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Cancun-resoconto manifestazione 13/09
by magnagati Sunday September 14, 2003 at 02:56 PM mail:  

ancora una volta le reti cadono

Sabato 13 settembre era prevista la manifestazione finale.
Il ritrovo e' la casa della cultura,vicino ai campi da calcio e baseball,dove la gente dorme, verso le 9.30 della mattina.
Cominciano piano piano ad affluire tutte le varie anime che compongono questo corteo e ci si accorge che non si arrivera' ai numeri di mercoledi',ma devo dire che c'era piu' gente di quanto mi aspetassi.
Ad aprire il corteo lo spezzone coreano assieme a rappresentanti di via campesina e dei sem terra: i cori sono ovviamente tutti per Lee.
Subito dopo si trova lo spezzone anarchico-punk a cui si aggiungera' piu' avanti lo spezzone del campamiento antimperialista.dietro seguono lo spezzone disobbedienti, gli studenti universitari,le varie anime della carovana partita da citta' del messico,societa' civile ed associazioni messicane,latinoamericane,europee.
Il percorso del corteo e' sempre lo stesso,si marcia tranquillamente tutti fino al chilometro zero, dove si trova il presidio permanente dei coreani e dove si trovava la vecchia fila di reti metalliche a segnare una zona rossa.Il corteo si ferma nella rotatoria:ci sono interventi dal microfono e nel frattempo tutti proseguono in direzione della nuova zona rossa,oltre 500 metri piu' avanti,ribatezzata "chilometro uno".
Ora c'e' una doppia fila di reti,le transenne,la polizia e poi gli idranti,stavolta sembra proprio impossibile varcarla.C'e' pure tempo per un acquazzone rinfrescante di 5 minuti e poi all'improvviso si vede avvanzare verso le reti un gruppo incordonato e ben bardato: sono tutte donne!!!!
Succede una cosa molto importante e significativa: donne e ragazze per prime e solo loro con tronchesini,pinze,trancetti alla mano cominciano il lavoro di tagliare le reti.I "maschietti" hanno il compito di fare i cordoni,in modo tale che quest'azione sia fatta da solo donne e che la stampa non sia troppo invadente.
Nel giro di pochi minuti le piu' coraggiose hanno gia' superato le doppie reti e hanno violato per la seconda volta la nuova zona rossa.I poliziotti,avanzando minacciosamente verso di loro,le fa ritornare indietro,ma anche stavolta zona rossa violata.
Subito dopo entrano in scena i coreani.C'era un po' di preoccupazione,perche' avevano annunciato che avrebbero fatto qualcosa di molto radicale.
Si avvicinano portando 3 grandissime corde e cominciano ad attaccarle alla rete e una volta ben fissate,tutti assieme si tira per far sradicare le reti e con la forza e la collaborazione di tutti le reti si muovono.quest'azione viene ripetuta varie volte fino a quando prima il primo,poi il secondo ed infine il terzo pezzo(blocco) di rete viene tolto:le barriere sono state per la seconda volta spazzate via.Si e' aperto per la seconda volta un grosso varco,ora nulla separa noi dalla polizia.
Molto suggestivo il fatto che a tirare la corda ci fossero persone di tutti i tipi e posti,coreani assieme a italiani, africani con indigeni messicani,campesinos con studenti,uomini e donne,anziani e giovani,quasi a voler simboleggiare che tutti uniti si possono fare grandi cose.
E questo piu' o meno e' stato ribadito nei vari interventi che si sono susseguiti dal megafono,prima di concludere la manifestazione con la bruciatura simbolica di due fantocci che simbolizzavano il wto,oltre ad una bandiera americana.
La manifestazione si e' conclusa pacificamente,senza nessun incidente,anche se a dire la verita' eravamo tutti ben "equipaggiati"....
Inoltre c'e' da dire che in caso di scontri e cariche,per come era strutturata la zona,sarebbe stata una trappola per i manifestanti perche' la polizia non permetteva vie di fuga(le bloccava)e quindi si sarebbe rimasti chiusi in un "recinto" con poliziotti su tutti i 4 lati...

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