ascoltando il notiziario e le trasmissioni in diretta dalla Bolivia.
per ascoltare lo streaming , rilanciato dall'argentina Radio Aire Libre di Raosario: http://217.160.142.10:8000/listen.pls
dal notiziario di Radio ALER Y ERBOL (Bolivia). notizie in diretta ore 12,00
Barricate intorno alla sede di governo. a La Paz. prosegue il massacro degli ultimi due giorni. un intervistato della zona sud della capitale, in diretta dal funerale di due aymara, due boliviani: "il governo di Sanchez de Lozada sta massacrando il popolo. ieri attaccati durante una marcia pacifica. ci hanno sparato addosso. hanno ucciso 8 persone, e altri sono feriti gravi. madri di famiglia e bambini soffrono davanti alla morte dei loro cari. proseguiamo fino a che il gringo presidente non se ne va. proseguiamo nelle manifestazioni pacifiche, affronteremo fino all'ultimo la repressione e le pallottole. la gente non capisce come possano tradirli, ucciderli, sparargli, questa non è democrazia! signor giornalista che il governo si tocchi il petto, guardi nella sua anima, ci hanno ucciso mentre eravamao in strada a gridare, basta, l'intervistata piange..... si dispera. i militari hanno ucciso due suoi vicini. piange a dirotto. chi parla non può dire il suo nome per motivi di sicurezza...il paese è in lutto, il suono di una tromba ricorda la vita di che è stato ucciso dalla repressione del governo nazionale.
nelle yungas, gruppi di campesinos, professori, lavoratori si dirigono verso diverse strade per provare l'accerchiamento di La Paz. istruzioni: campesinos e colonizadores diretti verso La Paz per fare blocchi stradali.
da La Paz: in 3 giorni. 54 morti. (53 civili). in 14 mesi: 120 mesi per il presidente Sanchez de Lozada. non c'è bisogno di barricate, fuochi o blocchi perchè c'è uno sciopero cittadino totale. tutto è fermo. si esce solo a piedi per cercare pane e cibo. Central Obrera di La Paz: serrata cittadina illimitata. chiedono: non il blocco dell'esportazione del gas boliviana; bisogna recuperare il gas nazionale, già nelle mani di multinazionali. chieste ancora le dimissioni del presidente.
da Santa Cuz: diversi gruppi sociali si sommano ai blocchi delle autostrade e alle manifestazioni. contadini, lavoratori e giunta dei gruppi di quartieri richiede dimissioni presidente.
-una parte dell'appoggio dei partiti politici di maggiornaza è venuta meno "non possiamo assistere inermi alle morti di questi giorni. bisogna consultare il popolo boliviano per la questione del gas". ancora da La Paz in diretta: c'è un gruppo di medici che arrivano a curare i feriti di domenica scortati da una gruppo di preti che "garantiscono" sulla loro comunità. negli ospedali ci sono pochi posti disponibili. manca l'ossigeno. il ministro della sanità non si è pronunciato ancora.
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