.
Milano
Milano si sveglia questa mattina più povera e più precaria di ieri. Reload, nel quartiere Isola, è stato sgomberato con una operazione-lampo, destinata a consegnare un intero pezzo della città alle operazioni edilizie e speculative del Comune di Milano.
Milano che privatizza il privatizzabile e cancella quello che privatizzabile non è.
Milano precaria, in tutti gli aspetti del vivere, Milano città a pagamento, solo per chi se la può permettere, Milano dove gli investimenti sono solo sul privato, mentre il pubblico viene pezzo pezzo depredato, Milano con i parchi recintati, le scuole perquisite, l'edilizia popolare lasciata al degrado, in attesa di essere venduta, l'aumento prezzi dei trasporti pubblici e i musei civici a pagamento. Milano senza investimento sui giovani, senza attenzione per gli anziani, senza accoglienza per i migranti. Milano delle emergenze costruite ad arte per distogliere l'attenzione dallo scempio che ne stanno facendo: emergenza baby gang, emergenza migranti, emergenza droga nelle scuole...
Ma una moltitudine si è messa in movimento, si connette, ragiona, reclama diritti. La incontriamo in pezzi di città che la vogliono ridisegnare, far vivere, far pensare. E' ovunque, nei quartieri che si oppongono alla distruzione dei rapporti e del tessuto sociale, in chi difende la scuola pubblica, in chi quotidianamente accoglie e convive con le differenti culture. E' nei laboratori che la attraversano e la fanno vivere.
E' questa la sua vera ricchezza, l'alternativa, e un pezzetto di mondo diverso, non solo possibile ma anzi necessario.
E' questa la ricchezza che non è stata cancellata questa mattina, con questo sgombero, ma che saprà ricomparire e crescere nella città. Perché ce n'è bisogno. Tanto.
Solidarietà a Reload
Centro Sociale Leoncavallo
|