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Domande e risposte sulla riforma Moratti
by t. Wednesday, Nov. 05, 2003 at 2:58 PM mail:

30 domande e 30 risposte sulla riorma Moratti, da stampare e divulgare nelle scuole.

“Manifesto dei 500 insegnanti e genitori per il ritiro della riforma dei cicli e la difesa della scuola pubblica”
30 domande-30 risposte
per capire quello che si prepara con la “riforma” Moratti
1) La “riforma” Moratti è legge? Sarà applicata?
La legge Moratti (legge n. 53) è stata approvata dal Parlamento, ma siccome si tratta di una “legge delega” non può entrare in vigore fino all’approvazione definitiva dei decreti applicativi. Il primo decreto applicativo è stato annunciato e divulgato sotto forma di bozza e riguarda la scuola dell’infanzia, elementare (primaria) e media (secondaria di I grado).
2) E’ vero che il Tempo Pieno sparisce e anche la titolarità degli insegnanti sui Moduli?
Il decreto parla chiaro: “L’orario annuale delle lezioni nella scuola primaria (…) è di 891 ore., più ulteriori 99 ore annue, la cui scelta è facoltativa e opzionale per gli allievi”. (art. 7 del decreto, commi 1 e 2). Traduzione: 891 ore divise per 33 settimane che compongono attualmente l’anno scolastico fanno 27 ore per settimana. Altre 99 ore divise per 33 settimane fanno 3 ore in più per settimana: al massimo si arriva a 30 ore. L’orario attuale del Tempo Pieno è di 40 ore. Il decreto è chiaro: il TP è soppresso.
3) Ma il decreto dice che la mensa è esclusa da queste 30 ore…
E’ fondamentale il comma 4 dello stesso articolo del decreto: “Allo scopo di garantire le attività educative e didattiche, di cui ai commi 1 e 2, è costituito l’organico di istituto”. Questo significa che l’organico delle scuole, cioè il numero degli insegnanti, sarà dato solo ed esclusivamente per coprire le 27 e le 30 ore, non per coprire la mensa. Il decreto è chiaro: lo Stato non si impegnerebbe più a coprire con insegnanti le 40 ore, la mensa e la ricreazione.
4) E allora chi interverrebbe?
Tutto si può immaginare: privati, cooperative, appalti. Ci sono responsabili del ministero che teorizzano apertamente nelle riunioni con gli insegnanti che nelle ore della mensa ci possa anche essere un responsabile ogni 70-80 alunni! In ogni caso lo Stato non garantirebbe più e quindi si arriverebbe in breve tempo a dover pagare questo servizio, senza alcuna garanzia sulla preparazione del personale. Già la Finanziaria di quest’anno introduce la possibilità di lasciare i bambini ai bidelli.
5) Ma con la legge sull’Autonomia ogni scuola non potrebbe organizzarsi come vuole?
Come vuole? Se non avrà più il personale per coprire le 40 ore, se non avrà più due insegnanti titolari per ogni classe a Tempo Pieno, ogni scuola potrà fare tutto quello che vuole,… purchè distrugga questo modello di scuola. E anche nei Moduli, se non ci saranno più tre insegnanti ogni due classi le scuole saranno obbligate ad applicare i piani del Ministero.
6) Quando verranno tolti gli insegnanti alle scuole?
La bozza di decreto abroga (art. 16) tutti gli articoli della legge attuale che danno due insegnanti ogni TP e tre ogni Modulo a partire dall’anno successivo all’entrata in vigore del decreto. Questo significa che per un anno le scuole avrebbero ancora l’organico, ma dall’anno successivo il governo comincerebbe a non coprire più i pensionamenti. A poco a poco le scuole si troverebbero senza gli insegnanti per fare il TP.
7) Che cos’è l’insegnante “Tutor”?
L’insegnante “tutor” verrebbe istituito con questo decreto per svolgere un numero maggiore di ore con il gruppo classe. In prima e seconda elementare il “tutor” farebbe tra le 18 e le 21 ore su 27/30. Dalla terza queste ore diminuirebbero (12, 13, anche 8 in alcune simulazioni del ministero, vedere oltre). Il “tutor” sarebbe responsabile dei “Piani di studio Personalizzati”. Il “tutor” sarebbe il solo insegnante titolare sulla classe. Gli altri insegnanti sarebbero di “serie B” e dal nuovo contratto si comprende che il governo vorrebbe a poco a poco introdurre anche differenziazioni salariali.
8) Che cosa sono questi Piani di Studio Personalizzati?
I programmi nazionali verrebbero aboliti. Lo Stato non si impegnerebbe più a fornire gli strumenti alle scuole e alle famiglie per far raggiungere a tutti gli stessi obiettivi. Al posto dei programmi nazionali, garanzia dell’uguaglianza dei diritti, ci sarebbero i programmi individuali: i più bravi raggiungeranno livelli alti, gli altri avranno obiettivi più bassi. Il “tutor” dovrebbe decidere quali obiettivi far raggiungere ad ogni bambino, dopo aver sentito le famiglie. Dovrebbe comunque fare i conti con le ore tagliate, le classi affollate, le differenze di età nella classe ( vedere oltre…..)
9) Ma se ognuno avrà il suo programma come si farà ad avere delle classi?
Infatti le indicazioni su come attuare la riforma distruggono la classe come riferimento affettivo, psicologico, relazionale stabile per il bambino. Ogni bambino avrà un suo orario personale e cambierà insegnanti e compagni in continuazione.
Vediamo direttamente i documenti ministeriali: per la scuola elementare ci sono ben 64 pagine solo per gli orari.
10) 64 pagine solo per gli orari?
Certo, perché ci sono le simulazioni degli orari individuali dei bambini, con tanto di esempi di nomi inventati: Mario Rossi, Anna Verdi, Luca Corti, Giovanni Neri…..(i nomi sono inventati dal Ministro, non da noi!)
11) Si può fare un esempio?
Prendiamolo direttamente da quello che scrive la Moratti per Mario Rossi:
L’alunno Mario Rossi
- nel Gruppo classe, con il Coordinatore Tutor, svolge attività relative a tutte le discipline del Piano di studio, escluse RC e LS;
- nelle ore del Laboratorio IRC, si ritrova con i compagni del Gruppo classe, ad eccezione di coloro che hanno scelto di non avvalersi dell’insegnamento della Religione Cattolica, che in questa fascia oraria sono impegnati in un altro tipo di laboratorio;
- in base al livello di competenza manifestato in Inglese, frequenta un Laboratorio Interclasse LS con molti compagni di classe 2°;
- nel Laboratorio Interclasse LARSA 8 , insieme ad alcuni compagni del Gruppo classe di appartenenza, incontra alcuni alunni di classe 2° e due di classe 3°, con i quali svolge attività motorie e sportive, per lui necessarie, secondo quanto individuato dal Coordinatore Tutor, in accordo con gli altri docenti dell’équipe pedagogica, per consolidare l’organizzazione spazio-temporale. Nella settimana successiva…”
12) Ma gli orari cambiano di giorno in giorno e di settimana in settimana?
Proseguiamo con l’esempio di Mario Rossi e vediamo il suo prospetto orario come illustrato dal Ministro (se non ci fosse da preoccuparsi seriamente si potrebbe ridere. Lo ripetiamo: tutti gli schemi sono scritti dal Ministero, non da noi!):
IPOTESI C
a) per il bambino Mario Rossi - Gruppo Classe 5°A nella settimana X
Lunedì Martedì mercoledì Giovedì Venerdì Sabato
8,30 – 9,30 M L.Motorio Sportivo 3 n LARSA 7 l IRC 10 rc N M
9,30 – 10, 30 M L.Motorio Sportivo 3 n LARSA 7 l IRC 10 rc N M
10,30 – 11,30 L. LS 9 ls N M M L.Espressivo 2 l LARSA 8 l
11,30 – 12, 30 L. LS 9 ls N M M L.Espressivo 2 l LARSA 8 l
12,30 – 14 MENSA MENSA MENSA
14 – 15 L.Espressivo 1 l N L.Informatica 3 o
15 – 16 L.Espressivo 1 l N L.Informatica 3 o
b) per lo stesso bambino Mario Rossi - Gruppo Classe 5°A nella settimana Y
Lunedì Martedì mercoledì Giovedì Venerdì Sabato
8,30 – 9,30 M L.Motorio Sportivo 3 n LARSA 7 l IRC 10 rc N M
9,30 – 10, 30 M L.Motorio Sportivo 3 n LARSA 7 l IRC 10 rc N M
10,30 – 11,30 L. LS 9 ls N M M L. Espressivo 2 l LARSA 8 l
11,30 – 12, 30 L. LS 9 ls N M M L. Espressivo 2 l LARSA 8 l
12,30 – 14 MENSA MENSA MENSA
14 – 15 L.Espressivo 1 l N M
15 – 16 L.Espressivo 1 l N M
Mario Rossi incontra gli insegnanti:
m: nella settimana X per 4 G C ( 8 h ), nella settimana Y per 5 G C ( 10 h ), quindi per una media di 9 h la settimana n: in ognuna delle due settimane per 3 GC ( 6 h ) 1 L Motorio / Sportivo ( 2 h ) L: in ognuna delle due settimane per 2 L. Espressivo ( 4 h ) 2 LARSA ( 4h) l’insegnante rc l’insegnante ls in una delle due settimane, nel L. Informatica l’insegnante o
13) Settimana “x”, settimana “y”, insegnante “m”, “n”, “LARSA”…. E gli altri bambini?
Secondo la Moratti ognuno dovrà avere il suo orario personale diverso e bambini, famiglie e insegnanti dovrebbero orientarsi in questa Babele. Questo non è che uno dei tanti schemi: immaginatevi 64 pagine così ! E specialmente immaginatevi come potranno orientarsi famiglie e bambini……Ci potranno essere settimane con 27 ore, altre con 20, altre con 40, altre con 10, e anche settimane senza lezione: nelle ore non coperte da lezione le famiglie dovranno pagare.
14) Quali conseguenze ci saranno per i bambini?
E’ evidente che mancherebbe ogni punto di riferimento stabile, sia per quello che riguarda i compagni, sia per quello che riguarda i maestri. I bambini sarebbero dei pacchi da spostare tra un laboratorio e un altro, tra un’attività e l’altra. Il danno psicologico dell’abolizione della classe e della responsabilità dei due insegnanti titolari sarebbe enorme. La Moratti si rende responsabile fin d’ora dei danni che ricadranno sui ragazzi. Bisogna dirlo chiaramente: si tratta di una vera e propria macchina per produrre degli psicotici.
15) Il “tutor”: un insegnante o un manipolatore che decide il futuro dei bambini?
Il “tutor”sarebbe incaricato di decidere quali orari, programmi, materie saranno adatte ad un bambino e quali no. Il “Manifesto dei 500” rifiuta questa parola e questa logica. I maestri sono insegnanti e non “tutor”. Essi devono essere messi nelle condizioni di far raggiungere tendenzialmente a tutti gli obiettivi dei programmi e non decidere il futuro dei bambini sulla base dei tagli dello Stato, delle differenziazioni sociali o personali o di quello che gira nella testa del docente.. Il “tutor” è una figura aberrante che si incaricherebbe di sancire le differenze e instradare il bambino dove vuole lui. L’insegnante e la scuola pubblica devono fare l’esatto contrario: dare a tutti gli strumenti affinché ognuno decida liberamente del suo futuro, delle sue idee, della sua vita.
16) E’ vero che alcune materie potranno essere date in appalto ai privati?
La bozza di decreto dice: “Le istituzioni scolastiche stipulano, nei limiti delle risorse iscritte nei loro bilanci, contratti di prestazione d’opera con esperti”. Questo significa che nella scuola potrà entrare praticamente chiunque, senza alcun controllo sulla qualità e sui danni che si potranno procurare ai bambini. A poco a poco le scuole verranno private dell’organico per svolgere le attività e per coprire le ore: gli appalti più incontrollati faranno il loro ingresso, anche perché tutto avverrà “nel limite delle risorse” delle scuole….
17) E’ vero che si potranno fare materie all’esterno a pagamento?
Le indicazioni su come attuare la riforma (indicazioni su cui il ministero ha iniziato un corso di indottrinamento per Dirigenti e docenti) dicono che alcuni alunni potranno essere esentati dal frequentare una parte delle lezioni perché faranno fede “le sollecitazioni maturate in contesti extrascolastici.”
Dunque, chi potrà permettersi la British School andrà a scuola e verrà inserito direttamente in quinta o prima media. Chi invece non potrà permetterselo resterà in prima o seconda, per questa materia, anche con alunni più grandi meno capaci. Lo stesso per un corso di pianoforte, di basket o altro….
Ecco perché vengono progettati i cosiddetti gruppi flessibili e si vogliono abrogare i programmi nazionali.
18) Si aprirebbe un mercato sulla scuola…
Comincerebbero a nascere mille corsi privati, senza alcun controllo, per gestire i bambini nelle ore non più coperte dal Tempo Pieno. Naturalmente a pagamento….
19) E cosa faranno gli insegnanti che non sono “tutor”?
In un primo momento, fino a quando ci sarà l’organico per coprire le 40 ore, faranno la mensa, le supplenze…
20) Perché la mensa e le supplenze?
Facciamo due conti: il tutor farebbe 18-21 ore di insegnamento. L’insegnante di inglese due ore. Quello di Religione due. Si arriva a 22-25. Per l’altro insegnante oggi titolare resterebbero le 10 ore per mensa e ricreazione (fino a quando non verrà meno l’organico) e 5-8 ore di insegnamento per gruppi flessibili (due ore qui e due là, due ore in gruppo e due in un altro…). Ma in ogni caso il totale non fa una cattedra intera: è facile immaginare come sarebbe utilizzato….
21) E quando l’organico sarà dato solo più per 27/30 ore?
A quel punto gli insegnanti non tutor salterebbero in continuazione tra un gruppo e l’altro: gli schemi del ministero mostrano che un insegnante potrebbe avere anche 11-12 gruppi flessibili da seguire, con alunni di età e classi diverse In pratica non potrebbe nemmeno conoscere bene i nomi dei bambini…..
22) E’ vero che si potranno fare materie anche in altre scuole?
Certo. Non solo “si potranno”, ma in certi casi “si dovranno”. Infatti le scuole sprovviste di insegnanti competenti per attivare un laboratorio potrebbero invitare le famiglie a seguire il corso in una scuola “vicina”. Esempio: una scuola elementare sprovvista dell’insegnante specializzato in Educazione Motoria potrebbe mandare i bambini alle Medie per quelle ore. Ci sono altre due alternative, scritte nei documenti ministeriali: l’insegnante delle Medie va ad insegnare alle elementari; ovvero la famiglia si cerca un corso privato, come descritto in precedenza.
23) Ma non ci saranno degli obiettivi da far raggiungere a tutti?
Restano obiettivi minimi. Per esempio in storia si prevede di arrivare solo ai Romani alla fine della quinta. I “programmi” di geografia di limitano alle Regioni italiane. In Scienze lo studio del corpo umano sarebbe praticamente abolito. In Matematica tutta la parte dei problemi (fondamentale per la formazione del pensiero astratto e per le capacità logiche) viene eliminata.
24) E l’inglese, tanto sbandierato?
Oggi la lingua straniera si insegna obbligatoriamente per 3 ore in terza , quarta e quinta, per un totale di 9 ore, a cui vanno aggiunte quelle delle sperimentazioni nelle classi prime e seconde, sperimentazioni molto diffuse che la Moratti sta tagliando. I programmi della “riforma” prevedono: un’ora in prima, due in seconda, terza, quarta e quinta. Totale: 9 ore, cioè uguale o meno di oggi ! Ognuno può giudicare la demagogia dei titoli di giornale…..
25) Che cosa rappresenta l’anticipo delle iscrizioni
a 5 anni e mezzo (e 2 e mezzo alla scuola dell’infanzia)?
Nelle classi (di 28 alunni) ci potranno essere bambini di 20 mesi di differenza (la legge prevede non solo l’anticipo, ma anche la possibilità di posticipo: su indicazione del “tutor” della scuola materna qualcuno potrebbe andare a scuola un anno in ritardo….). Questo significa un drastico peggioramento delle condizioni di lavoro e apprendimento dei bambini. Da subito si creerebbero i gruppi di livello flessibili e si obbligherebbero gli insegnanti a lasciare indietro i più deboli.
26) E alla scuola dell’infanzia?
Lasciamo immaginare il danno di inserire bambini di 2 anni e mezzo in classi di 28/30 con altri di 6 anni o 6 e mezzo. Le possibilità sono solo due: o i bambini piccoli, con pannolini ecc., verranno abbandonati a se stessi, oppure la scuola dell’infanzia rinuncerà a qualsiasi funzione formativa per fare solo “babysitteraggio”, con grave danno per i più grandi.
27) Quali conseguenze sulla scuola media?
Il Tempo Lungo verrebbe abolito e il tutor entrerebbe anche alle Medie. Inoltre, il drastico taglio dei programmi renderebbe impossibile svolgere il programma attuale. Alle medie arriverebbero bambini senza alcuna idea di cos’è la Rivoluzione Francese, l’Unità d’Italia, le Guerre Mondiali, il Fascismo, La Resistenza….Senza alcuna idea del mondo al di fuori dell’Italia. Senza alcuna base di astrazione del pensiero e di logica….
28) E sugli anni successivi?
I licei subirebbero un abbassamento culturale enorme che si rifletterebbe sull’Università. La maggioranza, che non andrà al liceo, sarà avviata alla formazione professionale, che la legge regionalizza e quindi privatizza (la formazione professionale regionale è quasi completamente privatizzata). Non solo: al posto dei corsi professionali i ragazzi potrebbero andare a lavorare gratuitamente con l’apprendistato, al di fuori dei contratti, o con l’alternanza scuola-lavoro.
29) E i diplomi di oggi, come “perito”, “ragioniere”, “geometra”?
La legge li abolisce e li sposta a 21-22 anni con corsi di tipo universitario, a pagamento e dequalificati. Il grande patrimonio degli Istituti Tecnici e Professionali Statali sarebbe distrutto. A 18 anni, dopo l’apprendistato, l’alternanza scuola lavoro o i corsi regionali i ragazzi prenderebbero una semplice qualifica, senza alcun valore nei contratti e nel mondo del lavoro. In questo modo si cerca di inserire il concetto di “formazione permanente”: privare i giovani di un titolo stabile che dia accesso ad un lavoro e renderli flessibili e precari, perennemente licenziabili, riconvertibili.
30) Ma la Moratti non spiega queste cose…Parla di maestro “unico”….
Ci sarebbe da stupirsi se le spiegasse. Nessuno avrebbe potuto accettare una simile devastazione. Tutti i documenti e le idee di questo dossier sono tratti direttamente dai documenti ministeriali disponibili sul sito del ministero. Si tratta di più di 1.000 pagine (ah, democrazia “virtuale”): noi siamo disponibili in qualunque momento per consultarli, commentarli, approfondire i problemi trattati
Il "Manifesto per il ritiro della riforma dei cicli e la difesa della scuola pubblica" viene promosso nell’ottobre del 1999 da 500 insegnanti e genitori di Torino, Milano e Lodi. Più di 15.000 insegnanti e genitori di 20 province italiane hanno aderito. Nel rispetto delle tradizioni culturali, pedagogiche, didattiche, politiche, religiose di ognuno, il "Manifesto" si batte per unire più largamente possibile gli insegnanti, i genitori, gli studenti, le organizzazioni sindacali in difesa della scuola pubblica. Il "Manifesto dei 500" ha organizzato in questi anni manifestazioni, assemblee, riunioni pubbliche, conferenze in tutta Italia e ha promosso delegazioni che sono state ricevute in Parlamento, al Ministero e a Palazzo Chigi. Insieme al "Coordinamento insegnanti e genitori" di Roma e Firenze e a rappresentanti di altri gruppi, associazioni, sindacati e partiti di tutta Italia, ha dato vita ad un "Comitato Nazionale di collegamento per la difesa della scuola pubblica". Tutte le iniziative sono completamente autofinanziate. Contatti: Lorenzo Varaldo, c/o sc. el. "S. Aleramo", v. Lemie, 48, 10149 Torino. Guido Montanari, 335/5860759. fax 011/6690142. E.mail: manifestodei500@hotmail.com Sito Internet : http://members.xoom.virgilio.it/appello

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moratti..ma siamo matti? una studente comune.. Thursday, Nov. 17, 2005 at 2:54 PM
H Save the last student Tuesday, Nov. 15, 2005 at 3:43 PM
uniamoci ele Monday, Nov. 07, 2005 at 6:36 PM
ke tristezza mena&marsela Wednesday, Oct. 26, 2005 at 5:49 PM
...senza parole... Eli Monday, Oct. 24, 2005 at 3:33 PM
VERGOGNOSO Ila Saturday, Oct. 22, 2005 at 7:58 PM
vai a lavà li piatti maria Thursday, Feb. 17, 2005 at 3:41 PM
W la scuola privata???????? Una quasi pensionanda Sunday, Nov. 14, 2004 at 2:00 PM
bene bene silvia Wednesday, Nov. 10, 2004 at 10:04 PM
DROGA DROGA DROGA Cogito ergo Esurio Wednesday, Feb. 04, 2004 at 7:38 PM
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