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Roma, 10 giugno 2003.

Uova e verdura arrivano alle finestre dell’ufficio di Tremonti.

Migliaia di inquilini degli Enti hanno presidiato il Ministero del Tesoro. L’ingiustizia dei prezzi di vendita, il mancato rinnovo dei contratti, la prospettiva delle vendite all’asta devono essere raddrizzati da precisi correttivi legislativi.

Si è trattato di una manifestazione inusuale, per l’ampiezza della partecipazione (con tanti pullman dai quartieri di Roma e altri da Napoli, da Milano, da Firenze, con tanti comitati con i loro cartelli, molto creativi e pungenti), per la trasversalità degli orientamenti sindacali e associativi ( non solo noi e i sindacati inquilini di riferimento confederale, ma anche la Federcasa e i commercianti di Roma, minacciati dalle aste), e per la presenza in piazza della rappresentante nazionale dell’ANCI Tea Albini, di deputati – tanti – dell’Ulivo, Rifondazione e di An, della presenza in forze di assessori e consiglieri comunali del Comune di Roma; ed ancora le bandiere delle Rappresentanze di Base e l’area dei disobbedienti di ACtion.

Non è stata una presenza tranquilla e tanto meno fiduciosa nel governo; la tensione in cui si trovano da molti mesi migliaia di famiglie che stanno conoscendo che cosa si nasconde dietro la SCIP e quale ruolo abbia in questo malaffare il ministro Tremonti si è manifestata anche in atti nonviolenti di evidente significato simbolico con le uova e la verdura che colpivano i portoni del palazzo e le stesse finestre di Tremonti del primo piano.

L’incontro con l’On. Maria Teresa Armosino c’è stato, ma – salvo alcuni elementi complementari che pur hanno una certa rilevanza – sul nocciolo duro della questione, è cioè la valutazione del prezzo degli alloggi, non ci siamo: si ribadisce la validità di un fixing ai prezzi attuali, premiando di fatto l’impennata dei valori immobiliari.

Abbiamo ribadito che qui non si tratta di tecnica erariale ma di sensibilità politica. “Il governo non dovrebbe aderire ad un mercato impazzito!”. E’ chiaro che il passaggio del decreto del governo n. 102/2003 al senato e alla camera che tratta materie analoghe è cruciale. Sono stati depositati emendamenti correttivi di sostanza, che riconducono ad equità la questione; per ora l’iniziativa proviene da tutto l’Ulivo e Rifondazione; ma sappiamo che si stanno manifestando volontà analoghe anche nel centro- destra. L’Unione Inquilini si rivolge a tutto lo schieramento che ha costruito la manifestazione e a tutti i parlamentari affinché ci sia il massimo di impegno per determinare nel passaggio al senato e alla camera di tale decreto un risultato positivo per tantissime incolpevoli famiglie: ci vuole una vera equità.

L’Unione Inquilini organizza una presenza vigilante davanti a Senato e a Camera per i primi giorni della prossima settimana.

www.unioneinquilini.it/