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Narcotraffico in EuskalHerria
by imc Sunday, Jun. 29, 2003 at 7:11 PM mail:

Droga contro autodeterminazione

Da http://www.navepirata.org/ Nel 1988 un rapporto interno della Guardia Civil indic� nella caserma di Intxaurrondo come sede di attivit� illegali quali contrabbando e traffico di droga. La notizia era un vero e proprio scoop ma in realt� la stampa spagnola non le diede, nei giorni seguenti, un grande risalto. In Spagna Intxaurrondo era considerato come l'avamposto militare della lotta contro l'indipendentismo basco ed il suo capo, il tenente colonnello Rodriguez Galindo, un eroe. Ben diversa � l'opinione corrente in Euskal Herria, dove la caserma di [polosoa] Intxaurrondo � sinonimo di torture, violenze ed abusi. In realt� il dossier interno della Guardia Civil confermava quanto in Euskal Herria era ed � un luogo comune: l'utilizzo del narcotraffico da parte delle forze di sicurezza per combattere il Movimento di Liberazione Nazionale Basco (Mlnv). Fin dagli anni '80, quando il fenomeno della tossicodipendenza fa la sua comparsa nelle province basche, le denunce dei familiari dei tossicodipendenti si susseguono in modo costante ma vengono sempre ignorate. Solo la sinistra indipendentista basca si fa interprete di questa situazione mentre Eta, da parte sua, inizia una serie di attentati contro queste sedi del narcotraffico, che con il passare degli anni verranno definite "mafia policial". Del resto com'era possibile che le province basche, con il pi� alto numero di membri delle forze d'ordine in rapporto al numero di abitanti d'Europa, registrassero una presenza massiccia di reti del narcotraffico? La tossicodipendenza, ed in seguito la contrazione del virus dell'Hiv per via endovenosa, ha fatto strage in Euskal Herria. In alcune localit� basche una generazione � stata letteralmente decimata. Un po' come � accaduto in diversi tempi e luoghi di questo mondo, negli u.s.a contro le pantere nere (immissione da parte della Cia, di grosse partite d'eroina nei ghetti neri), od in tutta Europa dopo il 1970. Dall'inchiesta interna della Guardia Civil scatur� un indagine giudiziaria che si concretizzo con il cosiddetto "dossier Navajas", dal nome del giudice di San Sebastian che si fece carico delle indagini. Il dossier Navajas diverr� una mina vagante della politica spagnola, tanto che tre procuratori generali, Moscos, Torres ed Hernandez, ostacoleranno l'inchiesta fino a definire "scomparso" il documento in questione. Solo grazie alla tenacia di associazioni come ADORE - coordinamento di associazioni basche a sostegno dei tossicodipendenti - o del quotidiano Egin con il suo "equipo de investigacion" guidato da Pepe Rei, nonch� di alcuni giornalisti spagnoli, il caso non � stato insabbiato. In questa vicenda si trovano implicati la direzione della caserma di Intxaurrondo, comandata dal tenente colonnello Galindo, industriali, narcotrafficanti, racket della prostituzione, mercenari della guerra sporca; del centinaio di persone comparse nel dossier solo quattro sono state condannate a pene lievissime. Si tratta di un'intricata matassa nella quale non mancano alcune rivelazioni clamorose che tuttavia non sono state prese in considerazione dai magistrati, come quelle del narcotrafficante turco Vidat Cicek, detenuto nelle carceri spagnole, che attraverso le sue dichiarazioni permise di smantellare una rete di narcotrafficanti. Egli, in una delle sue lettere inviate al quotidiano Egin, ammette di "aver partecipato personalmente al trasporto nel Paese Basco di un carico d'eroina, che doveva essere consegnato ad emissari del tenente colonnello Rodriguez Galindo". A questa operazione, sempre secondo Cicek, avrebbe partecipato il comandante della Guardia Civil Ramon Pintado, che in seguito verr� condannato nell'ambito dell'inchiesta sull'Ucifa, l'ufficio centrale antidroga della Guardia Civil, la cui direzione verr� condannata nel 1996 con l'accusa di traffico di droga. Dopo mille peripezie nel 1997 l'inchiesta � stata riaperta, anche se con il passare del tempo � sempre pi� concreto il rischio di un insabbiamento definitivo. Le vicende che uniscono la lotta contro il movimento di liberazione basco ed il narcotraffico sono innumerevoli, troppe perch� possano essere definite casuali. Su questa realt� che ha provocato centinaia di vittime, i mezzi d'informazione ufficiale hanno imposto un omertoso silenzio.

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