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donna irakena violentata da soldati usa
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valentina Saturday, Jun. 21, 2003 at 11:25 AM |
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valentigo@libero.it |
nessun limite all'orrore
american_soldiers_rape_iraqi_woman_061703.jpg, image/jpeg, 243x319
La guerra è uscita dai telegiornali ma l'orrore continua, ecco un'immagine disgustosa che gira su molti IMC usa. Due soldati americani obbligano una donna irakena a fare quello che vedete. Intanto sulla stampa estera (Independent e The Guardian) si parla di una situazione fuori controllo, Irak nel caos, delinquenza incredibile, esercito americano incapace di gestire le minime operazioni logistiche.
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enjoy
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enjoy Saturday, Jun. 21, 2003 at 12:22 PM |
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L'AMERICA LAIDA di Valerio Evangelisti
No, non darò l'indirizzo di questo sito (del resto facilmente rintracciabile da parte chi abbia lo stomaco di visitarlo). Contiene scene di violenza carnale da parte di marines statunitensi su donne irachene, con tanto di grida di terrore in sottofondo. Le immagini sono con quasi assoluta certezza dei falsi, peraltro ben realizzati. Le donne costrette ad atti sessuali, talora di un sadismo raccapricciante (e mi riferisco solo alla porzione del sito accessibile gratuitamente), hanno effettivamente nella maggior parte dei casi lineamenti mediorientali, mentre i sedicenti marines somigliano a dei Big Jim appena un po' più flosci. Ma il punto non è se i fotogrammi siano ripresi dal vero (ripeto, sarei per escluderlo) oppure no.
Il punto è un altro, anzi, sono parecchi. In primo luogo vi è la denominazione stessa del sito: Puttane irachene, concetto che viene ribadito in un altro strillo: Sex Crazed Iraqi Bitches (Puttane irachene affamate di sesso). Le donne irachene sono dunque disprezzate in assoluto, e la violenza che subiscono - sia pure a livello di fiction- è presentata in chiave di costrizione, sì, ma anche di desiderio recondito che i virili marines finalmente soddisfano. In effetti, ciò coincide con la maniera in cui numerosi commentatori, anche italiani, hanno presentato la guerra all'Iraq nel suo complesso: una violenza necessaria per sprigionare desideri sepolti, con una risposta, da parte delle vittime / beneficiarie, al tempo stesso riluttante e vogliosa.
Un altro elemento interessante è l'insistenza, in varie didascalie, sulla sottomissione, riferita alle donne, certo, ma anche all'Iraq tutto intero. Chi ha concepito il sito ha pensato che ciò potesse essere di stimolo alla libidine di maschi americani con tendenze sadiche. Non solo la semplice umiliazione di povere donne, ma un'amplificazione della stessa nel quadro di un paese preso prigioniero, avvilito e calpestato. Il fruitore è dunque un pubblico a suo modo patriottico, però poco convinto quando il suo governo parla di una "liberazione" dell'Iraq. E qui il creatore del sito dev'essersi per forza richiamato a sentimenti abbastanza diffusi, altrimenti il suo stimolo (donne irachene = donne vinte) non avrebbe fatto presa.
L'ultimo elemento che citerò è facilmente desumibile dalle immagini, sia pure artefatte, del sito. Si tratti pure di modelle adulte e consenzienti, le donne raffigurate nelle foto sono qui e là sottoposte ad atti dolorosi, estranei a un esercizio normale della sessualità.
Ora, la "liberazione" delle donne ci è stata ripetutamente presentata come uno dei moventi principali delle più recenti invasioni americane, con particolare riferimento all'Afghanistan (lo ricordava, nel solito stile pensoso e manierato, l'acuto Adriano Sofri su La Repubblica del 3 maggio, in cui invitava i liberatori dell'Iraq a impedire agli sciiti di rimettere il velo alle donne).
Bene, personalmente inviterei i governanti degli Stati Uniti a iniziare la crociata da casa loro. Per un motivo pratico. Se a una donna musulmana (ma non solo) capitasse di posare gli occhi sul sito in questione, e notare come, senza impedimenti legali, è possibile sottoporre a sevizie accessibili a guardoni a pagamento una sua consorella occidentale, probabilmente si rifugerebbe sotto il burkha per nascondersi ai maschietti in cerca di Iraqi Whores.
Un'ultima annotazione. Come si lascia il sito di cui ho parlato sinora, si apre automaticamente un'altra finestra. Vi si vedono ragazze penetrate da cavalli, cani, maiali e altri quadrupedi. Il conato di vomito, che viene spontaneo, è respinto dalla naturalezza con cui questi animali si sostituiscono ai marines, quasi che ne fossero una variante.
Respingo però il pensiero, per non essere accusato di antiamericanismo. In realtà non è così. Ricordo le foto dalla Somalia, in cui un nugolo di soldati italiani teneva ferma una ragazza del luogo e la violentava con un razzo cosparso di crema (per non farle male, è ovvio), mentre un anonimo filmava il tutto. Se ben ricordo, nessuno dei colpevoli subì condanne.
Magari adesso il cineasta dilettante gestisce il sito Somali Whores, capace di battere Iraqi Whores per realismo e qualità dell' "umiliazione della femmina". Se lo trovo vedrò di segnalarlo, in modo che voi maschi occidentali, bianchi e democratici, possiate masturbarvi con patriottica voluttà.
da carmilla Pubblicato da Redazione at Maggio 6, 2003 08:02 AM
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Sembra molto strano
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Tom Joad Saturday, Jun. 21, 2003 at 12:40 PM |
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Chiunque coltivi la virtu' del realismo non trova niente di sorprendente nelle interazioni sessuali piu' o meno violente che i soldati vincitori stabiliscono con le donne dei vinti. Nel considerare l'episodio in questione, essa virtu' permette di asserire quanto segue. 1) Si possono esprimere fondati dubbi sull'appartenenza degli uomini ritratti all'esercito USA, date le loro uniformi palesemente fuori ordinanza ed il cattivo stato delle medesime. 2) Chiunque abbia un minimo di esperienza nel campo dell'attivismo politico sa che il peraltro ristretto mondo di chi fa politica militante conta un imprecisato numero di ragazze e donne che, anche se con le motivazioni piu' varie e non certo prive di fondamento, tendono a inserire nei circuti mediatici voci e dicerie su episodi consimili che si rivelano poi ingigantiti o del tutto inconsistenti.
Colgo l'occasione per ricordare che in qualche caso ci si imbatte in autentiche pasionarie, schierate a difesa delle donne intese come esseri angariati per definizione, capaci di saltabeccare dalla denuncia dello stupro al sostegno per la libertà di aborto senza neppure riprendere fiato. Famose da questo punto di vista sono (od erano, visto l'implodere della loro "organizzazione" accolto con rumorosa ed autentica letizia da tutto l'arco costituzionale) le iscritte a SOCIALISMO RIVOLUZIONARIO, cui rinnovo i sensi della mia piu' profonda disistima, e cui ricordo amichevolmente che nonostante esse donne abbiano passato in cucina sette millenni, i migliori cuochi del mondo sono tutti uomini...!
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penso
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così Monday, Jun. 23, 2003 at 4:50 PM |
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esistono diverse forme di satanismo (inteso come male) uno luciferico che si manifesta come pensiero e intelligenza, portatore di materialità e corruzione ed opera in maniera subdola e insinuante. E' il potere politico, culturale ed conomico che punta ad offuscare la coscienza e la dimensione spirituale del mondo umano.L'altro, stile serial killere, si muove nell'ambito della malvagità e degli istinti più oscuri dell'essere umano,ma può essere fermato e ostacolato con strumenti legali. Il potere luciferico no, richiede poteri spirituali (coscienza e forza del cuore) per riconoscerlo e combatterne la luciferica intelligenza
italy.indymedia.org/news/2003/06/316276_comment.php#316360
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Le Litanie di Satana
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Charles Baudelaire (x child) Saturday, Jun. 28, 2003 at 6:17 PM |
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O tu, di tutti gli Angeli il piu' bello e sapiente, Dio privato di lodi, tradito dalla sorte,
O Satana, pietà del mio lungo soffrire!
Principe dell'esilio, cui hanno fatto torto e che ti risollevi, vinto, sempre più forte,
O Satana, pietà del mio lungo soffrire!
Onniscente, gran re di ciò che è sotterraneo guaritor familiare d'ascose angosce umane,
O Satana, pietà del mio lungo soffrire!
Tu che pure i lebbrosi, i paria maledetti, attraverso l'amore al Paradiso avvezzi,
O Satana, pietà del mio lungo soffrire!
O tu che dalla morte, tua vecchia e forte amante, generasti la Speme, - una pazza attraente!
O Satana, pietà del mio lungo soffrire!
Tu che rendi al proscritto quell'occhio calmo e fiero che intorno ad un patibolo danna un popolo intero,
O Satana, pietà del mio lungo soffrire!
Tu che sai in quali luoghi di terre invidiose il Dio geloso ascose le pietre preziose,
O Satana, pietà del mio lungo soffrire!
Tu la cui vista acuta sa i profondi arsenali ove sepolto dorme il popolo dei metalli,
O Satana, pietà del mio lungo soffrire!
Tu la cui larga mano nasconde i precipizi al sonnambulo in bílico in cima agli edifizi,
O Satana, pietà del mio lungo soffrire!
Tu che, magicamente, lo scheletro fai molle al nottambulo ebbro, schiacciato dai cavalli,
O Satana, pietà del mio lungo soffrire!
Tu che per l'uomo fragile, che soffre, consolare, il salnitro e lo zolfo ci insegnasti a mischiare,
O Satana, pietà del mio lungo soffrire!
Tu che metti il tuo marchio, o complice sottile, sopra la fronte dello spietato Cresto e vile,
O Satana, pietà del mio lungo soffrire!
Tu che in cuore e negli occhi delle ragazze metti il culto della piaga e l'amore dei cenci,
O Satana, pietà del mio lungo soffrire!
Bastone d'esiliati, lampada d'inventori, confessor d'impiccati e di cospiratori,
O Satana, pietà del mio lungo soffrire!
Padre adottivo a quelli che nel nero furore dal Paradiso in terra Dio Padre cacciò fuori.
O Satana, pietà del mio lungo soffrire!
A te sian lodi e gloria nel più alto del Cielo, ove regnasti, e nel profondo dell'Inferno ove, vinto, ancora sogni, o Satana, in silenzio! Fà che l'anima possa a te accanto riposarsi sotto l'Albero della Scienza, un giorno, quando sopra la fronte, come un nuovo Temnpio, i suoi rami per te si allargheranno!
Questo poema lo dedico a tutti voi, poveri ipocriti COME me, o fratelli o compagni ma .... in sommo grado al nostro amico child!
... e che il DIavolo in persona possa benedire TUTTI noi:quelli morti e quelli sul punto di esserlo !!!(stiamo chi più chi meno tutti sulla buona strada, prima o poi.... memento moria!!!)
ciao
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Iraq libero
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anti imperialista Tuesday, May. 04, 2004 at 9:13 AM |
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IRAQ LIBERO IMPERIALISTI FUORI IRAQ LIBERO IMPERIALISTI FUORI IRAQ LIBERO IMPERIALISTI FUORI IRAQ LIBERO IRAQ LIBERO IRAQ LIBERO IRAQ LIBERO
FUORI DALL' ITALIA NEMMENO UN MILITARE IRAQ AGLI IRAKENI RIENTRO IMMEDIATO DELLE TRUPPE ITALIANE VIVA LA RESISTENZA IRAKENA
IRAQ LIBERO IRAQ LIBERO IRAQ LIBERO
PALESTINA LIBERA PALESTINA LIBERA PALESTINA LIBERA PALESTINA LIBERA PALESTINA LIBERA
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