Black bloc a Losanna, 20 mila al confine. Fuori pericolo il ragazzo caduto dal ponte di red
Si alza il sipario sul vertice G8 di Evian tra i grandi della terra: in mattinata, il presidente francese Jacques Chirac, padrone di casa, ha incominciato a ricevere all'embarcadero della città sul lago di Ginevra i tredici leader dei paesi emergenti che parteciperanno ad un «dialogo allargato» - così l'hanno chiamato - incentrato sul tema dello sviluppo. Tra i più mattinieri, raccontano le croanche, il presidente cinese Hu Jintao, «acquartierato» - come tutti gli altri invitati - in un albergo di Losanna, sull'altra sponda del lago.
In parallelo, i capi di Stato o di governo dei paesi G8 (oltre alla Francia, Stati Uniti, Giappone, Germania, Gran Bretagna, Italia, Canada e Russia) stanno arrivando all'aeroporto di Ginevra, da dove sono portati in elicottero fino a Evian, dentro il perimetro del lussuoso Hotel Royal.
E fra i due summit - quello dei «potenti» e quello degli emergenti - ci sarà un solo punto d'incontro: un lussuosissimo ristorante. Dove, sempre per iniziativa del presidente francese, gli 8 grandi discuteranno coi leader di dell'Egitto, Algeria, Nigeria, Africa del Sud e Senegal i programmi di assistenza, in particolare il cosidetto programma Nepad. Si sa che è stato proprio Chirac a volere quest'inizio «poco ufficiale» magari per sottolineare che il G8 non è un direttorio del pianeta e non è affatto chiuso su se stesso.
All'ora di pranzo arriverà anche George Bush. Al suo primo incontro ufficiale con Chirac dopo l'aspro braccio di ferro sulla guerra in Iraq: dal loro colloquio a quattr'occhi, in calendario per domani mattina, si dovrebbe capire fino a che punto si va ad una riconciliazione tra Francia e Stati Uniti.
E poi di cos'altro discuteranno i grandi? Qualcosa, dei temi, la suggerisce il premier inglese Bliar, un altro dei protagonisti della «guerra preventiva». Arrivando a Evian via Ginevra, il premier inglese ha spiegato che, secondo lui, ci sarà una ricaduta positiva sull'economia mondiale se il vertice «farà progressi nella lotta contro il terrorismo e le armi di distruzione di massa». Insomma, a suo dire, «i segnali sulla crescita ci sono. Negli ultimi giorni abbiamo dati più positivi in arrivo sia da Europa che da Stati Uniti». Ma certo, aggiunge, «la fiducia dei mercati internazionali è influenzata anche dalla capacità di cooperazione dei paesi G8 in aree come terrorismo e armi di distruzione di massa». Sempre lì si finisce, insomma.
Un'altra agenda, un altro ordine del giorno, ha invece il «movimento» che come sempre accompagna i vertici mondiali. L'appuntamento più numeroso è quello organizzato sulla costa svizzera del lago di Ginevra e Losanna e il campeggio allestito ad Annemasse, una città francese di sessantamila abitanti ad una quarantina di chilometri dall'epicentro del summit, dove sono al lavoro decine di commissioni per discutere controproposte sul debito, sulle spese per gli armamenti, sui farmaci, sull'uso delle risorse.
Nella notte fra sabato e domenica, il variegato popolo del «movimento», ha dato vita ad una delle manifestazioni più spettacolari: lungo l'intero perimetro del lago sono stati accesi un centinaio di falò. Un modo - spiegano - per accerchiare simolicamente il vertice.
Stamane poi, sono partiti i cortei. Che - all'ora di pranzo - si sono ricongiunti al confine franco-svizzero. Il tutto mentre altrove sono entrati in azione i black bloc. Un centinaio di loro - vestiti di nero, volto coperto da passamontagna - ha seminato paura a Losanna, prendendo d'assalto una stazione di benzina, un ufficio postale e ha dato fuoco a tre cassonetti. Immediatamente è intervenuta la polizia, disperdendoli. Black bloc in azione anche, nella notte a Gienvra. Per dirla con il sito di Indymedia, «nella notte 200 teppisti del Black block hanno devastato e bruciato negozi e cassonetti, senza motivo». Tutto questo ha subito indotto le autorità municipali di Losanna a vietare la manifestazione, organizzata per oggi pomeriggio.
Ma gli scontri, a Losanna e a Ginevra non sono stati gli unici episodi a far crescere la tensione. Ce n'è un altro ben più grave avvenuto lungo l'autostrada che collega Ginevra a Losanna. Qui, per bloccare simbolicamente il transito delle delegazioni - non dei capi di Stato e di governo che si sono spostati in elicottero - una ventina di ragazzi s'è sdraiata sull'autostrada. Due ragazzi, poi, avevano deciso di calarsi da un pilone per srotolare - sembra - uno striscione. Uno di loro, Michael Shaw, un ragazzo inglese, è però caduto nel vuoto, durante l'intervento della polizia. I manifestanti accusano la polizia di aver tagliato la corda alla quale il giovane si era appeso. L'inglese è stato trasportato in elicottero all'ospedale di Losanna. E' comunque fuori pericolo, anche se ha numerose fratture. Poco fa, è arrivato un comunicato delle forze dell'ordine dove si annuncia l'apertura di un'inchiesta «per determinare le circostanze esatte dell'incidente».
Tutto ciò, comunque, non ha impedito che decine di migliaia di ragazzi e ragazze percorresse decine di chilometri, per ricongiungersi al confine fra la Francia e la Svizzera. In testa al corteo, c'era anche la mamma di Carlo Giuliani.
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