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Una medaglia d'argento per il parà accusato ingiustamente di atrocità in Somalia
by AGOSTINO Thursday, Aug. 28, 2003 at 1:46 AM mail:

Una medaglia d'argento per il parà accusato ingiustamente di atrocità in Somalia

Una medaglia d'argen...
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la storia del col. franco carlini raccontata da luciano garibaldi
Una medaglia d'argento per il parà accusato ingiustamente di atrocità in Somalia

Due anni fa, nella sede dell'Associazione paracadutisti di Milano, e un anno dopo in quella di Monza, tuonò, con parole durissime, in difesa dei diritti del colonnello Franco Carlini e in accusa di coloro che si erano resi responsabili del suo calvario. Ora che al colonnello è stata finalmente assegnata la medaglia d'argento al valor militare, Luciano Garibaldi, giornalista e storico, autore di numerosi libri sul fascismo, sulla seconda guerra mondiale e sul terrorismo, specialista nello smascherare i sepolcri imbiancati, dovrebbe essere soddisfatto. Una battaglia vinta anche grazie ai suoi interventi e ai suoi articoli. E invece non è così. Lo storico ligure è nauseato e schifato come prima e - se possibile -più di prima. Gliene domandiamo la ragione.
«È presto detto», risponde Luciano Garibaldi: «l'atto riparatore non può limitarsi a un riconoscimento di puro valore morale come una medaglia d'argento. La gente perbene esige che al colonnello Carlini lo Stato chieda scusa e gli offra un incarico di alto prestigio, come egli merita e come, finora, non è stato fatto».
Affinché i lettori de la Padania
possano valutare appieno la gravità del "caso Carlini", occorre riassumere, a grandi linee, la vicenda di cui stiamo parlando con Luciano Garibaldi. Il tenente colonnello Franco Carlini, classe 1949, nato a Rocca Priora (Roma), ufficiale di carriera dei Bersaglieri (Divisione "Centauro"), è l'ufficiale che in un primo tempo (sei anni fa) fu accusato di avere violentato e strangolato un ragazzino somalo durante l'operazione "Ibis 2" a Mogadiscio, e poi (due mesi fa) è stato insignito della medaglia d'argento al valor militare per come si comportò durante l'operazione "Joint Endeavour" in Bosnia Erzegovina.
«Una storia», dice Luciano Garibaldi, «che è la cartina di tornasole di questa Italia, di questo Paese popolato di galantuomini come Carlini; ma anche di mascalzoni come i giornalisti che presero per buona l'infamante accusa basata sulle parole di un aiutante di colore che probabilmente voleva vendicarsi per qualche rimprovero subìto; di magistrati che a suo tempo impiegarono quattro anni a prosciogliere Carlini mentre sarebbero bastati quattro secondi per chiedergli scusa; di generali vigliacchi che si girarono dall'altra parte anziché fare fuoco e fiamme per difenderlo. Detto questo, non c'è dubbio che al colonnello Carlini vadano rifuse tutte le sofferenze subìte ad opera di una parte del nostro Paese, la parte vile e codarda che continua a esistere, a campare, ad andare tronfia di se stessa».
Cominciamo dall'inizio. Quando e come scoppiò il "caso Carlini"?
«Fu esattamente nell'estate del 1997 che una montagna di fango venne lanciata addosso ai militari italiani della missione "Ibis 2" inviata nel 1994 in Somalia. I giornali, tutti i giornali italiani, dai più grandi ai più piccoli, non esitarono a dare per scontato che i nostri soldati si fossero macchiati di orribili nefandezze ai danni della inerme popolazione civile: giovani somali torturati con cavi elettrici, ragazze stuprate con razzi illuminanti dai parà della "Folgore" e, infine, un maggiore dei bersaglieri che prima strangola un ragazzino negro e poi lo sodomizza, mentre un suo pari grado ascolta tutto, ghignando, nella stanza accanto, e un sottufficiale monta la guardia affinché il "mostro" possa consumare il suo misfatto».
Ma come fu possibile una simile montatura?
«Basta rileggere i titoli dei giornali del tempo. Cosa che fece due anni fa una giovane e brava giornalista, Maria Lina Veca, per documentare in un libro dal titolo Scandalo Somalia: anatomia di un falso. Il caso Carlini, un militare in ostaggio (Editrice Nuovi Autori, Milano), una per una, tutte le responsabilità di quel vergognoso linciaggio. "Una campagna di stampa", scrisse Maria Lina Veca, "di denigrazione e di odio riguardo l'operato delle nostre Forze Armate in Somalia, in modo da dare adito ad un coro di luoghi comuni e di insulti verso i cosiddetti Corpi Speciali come per esempio la Folgore". Una vecchia storia, che trova le sue radici in una puerile fissazione patologica dei giornalisti di matrice sessantottina o comunque comunista (vale a dire - e lo sottolineo con forza - praticamente tutti i vertici e i sottovertici dell'attuale "quarto potere" italiano)».
Quale fissazione?
«Questa: i paracadutisti, i bersaglieri e in genere i volontari delle Forze Armate sono "fascisti". E la cosa più sconfortante è che, sotto sotto, continuano a pensarla così anche dopo avere elevato peana a favore dell'intervento americano prima in Afghanistan poi in Iraq».
Abbiamo capito a chi si riferisce. Andiamo avanti.
«Certo, anche perché la faccia marcia di questi personaggi non conosce limiti. Infatti, quando i nodi vennero al pettine, quando cioè, dopo una peraltro inaccettabile gestazione durata quattro anni, la magistratura ordinaria rimise tutto in un archivio dichiarando che non era successo nulla, che nessuno aveva strangolato né stuprato nessuno, che erano tutte invenzioni di qualche cinico paparazzo e di un interprete somalo - peraltro rapidamente diventato uccel di bosco - un po' perverso di suo, e un po' pagato da qualcuno per creare un polverone, quella stessa stampa tacque. Anziché vergognarsi, cospargersi il capo di cenere e, dopo avere presentato solenni scuse agli innocenti messi in croce, mettersi a indagare per scoprire chi aveva avuto interesse a far scoppiare quel finto scandalo a freddo nell'estate 1997, tre anni dopo l'operazione "Ibis 2"».
Forse anche peggio della stampa si comportarono i superiori di Carlini. Non è così?
«È esattamente così. E mi riferisco a quei vertici delle Forze Armate che non soltanto non sentirono l'elementare dovere di convocare autonomamente conferenze-stampa per gridare che quelle atroci accuse erano volgari calunnie, ma proibirono alle vittime innocenti, come il valoroso colonnello Franco Carlini, di convocarle in proprio, le conferenze-stampa, onde inchiodare pubblicamente alle loro responsabilità i suoi accusatori. E, anziché ricompensare il colonnello dei torti subìti affidandogli un comando all'altezza della sua esperienza, del suo valore e delle sue universalmente riconosciute capacità di uomo di pace ma anche di guerra, lo confinarono a fare il guardiano di un museo».
Di un museo? Quale museo?
«Per la precisione, del Museo di Castel Sant'Angelo a Roma. Cose da pazzi! Ci voleva una giornalista, giovane, onesta e coraggiosa come Maria Lina Veca, per sollevare finalmente il coperchio di una storia che non fa certo onore né alla stampa né alla magistratura né ai vertici delle Forze Armate. Per non parlare delle autorità politiche, le peggiori in assoluto, essendosi impegnate a restituire l'onore agli innocenti, ma essendosi poi scordate del loro impegno».
Quali autorità politiche?
«Di sinistra, ovviamente. Infatti, all'epoca dei fatti, cioè della vergognosa campagna di stampa (e di "giustizia") contro Carlini, alla guida del governo c'era Massimo D'Alema».
E dopo? Quando al governo è arrivata la destra?
«Posso citare quanto dissi due anni fa, nel presentare a Milano il libro della Veca. "Staremo a vedere", dissi in quella occasione, "quanto tempo ancora il colonnello Carlini dovrà rimanere sepolto in un museo". In seguito ho scritto vari articoli, duri e senza mezzi termini, com'è mio costume, mentre vi sono stati parlamentari che hanno sollecitato il governo a porre rimedio al male fatto dai loro predecessori. Ebbene, c'è voluto un po' di tempo, ma ora finalmente un importante segno di ravvedimento da parte dello Stato è rappresentato dalla medaglia d'argento conferita a Carlini per aver salvato la vita, nel 1997, a Sarajevo, a un giornalista bosniaco "che stava per essere ucciso da una frangia estremista della popolazione locale", come recita la motivazione. Che definisce Franco Carlini "limpida figura di ufficiale che, con la sua instancabile e preziosa opera, ha contribuito fortemente all'elevazione dell'immagine dell'Italia e della Forza Armata nel contesto internazionale"».
Questa medaglia d'argento è sufficiente, secondo lei, a rifondere Carlini del danno subìto?
«No, assolutamente no, e spero vi sia qualcuno "in alto loco" che legga questa intervista e intervenga al più presto. La medaglia dev'essere soltanto l'inizio. Vogliamo vedere Carlini generale e comandante di importanti missioni italiane all'estero. E vogliamo che i giornalisti che diedero per certe le infami e cervellotiche accuse, almeno si vergognino un po'. Non tanto. Solo un po'. E chiedano scusa, pubblicamente, al colonnello Carlini».
L'ufficiale fu vittima di giornalisti prevenuti, magistrati "svagati" e generali vili. L'onorificenza al valor militare conferita da Ciampi per aver salvato la vita nel 1997 a Sarajevo a un giornalista bosniaco












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non dice
by luigi Thursday, Aug. 28, 2003 at 10:05 AM mail:

certo che non sono fascisti...infatti quello che hanno fatto a bolzaneto per esempio l'hanno imparato dal kgb, vero? NON dice che il tizio non ha fatto quello di cui e' stato accusato, si limita a dire che gli hanno rovesciato del fango addosso poverino...le parole scivolano, scivolano...la rabbia cresce...

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somalia
by morfeo Thursday, Aug. 28, 2003 at 11:17 AM mail:

Vero.
Carlini l'hanno messo alla gogna.
Come capro espiatorio...
Ma guarda un po' su http://www.ilariaalpi.it per quanto
riguarda gli italiani in Somalia.
Cominciando da questo articolo uscito su GQ che potrebbe anche essere liquidato come scandalistico se non fosse per il fatto di essere poi riportato sul sito della Alpi...


ILARIA ALPI La vera storia

dal mensile GQ

di Marco Gregoretti

Un film dedicato alla reporter del tg3 uccisa a Mogadiscio riapre il caso. Ma 8 anni dopo resta il mistero. GQ ha trovato un testimone che accusa: ecco perchè l’hanno uccisa.


Maggio 1993. Somalia. Due figure nella notte. Un uomo e una donna occidentali a Mogadiscio, semidistrutta dalla "missione di pace". Si aggirano al porto vecchio, nei pressi del campo italiano. Lei è bionda, giovane e in mano tiene la piccola fotocamera Nikon comprata da pochi giorni. Fa cenni all'amico di seguirla. Piano però. Vedono una luce tenue uscire da una fessura tra due mura. Si avvicinano lentamente, molto lentamente. Le urla di terrore arrivano sempre più nitide.

Il cuore batte forte in gola a Ilaria Alpi, promettente giornalista in forza al Tg3. Sa già cosa sta per vedere. E lo sa anche il suo misterioso accompagnatore, in realtà un amico, militare. Con lui Ilaria Alpi è stata testimone di fatti agghiaccianti. A lui ha confidato e raccontato tantissimo di ciò che stava scoprendo, su cui stava indagando. Infatti, sette procure civili e quella militare lo hanno ascoltato sull'assassinio della giovane giornalista e del cameraman Miran Hrovatin, uccisi premeditatamente a Mogadiscio il 20 marzo 1994. Ci sono fascicoli su fascicoli. Nomi e cognomi. Eppure: niente. In galera c'è solo un somalo venuto in Italia per testimoniare di sevizie e torture subite e finito in cella con 26 anni da scontare quale presunto killer di Ilaria.

Ammesso che sia lui il colpevole, chi armò la sua mano?

Bene, dopo oltre otto anni, alla vigilia dell'uscita di un film in cui Giovanna Mezzogiorno interpreta Ilaria Alpi, GQ ha rintracciato quell'amico della reporter. E mentre il Sisde e la Digos assicurano di proteggere un supertestimone, lui ci ha ricordato i segreti, piccoli e grandi, che Ilaria gli aveva confidato, affidato. In pratica quello che c'era scritto nei famosi taccuini spariti dal bagaglio della giornalista uccisa. E forse anche di più. Ecco il suo racconto. A cominciare da quella notte di maggio...

Fotografò gli ufficiali stupratori

Sì, il cuore batte forte, molto forte. Ilaria e l'amico si avvicinano lentamente al punto da cui provengono le urla di paura. Sono urla di donne. Dice la nostra fonte: "Scorgiamo alcune donne somale vicine una all'altra. C'è un gruppo di militari, tutti ufficiali e qualche sottoufficiale. Riconosciamo il tenente M., il tenente C. Con sorpresa vediamo anche il capitano dei carabinieri T (che oggi è tenente colonnello ed era in piazza Alimonda a Genova quando un colpo di pistola uccise Carlo Giuliani, come risulta dagli atti della commissione parlamentare di indagine conoscitiva sui fatti di Genova Ndr) e il maresciallo ordinario P. Uno di questi, mi sembra il tenente C., tira fuori una bottiglia, la mette in terra e dispone le poverette in cerchio, strattonandole e prendendole a calci... "Oggi tocca a te!" grida a una di loro.

Ilaria non perde un'immagine di questa terrificante sequenza. Il tenente afferra la "prescelta", la sbatte su un tavolaccio. Altri le tengono i polsi e lecaviglie."Poi -prosegue il racconto a GQ - abbiamo visto un militare avvicinarsi urlando che toccava a lui iniziare. Per un'ora a turno la violentano.Finchè l'ultimo prende la bottiglia e...grida di dolore". La giornalista con la sua piccola fotocamera scatta silenziosamente e imprime sul rullino ogni fotogramma di quella schifezza. Ma qualcuno si accorge dell'ultima quasi impercettibile flashata. "Afferro Ilaria per una mano e scappiamo. Riusciamo a dileguarci in fretta. E la riaccompagnamo all'hotel Amana, a Mogadiscio nord. È terrorizzata". Ora davvero deve stare ancora più attenta: troppi sanno che sa. Continua a prendere appunti su tutto: altri stupri, bambini seviziati dentro i camion, madri che prostituiscono le figlie al miglior offerente. Appunta, scava, intervista. Si intrufola. Fa la giornalista, insomma.E confida all'amico: "Voglio scrivere un libro".

Traffico di armi e rifiuti tossici

Cosa avrebbe scritto, se avesse fatto in tempo, nel suo libro sulla Somalia? La scaletta erano i suoi appunti, le prove le sue fotografie. Tutto sparito. Parla l'amico: "Continuavo ad andare a trovarla all'Amana, indifferente alle velate minacce dei miei superiori. Una sera Ilaria mi raccontò alcune novità. Sosteneva di avere le prove di un brutto traffico di armi e scorie radioattive. Dall'Est, passando per l'Italia attraverso un corrispondente giungevano al nord della Somalia, distribuendosi capillarmente in tutto il Paese.

Ilaria credo che abbia scoperto uno dei canali che vengono utilizzati per il traffico delle armi. È lo stesso che serve a società di vari Paesi, tra cui l'Italia, allo smaltimento di scorie radioattive. Mi dice che andando lungo la strada dei pozzi, il traffico passa per i porti di Bosaso e di Merca. Poi con la complicità dell'Imprenditore Giancarlo Marocchino (un italiano che in Somalia era anche collaboratore del Sismi, ndr) che fornisce i mezzi per gli scavi, moltissimi fusti di rifiuti tossici vengono interrati. E i trasporti? Avvengono su navi fornite dalla cooperazione italiana, sia per le armi che per fusti. A Bosaso Ilaria andò anche perché aveva visto e fotografato dei militari italiani, senza stellette e mostrine, che scaricavano fusti da alcune navi. E voleva sapere cosa contenevano".

Ilaria Alpi raccontò le sue scoperte a un agente del Sismi, Vincenzo Li Causi, che era in Somalia per indagare anche su queste vicende. Una pallottola vagante, il 12 novembre 1993, ha ucciso anche lui. Dopo aver inviato in Italia, attraverso l'ambasciata, numerosi rapporti. Inascoltati. "Ilaria, invece, si sapeva fare ascoltare. Eccome. Ricordo una mattina. Sentivo urla e discussioni concitate. Andai a vedere. C'era lei che litigava pesantemente con il generale Bruno Loi, che comandava il contingente italiano in Somalia. La vedo uscire dall'ex ambasciata infuriata. Torna dopo qualche ora, ma le negano il permesso di entrare. Insiste. Ma l'ufficiale alza la voce e la maltratta. Ilaria minaccia di mandare in onda al Tg3 delle 14 tutto quanto successo. Cos'è successo? Che tutte le pattuglie dei Carabinieri quando escono hanno al seguito degli AK (kalashnikov, ndr) per farne uso qualora servano.

Mi tengo in contatto con Ilaria. Mi confida senza mezzi termini di avere paura. Ma non dei somali. Mi fa dei chiari riferimenti ad alcuni settori militari. Italiani". È in quei giorni che, secondo la nostra fonte, si verifica un episodio molto istruttivo: "Fu organizzata una finta cena cameratesca con i giornalisti italiani che seguivano la missione. Eravamo al Porto vecchio. C'erano il comandante del raggruppamento alfa e vicecomandante del battaglione Tuscania (carabinieri paracadutisti, ndr). In realtà volevano sapere quanto e cosa sapesse Ilaria Alpi. Perché nel suo taccuino non sono finiti solo gli stupri, le violenze e i grandi traffici. Ma anche tante piccole squallide storie quotidiane che lei non voleva perdonare. E che, a forza di rompere i coglioni, forse le sono costate la vita".

Cocaina e uranio impoverito

Per esempio: i somali rubavano i mitragliatori Scp 7090 da carri Vm e scappavano. Un problema serio che veniva risolto così, spesso sotto gli occhi dei giornalisti: "I comandanti chiamavano gli informatori somali che collaboravano con i capicellula dell'esercito italiano addetti ai settori. Gli informatori recuperavano l'arma: in cambio avevano 500 dollari che non si sa bene da che cosa uscissero". Oppure all'aeroporto di Roma la Guardia di Finanza perquisì ufficiali e sottoufficiali provenienti da Mogadiscio. Saltò fuori di tutto: droga, armi, avorio, scimmiette vive, pietre miliari, busti del duce e di Vittorio Emanuele, pistole Beretta 34 calibro nove, e pistole russe sequestrate ai somali. "Così furono intensificati i controlli a Mogadiscio. Dove beccarono un colonnello, oggi generale: aveva chat (una droga leggera) e cocaina. Allora diedero l'ordine di non perquisire più gli ufficiali che partivano per Mogadiscio". Ancora: "Già allora i bombardamenti più violenti gli americani li facevano lanciando, dalle fortezze volanti, bombe arricchite. Di uranio impoverito". E che dire di quell'ufficiale che fece esplodere una bomba al fosforo in camerata? Roba da radiazione immediata dall'esercito. Invece coprirono l'accaduto simulando un attacco dei somali. E al rientro in patria si beccò pure una medaglia al valor militare.

Chissà quanti ancora sono gli episodi di corruzione, piccola e grande, che avrebbe potuto raccontarci Ilaria Alpi. Ma qualcuno ha provveduto a tapparle la bocca per sempre. E non basterà certo un film per la tv a renderle giustizia.

GQ - Ottobre 2002
http://www.ilariaalpi.it/article.php?sid=317

Poi
Basti pensare che sulla scena del delitto erano presenti due troupe televisive, quella della svizzera italiana (Rtsi) e l'americana Abc. Le immagini che ci sono giunte, di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin colpiti ed accasciati nell'abitacolo del loro fuoristrada, sono state girate dall'operatore di Abc, di origine greca, trovato ucciso qualche mese dopo a Kabul in una stanza d'albergo. Vittorio Lenzi, l'operatore della troupe svizzero-italiana, è invece rimasto vittima di un incidente stradale sul lungolago di Lugano (mai chiarito del tutto nella dinamica). Nessuno sa che fine abbiano fatto le cassette con le immagini girate dai due operatori in quella circostanza.
Mai nessuno si è posto la domanda di cosa ci fosse in tutto il girato delle telecamere. Per "girato" si intende tutte le cassette utilizzate da un operatore in una determinata circostanza, e dalle quali vengono montati da uno a tre minuti per i tg. Che fine hanno fatto quelle cassette? I
l primo a soccorrere Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, come risulta dai filmati "montati" è Giancarlo Marocchino, un italiano che vive da più di un decennio a Mogadiscio, e che molti indicano tra quanti sono a conoscenza di molti particolari fondamentali per la ricostruzione dell'intera vicenda. Come mai Giancarlo Marocchino si trovava proprio in quella strada, in quel momento?
Fin dal novembre 1996 la Procura della Repubblica di Asti, "specializzata" in reati come il traffico internazionale di rifiuti tossici e radioattivi in partenza ed in transito dall'Italia, aveva a disposizione una copiosa documentazione molto "sensibile" che ricostruiva con nomi, fatti e circostanze questi traffici, i nomi dei faccendieri che li dirigevano nell'ombra, gli intrecci con i mercanti d'armi e persino una mappatura completa di come tutto convergeva sulla Somalia, oltre che sui territori di altri paesi dell'Africa costiera. Che fine ha fatto questa documentazione? La Commissione Parlamentare sul traffico dei rifiuti, ne è a conoscenza? Il Sostituto Procuratore Luciano Tarditi ed il Procuratore Capo Sebastiano Sorbello, hanno concluso le loro indagini?
Ilaria Alpi era già stata precedentemente in Somalia, conosceva bene i luoghi, l'ambiente nel quale si muoveva e si sarebbe mossa nel successivo marzo del 1994. Nel '93, ad esempio, Ilaria era a Mogadiscio, dove gli italiani si potevano contare sulle dita di una mano, e tra questi, spiccava la presenza del maresciallo del Sismi Li Causi, antenna del "servizio" in Somalia. Ora, è accertato che Giancarlo Marocchino conosceva il maresciallo Li Causi,e che Ilaria conosceva Marocchino. Perché non si è mai indagato sui rapporti tra Ilaria Alpi e l'esponente del servizio segreto militare?
Il maresciallo Li Causi verrà ucciso, in circostanze assolutamente misteriose, pochi mesi prima dell'agguato nel quale perderanno la vita i due giornalisti del Tg3. Che fine ha fatto questa (ovvia) pista investigativa?
Ilaria alpi era giornalista seria, curiosa ed attenta alle realtà che andava ad esplorare con le sue corrispondenze, è mai possibile che nessuno, nessuna autorità giudiziaria, investigativa e di polizia abbia mai pensato di cercare "dentro" i computer di Ilaria, tanto quello che aveva in casa, quanto quello a sua disposizione nella redazione del Tg3? E' forse pensabile recarsi in un paese come la Somalia degli anni '93 e '94 (praticamente un inferno) senza "prima" organizzarsi contatti e relazioni indispensabili ad un buon svolgimento del lavoro?
Non si conosce neppure il motivo per il quale Ilaria Alpi, in compagnia dell'operatore Miran Hrovatin decise di recarsi a Bosaso, poco più di un punto sulla carta geografica, all'estremo nord del paese, lontanissimo da quelle zone di guerra che avrebbero dovuto rappresentare il centro dell'attenzione di Ilaria. L'ultima domanda: chi era a conoscenza del viaggio Mogadiscio-Bosaso? Ilaria aveva forse comunicato a qualcuno di cui si fidava il motivo del viaggio ed il giorno di ritorno a Mogadiscio?

http://www.ilariaalpi.it/article.php?sid=333

Qui la sentenza del 98
http://www.ilariaalpi.it/documenti/sent260598.doc

che in sintesi dice che i militari italiani non hanno partecipato ad episodi del genere ma poi alla fine condanna il fatto che ci siano in effetti stati episodi di violenza.
In realtà è una strana cosa che si chiude con un elogio "dell'indole di fondo del soldato italiano" che francamente trovo sconcertante in una sentenza...







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se proprio non è stato lui...
by para' vigliacchi stupratori Thursday, Aug. 28, 2003 at 11:20 AM mail:

se proprio non è stato lui a stuprare e strangolare... sarà solo perchè nemmeno gli tira.
militari vigliacchi, stupratori, torturatori e assassini!

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intanto le foto
by unno Thursday, Aug. 28, 2003 at 11:48 AM mail:

Ricordo chiaramente come tutto lo scandalo nascesse da alcune fotografie che sono attualmente irreperibili sulla rete, in esse si mostravano militari italiani e non in posa di fronte a cittadini somali torturati.
Il caso specifico del colonnello non mi era noto ma ho conosciuto un militare in forza alla Folgore durante quel periodo in Somalia e dai suoi racconti il rispetto per la popolazione locale delle nostre forze armate esisteva quanto le renne volanti di Babbo Natale.
Il fatto triste rimane la sparizione di quelle fotografie, a dimostrazione del fatto che l'unico modo di commettere reati gravissimi contro le persone e farla franca è arruolarsi, magari nell'esercito americano, lì un ufficiale dell'aviazione può uccidere 20 persone giocando al limbo con un jet e non perdere nemmeno i gradi.

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La sinistra e le forze armate
by Corrado Pasetti Sunday, Sep. 07, 2003 at 1:07 AM mail: cpasetti@sympatico.ca

Da sempre la sinistra italiana ha un odio radico contre le forze armate sopratutto quando si parla di paracudisti e carabinieri .
L'odio deriva dal fatto che le forze armate non lavorano per il partito politico ma per la nazione o se meglio la si vuol dire per la Patria quella con la P maiuscola e la maggior parte sone persone che credono veramente nella Patria , altrimenti con gli stipendi che si percepiscono e i sacrifici che debbono affrontare avrebbero gia' lasciato da tempo .

Forse non vi ricorderete ma gia' nel 68 il miglior nome che veniva dato ai poliziotti e carbinieri era f.d.p. e quando negli anni 70 cadde un elicottero trasportando se memoria non mi tradisce circa 42 paracadutisti , sui muri
della Toscana apparvero delle scitte dicenti 42 para' 42 fasciti in meno.
Col tempo molti di quei scribacchini murali o i rivoluzionari del 68 divennero deputati,sindaci magistrati ed altro con i risultati come quello del colonnello dei bersaglieri o molti altri ancora che sarebbe talmente lungo citare , ma le verita' sono davanti agli occhi di tutti coloro che li vogliono aprire .

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Folgore e GQ
by Maramaldo Sunday, Sep. 07, 2003 at 3:46 AM mail:

Francamente non so cosa mi irriti di più:
che la vicenda di un colonnello dei nostri (anche se non l'ho mai sentito), prosciolto dopo quattro anni da accuse infamanti(queste sì, le conoscevo, e a guardarle con un minimo di obiettività qualche dubbio potrebberlo farlo nascere nel più prevenuto, tanto sapevano di campate in aria) venga usata per far cassa da un fogliaccio come "La Padania"
o
che GQ, da sempre etichettato -come minimo- come iperconsumista, infighettato e maschilista (qualcuno abbia il coraggio di dirmi il contrario...) assurga tutt'ad un tratto ad attendibile fonte del giornalismo d'inchiesta. E si dice: "Eh, ma è riportato sul sito della Alpi!" E che minchia vuol dire, scusami?
Se avessimo un minimo di obiettività penseremmo a quanto sia naturale, per chi ha subito un "qualcosa" che gli pare ingiusto, violento (e con questo non voglio dire che la morte della Alpi non lo sia...sempre meglio specificarlo chè non si sa mai) si aggrappa , umanamente e comprensibilmente, a qualsiasi elemento che possa suffragare la sua tesi. Il caso tipico: i familiari di qualche vittima di un qualche fatto di sangue del quale non se ne conosce l'autore...fateci caso: quando le indagini cominciano ad andare in una direzione, in quella vanno (umanamente, certo, lo ripeto...ma che servizio rendono a loro stessi in primis ed alla Giustizia?), nelle indagini di parte civile, a testa bassa e chi se ne frega che l'accanimento in un solo senso permetterà, magari, al vero colpevole di farla franca!E' umano, è vero...dopo che si è individuato un colpevole plusibile sul quale sfogare il proprio rancore e desiderio di (non escrabile in sè) vendetta, risulta molto difficile poi reindirizzarlo in altre direzioni o -peggio- non sapere d'un tratto dove scaricarlo...
E giù alzo zero, con punte d'abissale ignoranza (El Alamein veramente è stato IL fatto per cui la Folgore è passata alla storia...300/400 sopravvissuti su un'intera divisione, che hanno tenuto in scacco mezzo corpo di spedizione alleato in Africa, onorati ed omaggiati dallo stesso Churchill, che non era uno che ci andasse leggero. Ma spiegarlo a tal "el alamein" (post: "parà della folgore") temo vada oltre le mie forze.)

Bonne nuit.

Maramaldo

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::::::
by gdbn Sunday, Sep. 07, 2003 at 6:05 AM mail:

Scusa Maramaldo non mi convinci x niente.
Quelli di sin.sono su sta storia tutti colpevolisti.
Voi di dx invece siete innocentisti.
E tutti e due parlate di verità.
Capisci perchè preferisco ragionare con la mia testa.

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Vero.
by Maramaldo Sunday, Sep. 07, 2003 at 9:18 AM mail:

preferisco ragionare con la mia testa.

E ci mancherebbe. Solo una cosa: io a Mogadiscio c'ho fatto 6 mesi e, (ammesso che tu mi conceda la possibilità che io sia in buona fede), se non sui fatti sullo specifico su com'era l'ambiente in generale qualcosa dovrei saperne. E quello che so è che cose di 'sto genere nè le ho mai viste nè ne ho mai sentito dire.

Ciao

Maramaldo

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stupridità
by allievo di solerte Sunday, Sep. 07, 2003 at 10:06 AM mail:

Guardate che sono i musulmani a stuprare, li incita l'imam di torino (o di roma, boh, non ricordo). Va be', c'è qualche anomalia anche fra i laici e gli eredi del giudaismo-cristianesimo, come nel caso delgli italiani in somalia o dei serbi con le bosniache.

Ma ai nostri non li incita nessuno, lo fanno e basta. Del resto sono uomini, hanno il pistolino e poi, sono terrorizzati dalle scimitarre, dalle tukbe o turbe ventottesime e tutto il resto.

w robespierre w baget bozzo w sharon w bush w lerner w heidegger w pasolini w nietzcxhkzxse

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X il liberaldemocratico Maramaldo
by Fascisti smascherati Sunday, Sep. 07, 2003 at 10:47 AM mail:

Caro Maramaldo,
scrivi sempre più spesso su Indy?
Anche in Somalia sei stato e guarda caso non hai notato nessun clima ostile verso la popolazione civile e nessun sentore di torture o maltrattamenti.
Ricordo a tutti che Maramaldo sostiene che i partigiani erano dei traditori e che i "ragazzi" della RSI dei valorosi e coraggiosi patrioti. I rossi si sono macchiati di nefandazze indicibili mentre gli eroici repubblichini ....
Anche a Bolzaneto tutto regolare, cosi come a Napoli e .....
Carabinieri, Polizia, Folgore, Marò, RSI sono icone della correttezza e santi della nazione
Ora non è neppure più fascista ma liberaldemocratico, forse come molti altri sui camerati si è iscritto a Forza Italia (Pecunia Docet)
Fascista servo dei servi travestito da "moderato di destra" che vuole discutere ed approfondire da vero democratico.
Provocatore dico io, più intelligente e forse più motivato di altri e per questo più pericoloso, ma pur sempre provocatore e servo dei servi.
Un invito a tutti. Ricordati da dove viene e boicottatelo. Ci inviti a confrontarsi con lui su siti di discussione di Azione Giovani e la smetta di intasare Indymedia.
Nessuno spazio ai troll fascisti su Indymedia


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Maramaldo et alia.
by Maramaldo Sunday, Sep. 07, 2003 at 10:58 AM mail:

Anche in Somalia sei stato
Sì,l'avevo detto circa un anno fa.

Ricordo a tutti che Maramaldo sostiene che i partigiani erano dei traditori e che i "ragazzi" della RSI dei valorosi e coraggiosi patrioti. I rossi si sono macchiati di nefandazze indicibili mentre gli eroici repubblichini ....
No,penso però che nemmeno è plausibile il contrario. Penso che dovremmo finirla con la storia dell'Italia "liberata" dai partigiani. Da soli che facevano, dai...l'Italia l'hanno occupata e sconfitta gli alleati. Con questo non voglio sostenere che maglio per noi sarebbe stato rimanere sotto le insegne rosse bianche e nere, ma che è un po' ipocrita chiamare la gente a casa propria (i tedeschi) e poi, di tutt'ad un tratto (post 8 settembre 1943) fargli: "Oh! che ci fa' codesto, qua! Orsù! Liberiamoci di costui!". Mi irrita poi oltremodo che ci sia ancor oggi chi parli come nel 1950! "Avanti, compagni! come i gloriosi partigiani!" etc... Magari i morti, partigiani e repubblichini è ora di lasciarli i pace.

Ora non è neppure più fascista ma liberaldemocratico
Ma guarda che fascista me lo sono trovato affibbiato d'ufficio da "voi" vompagni, cicio!

forse come molti altri sui camerati si è iscritto a Forza Italia
Troppi ex-comunisti. :-)

Ciao

Maramaldo

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x maramaldo
by curioso Sunday, Sep. 07, 2003 at 11:07 AM mail:

ma che lavoro fai?

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x curioso
by Maramaldo Sunday, Sep. 07, 2003 at 11:13 AM mail:

Recruiting e formazione, da un po' meno di un anno. Perchè?p>Maramaldo

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buhhhh
by x il fascio smascherato Sunday, Sep. 07, 2003 at 3:03 PM mail:

Guarda che nessuno ha scritto, almeno in questo thread, che i partigiani hanno liberato da soli l'Italia, come sostieni tu:

<< Penso che dovremmo finirla con la storia dell'Italia "liberata" dai partigiani. Da soli che facevano, dai...l'Italia l'hanno occupata e sconfitta gli alleati >>.

Dunque, perchè fai presente questo? Forse per occupare ancora più spazio con le tue balle e "belle" parole?

Va be', visto che fai tanto il sapientone, dovresti anche sapere che gli stessi fascismo e nazismo sono nati per far fronte all'avanzare del comunismo in Europa. Questo non lo dicono solo gli storici di sinistra, ma anche di destra o altri apolitici.

Ne consegue che l'Italia era già stata occupata, in qualche modo, dai c.d. alleati, che io chiamerei (as)soldati del capitale. Ma non furono loro i soli (as)soldati, infatti gli stessi fascisti e nazisti lo erano.

E tu ne sei un erede, un burattino con un buon uso di linguaggio, che continua a essere più parlato che parlante.

E la storia continua...

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Il fascista mascherato (TADAAAA!)
by Maramaldo Sunday, Sep. 07, 2003 at 7:10 PM mail:

Guarda che nessuno ha scritto, almeno in questo thread, che i partigiani hanno liberato da soli l'Italia, come sostieni tu: << Penso che dovremmo finirla con la storia dell'Italia "liberata" dai partigiani. Da soli che facevano, dai...l'Italia l'hanno occupata e sconfitta gli alleati >>.
Allora siamo d'accordo. Concediamo almeno (ci mancherebbe, ed a prescindere su qualsiasi valutazione sulla bontà della causa) che hanno fatto gran operazioni di supporto. Per il resto, rileggendo il mio post...beh, fatico a trovarlo OT, al limite ho sviluppato (può essere...) più di quanto fosse pertinente uno spin-off che stava fra le righe del post di "Fascisti smascherati". Che poi comunque i partigiani non mi stiano più simpatici dei repubblichini è un dato di fatto.

Dunque, perchè fai presente questo? Forse per occupare ancora più spazio con le tue balle e "belle" parole?
Intendi dire che mi parlo addosso? Non so, mi piace sviluppare un argomento, sì.

Va be', visto che fai tanto il sapientone, dovresti anche sapere che gli stessi fascismo e nazismo sono nati per far fronte all'avanzare del comunismo in Europa. Questo non lo dicono solo gli storici di sinistra, ma anche di destra o altri apolitici. Mmm...non sarei così precipitoso. Ti ripeto, non è mia intenzione fare qui l'apologia del fascismo, nè del nazismo nè di qualsiasi altro regime, mi piacerebbe che fosse chiaro. Ok, comunque, posto che tra le ragioni (ed è così, ma non è certamente L'UNICA ragione) dell'avanzare dei totalitarismi "neri" (parlare di dx e sx non mi piace...proprio non mi piace, le considero categorie che ormai sviano solo) ci sia quello che tu dici, ti assicuro: non capisco il nesso...

Ne consegue che l'Italia era già stata occupata, in qualche modo, dai c.d. alleati, che io chiamerei (as)soldati del capitale.


Può essere (continuo a non afferrare il nesso, però) , ma allora mi pare che non siamo allora mai stati liberati...

Ma non furono loro i soli (as)soldati, infatti gli stessi fascisti e nazisti lo erano.
Intendi tutte le clientele, i collegamenti col grande capitale? e chi potrebbe seriamente dire di no?

E tu ne sei un erede, un burattino con un buon uso di linguaggio, che continua a essere più parlato che parlante.
Se ti fa piacere pensalo pure.

Maramaldo E la storia continua...

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Il fascista mascherato (TADAAAA!)
by Maramaldo Sunday, Sep. 07, 2003 at 7:13 PM mail:

Guarda che nessuno ha scritto, almeno in questo thread, che i partigiani hanno liberato da soli l'Italia, come sostieni tu: << Penso che dovremmo finirla con la storia dell'Italia "liberata" dai partigiani. Da soli che facevano, dai...l'Italia l'hanno occupata e sconfitta gli alleati >>.
Allora siamo d'accordo. Concediamo almeno (ci mancherebbe, ed a prescindere su qualsiasi valutazione sulla bontà della causa) che hanno fatto gran operazioni di supporto. Per il resto, rileggendo il mio post...beh, fatico a trovarlo OT, al limite ho sviluppato (può essere...) più di quanto fosse pertinente uno spin-off che stava fra le righe del post di "Fascisti smascherati". Che poi comunque i partigiani non mi stiano più simpatici dei repubblichini è un dato di fatto.

Dunque, perchè fai presente questo? Forse per occupare ancora più spazio con le tue balle e "belle" parole?
Intendi dire che mi parlo addosso? Non so, mi piace sviluppare un argomento, sì.

Va be', visto che fai tanto il sapientone, dovresti anche sapere che gli stessi fascismo e nazismo sono nati per far fronte all'avanzare del comunismo in Europa. Questo non lo dicono solo gli storici di sinistra, ma anche di destra o altri apolitici.
Mmm...non sarei così precipitoso. Ti ripeto, non è mia intenzione fare qui l'apologia del fascismo, nè del nazismo nè di qualsiasi altro regime, mi piacerebbe che fosse chiaro. Ok, comunque, posto che tra le ragioni (ed è così, ma non è certamente L'UNICA ragione) dell'avanzare dei totalitarismi "neri" (parlare di dx e sx non mi piace...proprio non mi piace, le considero categorie che ormai sviano solo) ci sia quello che tu dici, ti assicuro: non capisco il nesso...

Ne consegue che l'Italia era già stata occupata, in qualche modo, dai c.d. alleati, che io chiamerei (as)soldati del capitale.
Può essere (continuo a non afferrare il nesso, però) , ma allora mi pare che non siamo allora mai stati liberati...

Ma non furono loro i soli (as)soldati, infatti gli stessi fascisti e nazisti lo erano.
Intendi tutte le clientele, i collegamenti col grande capitale? e chi potrebbe seriamente dire di no?

E tu ne sei un erede, un burattino con un buon uso di linguaggio, che continua a essere più parlato che parlante.
Se ti fa piacere pensalo pure.

Maramaldo E la storia continua...

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Il fascista mascherato (TADAAAA!)
by Maramaldo Sunday, Sep. 07, 2003 at 7:13 PM mail:

Guarda che nessuno ha scritto, almeno in questo thread, che i partigiani hanno liberato da soli l'Italia, come sostieni tu: << Penso che dovremmo finirla con la storia dell'Italia "liberata" dai partigiani. Da soli che facevano, dai...l'Italia l'hanno occupata e sconfitta gli alleati >>.
Allora siamo d'accordo. Concediamo almeno (ci mancherebbe, ed a prescindere su qualsiasi valutazione sulla bontà della causa) che hanno fatto gran operazioni di supporto. Per il resto, rileggendo il mio post...beh, fatico a trovarlo OT, al limite ho sviluppato (può essere...) più di quanto fosse pertinente uno spin-off che stava fra le righe del post di "Fascisti smascherati". Che poi comunque i partigiani non mi stiano più simpatici dei repubblichini è un dato di fatto.

Dunque, perchè fai presente questo? Forse per occupare ancora più spazio con le tue balle e "belle" parole?
Intendi dire che mi parlo addosso? Non so, mi piace sviluppare un argomento, sì.

Va be', visto che fai tanto il sapientone, dovresti anche sapere che gli stessi fascismo e nazismo sono nati per far fronte all'avanzare del comunismo in Europa. Questo non lo dicono solo gli storici di sinistra, ma anche di destra o altri apolitici.
Mmm...non sarei così precipitoso. Ti ripeto, non è mia intenzione fare qui l'apologia del fascismo, nè del nazismo nè di qualsiasi altro regime, mi piacerebbe che fosse chiaro. Ok, comunque, posto che tra le ragioni (ed è così, ma non è certamente L'UNICA ragione) dell'avanzare dei totalitarismi "neri" (parlare di dx e sx non mi piace...proprio non mi piace, le considero categorie che ormai sviano solo) ci sia quello che tu dici, ti assicuro: non capisco il nesso...

Ne consegue che l'Italia era già stata occupata, in qualche modo, dai c.d. alleati, che io chiamerei (as)soldati del capitale.
Può essere (continuo a non afferrare il nesso, però) , ma allora mi pare che non siamo allora mai stati liberati...

Ma non furono loro i soli (as)soldati, infatti gli stessi fascisti e nazisti lo erano.
Intendi tutte le clientele, i collegamenti col grande capitale? e chi potrebbe seriamente dire di no?

E tu ne sei un erede, un burattino con un buon uso di linguaggio, che continua a essere più parlato che parlante.
Se ti fa piacere pensalo pure.

Maramaldo

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Scuse.
by Maramaldo Sunday, Sep. 07, 2003 at 7:15 PM mail:

Ho fatto un casino coi tag, scusate.

Maramaldo

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Su Carlini
by 1 Sunday, Sep. 07, 2003 at 8:34 PM mail:

Carlini e' stato sempre innocente e se parlasse ne avrebbe di storie da raccontare.
Ora *dirige* un museo militare ed e' l'esercito che non gli vuole tanto bene... almeno dice lui.

Carlini e' un signor malaussene dell'esercito.
La storia ando' cosi'.
I nostri militari erano davvero fascisti e torturatori e la cosa non si poteva piu' nascondere.
Foto e testimonianze cominciavano ad uscire.
Tra l'altro avevano un grande valore economico/ giornalistico
Quei grandi pezzi di merda del tuscania che si trovavano scoperti pernsarono bene una mossa di questo tipo: *La tiriamo in culo ad uno notoriamente fuori dai nostri giri con accuse infamanti e la sua assoluzione si ripercuotera' anche su di noi pezzi di merda che altrimenti siamo fregati*

Fecero proprio cosi'... La vicenda Carlini (senza prove vere) scalzo' dai giornali le vicende VERE e con prove robuste.

Poi arrivo' la commissione Gallo che risistemo' tutto e rifece la verginita' alla folgore intera.

Pro veritate.
Quei grandi vigliacchi della folgore anche questa volta la fecero franca.
La bestia non mangia i suoi piccoli.

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Metodo.
by Maramaldo Sunday, Sep. 07, 2003 at 8:47 PM mail:

>La storia ando' cosi'.
Fonti?

Maramaldo

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Una sola domanda
by x Maramaldo (davide) Sunday, Sep. 07, 2003 at 9:40 PM mail:


Perdonami Maramaldo ti faccio una domanda.
Io sono di sinistra ed ho fatto il militare molti e molti anni fa.
Sono andato in Libano con le forze dell'ONU (come sono stato selezionato come "volontario" te lo risparmio....).
Mi vuoi dire che le truppe italiane in Somalia non hanno compiuto gesti di razzismo verso i locali?
Permettimi di non crederci.
L'esercito è impregnato di una subcultura razzista di fondo.
Mi risulta impossibile credere a dei soldati bianchi che non compiano delle angherie contro i neri.

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non è mica uno scoop
by lisa Monday, Sep. 08, 2003 at 12:43 AM mail:

la cosa funziona così: quando finalmente si entra nel merito, chi non ci vuole entrare chiede: Fonti?
che fonti vuoi che ci siano maramaldo: sono le stesse tue.
non ci sono notizie nuove, solo un punto di vista (che non è un'opinione, ma un punto di osservazione, se capisci la differenza) diverso dal tuo. per niente marziano.
e tutto quadra.
pensaci, stanotte.

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Abbiate pazienza...
by Maramaldo Monday, Sep. 08, 2003 at 1:16 AM mail:

Solo due note; una per Davide:

Mi risulta impossibile credere a dei soldati bianchi che non compiano delle angherie contro i neri.
Questa è un po' forte, eh...vuoi dire che chiunque indossi una divisa diventa, ipso facto, un bieco razzista iscritto d'ufficio al kkk?...

che fonti vuoi che ci siano maramaldo: sono le stesse tue.
No, Lisa, no. Io ho fatto nel '93 quasi sei mesi tra Mogadiscio, Balad, Bulo Burti, Belet Uen...insomma me lo concedi che, essendo IO la MIA fonte, (a meno di non concedermi la buona fede), tendo a darmi un minimo d'attendibilità. Non mi risulta, invece, che "1" sia andato da quelli del Tuscania a chieder loro: "Scusate, ma voi avete architettato questo bieco piano per infamare un vostro collega allo scopo di sfuggire alla giustizia militare ed ordinaria e non rispondere così di stupri ed omicidi?"

Non so, fai tu...

Maramaldo

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La ripeto....
by x Maramaldo (davide) Monday, Sep. 08, 2003 at 1:43 AM mail:

Diciamo che ho poca fiducia in noi Occidentali :)
Perchè fingi di non capire e distorci volutamente la domanda?
Mi vuoi dire che in Somalia, soprattutto dopo la battaglia al check-point Pasta non ci sono state angherie contro i locali?

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sorgenti
by tanto non serve Monday, Sep. 08, 2003 at 8:38 AM mail:

Ecco una fonte, tanto, x quello che serve. Abbiamo a che fare con un muro, mica con un essere umano.

http://www.peacelink.it/users/marino/testiarm/vitapara'.html

Comunque, cercate su google o altro. Io ho digitato stupri+somalia.

ahi ahi ahi maramaldo, un nome un programma

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x Muro maldo
by intonaco Monday, Sep. 08, 2003 at 8:57 AM mail:

http://www.camera.it/_dati/leg13/lavori/stenografici/sed212/aint.htm

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IL CLONE DI IGOR MARINI. Ovvero dell'attendibilità.
by Maramaldo Monday, Sep. 08, 2003 at 12:17 PM mail:

Solo due appunti, appena possi, rispondo in modo più esaustivo a Davide.
Il link http://www.peacelink.it/users/marino/testiarm/vitapara'.html l'avevo già non troppo tempo fa, non v'avevo dato troppo peso...ora l'ho letto per benino.
Conclusione: DA QUERELA, non c'è altro da dire.

Sì, certo, fregnacce di un fascio,ok...per chi vuole:

rifiuto a partire per la Somaliabr>Mai sentito di qualcuno che si fosse rifiutato di partire, ho sentito di tanta gente che voleva partire è non è riuscita a rientrare nel contingente.

Mi accendo la prima sigaretta della giornata
Sigarette in camerata!...non commento, chi c'è stato a Siena (come me) può capire il senso dell'enormità. Vabbè che io non vengo dalla compagnia nella quale (sostiene che) era stato il tipo in questione, ma mi suona una mezza bestemmia....

Mentre corro accendo la seconda sigaretta della giornata
Seee...con Celentano che guidava la corsa, andava in licenza nel 2023...

Inno nazionale cantato obbligatoriamente a squarciagola, alzabandiera, recitazione a memoria della motivazione della decorazione conferita alla bandiera di guerra del 186 Reggimento Paracadutisti Folgore
Bè, questo non attiene alla credibilità del ragazzo,ma semmai alla forma mentis..."rituale fascista" l'alzabandiera...vabbè...

palmo rivolto verso l'esterno come un vero saluto fascista
Pensavo che il saluto fascista si facesse con la mano orizzontale! O me ingenuo! "palmo rivolto verso l'esterno"! praticamente un contorsionista....

È piccolo, tozzo e ha lo sguardo cattivo. Si dice che sia stato uno di quelli che ha ucciso di più in Somalia
Ma chi era 'sto qua piccolo tozzo e cattivo? L'alunno Franti? "Uno di quelli che ha ucciso di più"...perchè spari 'ste cazzate, figlio mio? ti senti molto scrittore, vero?

nonostante il regolamento sia severissimo contro chi fa uso di droghe, anche leggere, durante le missioni all'estero c'è un forte permissivismo per l'uso di hashish e maryuana, sostanze notoriamente disinibenti).
Dovrei riuscire a trovarlo, l'indirizzo di un ragazzo che s'è beccato quindici giorni di consegna di rigore ed immediato rimpatrio tra due Tuscania (MP) per una canna, a Mogadiscio..."forte permissivismo"???? AH!AH!AH!AH! MA PORCA TROIA! Certo, ovviamente parola mia contro sua...

Parlano con orgoglio di stupri e di pestaggi fatti per rappresaglia nei confronti della popolazione nemica, composta sostanzialmente da "sporchi negri".Io ho sessanta commilitoni che sono venuti con me in Somalia...mi taglio le palle se uno le conferma 'ste cazzate! ma roba da matti! Semplicemente, puramente, da matti, non c'è altro da aggiungere...Ma come cazzo ragionano ad"Avvenimenti"? Se mille persone assicurano che 'ste cose non succedevano sono mille fascisti bugiardi, se uno dice il contrario....p>Forse inizio a capire il perché di quei continui incubi che lo portano a lamentarsi quasi tutte le notti da quando è tornato dalla Somalia.
Mi ricorda un po' Danielle Steel, effettivamente..anzi, sai chi? Verdone (in "Bianco Rosso e Verdone", mi pare) quando raccontava: "Più che 'na vita è stata n'Odissea...m'imbarcai su un cargo battente bandiera liberiana...

Vabbè,mi sono stufato, davvero, scusate.

Maramaldo

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Fesso
by 1 Monday, Sep. 08, 2003 at 2:42 PM mail:

Maramaldo sei un fesso.
Che razza di argomento e' *io c'ero*?
Anche Montanelli era in etiopia e giura che mai e poi mai l'esercito italiano uso' i gas.
E invece li uso' all'ingrosso, come dimostrano tutte le ricostruzioni storiche serie.

Sei come *quello venuto da como per niente*, come diceva jannacci.

Ma cosa vi fanno alla testa?
Vai a sentire carlini e te ne racconta di cose. Non c'ha un cazzo da fare, isolato a dirigere da solo un museo in centroitalia. Un museo che non visita nessuno.
Tempo ne ha di parlare, in fondo siete commilitoni :) vedrai che qualcosa ti racconta.

1

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x maramaldo
by morfeo Monday, Sep. 08, 2003 at 4:16 PM mail:


Ok, Maramaldo, solo per il piacere di risentirti su queste pagine potrei quasi passar sopra il tema in questione.
Ma ovviamente non si può.
Non si può perchè i diari del maresciallo Aloi sono un dato di fatto, quasi quanto il fatto che Carlini era innocente.
Non si può perchè il sito di Ilaria Alpi non è un posto dove c'è spazio per prendere per buone tutte le stronzate
possibili solo per lenire il dolore. Non si può perchè la storia somala è stata insabbiata e non risolta.
Non si può perchè almeno due operatori di troupe che erano nei dintorni della scena del delitto Alpi sono stranamente morti ammazzati. Perchè un alto maresciallo ha fatto una brutta fine (Li Causi, se non sbaglio).
E se una fonte come GQ (ok, maschilista e bla bla bla) viene riconosciuta come valida sul sito di Ilaria Alpi, io tendo a pensare che abbiano dei buoni motivi per ritenerla valida.
O devo pensare che il fatto di essere parenti o legati in qualche modo alle vittime
tolga credibilità? Mi risulta che normalmente tali persone
(commissioni di familiari di vittime, per es.) vogliano solamente capire la verità.
Mi vengono in mente tante cose di tutto il mondo...la cammissione Finucane, per esempio.
Tanti momenti in cui familiari etc. non si sono accontentati delle spiegazioni ufficiali.
In questo caso non mi viene in mente che stiano cercando un colpevole a tutti i costi perchè il colpevole in teoria ce l'hanno già (c'è infatti un somalo in carcere, accusato dell'omicidio).
Detto questo, il tuo esserci in Somalia è sicuramente utile, ma non puoi certo dire che se tu escludi determinati fatti, questi fatti non siano potuti accadere in altre zone.
Voglio dire. Credo che ci sia come minimo una percezione parziale.Io quando sono a un corteo per esempio ho la visione di quel frammento in cui mi muovo. Come testimone dei fatti valgo solo per quel tratto. Tu vali per un tratto di Somalia...e per quel tratto puoi testimoniare:
Era tutto così rose e fiori?
Ti sei trovato in situazioni di guerra o guerriglia?
Come venivano vissute nei confronti della popolazione locale?
Ciao...e per quanto mi riguarda lasciamo perdere le accuse di fascismo o meno nei tuoi confronti, non mi interessa in questo caso. M'interessa stare in tema.




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Sulla Somalia
by bloodyvlad Monday, Sep. 08, 2003 at 5:01 PM mail:

Dieci anni fa (esattamente) facevo il servizio militare: Brigata Friuli. Posso raccontare quello di cui sono stato testimone (indiretto) io.
Il nostro simpatico comandante voleva che andassimo tutti in Somalia (cosi' lui faceva carriera) ma l'abbiamo mandato a cagare (in realta' avevamo una fifa blu, ma alla fine non se n'e' fatto niente)...

Un giorno un ragazzo del scaglione prima del mio e' tornato dalla Somalia.. il nome non lo ricordo, ma posso facilmente ricostruirlo.... ci raconto' cosa succedeva in Somalia, e da quanto raccontava le torture "leggere" (schiaffi, botte, gente lasciata per ore nelle baracche di lamiera sotto il sole) erano all'ordine del giorno. Il tipo era un normalissimo ragazzo di leva, un caporale, che certamente non aveva accesso a zone particolarmente sensibili.

Quindi non mi stupisco affatto che torture piu' pesanti siano state possibili, e penso che chiunque sia stato la' abbia storie di questo tipo da raccontare...

Ah, all'epoca di violenze in Somalia non si parlava ancora (parlo della primavera '94), ed e' stato lui a parlarcene come se fosse una cosa quotidiana...

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Questione di metodo.
by Maramaldo Monday, Sep. 08, 2003 at 5:05 PM mail:

Che razza di argomento e' *io c'ero*?
Non so, a me sembra possa almeno avere la stessa attendibilità di "io ho letto su Avvenimenti" tu che dici?

Per morfeo (ciao):

E se una fonte come GQ (ok, maschilista e bla bla bla) viene riconosciuta come valida sul sito di Ilaria Alpi, io tendo a pensare che abbiano dei buoni motivi per ritenerla valida.
Non voglio sembrarti un parassita dialettico, ma: perchè?

Detto questo, il tuo esserci in Somalia è sicuramente utile, ma non puoi certo dire che se tu escludi determinati fatti, questi fatti non siano potuti accadere in altre zone. Voglio dire. Credo che ci sia come minimo una percezione parziale.Io quando sono a un corteo per esempio ho la visione di quel frammento in cui mi muovo. Come testimone dei fatti valgo solo per quel tratto. Tu vali per un tratto di Somalia...e per quel tratto puoi testimoniare
Vero, ma alla base c'è, a mio avviso, un problema d'impostazione, di metodo e anche, perdonami, di pregiudizio: voglio dire: qua parliamo di reati, di crimini, di aberrazioni e l'impostazione giusta a mio avviso dovrebbe essere: "Prendiamo per buono che nella gran totalità i ragazzi in Somalia si siano portati bene. Ci saranno stati degli stronzi, degli idoti, della gente indegna di portare quel basco, quelle mostrine, quel brevetto di paracadutista?" Possibile. Sul numero direi: probabile.
Ma non partire dall'assunto inverso: "Porci bastardi fascisti assassini stupratori, se qualcuno può dirmi il contrario o è in mala fede o aveva una visione limitata!" Io NON POSSO giurarti che nessuno si sia mai comportato da stronzo, posso solo dirti che sono stato giù quasi sei mesi, girando tra i vari reparti, e 'ste cose non le ho viste, e questo mi induce a pensare che se episodi di questo tipo sono accaduti, siano riconducibili a casi di devianza, persone che sarebbero state delle emerite teste di cazzo anche fuori della Brigata. O si pensa che i militari siano "Antropologicamente diversi", che per fare quel lavoro occorra essere "disturbati mentalmente"...

Maramaldo

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X bloodyvlad
by Maramaldo Monday, Sep. 08, 2003 at 5:11 PM mail:

Un giorno un ragazzo del scaglione prima del mio e' tornato dalla Somalia.. il nome non lo ricordo, ma posso facilmente ricostruirlo.... ci raconto' cosa succedeva in Somalia, e da quanto raccontava le torture "leggere" (schiaffi, botte, gente lasciata per ore nelle baracche di lamiera sotto il sole) erano all'ordine del giorno. Il tipo era un normalissimo ragazzo di leva, un caporale, che certamente non aveva accesso a zone particolarmente sensibili.

Solo una cosa, bloodyvlad: io conosco un ragzzo che ha fatto tutto il servizio di leva in fanteria, a guardare una caserma...a distanza di un paio d'anni, ai suoi conoscenti (soprattutto se c'erano delle figliole dalla 3a di reggipetto in su e cose a posto :-) ) la versione era che era andato tre mesi in Bosnia, aveva (GIURO!) mangiato la terra per sopravvivere, ed era tuttora in terapia perchè non riusciva ad accettare di aver ucciso...

Ora torno al lavoro...ciao.

Maramaldo

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mah...
by bloodyvlad Monday, Sep. 08, 2003 at 5:36 PM mail:

Anch'io conosco un tipo cosi', si fa' chiamare Maramaldo...

comunque il ragazzo di cui parlo di sicuro in Somalia c'era, (era appena tornato quando l'ho incontrato) e non vedo perche' avrebbe dovuto sparare cazzate... se poi vuoi insinuare che mi sto inventando tutto, puoi anche controllare (suppongo che i potenti mezzi della digos ci arrivino fin li'): Brigata Friuli, 21° RGT ART SMV "Trieste", lui era l'unico del 3/93 (prima batteria) che e' andato in Somalia.... chi ha fatto il militare li' se lo ricorda certamente: era l'unico a girare con la mimetica sahariana (non so se si chiama cosi') e con due baffoni enormi... tra l'altro non sono l'unico a cui ha raccontato i fatti della Somalia...

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Bah
by 1 Monday, Sep. 08, 2003 at 5:37 PM mail:

La questione di quanti percentualmente fossero compartecipi o a conoscenza delle torure in somalia non e' molto interessante, dato che non e' un dato ricostruibile in modo preciso.

Quello che e' invece molto interessante e' che la grande maggioranza dell'attuale quadro dirigente della seconda brigata mobile dei CC e' direttamente coinvolto in quelle vicende e nella migliore delle ipotesi ne era a conoscenza e non ha fatto nulla.

Non lo diciamo *noi*, lo dice un carabiniere che era in un posto molto piu' *centrale* di maramaldo al fine di vedere e capire, e che non e' mai stato denunciato, inquisito, radiato dall'arma.
Un carabiniere figlio di carabinieri che fa ancora il carabiniere.

E' lui che fa i nomi e spiega i ruoli.
Dillo a lui, maramaldo, che e' un cialtrone prevenuto contro i carabinieri e la folgore.

1

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folgorati sulla via...
by bip Monday, Sep. 08, 2003 at 11:00 PM mail:

Buonasera Maramaldo, vedo che più passa il tempo più la folgore brilla nella tua memoria...
Evidentemente inizi a sentire il tempo che passa, senti il bisogno di bei ricordi? :O)

Come hai detto che era grande il pesce che hai preso?
così?!?!? <----------------->
Ma come? La volta scorsa era così <------->

bip

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Attenti a Bip!
by Avvertimento Monday, Sep. 08, 2003 at 11:10 PM mail:

E' una nazi tettona!!!

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acc...
by bip Monday, Sep. 08, 2003 at 11:15 PM mail:

In effetti sono nazi tanto quanto sono tettona :O)

bip

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...
by synthe.labo Monday, Sep. 08, 2003 at 11:43 PM mail:

..che bona... =)

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.
by Maramaldo Tuesday, Sep. 09, 2003 at 12:35 AM mail:

Anch'io conosco un tipo cosi', si fa' chiamare Maramaldo...
Buona... ]:->

se poi vuoi insinuare che mi sto inventando tutto
Asolutamente no, dico che capita -non necessariamente a te- che qualchevolta i ricordi di esperienze comunque significative tendano a colorirsi...

La questione di quanti percentualmente fossero compartecipi o a conoscenza delle torure in somalia non e' molto interessante, dato che non e' un dato ricostruibile in modo preciso.
Invece io lo trovo decisamente interessante e di peso, visto che certe equazioni sono facili da creare...e da trasformare in luoghi comuni.

Quello che e' invece molto interessante e' che la grande maggioranza dell'attuale quadro dirigente della seconda brigata mobile dei CC e' direttamente coinvolto in quelle vicende e nella migliore delle ipotesi ne era a conoscenza e non ha fatto nulla.
Guarda, su questo sei evidentemente più informato di me, non ne sono a conoscenza e non posso nè ponfermarti ne smentirti.

Buonasera Maramaldo
Ciao, Bip.

Evidentemente inizi a sentire il tempo che passa, senti il bisogno di bei ricordi? :O)
Che ci vuoi fare,oramai ho trent'anni, cicia...

Ciao

Maramaldo

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...
by morfeo Tuesday, Sep. 09, 2003 at 9:45 AM mail:


Solo 30 Maramà?
Ti facevo più vecchio di me...e invece...sigh.
Mi sa che sono nei top ten di IndySenilità...
Ciao bip! : a proposito di militari...hai dati per me?
Comunque, Maramaldo, il motivo per cui di solito ritengo affidabili le fonti collegate a vittime è il fatto che
in questi casi il desiderio di far chiarezza è normalmente particolarmente forte. In più, nel caso Alpi, il fatto che già ci sia un "colpevole" sgombra il campo dalle possibili tendenze a far giustizia a tutti i costi. Infine il sito della Alpi mi sembra una raccolta di documenti ben fatta e tutta questa storia non la racconta solamente GQ anche se
l'articolo alla fine era uno dei più...se mi si scusa il gioco di parole...articolati...


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by Maramaldo Tuesday, Sep. 09, 2003 at 12:30 PM mail:

Comunque, Maramaldo, il motivo per cui di solito ritengo affidabili le fonti collegate a vittime è il fatto che in questi casi il desiderio di far chiarezza è normalmente particolarmente forte.
Ho capito, sicuramente c'è un forte desiderio di far chiarezza, vero; questo non vuol dire che ci si muova necessariamente sulla strada giusta. Il fatto che io abbia una forte spinta emotiva che mi spinga a cercare di ricostruire dei fatti, non mi rende ipso facto più acuto nè obiettivo. E.c. i genitori del povero Carlo Giuliani cui non ho ancora mai sentito dire: "Ma se nostro figlio non andava ad assaltare camionette col passamontagna sul viso a quest'ora era ancora vivo!"; massimo rispetto per la tragedia umana, è comunque una cosa tremenda, ma i Carabinieri non sono andati a suonargli il campanello a casa per giustiziarlo.
Comunque non voglio andare OT...intendo solo dire che , umanamanente e comprensibilmente, spesso siamo molto tanaci nelle nostre idee, in questi casi, quando ci riteniamo vittime.

In più, nel caso Alpi, il fatto che già ci sia un "colpevole" sgombra il campo dalle possibili tendenze a far giustizia a tutti i costi.E' palese che viene visto come un facile capro espiatorio.

Maramaldo

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ma adesso........
by stefano Saturday, Sep. 20, 2003 at 11:45 AM mail:

ma adesso cosa ne è della Somalia?Cosa sta facendo il mondo per risollevare questo paese dove prima tutti si erano recati a loro dire per portare la pace.Come mai tutti convergono in Iraq, in Etiopia in Afganistan e in tutti i paesi dove cisono dei veri e propri interessi strategici e/Prima di parlare di tutti o economici?Come mai il passaporto somalo non è più riconosciuto?

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