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by fantasmino Sunday, Oct. 12, 2003 at 5:35 PM mail:  

volantino distribuito durante la tre giorni contro la società carceraria

Scateniamoci
---->TORINO 9 10 e 11 OTTOBRE ---->

Siamo un periodo dove sempre più spesso si ha la triste sensazione di vivere in una zona grigia ovattata, in cui gli aspetti legati a sorveglianza e carcerizzazione diventano centrali nell'organizzazione sociale del dominio. Oggi reputiamo necessario mettere in risalto le nuove e le vecchie forme repressive che tutti gli individui subiscono. Ciò che pareva ai più solo un fantasma, ora si sta materializzando nei contesti più diversi e sotto le vesti più disparate.

Di carcere si vive, ma soprattutto si continua a morire. Condizioni di reclusione disumane: carenza di cure mediche, cattiva alimentazione e torture. Ma si vuole anche intimorire, spaventare gli individui vendendo paura. E così si stanno per costruire 22 nuove carceri in Italia.
Dalle aberrazioni del carcere classico ai forzati processi rieducativi delle comunità terapeutiche, dalle costrittive catene di una scuola che vuole solo normalizzare alle paranoie di famiglie impaurite, che sempre più spesso affidano figlie e figli alle subdole "cure" di pastiglie colorate e sedute strizzacervello di neuropsichiatri senza troppi scrupoli.
E il lavoro? Costretti a vendere i nostri corpi e il nostro spirito, chi di voi non si è accorto dello spuntare, come funghi in autunno, di telecamere o del proliferare di tessere magnetiche che senza discrimine archiviano i vostri stati d'animo e le vostre voglie, i vostri stati d'animo...
Tutto ciò ci viene regalato/venduto per la nostra sicurezza!!!
Esiste un sottile filo conduttore che dalla telecamera in ufficio porta a quella del supermercato, dalla registrazione delle targhe delle vostre auto in autostrada conduce agli archivi dei dati abbonati alla RAI, che dal telefono giallo della guardia di finanza per denunciare il vostro vicino vi accompagnerà fino al carcere.
Quotidiani, televisioni che sanno solo urlare a un nemico che non si conosce, a una guerra santa da fare contro qualcuno che forse neppure esiste, in generale a un individuo diverso da noi e per questo pericoloso. Mass media che hanno il compito di imporci categorie di linguaggio e di pensiero funzionali alle esigenze del potere: i diritti e i doveri, la colpa e l'innocenza, la legalità e l'illegalità.
Pensieri che ci istigano a credere che la mediazione dello Stato nei rapporti fra esseri umani sia qualcosa di insostituibile, o meglio, non eliminabile. Un modello di confronto tra persone che fa di questo stato l'unica autorità, l'unico nostro padre salvifico.
Come un domino a catena, tutto ciò crea quella paura generalizzata del tutti contro tutti, in quanto nessuno si sente più capace di rapportarsi con l'altro.
Questa società è una fabbrica che isola, punisce e uniforma le esistenze.

Vogliamo sfidare la paura delle punizioni che tutti i giorni ci minacciano e stimolare l'istinto di rivolta che cercano di cancellare.

Vogliamo liberarci del carcere e di tutte le istituzioni, e per farlo dobbiamo liberarci di questa società.

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