Palermo, 07/07/2003 ore 17

E' in corso in questo momento un presidio sotto il Consolato di Grecia per protestare contro la brutale repressione subita dai manifestanti di tutta Europa durante le iniziative organizzate in occasione del recente vertice della UE a Salonicco.
Sono presenti diversi compagni anarchici, militanti del CSOA ExKarcere e del Laboratorio Sociale Occupato ZETA, e attivisti del Forum Sociale Siciliano di Palermo.
L'area è massicciamente sorvegliata dalla Polizia.
Seguiranno aggiornamenti.

Qui di seguito, il volantino anarchico.


UNIONE EUROPEA, PESTAGGI DEMOCRATICI
Il vertice di Salonicco dell'Unione Europea è finito portando a casa i suoi preoccupanti risultati in tema di immigrazione e diritti.
La repressione poliziesca è stata dura e brutale, ha avuto inizio per le strade ed è proseguita in tutti i luoghi del potere, caserme e tribunali compresi.
Dopo gli arresti delle prime ore, alcuni compagni sono stati liberati, mentre altri restano ancora in carcere, alcuni con imputazioni tanto gravi quanto pretestuose.
Così come accaduto a Genova nel luglio del 2001, la polizia ha cercato di incastrare i manifestanti con accuse prive di fondamento e con ignobili tentativi di inquinamento delle prove: un manifestante è stato accusato di detenzione di esplosivi dopo che alcuni poliziotti avevano riempito tre borse di bottiglie molotov per giustificare il suo arresto.
La forte connotazione libertaria delle mobilitazioni in Grecia ha certamente dato molto fastidio ai signori dell'Europa.
In tre giorni convulsi migliaia di anarchici e libertari hanno affrontato i reparti antisommossa della polizia, ma soprattutto hanno mostrato il vero volto di questa nuova Europa che tanto parla di diritti costituzionali ma poi chiude le proprie frontiere alle persone che non hanno i documenti in regola.
La violenza degli Stati trova la sua conferma nelle decisioni prese durante il vertice (controllo coordinato delle frontiere) e nel lavoro sporco dei cani da guardia in divisa (violenze fisiche e psicologiche).

I massacri di Napoli, Goteborg, Genova e Salonicco non hanno fiaccato la spinta propulsiva del movimento contro la globalizzazione neoliberista.
L'ottusa violenza di chi detiene risorse e potere non ci spaventa.
Anzi, essa dimostra come ad aver paura in questo momento siano proprio loro.

Hanno paura della nostra capacità di mobilitazione, della resistenza quotidiana che in ogni parte del mondo cerca di ribaltare i rapporti di forza; hanno paura delle pratiche di autogestione, di solidarietà antirazzista e anticapitalista.
La costante spinta con la quale "dal basso" donne e uomini chiedono sempre più libertà e diritti è la loro vera spina nel fianco.

Pestaggi, intimidazioni e torture non mortificheranno mai la nostra smisurata sete di giustizia.

* Centro di documentazione libertaria "P.Riggio" - Palermo
* BoxUno Autogestito
* Nucleo "Giustizia e Libertà"
della Federazione Anarchica Siciliana