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Una giornata movimentata
by da liberazione Sunday October 05, 2003 at 07:02 PM mail:  

Il corteo del social forum e le azioni dei disobbedienti.


Tutti i colori della protesta e della speranza per un fiume di 80mila persone che scorrerà fino quasi a Palazzo dei Congressi per una costituzione che parli la lingua della pace e dei diritti anziché quella del mercato e della guerra. Ma la "fotografia" dell'Altra Europa, ieri di scena a Roma, va fatta sommando il "fiume" all'altro grande corteo sindacale che, nelle stesse ore, criticava il deficit di democrazia nella costruzione dell'Ue. A sera tutti hanno tirato un sospiro di sollievo - dal social forum al prefetto Serra - dopo una settimana di tensione costruita ad arte, sebbene ci siano stati incidenti, una decina di feriti e una cinquantina di fermati. Perfino l'ipergovernativo Tg2 dovrà ammettere sinteticamente: «Nulla può far parlare di guerriglia urbana».
Alle 10.45, sotto Palazzo Chigi, la prima carica contro un centinaio di disobbedienti fermi e a mani alzate che si materializzano in Piazza Colonna per un'azione festosa: srotolare un bel po' di carta igienica di fronte alla sede del governo. Ne fanno le spese il naso di un giovane comunista di Roma e gli occhiali di un altro manifestante. Il corpo di guardia è piuttosto nervoso per lo "smacco" del giorno prima (un'altra azione disobbediente) alla casa romana del premier. In pochi minuti, tuttavia, i cento si moltiplicano per cinque, arrivano Russo Spena e Cento, il direttore di Liberazione, Curzi, e l'aria si rasserena. Va anche in scena un spinellata «contro il proibizionismo liberista». E poi via, in corteo, verso Termini, tra lo sguardo curioso, al Tritone, delle prime delegazioni dell'altra manifestazione.

Intanto, nel quartiere Ostiense vanno in cocci due vetrine di agenzie interinali. Scatta la caccia all'uomo con squadre in borghese, pistole spianate, e tantissimi finanzieri dalle parti della Basilica di S. Paolo: un paio di teste rotte e 37 fermati in bella mostra nel cortile della questura.

Dietro l'Eur, dove scorrerà il fiume degli 80mila, la zona rossa c'è ma è invisibile con uno spiegamento di forze così vicino che sembra archiviare il "modello Firenze". Haidi Giuliani ne è impressionata ma la metropolitana continua a sfornare partecipanti. In breve, i colori e i suoni del movimento hanno la meglio nel quartiere semideserto. I colori sono quelli delle bandiere della pace, di Rifondazione, Cobas, ambientalisti, del Kurdistan, della Palestina, di Fiom, Attac, Sin. Cobas, Cub ecc... Spiccano gli striscioni degli Ebrei contro l'occupazione, degli Statunitensi (residenti in Italia) contro la guerra, dei social forum locali, quelli per il diritto alla casa e degli antiproibizionisti che "intimano": «Rilassatevi, siete circondati». I camion dei disobbedienti e dei giovani comunisti "sparano" musica a migliaia di watt. Sudano le bande, sono i fiati della Titubanda e i danzatori-percussionisti Malamurga di Roma. In testa a tutti, davanti anche ai volti più noti del movimento, un servizio d'ordine misto e per nulla aggressivo. C'è qualche felpa nera ma sembra estranea al movimento. Più tardi, sei giovani in nero tireranno un sasso contro la Bnl di Piazzale delle Nazioni Unite attirandosi le critiche del grosso dei manifestanti. Contemporaneamente, le ragazze disobbedienti, in prossimità del Palazzo dei Congressi, aggiungono colore alla tavolozza: sono uova di vernice rosa che tingono le tute da guerra dei cc. Hanno deciso di fare come a Cancun che sono state le donne a violare per prime le transenne. Finirà con una carica in diretta tv. Altri fermati e feriti. E una coda di botte e panico nelle stazioni metro Marconi (c'è chi si stenderà sui binari per non farsi caricare) e Laurentina dove l'intervento di Graziella Mascia, Mantovani e Russo Spena - nel gruppo di contatto col legal forum - scongiura il peggio.


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Titolo Autore Data
La Ps: abbiamo controllato la situazione da liberazione Sunday October 05, 2003 at 06:05 PM
Festa, poi cariche e gas da liberazione Sunday October 05, 2003 at 06:04 PM
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