IMPEGNO DEI DIPENDENTI DI «EGUNKARIA» PER RAGGIUNGERE ANCHE OGGI I LETTORI
I lavoratori assicurano che il lavoro personale e pubblico degli arrestati è esemplare
I dipendenti di «Egunkaria» si sono impegnati a «far uscire» il loro progetto di comunicazione ed a «sforzarsi» affinché la loro offerta abbia continuità. Attraverso un comunicato sottoscritto dai lavoratori e dal Consiglio di Direzione ed Amministrazione del giornale, hanno definito «un’ingiustizia» e «uno sproposito» l’operazione poliziesca. «È un attacco contro tutti i cittadini di Euskal Herria, dato che “Egunkaria” è patrimonio di questo popolo», hanno denunciato.
Aritz SORZABAL
ANDOAIN
Nonostante la perquisizione, il sequestro delle sue sedi e l’arresto di dieci lavoratori, i dipendenti di “Euskaldunon Egunkaria” hanno raddoppiato i loro sforzi per assolvere all’impegno di offrire al cittadino un quotidiano integralmente in euskara. A questo scopo, diversi media ed entità hanno offerto le loro risorse affinché il prodotto non mancasse oggi all’appuntamento con le edicole.
A questo proposito, a metà pomeriggio di ieri, i dipendenti di “Egunkaria” hanno ratificato davanti ai mezzi di comunicazione, al martin Ugalde Kultur Parkea di Andoain il loro impegno per «far uscire il nostro progetto di comunicazione e di sforzarci affinché la nostra offerta abbia continuità».
Juan Mari Larrarte ha letto un comunicato sottoscritto dai lavoratori e dal Consiglio di Direzione ed Amministrazione del giornale, nel quale hanno segnalato che la chiusura del quotidiano «è incredibile, sembra un incubo ma è reale, nonostante sia totalmente ingiusto. La società di Euskal Herria sta subendo un altro sproposito giudiziario e poliziesco».
A questo punto, hanno negato «assolutamente» le accuse legate agli arresti e perquisizioni, ribadendo che il quotidiano «non ha avuto, né ha, nulla a che vedere con questo tipo di accuse. “Euskaldunon Egunkaria” è stato, fin dalla sua creazione, un mezzo di comunicazione indipendente, sia dalle istituzioni, sia dai partiti politici o da altri organismi».
Inoltre, hanno insistito nell’indicare che gli arrestati «non hanno alcuna relazione con alcun tipo di strategia terrorista. Al contrario, tutti hanno alle spalle una traiettoria personale e pubblica lunga ed esemplare, negli ambiti della cultura, della comunicazione, dell’educazione e dell’euskara». Per questo, dopo aver sottolineato che l’arresto di queste persone è «un’ingiustizia» e che «non ha senso», hanno espresso la loro preoccupazione per la situazione dei dieci arrestati, che «dovrebbero essere in libertà, fra noi, per continuare con il loro lavoro quotidiano». . inoltre, hanno definito l’operazione poliziesca un «attacco contro tutti i cittadini di Euskal Herria, dato che “Egunkaria” è patrimonio di questo popolo.»
Fonte Gara http://www.gara.net
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