Che fantastico modello di sviluppo !

Una giornata memorabile: l'ex azienda elettrica nazionale, il cui cda è popolato da buffoni in quota ai principali partiti ci comunica che oops forse mancherà la luce.
Con il candore di una scolaretta un responsabilie del settore approviggionamenti e supercazzole ci fa sapere che stiamo consumando troppa energia.
Mica possono pensare a tutto. E così abbiamo il black out a macchia d'olio. Non prendete l'ascensore, non usate il frullatore, non usate il vibratore(grande sacrificio per buona parte del nostro consiglio dei ministri), etc....
Poi arriva il ministro marzano (chiedo scusa ai pomodori) che dice bisogna costruire centrali elettriche, non poteva certo immaginare la siccità dei fiumi e la caduta delle fornitura idroelettriche...povero tesoro; così fra dieci anni e a costi ambientali pazzeschi l'energia sarà disponibile.
O con le buone o con le cattive, la gggentte si convince così. Mentre in Europa il 25% di energia deve essere da fonti rinnovabili noi a carbone....
Ovviamente nessuno parla di solare, di risparmio energetico di costruzioni sostenibili.
Che fantastico modello di sviluppo ! Quali risultati meravigliosi danno le privatizzazioni !
E se facessimo un altra guerra per procurarci la luce....

Dobbiamo manifestare, protestare, inveire contro questa politica retrograda. Chiediamo ed alziamo la voce per avere incentivi validi per l'energia solare, eolica e alternativa. Basta con la dipendenza al petrolio o suoi surrogati.

Alla fine ti chiedi "se facessimo un altra guerra per procurarci la luce?"
Ma non te ne sei accorta che le guerre le stiamo già facendo per procurarci la luce?

Se si rifacesse adesso il referendum sul nucleare, stavolta per riaprire le centrali, la maggioranza correrebbe a votare per la riapertura, con lo shock che la cittadinanza ha subito da questo black out... come dire "non volete il black out? Ripartiamo col nucleare e costriamo nuove centrali".
Niente da dire: l'hanno pensata bene... e adesso gli italiani chiederanno a gran voce nuove centrali, per effetto di questo black out.