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rassegna ansa 28 maggio g8 evian
by mj Thursday, May. 29, 2003 at 6:26 AM mail:

-

G8: NO GLOBAL; A EVIAN FALO' E CORTEI CONTRO I POTENTI
PRONTE LE INIZIATIVE DEL CONTROVERTICE NO GLOBAL
(ANSA) - ROMA, 28 MAG - Falo' attorno al lago, due grandi
manifestazioni che si incontreranno alla frontiera tra Svizzera
e Francia, una giornata intera di blocchi non violenti con
l'obiettivo dichiarato di fermare le delegazioni dei potenti.
In occasione del G8 che quest'anno si terra' ad Evian, in
Francia, il movimento no global che si ritrova nel Forum Sociale
Europeo torna in strada per contestare ''un organismo senza
legittimita' democratica'' e che ''torna a riunirsi dopo le
tragiche giornate di Genova del 2001 in una cittadina, tra le
montagne, sulle sponde di un lago militarizzato da uno
spiegamento senza precedenti di poliziotti armati''. Sono
diverse le iniziative di mobilitazione e contestazione che il
movimento, che si definisce l'altra ''superpotenza mondiale'',
mettera' in atto mentre gli otto leader mondiali saranno riuniti
ad Evian.
Le contestazioni vere e proprie inizieranno domani, con una
manifestazione a Losanna. La sera del 31 maggio, prima dell'
apertura del vertice, verranno invece accesi dei grandi falo'
sulle sponde del lago Leman, riprendendo una tradizione locale
secondo la quale gli abitanti del posto accendevano dei falo'
per avvertirsi l'un l'altro di un pericolo. Il 1 giugno
scatteranno i blocchi non violenti: migliaia di manifestanti
cercheranno di bloccare le vie dove passeranno le delegazioni
degli otto, mentre il giorno successivo due grandi cortei, uno
in partenza da Ginevra e uno da Annemasse, si incontreranno alla
frontiera tra Svizzera e Francia.
Proprio ad Annemasse e Ginevra centinaia di associazioni
provenienti da tutto il mondo, terranno il loro contro-summit
per un 'altro mondo possibile'. Decine le iniziative e le
assemblee in programma: la riunione della coalizione mondiale
contro l'Organizzazione mondiale del commercio, il tribunale
internazionale sul Debito, l'incontro dei movimenti che
aderiscono al Forum Sociale per definire il programma del
prossimo forum che si terra' a Parigi, l'assemblea dei movimenti
contro la guerra 'permanente'. In tutti gli appuntamenti
un'attenzione particolare sara' riservata alle questioni sociali
e sindacali, con l'obiettivo di arrivare ad una vertenza europea
nel corso del semestre di presidenza italiana dell'Ue.(ANSA).



G8: POTENZIATI CONTROLLI TRAFORI BIANCO E GRAN SAN BERNARDO
OLTRE 100 TRA POLIZIOTTI E CARABINIERI GIUNTI IN VALLE D' AOSTA
(ANSA) - AOSTA, 28 MAG - Sono oltre 100 i poliziotti e i
carabinieri giunti in Valle d' Aosta nell' ambito del
potenziamento dei servizi di controllo alle frontiere con la
Francia e con la Svizzera in vista del vertice dei G8, in
programma dal primo al 3 giugno ad Evian. Gli agenti sono stati
dislocati al traforo del Monte Bianco e al traforo del Gran San
Bernardo.
I poliziotti provengono dai reparti mobili di Torino e
Milano, mentre i carabinieri arrivano dall' Emilia Romagna. Al
personale in servizio si aggiungono, inoltre, uomini della Digos
e della Polizia di frontiera. I controlli proseguiranno fino al
4 giugno. ''Finora e' tutto tranquillo e non abbiamo registrato
ancora il passaggio di attivisti diretti ad Evian o nelle citta'
limitrofe - ha commentato Marco Allegretti, dirigente della
polizia di frontiera di Courmayeur - ma attendiamo l' afflusso
nei prossimi giorni''. (ANSA).



G8: RESPINTI 4 ATTIVISTI ITALIANI AL TRAFORO M. BIANCO +RPT+
(RIPETIZIONE DA ALTRA RETE)
(ANSA) - AOSTA, 28 MAG - Quattro attivisti italiani, diretti
in Francia per partecipare alle manifestazioni di protesta
contro il vertice dei G8 in programma dal primo al 3 giugno ad
Evian, sono stati respinti oggi pomeriggio al traforo del Monte
Bianco dalla polizia di frontiera francese. Si tratta di tre
residenti a Milano e di uno di Vigevano. La polizia di frontiera
francese li ha respinti in quanto segnalati come persone
pericolose per l' ordine pubblico. I quattro sono stati
riaccompagnati sul versante italiano del traforo del Monte
Bianco dove la polizia italiana ha controllato i loro documenti
prima di lasciarli andare. (ANSA).
G8: RESPINTI 4 ATTIVISTI ITALIANI AL TRAFORO M. BIANCO (2)
(ANSA-AFP) - ANNEMASSE (FRANCIA), 28 MAG - Gli organizzatori
del contro-vertice - il coordinamento europeo contro il G8, il
Charg8 e il Forum sociale del Lemano - hanno confermato in
serata l'accaduto con un comunicato all'agenzia France Presse,
affermando che i quattro lavorano per ''la tv satellitare dei
disobbedienti Global Tv''.
Le organizzazioni no global denunciano che aver impedito
l'ingresso in Francia ''e' in totale contraddizione con gli
impegni assunti dal ministro dell'interno francese Nicolas
Sarkozy'', il quale ''si era impegnato a impedire l'ingresso sul
territorio nazionale solo a chi fosse trovato in possesso di
armi''.
Il comunicato denuncia che ''questo episodio costituisce un
attentato alla liberta' di stampa ed e' una prima prova per
quanto riguarda l'esistenza di liste nere stilate e scambiate
tra le polizie europee''.(ANSA-AFP).



G8: RESPINTI QUATTRO ATTIVISTI ITALIANI AL TRAFORO M. BIANCO
(ANSA) - AOSTA, 28 MAG - Quattro attivisti italiani, diretti
in Francia per partecipare alle manifestazioni di protesta
contro il vertice dei G8 in programma dal primo al 3 giugno ad
Evian, sono stati respinti oggi pomeriggio al traforo del Monte
Bianco dalla polizia di frontiera francese. Si tratta di tre
residenti a Milano e di uno di Vigevano. La polizia di frontiera
francese li ha respinti in quanto segnalati come persone
pericolose per l' ordine pubblico. I quattro sono stati
riaccompagnati sul versante italiano del traforo del Monte
Bianco dove la polizia italiana ha controllato i loro documenti
prima di lasciarli andare. (ANSA).



G8: ARRIVANO I NO GLOBAL, VIGILIA DI GUERRA IN SAVOIA / ANSA
ECCEZIONALI MISURE DI SICUREZZA PER IL VERTICE DI EVIAN
(di Pier Antonio Lacqua).
(ANSA) - PARIGI, 28 MAG - Nervosa vigilia di guerra in Alta
Savoia: arriva il popolo 'no global' per le proteste contro il
vertice dei 'Grandi della Terra' a Evian mentre i negozianti
della zona - nient'affatto rassicurati dagli eccezionali
dispositivi di sicurezza - tirano giu' le saracinesche. Temono i
'casseurs', gli sfasciatutto.
Caccia militari a volo radente, elicotteri della gendarmeria
che ronzano in perlustrazione, aerei-radar Awacs nell'alto dei
cieli, missili terra-aria della classe Crotale installati su
picchi strategici, uomini-rana nelle profondita' del lago Lemano
dove si affaccia Evian: per l'incolumita' dei leaders del G8,
che dal primo al 3 giugno saranno barricati dentro il
lussuosissimo Hotel Royal, i francesi non hanno proprio badato
ne' a mezzi ne' a spese. Nemmeno un cosi' impressionante
dispiegamento di forze (nella consapevolezza che per tre giorni
quell'albergo annegato in un magnifico parco sara' un ghiotto
bersaglio per i terroristi di tutto il mondo) tranquillizza
pero' chi vive nei paraggi.
Piu' che Al Qaida e Bin Laden la gente dell'Alta Savoia ha in
mente ''l'incubo di Genova'' e ha paura soprattutto dei 'no
global' che da domani al primo giugno daranno vita ad un contro-
vertice a Annemasse, una piccola citta' ad una quarantina di
chilometri da Evian, e che la sera del 31 maggio accenderanno
dei falo' sul lago nel quadro delle proteste anti-G8.
Per la disperazione dei bottegai del posto, che in buona
parte chiuderanno i battenti da domani fino ai primi di giugno,
Annemasse e' stata scelta come rendez-vous degli
antimondialisti: piu' vicino a Evian non si puo' andare perche'
tutta la zona attorno all'Hotel Royal e' stata dichiarata 'off
limits' nel raggio di parecchi chilometri, con quasi sedicimila
persone (tra poliziotti, gendarmi, soldati e pompieri) che la
difenderanno da ogni intrusione anche con l'ausilio dei
''droni'' (gli aerei-spia teleguidati). Si passa soltanto con
speciali lasciapassare. Persino i settemila abitanti di Evian ne
hanno bisogno per muoversi.
In due aree periferiche di Annemasse, ribattezzate 'Villaggio
Alternativo' e 'Villaggio Intergalattico', gli antimondialisti
hanno gia' piantato da ieri le prime tende ed e' domani che si
alza ufficialmente il sipario sul ''vertice per un altro
mondo'', con forum e tavole rotonde dove si mettera' ancora una
volta sotto pesante accusa la globalizzazione ''liberale'',
basata sul mercato e sul profitto.
Aiuti all'Africa, sviluppo sostenibile, cancellazione del
debito del terzo mondo, lotta contro l'Aids, accesso all'acqua e
a farmaci a poco prezzo: i 'no global' (che vorrebbero in
realta' essere chiamati 'altermondialisti' perche' non si
oppongono alla mondializzazione in se' ma ne propongono una
alternativa) saranno alle prese con una raffica di dibattiti e
poi il primo giugno, al termine di questa specie di Porto Alegre
sulle Alpi, una loro delegazione di nove persone si rechera'
sotto la scorta della polizia a Evian e inoltrera' le loro
richieste ad un consigliere del presidente francese Jacques
Chirac, anfitrione del vertice G8 edizione 2003.
Il primo giugno gli antimondialisti (da cinque a diecimila
quelli attesi dall'Italia) non si limiteranno alla presentazione
del 'cahier des doleances': cercheranno di bloccare ai leaders
del G8 l'accesso ad Evian e daranno vita a due imponenti marce.
Una in partenza da Annemasse e l'altra da Ginevra, con
confluenza alla frontiera franco-svizzera. In tutto la polizia
si aspetta che i contestatori del G8 (considerato dai no global
un 'illegittimo direttorio del mondo' che cerca di imporre un
modello economico capitalista) saranno non piu' di sessantamila.
Nemico di una mondializzazione ''all'americana'', senza
freni, il presidente Chirac ha tenuto aperto negli ultimi mesi
in tutti i modi il dialogo con i 'no global': e' rimasto in
contatto con i leader di Attac, una delle organizzazioni piu' in
vista del movimento, e ha concesso generosi finanziamenti per
l'allestimento del contro-vertice di Annemasse.
Sotto il profilo della sicurezza i francesi temono soltanto
la frangia estrema degli anti-mondialisti e in vista del vertice
G8 nella citta' dell'omonima acqua minerale hanno sospeso gli
accordi di Schengen sulla libera circolazione all'interno dei
paesi Ue. Sperano cosi' di tenere lontani i 'casseurs', che in
Europa sarebbero in tutto non piu' di quattromila e sono in
buona misura stati schedati dalle polizie.
(ANSA).



G8: BUSH; MO, SCHIAFFO A CHIRAC PER RICERCA PACE /ANSA
LASCERA' VERTICE IN ANTICIPO. MISSIONE SENZA CEDIMENTI
(di Giampiero Gramaglia)
(ANSA) - WASHINGTON, 28 MAG - Ospite di turno del G8, il
presidente francese Jacques Chirac, dice di ''capire le
ragioni'' per cui il presidente americano George W. Bush
lascera' il Vertice dei Grandi senza attenderne le conclusioni:
la causa della pace in Medio Oriente val bene un posto a tavola
vuoto, intorno al tavolo della cena dei leader dei Paesi piu'
industrializzati.
Giustificato, comprensibile, ma il dispetto alla Francia
resta: non e' gratuito come sarebbe stato l'andare a dormire in
Svizzera le notti del Vertice; ma e' evidente. A comprimere i
tempi della missione di Bush, infatti, non sono gli impegni
degli interlocutori: per i leader arabi e i premier israeliano e
palestinese, co-protagonisti degli appuntamenti orientali, il 3
e 4 giugno, un giorno valeva l'altro; ne' ci sono in vista
scadenze obbligate.
Il presidente americano ''scappa'' da Evian un po' perche'
li' non c'e' niente da decidere: i ministri del tesoro e degli
esteri hanno gia' tracciato le conclusioni economiche e
politiche del Vertice. E un po' perche' prevale in lui il
desiderio imperativo di rientrare a Washington il 5 sera, dopo
esserne stato assente dagli Usa una settimana, che, per questo
presidente, e' un record ineguagliato.
Tanto che, proprio ieri, la Casa Bianca aveva annunciato un
appuntamento ufficiale a Washington venerdi' 6 giugno: la visita
del premier portoghese, Jose' Durao Barroso, un altro dei tanti
alleati da premiare con una visita, una dichiarazione di
gratitudine e una stretta di mano nello Studio Ovale, davanti a
una siepe di telecamere.
L'annuncio del programma completo della missione che Bush
intraprende venerdi' da Cracovia, in Polonia, conferma che le
tensioni irachene del recente passato con la Vecchia Europa sono
superate, dopo il voto del Consiglio di Sicurezza dell'Onu sulla
levata delle sanzioni all'Iraq, ma non dimenticate.
Il Medio Oriente e' il punto forte dell'agenda di Bush: li',
tra il 3 e il 5 giugno, tra Sharm el Sheikh e Aqaba, sulle rive
del Mar Rosso, si gioca il successo della missione.
Il resto diventa contorno: sul taccuino del presidente, ci
sono ancora le istruzioni suggeritegli dal suo consigliere
per la sicurezza nazionale Condoleezza Rice: punire la Francia,
isolare la Germania, perdonare la Russia, tanto per aumentare
le divisioni e le incertezze nello schieramento dei Paesi non
convinti dalle politiche bellicistiche degli Stati Uniti.
Cosi' Bush celebra a Cracovia i riti dell'amicizia con la
Polonia, capofila alla corte americana del nuovo corteo di
alleati fedeli dell'Europa orientale; cerca di ricucire a San
Pietroburgo, sia pure con l'insidia dell'Iran, un cuneo nelle
relazioni tra Washington e Mosca, il rapporto personale con il
presidente russo Vladimir Putin; e partecipa al Vertice dei
Grandi portando in dote stanziamenti per la lotta contro l'Aids,
ma - scrive il Washington Post - ''nessuna concessione'' sulle
materie scottanti.
Per di piu', Bush avra' probabilmente la soddisfazione di
imporre ai partner del G8 una dichiarazione d'appoggio alla sua
missione in Medio Oriente: saluteranno la sua partenza
anticipata dalla loro riunione con messaggi di sostegno e di
incoraggiamento.
La pace tra israeliani e palestinesi e un assetto stabile e
pacifico nella Regione stanno a cuore a tutti. E il percorso
verso la visione di uno Stato palestinese che, nel 2005, viva
accanto a Israele entro confini sicuri, e' stato tracciato
dal Quartetto, cioe' da Usa, Ue, Russia e Onu insieme.
Nella pagina dei commenti del Washington Post, Anne Applebaum
scrive che ''l'Europa e' all'ascolto di Bush'', anche se non e'
sicuro che Bush voglia parlarle: ''Abbiamo li' pochi alleati -
aggiunge la Applebaum -, Gran Bretagna, Spagna, Italia, Polonia.
Ne potremmo avere di piu' se ci prendessimo la briga di prestare
loro attenzione''. Non sembra che sia questa l'occasione buona.
(ANSA).



G8: CHIRAC COMPRENDE BUSH PER PARTENZA ANTICIPATA
PRESIDENTE AMERICANO PARTIRA' UN GIORNO PRIMA DEL FINE SUMMIT
(ANSA) - PARIGI, 28 MAG - La Francia non fa un dramma del
fatto che il presidente americano George W. Bush andra' via dal
vertice G8 di Evian con quasi un giorno d'anticipo sulla
conclusione dei lavori perche' si rechera' in Medioriente per
promuovere la pace tra israeliani e palestinesi.
''Ne abbiamo parlato con la Casa Bianca e abbiamo segnalato
che comprendiamo i suoi impegni'', ha indicato oggi pomeriggio
Catherine Colonna, portavoce dell'Eliseo e ha reso noto che nel
mattino di lunedi' 2 giugno (poche ore quindi prima della sua
partenza) Bush avra' comunque a Evian un incontro a quattr'occhi
con il presidente Jacques Chirac.
Per il capo della Casa Bianca e per il capo dello Stato
francese sara' il primo faccia-a-faccia dopo la guerra in Iraq
che li ha visti su barricate opposte.
Per ora e' sicuro solo che ci sara' il colloquio: ''I temi
non sono stati ancora fissati'', ha precisato Catherine Colonna.
A Evian in margine ai summit G8, al quale ha invitato
svariati leaders che non fanno parte del ristretto club, Chirac
ha in programma colloqui bilaterali anche con il russo Vladimir
Putin, il cinese Hu Jintao, il canadese Jean Chretien, il
messicano Vincente Fox e il saudita Abdallah Al Saoud.
(ANSA).



G8: FILO SPINATO E BANDIERE PACE SU LAGO GINEVRA / ANSA
CRESCE PAURA DISORDINI IN VISTA MANIFESTAZIONE ANTI-G8
(ANSA) - GINEVRA, 28 MAG - Chilometri e chilometri di filo
spinato, migliaia di transenne, negozi e banche blindati e quasi
10mila uomini in uniforme: sfigurata dal piu' grande dispositivo
di sicurezza mai predisposto nella regione dalla seconda guerra
mondiale, Ginevra si prepara ad affrontare il G8 in un clima di
tensione e, afferma la stampa, di ''paranoia atipica acuta''.
In programma dal primo al tre giugno prossimi, il vertice dei
leader dei Paesi piu' potenti del mondo si svolge ad Evian,
sulla sponda francese del Lago Lemano. Ma e' all'aereoporto di
Ginevra (a circa 45 km) che il primo giugno atterreranno gli
aerei con a bordo i capi di Stato e di governo invitati dal
presidente francese Jacques Chirac, da Bush a Berlusconi, da
Blair a Putin. Ed e' nella citta' svizzera che lo stesso giorno
si svolgera' buona parte dell'ormai consueta e sempre piu'
temuta manifestazione anti-G8.
Da alcuni mesi a Ginevra - ma anche nella vicina Losanna che
ospitera' i leader di numerosi Paesi invitati al tavolo dei
Grandi - si parla solo di sicurezza e la febbre del G8 e'
salita, alimentata dalle ombre dell'11 settembre e dei fatti di
Genova. Le misure di sicurezza predisposte per garantire
l'incolumita' dei leader del pianeta hanno trasformato
l'aeroporto di Cointrin in un bunker per la cui protezione e'
stato chiesto l'aiuto di quasi mille poliziotti tedeschi,
'importati' in Svizzera in tutta fretta per far fronte alla
grave emergenza. I controlli alle frontiere sono stati inoltre
rafforzati. Poliziotti (piu' di 3mila in tutto) e soldati (oltre
5000) stanno convergendo a Ginevra e Losanna da tutta la
Svizzera. Mentre vigili del fuoco, protezione civile,
medici ed ospedali si preparano al peggio. Anche lo spazio aereo
sopra la regione e' stato blindato, la navigazione sul lago
risulta severamente limitata mentre da alcuni giorni nel cielo
ronzano in continuazione gli elicotteri dell'esercito.
Ma e' passeggiando nel centro citta' e nel quartiere dove
sorgono le sedi delle organizzazioni internazionali che si
stenta a riconoscere Ginevra, 'citta' di pace e tolleranza'.
Numerosi negozi, banche ed alberghi di lusso del centro, in un
paese dove le saracinesche sono rare, sono scomparsi dietro ad
enormi pannelli di legno giallo, volti a proteggere le vetrine
della ricchezza dai 'danni collaterali' della manifestazione.
Simbolo della mondializzazione neoliberale, i ristoranti
McDonald hanno deciso di restare aperti, rinunciando tuttavia
per qualche giorno alla loro insegna, la famosa 'M' gialla, per
essere piu' discreti.
Lungo il percorso della manifestazione, negoziato nei giorni
scorsi tra autorita' locali e Social Forum del Lemano, e' un
susseguirsi di barricate e transenne. I bancomat sono stati
svuotati e molti commerci, aziende e banche - approfittando del
ponte dell'Ascensione - hanno deciso di restare chiusi. Anche
l'Organizzazione mondiale del commercio (Wto), con sede a
Ginevra e simbolo di tutti i 'mali della liberalizzazione', non
aprira' i battenti nei prossimi giorni. Lo stesso esempio e'
stato seguito dalla Nestle' con sede a Losanna. La
Rappresentanza italiana presso le organizzazioni internazionali
di Ginevra, a due passi da quella statunitense, altro simbolo
nel mirino dei manifestanti, e' stata pregata di rinviare a piu'
tardi il ricevimento del 2 giugno, poiche' la sicurezza degli
invitati non poteva essere garantita. Invocando mal precisati
motivi di sicurezza, la Posta svizzera aveva annunciato il
blocco della distribuzione di lettere, cartoline nei giorni del
G8 in tutta la regione. Ma la misura ha suscitato una tale
ondata di proteste che e' stata revocata.
A pochi giorni dalla manifestazione, lo spettro di una citta'
fantasma induce molti a chiedersi se le misure di sicurezza
predisposte non siano eccessive. Le stime sul numero di
manifestanti e' sceso dai 300mila articolati all'inizio dei
preparativi alle decine di migliaia attuali, con importanti
partecipazioni dall'Italia e dalla Germania. Incerto e' pero' il
numero dei temutissimi 'Blacks Blocs'. La manifestazione di
domenica, autorizzata, e' transfrontaliera e prevede un primo
percorso ad Annemasse (Francia) ed un secondo a Ginevra. I due
cortei dovrebbero poi congiungersi alla frontiera.
In un simbolico invito alla calma e al rispetto, l'esecutivo
della citta' di Ginevra ha oggi fatto disporre numerose bandiere
arcobaleno della pace sul ponte del Monte Bianco che collega le
due rive del lago nel suo punto piu' stretto. (ANSA).



G8: INIZIATIVE ANTI-PROLIFERAZIONE E PER COESIONE USA-EUROPA
COALIZIONE INTERNAZIONALE DI 20 ORGANIZZAZIONI SICUREZZA
(ANSA) - WASHINGTON, 28 MAG - Una coalizione internazionale
di 20 organizzazioni per la sicurezza, rappresentative di 16
Paesi, ha oggi lanciato un appello perche' il Vertice del G8 di
Evian avvii un'azione comune contro la proliferazione di armi e
di materiali di distruzione di massa.
Ne da' notizia, da Washington, il Centro per gli Studi
strategici e internazionali (Csis), una delle organizzazioni che
partecipa all'iniziativa (per l'Italia, c'e' l'Unione scienziati
per il disarmo).
Il lancio dell'appello coincide con la pubblicazione di un
articolo sul New York Times di Sam Nunn, un ex senatore, a lungo
presidente della commissione difesa del Senato degli Stati
Uniti, che invita i Grandi a unirsi ''contro la minaccia piu'
grave'' dei giorni nostri, ''il terrorismo nucleare''.
Pochi giorni or sono, il Csis s'era fatto catalizzatore d'una
iniziativa analoga, pubblicando, questa volta, un appello di 18
ex membri di Amministrazioni statunitensi per ricomporre i
dissensi transatlantici tra Stati Uniti e Paesi europei e
rafforzare le relazioni euro-americane.
Fra i firmatari dell'appello, c'erano l'ex segretario di
Stato Madeleine Albright ed altri ex segretari di Stato, alla
difesa e al tesoro e consiglieri per la sicurezza nazionale.
(ANSA).


G8: USA, UNA SOLA BILATERALE PER BUSH, CON PRESIDENTE CINA
(ANSA) - WASHINGTON, 28 MAG - A parte gli incontri con il
presidente francese Jacques Chirac, presidente di turno del G8
(I Sette piu' ricchi oltre alla Russia), il presidente americano
George W. Bush avra' un solo incontro bilaterale, con il
presidente cinese Hu Jintao, in margine al Vertice del G8, tra
il primo e il 3 giugno, ad Evian, in Francia.
Lo ha indicato oggi a Washington la consigliere per la
sicurezza nazionale della Casa Bianca Condoleezza Rice,
presentando alla stampa il programma dell'imminente viaggio di
Bush in Europa e in Medio Oriente.
L'incontro con il presidente cinese, incentrato soprattutto
sulla questione nucleare nordcoreana, si svolgera' ''nel tardo
pomeriggio'' del primo giugno, ha precisato la Rice.
Il presidente cinese e' uno dei numerosi capi di Stato e di
governo, soprattutto dei paesi in via di sviluppo, che Chirac ha
invitato ad Evian il giorno di apertura del Vertice.
La Rice ha confermato che il presidente Bush lascera' Evian
prima della fine del summit, il 2 giugno, per recarsi in Medio
Oriente, dove avra' una serie di incontri di alto livello per
rilanciare il processo di pace, a Sharm el Sheik, in Egitto, e
ad Aqaba, in Giordania.
Ad Aqaba dovrebbe in particolare svolgersi un vertice a tre
tra Bush, il premier israeliano Ariel Sharon ed il premier
dell'autorita' palestinese Abu Mazen ''se le condizioni lo
permetteranno'', ha indicato la Rice, secondo cui sia Chirac sia
gli altri leader del G8, hanno capito benissimo le ragioni che
obligano Bush a lasciare Evian prima della fine della riunione.
Rispondendo ad una domanda sugli incontri bilaterali di Bush
al G8, la Rice ha detto che ''il tempo a disposizione e' davvero
troppo poco'', ma che gli altri leader avranno l'occasione di
parlare con il presidente ''nel corso dei diversi incontri in
calendario''. (ANSA).


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