Resoconto tra emozione e rabbia
I delegati sono tornati, il Sindaco ci ha telefonato e, molto altro, nei corridoi agitati della Ferro Italia. La Direzione Aziendale ha sottovalutato il tavolo che si è costituito per difendere il NOSTRO Stabilimento, si sono presentati con una delegazione poco rappresentativa e poco determinata, avevano una sola opzione: chiudere lo stabilimento, senza poter dare una spiegazione logica. Si sono trovati davanti un muro di politici che chiedono ragioni per il quale si chiude un sito produttivo, primo per certificazioni della qualità con infortuni zero e con un utile di 4,6 milioni di €uro. Il Sig. Bandiera va in affanno, il sottoministro capisce, li invita a recedere da tale scelta e di ripresentarsi mercoledì 30 Luglio, intanto il Caso diventerà oggetto del parlamento italiano, visto che minaccia qualsiasi logica, e riscia di creare un precedente, che sfoci nella più selvaggia deregolamentazione del sistema del mercato del lavoro. E, DETTO DAI POLITICI, vuol significare che la brutta vicenda dei lavoratori della Ferro Italia "è fuori dal mondo". Intanto, si continua lo sciopero con presidio permanente, fino al nuovo appuntamento. Domani mattina, Assemblea e poi turni di presidio. Sarà dura salvarci la pelle, ma la determinazione dei Lavoratori e il meccanismo politico che abbiamo coinvolto, non può più essere liquidato con poco.
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