2500 donne mercoledi' 12 a Bobigny all'Assemblea delle donne Si è aperta prima dell'apertura ufficiale del fse con lo slogan: "Con le donne per un'altra europa in un altro mondo"; Ore 9,30:assemblea generale, ore 10: gruppi di lavoro: donne e guerra; donne migranti; lavoro, povertà, precarietà;donne e violenza; diritti sessuali e riproduttivi; donne potere. Contenuti, punti di vista e proposte sono stati presentati e poi dibattuti all'assemblea generale pomeridiana. Tra i punti del documento finale, "il manifesto delle donne": 1 -denuncia della bozza di trattato costituzionale: perchè ignora l'uguaglianza tra uomini e donne; perché si presta ad un'offensiva che mira ad introdurre l'eredità cristiana; perchè incide nella pietra posizioni liberali basate sul rispetto dell'economia di mercato; perchè pretende di sviluppare una politica di difesa in stretta collaborazione con la NATO 2- contro l'europa degli accordi di Schengen; l'europa delle politiche liberali che impoveriscono sempre più le donne e rafforzano le inuguaglianze professionali; l'europa che tace le violenze fatte alle donne, che tace la mercificazione dei corpi e la schiavitù moderna; l'europa che interviene e sostiene le guerre di tutto il mondo. Un'altra europa è possibile: smilitarizzata che rifiuta la guerre come soluzione dei conflitti internazionali; dei diritti umani, economici e sociali; che sostiene i servizi pubblici; dove le donne fanno sentire la propria voce e partecipano paritariamente alle decisioni; della libera circolazione delle persone; dove le donne dispongono liberamente del proprio corpo; che rispetta l'orientamento sessuale; laica;
Io ho seguito il gruppo di lavoro "donne e guerra",molto partecipato, dove numerosi interventi di donne che vivono in zone di guerra hanno denunciato le terribili realtà di violenza,sofferenza, sopraffazione, discriminazione cui sono sottoposte le popolazini civili, in particolare le donne. -Marta Marcovich, pacifista di Belgrado, che ha vissuto la tremenda condizione delle donne nelle guerre dei balcani; -la denuncia delle tremende condizioni di vita di 75 donne palestinesi, tra cui anche alcune minorenni, detenute nelle prigioni israeliane fin dai tempi della prima intifada o più. Alcune sotto interrogatorio, torturate a ripetizione; 2 di esse hanno partorito in carcere e sono rinchiuse insieme ai loro figli. Tutte sono in sciopero della fame da 3 settimane. Chiedono il nostro sostegno: adozioni per loro e per i 190 ragazzi minorenni in carcere, denaro, lettere (sito http://www.addameer.org) Altri interventi poi di donne cecene e russe, insieme per far conoscere l'orrore della guerra in Cecenia e le iniziative delle donne pacifiste che spingono i propri figli alla diserzione. "In Cecenia, diceva in modo accorato la rifugiata che e' intervenuta, sono rimaste solo donne a proteggere i figli, la terra e la propria vita". hanno imbracciato armi per combattere e sono stremate. ha chiesto, a nome delle donne cecene, aiuto con tutte le sue forze.
In G. Bretagna sono in corso processi contro donne che hanno compiuto azioni di sabotaggio contro gli armamenti, hanno per esempio rotto finestrini di camion carichi di bombe destinate all'Iraq. Sono intervenute anche donne curde e svedesi e la giornata si è conclusa con un corteo, piccolo in verità, che ha attraversato le strade ed ha ufficialmente inaugurato l'FSE.
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