Contro la repressione, solidarietà incondizionata per tutti gli inquisiti dalla giustizia dello stato borghese
Mentre il capo del governo democraticamente eletto dichiara pubblicamente le sue simpatie per la benigna dittatura fascista, nello stesso tempo, in ogni angolo d’Italia, si acuisce la stretta repressiva nei confronti di un numero sempre maggiore di operai, lavoratori precari, disoccupati, studenti, compagni impegnati nelle attività sociali e politiche, simpatizzanti e militanti antifascisti.
Strani incontri “casuali”, pedinamenti, controlli “occasionali”, intercettazioni ambientali con microspie hi-tech, telecamere e sistemi satellitari GPS sapientemente occultati per le strade, sui posti di lavoro e nelle automobili, irruzioni notturne nelle case, perquisizioni, sequestri di vario materiale fino agli arresti prolungati.
Chi si illudono di intimidire costoro? Chi e cosa credono di fermare? Ogni azione di repressione preventiva si rivolterà contro di loro come un boomerang; sarà un ulteriore prova, se ce ne fosse ancora bisogno, di quanto questi prezzolati della borghesia siano i cani da guardia del sistema. Ogni atto reazionario, inevitabilmente genererà solidarietà incondizionata fra tutti coloro che si mobilitano, lottano e impegnano costantemente la propria esistenza per quella futura umanità che viene da lontano e che continuerà ad andare lontano. Ogni attività antiproletaria diverrà il nutrimento per l’edificazione dell’organizzazione di classe autonoma dai padroni.
L’umanità è in movimento e non esiste nessuna forza che possa pensare, nemmeno lontanamente, di tenerla incatenata e di fermare la sua forza emancipatrice e liberatrice.
Per l’unità degli sfruttati Contro la reazione del capitalismo La solidarietà è un arma!
Laboratorio antimperialista
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