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Brasile: Globo, la tv che nacque con la dittatura
by imc Tuesday, Aug. 12, 2003 at 7:42 AM mail:

articolo che racconta le vicende del gruppo Globo dagli inizi fino alla meta' degli anni 80.


La Globo TV trasmise per la prima volta via etere il 26 Aprile del 1965,a poco piu' di un anno dal colpo di stato militare.
Roberto Marinho era proprietario dell' emittente. Suo padre aveva fondato il quotidiano O Globo nel 1925, ma mori' poco dopo. I suoi figli ereditarono il quotidiano. A 26 anni, nel 1931, Roberto Marinho divento' direttore del giornale. Negli anni 40 iniziarono le trasmissioni della Radio Globo. Marinho ottenne' la sua prima concessione televisiva nel 1957, dal presidente Juscelino Kubitscheck, il quale governo egli appoggiava, mentre la seconda la ottenne dal presidente Joao Goulart, anche se poco dopo Marinho gioco' un ruolo decisivo nella caduta del suo governo.
Nel 1962 Roberto Marinho firmo' un contratto di collaborazione tra Globo e il gruppo Time-Life.
L' accordo andava contro la legge brasiliana, dal momento che concedeva potere ad un impresa straniera nell ambito di un gruppo nazionale di comunicazione. Ma questo accordo dette un vantaggio decisivo a Roberto Marinho. Un vantaggio che si tradusse in 6 milioni di dollari, mentrei i suoi concorrenti, come la televisione del gruppo Tupi, spendevano trecento mila dollari per la gestione delle loro trasmissioni.

I primi otto mesi di Globo TV furono un fiascho completo e quindi Walter Clark, all' epoca ventinovenne, fu messo sotto contratto per dirigere l' azienda. Fu lui il vero architetto dell' incredibile successo di Globo TV.
Le inondazioni disastrose a Rio nel 1966 furono il trampolino di lancio per la Globo, poiche' copri' dal vivo gli avvenimenti mentre gli altri canali ignorarono la tragedia.
Quando il secondo presidente militare, maresciallo Costa Silva ando' al potere nel 1967, il breve miracolo economico brasiliano comincio'.
La filosofia economica del governo era incredibilmente semplice:
'Che i ricchi diventino piu' ricchi, cosicche' grazie a loro i poveri saranno meno poveri'.

La dittatura diede priorita' allo sviluppo di un moderno sistema nazionale di telecomunicazioni, creando un ministero ad hoc e rendendo possibile l' acquisto di apparecchi televisivi a credito. Gli obiettivi di questa politica a detta dei militari erano la sicurezza nazionale e la integrazione 'culturale' di ogni angolo del paese.
'Tutti potranno vedere le partite della coppa del mondo' - questo era lo slogan usato dal regime.
Chico Buarque (uno degli artisti brasiliani piu' famoso ndt) commento' : 'Calcio e televisione. Hanno costruito stadi e questa impressionante rete televisiva, e allo stesso tempo
si sono completamente disinteressati della totale degradazione del paese in materia di salute ed educazione'.
Nel finale degli anni 60 le videocassette ed una rede in grado di coprire tutto il territorio nazionale contribuirono alla distruzione della produzione locale, con tutta la programmazione realizzzata a Rio o a San Paolo.
La resistenza alla dittatura arrivo' nelle strade quando nel 1968 circa cento mila persone, per la maggior parte studenti, invasero le strade di Rio de Janeiro. Negli ultimi mesi del 68, sotto pressione per la crescente protesta, il regime militare assunse poteri totali, attraverso l' infame Ato Institucional 5. Il Parlamento fu chiuso e la turtura divento routine.

La censura preventiva sui mezzo di comunicazione fu legalizzata.
Una parte della sinistra opto' per la lotta armata e il suo successo piu' spettacolare fu il sequestro dell' ambasciatore americano che costrinse il governo a rilasciare numerosi progioneri politici.
Dopo una investigazione parlamentare, l' accordo Globo con Time-Life fu dichiarato illegale, e la joint venture fu sciolta nel 1969. Roberto Marinho rimase con il totale controllo del gruppo Globo mentre i suoi diretti concorrenti iniziavano un lento declino.
La Globo centralizzo' tutta la sua produzione a Rio de Janeiro dopo che un incendio distrusse gli studi di San Paolo.
Con il denaro dell' assicurazione lo sviluppo della rete nazionale ebbe un ulteriore impulso.
Il primo telegiornale trasmesso su tutto il territorio nazionale fu il Jornal Nacional, che ando' in onda per la prima volta il 1 settembre del 1969. La TV Excelsior, rivale di Marinho, era stata la unica impresa di televisioni che si oppose al colpo di stato militare del 1964 e i militari non si dimenticarono mai di questa cosa. Nel 1970 il governo
cancello' la concessione.
Agli inizi degli anni 70 il nuovo governo, guidato dal generale Emilio Medici lancio' una campagna magica con lo slogan: 'Brasile, amalo o lascialo'.
Qualsiasi resoconto negativo era proibido. Allo stesso modo qualsiasi critica. La lista degli argomenti proibiti era quasi infinita. A volte gli ordini di non pubblicare una notizia arrivavano prima che il fatto succedesso... tipo: 'E' proibito parlare del sequestro che succedera' domani a Curitiba..'.

La Globo TV a volte ando' addirittura oltre a cio' che le veniva chiesto comunemente, come quando riusciva a far sparire le cose...
Nel 1981 una bomba esplose in una macchina parcheggiata nel garage di un centro convezioni, dove un gruppo rock stava suonando davanti a circa ventimila persone.
I militari dissero che la bomba era stata messa da estremisti di sinistra, anche se fu dimostrato che cerano militari nella zona, tante' che uno mori' e un altro rimase ferito nella vicenda.
Nella prima edizione del notiziario si vedeva chiaramente un altra bomba, non detonata, dentro al veicolo. Quando la notizia venne trasmessa una seconda volta, la seconda bomba era sparita. Per sempre.
Nel 1972 l' allora presidente Medici inauguro' la televisione a colori durante un grande festival, dicendo: 'Mi sento felice ogni notte quando guardo' il notiziario della Globo. Perche'? Perche' nel notiziario della Globo il mondo e' un caos, mentre il Brasile sta in pace. E' come prendere un calmante dopo una lunga giornata di lavoro.'

L' arrivo della TV a colori consolido' la posizione dominante della Globo.
Nel 1977, Roberto Marinho licenzio' Walter Clark, a quel tempo il dirigente meglio pagato di tutta l' America Latina.
Walter Clark fu sostituito con l' allora controllore della programmazione conosciuto come Boni. Con cio', come la stessa Globo dimostro', la repressione non era diminuita.
E nemmeno i giornalisti furono risparmiati. Nel 1975, Wladimir Herzog, giornalista-capo della TV Cultura di San Paolo, fu arrestato e sarebbe morto poche ore dopo in una caserma. Egli era stato torturato. La polizia fece circolare una foto tentando di convincere l' opinione pubblica che egli si era suicidato.
La notizia non fu data in televisione, ma apparve nei giornali e migliaia di persone si riunirono nella piazza da Se' (a San Paolo ndt) per protestare contro l' omicidio.
Nel 1979, il generale Figuerido divento il quinto e ultimo presidente militare. Egli promise l' apertura del paese per la democrazia.
Nel 1980 la TV Tupi, uno dei concorrenti storici di Globo, falli' e la sua concessione fu annullata.
Durante i due decenni di dittatura militare in Brasile, Roberto Marinho divento' ricchissimo e probabilmente era il civile piu' ricco e potente del paese. Con la fine del
regime militare il suo dominio crebbe ancora di piu', al di fuori di qualsiasi regola o controllo.

La Globo TV non perse mai occasioni di lanciare altri prodotti delle sue aziende. Il 30% dei ricavi della casa discografica di Roberto Marinho viene dai dischi di Xuxa e la maggior parte di quel che resta viene dalla vendita delle colonne sonore delle novelas, in cui compaiono spesso le canzoni americane piu' commerciali.
Senza contare tutto il merchandising che gravita attorno al mondo delle telenovelas.
Roberto Marinho e' uno dei 3 bilionari con affari in tutte le attivita' economiche. E' odiato nel mondo, ma molto temuto in Brasile per il fatto di controllare milioni di persone con il vizio globale, la televisione.
Nell' imminenza del ritorno di un presidente civile, Robero Marinho appoggio' il candidato Tancredo Neves, un vecchio e rispettato statista, membro dell' opposizione alla dittatura.
Alcune ore dopo l' elezione, Tancredo pranzava con Roberto Marinho. Una riuniuone particolare riportata di sfuggita dalla Globo. Antonio Carlos Magalhaes, anche lui, partecipo' al pranzo. Ex-governatore dello stato della Bahia e alleato fondamentale di Tancredo Neves, ACM era un vecchio amico di Robero Marinhos. Poco dopo la fine del pranzo Tancredo Neves annuncio' che ACM sarebbe stato il nuovo ministro delle telecomunicazioni.

Tancredo mori' poco prima di assumere l' incarico di Presidente e le immagini della Globo espressero tutta l' angoscia del paese. Fu sostituito da Jose' Sarney, un membro fondatore del partito filo-militare. Un politico a tutti gli effetti senza carisma. Sarney confermo' ACM come ministro delle telecomunicazioni.
Uno dei principali fornitori di equipaggiamento per le telecomunicazioni del governo era la NEC Brasile, di proprieta' dell' industriale Mario Garnero, e la societa' che finanziava le operazioni era la Brasilinvest, insieme alla NEC giapponese.
La Globo si prese carico delle difficolta' della NEC Brasile, difficolta' create ad arte dal ministro delle telecomunicazioni, ACM. Egli sospese i pagamenti e le commissioni alla NEC Brasil nel momento in cui essa viveva delle commesse del governo. Senza commesse e senza soldi, la NEC valeva molto poco e grazie a questo la Globo pago' meno di un milione di dollari per comprarla. Poco dopo questi fatti, ACM ristabili' i pagamenti e le commesse grazie alle quali la NEC viveva e per questo l' azienda, secondo una stima fatta dagli stessi giapponesi, torno' a valere 350 milioni di dollari.
Anche se le cifre ufficiali sono nascoste nelle pieghe di complesse operazioni finanziarie, e' evidente che la Globo ottenne un guadagno enorme da questa transazione.

La TV Aratu, a Salvador de Bahia, era affiliata alla Globo da 18 anni.
Roberto Marinho, prendendo una decisione unilaterale inedita, rescisse il contratto con Aratu TV nel 1987, fatto che provoco' all' emittente perdite dell' 80%.
La nuova emittente scelta per ripetere il segnale della Globo nella Bahia fu TV Bahia, controllata per amici e parenti di ACM, in quell' epoca ministro delle telecomunicazioni e con l' intenzione di tornare governatore dello stato.
Durante il governo Sarney fu difficile per la Globo dimostrare la sua indipendenza e obiettivita'. La dittatura militare era terminata e la emittente faceva fatica a recuperare una immagine di giornalismo indipendente.
La Globo scelse di recuperare alcuni di quelli artisti che per anni aveva ostracizzato.
Chico Buarque commenta: 'Al giorno d'oggi esiste un tipo di censura economica molto potente. Per esempio: un artista che vorrebbe cantare in uno dei vari programmi di varieta', poiche' non esistono ufficialmente programmi musicali, egli o la sua casa discografica devono pagare la Globo per poter apparire sullo schermo. Ossia, proffessionisti della musica pagano la Globo per lavorare per essa.
I telegiornali della Globo non potevano piu' ignorare le proteste sociali. Alcune manifestazioni contro il governo furono presentate.Sempre apriva il telgiornale con il giornalista dicendo: 'L' indice di inflazione mensile e' del 40%. Titoli di credito renderanno il 40%.' - cioe' sempre proponeva i fatti rovesciando al positivo notizie assolutamente negative.
La nuova costituzione brasiliana toglieva al presidente il potere di dare nuove concessioni per radio e tv. Quindi, poco prima che la costituzione entrasse in vigore, Sarney concesse novanta licenze. Da allora non ne sono state concesse piu'.

Queste concessioni furuno dare principalmente a gruppi politici, senza contare le due che Sarney si tenne per se' e che in seguito diventarono affiliate della Globo.
Il tempo passo' e il potere della Globo aumento' sempre di piu'.
All' inizio degli anni 80 la Globo costrui' illegalmente il Projac. Il piu' grande centro di produzione dell' America Latina, situato a Rio de Janeiro.
Con l' approssimarsi di nuove elezioni, la Globo aveva bisogno di rafforzare la sua posizione. Cerco' nel nord-est un candidato che potesse portargli benefici. Una martellante campagna televisiva mostro' Collor come il miglior candidato del momento per essere il presidente del paese, impendendo di fatto l' elezione di Lula. Alla vigilia del voto i due stavano alla pari nelle indagini sulle intenzioni di voto. La Globo, per non correre il rischio di perdere, organizzo' un dibattito tra i due candidati. Il giorno dopo, nel Jornal Nacional, mostro' un riassunto del dibattito favorendo Collor e mostrando di Lula solo le risposte in cui aveva avuto la peggio. Al termine di questo riassunto fazioso mando' in onda un sondaggio commissionato dove ovviamente Collor era indicato come il presidente migliore dalla maggioranza.
Dal momento che il governo Collor fu un totale fracasso e gli altri media non smettevano di attaccarlo, la Globo fu obbligata a tagliare i suoi legami con Collor ed egli a sua volta fini' per essere destituito.

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