Noi crediamo che la storia nel quale siamo incastarti MAFIA MULTINAZIONALE debba iniziare a diventare un caso nazionale

Nuovi racconti grotteschi dalla Ferro Italia
A chi c’è lo diceva sorridevamo, oggi invece, non ci sembra un idea sbagliata.
Scrivere un libro su tutte le quotidiane assurdità che accadono nello stabilimento Ferro Italia di Isola di Cannara, e che interpretiamo come violenze a danno dei lavoratori.
Ieri eravamo rimasti contenti di aver smascherato il Sindacato, che ha dato mano libera al covo di picciotti che pilota le strategie della MAFIA MULTINAZIONALE.
Con l’aiuto del Sindacato la Direzione Aziendale farà i propri comodi fino alla fine dell’Anno, perpetrando discriminazioni contro i Lavoratori. E questo è quello che sta accadendo, non ci stupiamo ma non lo accettiamo. E’ intenzione del nuovo capo di stabilimento “Cicciobombospazzafabbriche” non far ruotare le persone al lavoro, il che invece sarebbe giust,o per dare un sistema che non penalizzi nessuno, ma delega i capetti (picciotti) nella scelta; e anche questo lo immaginavamo.
Ci fanno pena loro, come individui, servi di un potere di merda di una Azienda che ti sta cacciando, scusate lo sfogo.
Ma la cosa più assurda di questa storia, è ciò che rivendicavamo all’inizio ma che il sindacato non ha mai preso in considerazione, trattiamo i tempi la Ferro ha bisogno di noi e della nostra produzione, con questo si poteva alzare il tiro su tutta la trattativa fino alla dimostrazione che il nostro sito è utile alla Ferro come multinazionale e non utile alle politiche mafiose di chi gestisce la Ferro Italia, invece il Sindacato, eludendo il mandato dell’assemblea dei Lavoratori e gli accordi in essere, ha srotolato il suo servilismo dando mano libera ai Mafiosi. L’abbiamo chiamati anche stamattina per comunicargli che la nuova lista di Lavoratori che dovrà presentarsi in fabbrica Lunedì e la stessa della scorsa settimana, unica variazione è il richiamo al lavora dei tizi che stanno facendo casino fuori dallo stabilimento, quindi è meglio tenerli dentro; così non fanno foto ne rilasciano interviste. E’ pura mafia questa o no?
Ma la cosa sul quale faremo “esplodere” il casino è la contraddizione delle scelte fatte dalla Direzione Aziendale, chiudono lo stabilimento, mettendo a rischio l’ambiente, tenendosi i soldi dei lavoratori e , robba da matti, non essendo in grado di far pronte alle richieste di mercato, da ieri hanno riattivato il 60% delle produzioni. Vi diamo i dettagli cosicché anche i sindacati, che spiano su indy il comitato, non possono far finta di niente.
Arriveranno componenti per formulare mix, al reparto AVP, per poi calcinarli al reparto colore, sempre al reparto AVP hanno riattivato i molini per la macinazione, e quindi di conseguenza, hanno riacceso i radex per l’essiccazione dei prodotti e la macchina dei granulati per sfornare nuove produzioni, al reparto composto stanno producendo nuove commesse. In pratica la fabbrica è accesa hanno spento solo gli operai che non gli facevano comodo, per sfottergli i soldi degli istituti economici maturati. La cosa più brutale è che costringeranno alla fame o al lavoro nero molti Lavoratori.

Il Comitato di Base domani entrerà in fabbrica, per raccogliere adesioni per indire una Assemblea dei Lavoratori, intanto stiamo elaborando un volantino che faccia la cronistoria di tutte le violenze che i Lavoratori sono costretti a subire dal 26 Giugno, giorno nel quale abbiamo scoperto gli intenti della Direzione Aziendale. Un Volantino che distribuiremo durante la Festa della Cipolla a Cannara per sensibilizzare i cittadini e le istituzioni.
Ultima novità, è che le pressioni del Sindacato sui giornalisti ha fatto si, che la storia iniziata sul Giornale dell’Umbria è già finita. “Bisogna, ci hanno detto, avere del tempo per valutare bene ciò che sta accadendo, questo è l’invito che la delegata Fulc della CISL, ha consigliato al giornalista”.