secondo a Ginevra. I due cortei dovrebbero poi congiungersi alla frontiera. In un simbolico invito alla calma e al rispetto, l'esecutivo della citta' di Ginevra ha oggi fatto disporre numerose bandiere arcobaleno della pace sul ponte del Monte Bianco che collega le due rive del lago nel suo punto piu' stretto. (ANSA).
G8: INIZIATIVE ANTI-PROLIFERAZIONE E PER COESIONE USA-EUROPA COALIZIONE INTERNAZIONALE DI 20 ORGANIZZAZIONI SICUREZZA (ANSA) - WASHINGTON, 28 MAG - Una coalizione internazionale di 20 organizzazioni per la sicurezza, rappresentative di 16 Paesi, ha oggi lanciato un appello perche' il Vertice del G8 di Evian avvii un'azione comune contro la proliferazione di armi e di materiali di distruzione di massa. Ne da' notizia, da Washington, il Centro per gli Studi strategici e internazionali (Csis), una delle organizzazioni che partecipa all'iniziativa (per l'Italia, c'e' l'Unione scienziati per il disarmo). Il lancio dell'appello coincide con la pubblicazione di un articolo sul New York Times di Sam Nunn, un ex senatore, a lungo presidente della commissione difesa del Senato degli Stati Uniti, che invita i Grandi a unirsi ''contro la minaccia piu' grave'' dei giorni nostri, ''il terrorismo nucleare''. Pochi giorni or sono, il Csis s'era fatto catalizzatore d'una iniziativa analoga, pubblicando, questa volta, un appello di 18 ex membri di Amministrazioni statunitensi per ricomporre i dissensi transatlantici tra Stati Uniti e Paesi europei e rafforzare le relazioni euro-americane. Fra i firmatari dell'appello, c'erano l'ex segretario di Stato Madeleine Albright ed altri ex segretari di Stato, alla difesa e al tesoro e consiglieri per la sicurezza nazionale. (ANSA).
G8: USA, UNA SOLA BILATERALE PER BUSH, CON PRESIDENTE CINA (ANSA) - WASHINGTON, 28 MAG - A parte gli incontri con il presidente francese Jacques Chirac, presidente di turno del G8 (I Sette piu' ricchi oltre alla Russia), il presidente americano George W. Bush avra' un solo incontro bilaterale, con il presidente cinese Hu Jintao, in margine al Vertice del G8, tra il primo e il 3 giugno, ad Evian, in Francia. Lo ha indicato oggi a Washington la consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Condoleezza Rice, presentando alla stampa il programma dell'imminente viaggio di Bush in Europa e in Medio Oriente. L'incontro con il presidente cinese, incentrato soprattutto sulla questione nucleare nordcoreana, si svolgera' ''nel tardo pomeriggio'' del primo giugno, ha precisato la Rice. Il presidente cinese e' uno dei numerosi capi di Stato e di governo, soprattutto dei paesi in via di sviluppo, che Chirac ha invitato ad Evian il giorno di apertura del Vertice. La Rice ha confermato che il presidente Bush lascera' Evian prima della fine del summit, il 2 giugno, per recarsi in Medio Oriente, dove avra' una serie di incontri di alto livello per rilanciare il processo di pace, a Sharm el Sheik, in Egitto, e ad Aqaba, in Giordania. Ad Aqaba dovrebbe in particolare svolgersi un vertice a tre tra Bush, il premier israeliano Ariel Sharon ed il premier dell'autorita' palestinese Abu Mazen ''se le condizioni lo permetteranno'', ha indicato la Rice, secondo cui sia Chirac sia gli altri leader del G8, hanno capito benissimo le ragioni che obligano Bush a lasciare Evian prima della fine della riunione. Rispondendo ad una domanda sugli incontri bilaterali di Bush al G8, la Rice ha detto che ''il tempo a disposizione e' davvero troppo poco'', ma che gli altri leader avranno l'occasione di parlare con il presidente ''nel corso dei diversi incontri in calendario''. (ANSA).
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