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Forward: COMUNICATO LIVELLO 57
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void Sunday, Jun. 29, 2003 at 8:32 AM |
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void@squat.net |
vi giro il comunicato stampa del livello 57.
l'ignoranza (congenita) dei giornalisti e' un dato di fatto, ma i commenti arrivati nel newswire sono altrettanto schifosi.
COMUNICATO STAMPA In risposta all'articolo di propaganda DS di Valentina Avon sull'Unità Bologna del 27 giugno 2003
SPECULARE SU UN CADAVERE, CHE SCHIFO!!!!!!!!!!!!!
E finalmente gli avvoltoi sono calati, su un ragazzo di 19 anni deceduto in circostanze ancora non chiare la mattina del 22 giugno 2003. Non sappiamo perché Alessio sia morto, saranno i medici a dirlo, ma sappiamo che ha aspettato molte ore al pronto soccorso in un luogo caldo e afoso prima di essere sottoposto a cure adeguate.
Questi professionisti della politica e del giornalismo iniziano la campagna elettorale per Cofferati utilizzando un dramma che nella quotidianetà ammazza decine di persone: il proibizionismo.
Circolano troppe sostanze nelle mani degli adolescenti senza che nessuno nelle istituzioni si premuri di fare vera e seria informazione al di là di proclami governativi che sprecano slogan e miliardi per convincere i "giovani" che la droga é male, invece di scegliere livelli comunicativi intellegenti e soprattutto interessanti.
Questi opportunisti sono persino capaci di parlare di prevenzione, su un problema come quello delle droghe, dopo che in 8 anni di governo hanno legittimato lo spaccio e le narcomafie, con linerzia e la politica dello struzzo, lasciando lintervento sulla strada a volontari e centri sociali.
Il punto più basso della campagna elettorale è stato appena toccato e non è che linizio, chissà quanto fango butteranno in giro, ma noi siamo preparati: opportunisti, giornalisti dellultima ora, infami, politicanti, ci avrete solo contro. Noi preferiamo comunicare e collaborare con chi ci rispetta e si comporta correttamente, senza ideologie né cadaveri da portare in campagna elettorale e in prima pagina.
La sintonia tra le istutuzioni che governano la città ed il Livello 57 ha permesso di migliorare un evento unico con 100.000 persone e decine e decine di volontari che hanno garantito la sicurezza alla manifestazione. Noi non sosteniamo Guazzaloca come già abbiamo ribadito, ma se l'alternativa e' un'altra siberia.....
Per quanto riguarda lorganizzazione della Street rave parade tutte le informazioni riguardanti la sicurezza dei partecipanti sono riportate nel Verbale della conferenza dei servizi del Gabinetto del Sindaco: per tutta la manifestazione erano presenti due ambulanze, un presidio di pronto soccorso, volontari del 118 sparsi nel corteo, una chill out, e decine di migliaia di volantini informativi sulluso e labuso di sostanze stupefacenti (mancavano solo alcuni solerti medici dei Sert, che invece di aiutarci nella prevenzione e nellinformazione si facevano anche loro alla Street o a casa ).
Il fatto di rispettare la privacy e il dolore della famiglia viene scambiato per superficialità, ma noi non siamo giornalisti che si devono guadagnare la pagnotta sui drammi delle persone e sfruttarli magari per loschi "fini".
Pensiamo anche, che questo comunicato non verrà pubblicato dalla solerte giornalista e dal democratico quotidiano "L'Unità".
LIVELLO 57
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skusa ma ????????
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Morskipas Sunday, Jun. 29, 2003 at 8:39 AM |
mail:
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*** Questi opportunisti sono persino capaci di parlare di prevenzione, su un problema come quello delle droghe, dopo che in 8 anni di governo hanno legittimato lo spaccio e le narcomafie, con l’inerzia e la politica dello struzzo, lasciando l’intervento sulla strada a volontari e centri sociali.*** Ma ci si riferisce a kuale Stato??? OTTO anni di governo di ki? Dove? Kuando?
Ke poi i Centri Sociali facciano "prevenzione" lasciamici ridere su.... dai, lasciami ridere. (skusa eh??)
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prevenire e informare
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nessuno Sunday, Jun. 29, 2003 at 10:03 AM |
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per noi consumatori di sostanze, lecite ed illecite è importante poter gestire i propri spazi fisici e mentali con libertà, e queste iniziative aprono e allargano proprio queste possibilità. la prevenzione sta nell'informare, senza giudizi moralisti su cosa può crearti danni, sull'abuso, insomma il modo migliore per usare sostanze senza rischi. Dire che le sostanze in genere non sono il probblema ma il loro abbuso, è giusto, e il livello lo dice da ormai anni. questo lavoro di 'riduzione del danno'è riconosciuto da medici e operatori dei sert, tanto che il livello è stato finanziato dalla CEE, dalla regione e dalle ASL per il suo lavoro. Il senso della street è principalmente questo, aprire spazi di libertà e combattere il proibizionismo che da sempre a fatto solo morti ed emarginazione. La street rimane il momento importante che va a concludere una serie di iniziative, seinari, incontri, pubblicazioni su quest'argomento, è una pratica politica insolita per i veterani della 'politica' ma e quella che meglio ci rappresenta come consumatori, eravamo in 100.000 e saremo sempre di più!
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ma allora è vero la droga fa male !!
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valentina Sunday, Jun. 29, 2003 at 11:37 AM |
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valentigo@libero.it |
Premetto che per quanto mi riguarda il proibizionismo è una cagata pazzesca, ma mi sembra tu stia delirando !! 8 anni di governo, ma vivi in Italia ?? Sai quali sono le posizioni di AN sulla droga (che mi pare di ricordare sia in giunta con guazza), cerca di informarti, lo capisci che guazza vi vuole solo tenere buoni perchè non rompiate i coglioni; sono d'accordo che quella dell'unità sia una strumentalizzazione meschinetta pro-campagna elettorale, ma guazza un libertario !!!! Sto ancora ridendo....
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IL SILENZIO SU QUELLA MORTE AL RAVE
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articolo Sunday, Jun. 29, 2003 at 6:50 PM |
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IL SILENZIO SU QUELLA MORTE AL RAVE Alessio Rossi, 19 anni di Aulla, era alla festa. La magistratura ha aperto un’inchiesta.
Polemizzano i medici del Sert: “Nessuno si è preoccupato della prevenzione per un evento dove si fa smercio massiccio di stupefacenti”. Il fascicolo della Procura è contro ignoti. I primi referti sanitari avvalorano l’ipotesi che il ragazzo sia morto dopo l’assunzione di droga.
BOLOGNA Valentina Avon
Aveva 19 anni. Alessio Rossi è arrivato a Bologna da Aulla, provincia di Massa Carrara, per partecipare allo Street Rave, si era fatto un nuovo taglio di capelli apposta. Era un ragazzo allegro, scanzonato, sano: il 118 lo ha raccolto verso l'una di notte in via don Minzoni, il Rave è passato e se lo è lasciato alle spalle. Non ce l’ha fatta, è morto all'alba di domenica, il referto parla di arresto cardiocircolatorio, una formula che vuol dire tutto e niente. La sua famiglia domenica è venuta a Bologna a cercarlo, non aveva più sue notizie, nessuno sapeva dove fosse finito, lo hanno trovato all'obitorio dell'Ospedale Maggiore. Il Rave è stato raccontato in ogni suo aspetto, le decine di migliaia di partecipanti, la soddisfazione degli organizzatori e del Sindaco, le baruffe col quartiere, ma di Alessio non si è detto nulla. «Era una grande persona, un personaggio di 19 anni, con tanti amici e tanta voglia di divertirsi e di vivere», il fratello Michele, più grande di qualche anno, lo racconta così. C’era anche lui alla Street, a lui Alessio aveva affidato cellulare e documenti, poi si erano divisi e persi in quel mare di folla. Alessio sarà sepolto questa mattina a Aulla. Sulla sua morte il pm Enrico Cieri ha aperto un'inchiesta, il referto dell’ospedale Maggiore avvalora l’ipotesi di una morte per droga. Le cosiddette nuove droghe non sono semplici da individuare, è difficile per chi interviene capire quale sostanza potrebbe aver causato il danno, difficile intervenire tempestivamente, difficile stabilire esattamente la causa della morte. Spesso non si tratta di un'unica sostanza, ma di un mix, che si combina alla fatica del ballo, alla temperatura corporea che si alza, a situazioni fisiche critiche che lo "sballo" non fa percepire, e porta al collasso. In quella luna di miele che è stata la gestione del Rave da parte del sindaco Guazzaloca e del Livello57 «che parte ha avuto la prevenzione?» si chiede, interpellato, Salvatore Giancane, medico del SerT Bologna Nord. «Chi si è preoccupato, non della salute del parco di Villa Angeletti, non dei palazzi del centro storico, non dei wc chimici, non delle bottiglie di vetro, ma del fatto che la Street Rave Parade significa consumo massiccio, e conseguente smercio, di sostanze per 24 ore filate? Sostanze eccitanti, amfetamine, Mdma o extasy, ketamina, cocaina, che si mischiano al caldo torrido, al sole battente, alla musica alta e ossessiva, alla birra, al ballo». Quella di sabato scorso è stata sicuramente una grande festa, meno sicuramente una grande manifestazione, rispetto alle passate edizioni. L’orgoglio per la propria capacità di ‘dialogare coi giovani’ da un lato, di saper far valere le proprie ragioni dall’altro, ha prevalso su tutto il resto. Sul messaggio da lanciare al vicepremier Fini che sta preparando un ddl in materia di droghe dalla faccia repressiva, ma anche sulla mano da tendere a chi con la tossicodipendenza ci lavora tutti giorni, cercando di ridurre i danni nel rispetto delle scelte individuali. Nessun operatore delle tossicodipendenze, né dei servizi comunali né dei SerT è stato coinvolto. «Che garanzie ha chiesto il Comune in questo senso al Livello 57? Cosa è stato in grado di offrire il Livello 57, oltre al proprio credo antiproibizionista?», il dottor Giancane fa ancora domande. La sintonia fra Guazzaloca e Livello 57 è stata sbandierata come esempio da seguire nel dialogo con le nuove generazioni e le loro forme di espressione. Ma forse c’è da chiedersi se questa sintonia non nasconda una certa superficialità, la stessa che ha fatto archiviare la settima edizione della Street Rave Parade come un successo organizzativo. Niente, niente di niente, non una parola è stata spesa per la morte di Alessio, un ragazzino felice di venire al Rave, che fra pochi giorni avrebbe compiuto vent'anni, lasciato per strada in via don Minzoni mentre i camion coi sound system andavano al parco a festeggiare. Nulla è stato detto da Guazzaloca e dal suo efficiente gabinetto, nulla dal Livello 57.
L’Unità Bologna, 27 giugno 2003
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mah, mah, mah........
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mazzetta Monday, Jun. 30, 2003 at 12:16 PM |
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faccio fatica a capire questa polemica, scoppiata in città a seguito di qiesto aricolo. Nell'articolo si riporta l'opinione di uno del Sert sulla street e si fa' notare come la morte del cucciolo di raver sia stata passata sotto silenzio dal Livello come dal sindaco. A parte le opinioni del tipo sulla mancata opera di riduzione del danno, non spiega cosa avrebbe voluto/potuto fare, l'accusa di aver glissato sull'evento ci sta' tutta. Un qualsiasi messaggio di cordoglio sarebbe bastato ad evitare tanto casino, evidentemente nessuno ci ha pensato, ne' al Livello, nè, ben piu' grave, in comune. Non mi piace invece assistere alla reazione scomposta dei livellini e di altri !antagonistisempre" in città. Se persino un articolo abbastanza banale come quello di Valentina scatena tanti casini il problema non sta' nell'articolo, ma nelle teste evidentemente ancora calde di qualcuno. Non è mai possibile fare manifestazioni, riunioni, forums o lotte politiche perfette, questo è ovvio, consequenzialmente aiuterebbe che gli attori di questi eventi avessero il coraggio di assumersi le proprie responsabilità senza dover per forza alzare il livello dello scontro appena subiscono una critica. Recentemente è stato sgomberato il Chourmo ricordate? beh in quella occasione ci fu' chi grido' alla sbirraglia fascista che aveva proditoriamente sgomberato i locali. Dopo aver ricevuto non velate critiche per il fatto che il posto non fosse presidiato in occasione dello sgombero ( pure le mie x quel che contano), hanno preso atto e cambiato tono, dando almeno prova di ascolto verso gli "altri", qualità che pare mancare ai livellini, ormai ridotti all'autoreferenzialità e alla sordità verso l'esterno. Ho sempre difeso il livello, come spazio e come idea, in questa occasione avrei preferito una reazione diversa e magari piu' meditata, che tenesse conto della oggettiva brutta figura, non una aggressione immotivata a Valentina su Indy(per onestà intellettuale la conosco, anche se poco). Per non parlare di altre reazioni ( panni da lavare fuori di qui, tanto son sporchi), che meriterebbero ben altri e piu' duri discorsi. Auguro a tutti i protagonisti di trovare un punto di sintesi comune e di stemperare i rispettivi rancori, ricordando il "dividi et impera", che anche uno scemo come Guazza usa, indisturbato dalla bassa dotazione di astuzia in possesso dei vari schieramenti cittadini. Non se ne puo' piu' nè dei singoli personalismi, nè delle invidie che corrono tra le varie realtà cittadine, Guazza ha buon gioco a ridere di noi in questa maniera, tutto il resto son pugnette!
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simone Tuesday, Jul. 01, 2003 at 9:56 AM |
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purtroppo in questo sporco sistema dove pochi potenti pensano di poter fore il loro comodo,non ci sara mai spazio per la giusta comunicazione. I giornalisti sono pagati dai potenti che gli dicono pure quello che devono scrivere. In un evento come la street che non digeriscono bene si affidano ai giornalisti per cercare il morto o il ferito o addirittura fanno foto a fine street all' immondizia.assurdo. Dobbiamo solo continuare a combattere per riuscire a diffondere la giusta informazione su come usare le droghe,soprattutto alle nuove generazioni .La street è stata bellissima
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ds e centri sociali
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memoria Saturday, Jul. 05, 2003 at 10:55 PM |
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Imbeni e Vitali:isola nel cantiere,saliceto,fabbrika,fioravanti,capo di lucca,pratello 76 78,pellerossa,paglietta,villa ghigi,il 36,via libia,riva di reno,via acri,mascarella,mattoids...e forse ne ho dimenticati altri...tutti sgomberati...
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servideiservideiservi
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friggione Monday, Jul. 07, 2003 at 4:27 PM |
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livello57 e guazzaloca stessa combriccola,stessa mafietta!!!! NO ALLLA SPECULAZIONE SULL'ANTIPROIBIZIONISMO! MORTE AL FASCIO!GUAZZA STA INSIEME AI PEGGIORI (POST)FASCISTI IN CIRCOLAZIONE E VOI CI ANDATE A NOZZE!!! andatevi a vedere il sito:http://www.ecn.org/livello57 e poi cliccate su " la storia" e leggetevi la parte relativa alle elezioni di GUAZZALOCA!e vedrete se sto scherzando o no...
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