Il Sindacato tra silenzi, ombre e bugie

E’ falso, e questo lo reputiamo grave, che una volta in ferie si possa rientrare in fabbrica per fare un Assemblea permanente, un Sindacalista che asserisce questo dovrebbe essere sputtanato in tutto l’universo oltre a prendersi un paio di calci in c… .

Hanno iniziato con l’incredulità, quando alcuni di noi del comitato di base, chiedendo di rivendicare un Protocollo d’Intesa per garantire i livelli occupazionali, gli sbattevamo sotto agli occhi cosa vedevamo nei nostri computer: commesse triplicate per fare scorte e ricette di produzioni copiate e portate nell’altra azienda che hanno nel modenese.

Hanno tenuto un incontro con la Direzione Aziendale e ottenuto indovinate cosa: che l’Azienda
manterrà le sue attività lavorative fino al rientro dalle ferie il 25 Agosto 2003, data in cui ci sarà un altro incontro tra le parti. In pratica, hanno dato una settimana in più di tempo all’Azienda per svuotare lo stabilimento, e al rientro avremo le lettere di licenziamento.

Durante le Assemblee hanno iniziato a parlare di mobilità e di non far irritare la direzione aziendale, pena un trattamento peggiore. MA C’E’ UN TRATTAMENTO PEGGIORE DELL’ESSERE CACCIATI DAL LAVORO?

Quando l’Assemblea, ha reputato giusto, indire scioperi e attirare l’attenzione dei politici e della opinione pubblica, il sindacato ha mandato avanti i Lavoratori e continuato la sua azione subdolo-intimidatoria.

Nel Consiglio Comunale aperto, presenti Sindaci, Senatori e Onorevoli, la Fulc ha inscenato l’inverosimile, una lettera intimidatoria che, pochi istanti dopo, si scopre sia frutto di un delegato alla Rsu. Si concentrano su questa inscenata e non ascoltano il coro unanime dei politici che invitano al blocco dei cancelli per, appunto, non fare uscire la roba destinata alle scorte o ai clienti.