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Parigi: Manifesto delle donne
by parigi-diverse Friday November 14, 2003 at 01:09 PM mail:  

- lanciato in occasione dell'assemblea europea del 12 novembre 2003. alla fine e' stato approvato con qualche modifica piu' di forma che di sostanza. da specificare che rispetto alla discussione sulla costituzione europea le donne della rete italiana si sono presentate con una proposta di carta costituzionle autonoma.

Con le donne, per un'altra Europa:
- un'europa di liberta', di uguaglianza fra uomini e donne,
- un'europa dei diritti sociali ed economici per tutti e per tutte,
- un'europa solidale, pacifista e smilitarizzata.

Piu' di 2000 donne venute da tutta europa e da altri continenti, si sono riunite il 12 novembre a Bobigny ed hanno discusso delle loro condizioni di vita, scambiato le loro esperienze di lotta e di resistenza.

Ci leviamo contro l'europa machista, sessista, patriarcale e discriminatrice.

Denunciamo il trattato costituzionale:

- perche' ignora l'uguaglianza fra donne e uomini mentre dovrebbe riconoscerne l'uguaglianza come valore identitario.
- perche' si presta ad una ofensiva che mira ad introdurre l'eredita' cristiana proprio nel momento in cui quest'ultima si e' indebolita nel corso dell'ultimo secolo. e' in gioco l'insieme delle conquiste delle donne sul terreno delle liberta' ed in particolare il diritto di scegliere, di divorziare, di lavorare... cedere a queste pressioni significherebbe accentuare il peso del patriarcato.

- perche' incide nella pietra posizioni liberali basate sul "rispetto di un'economia di mercato dove la concorrenza e' libera". Cio' comporta la scomparsa dello stato "provvidenza" e la rimessa in causa dei servizi pubblici.
-perche' pretende sviluppare una politica di difesa comune in stretta collaborazione con la NATO, la conseguenza diretta sara' di coinvolgere sempre piu' gli stati dell'unione europea verso una politica militarista.


Ci leviamo contro:

- l'europa fortezza degli accordi di schengen che attraverso provvedimenti di sicurezza impedisce la circolazione delle persone e rafforza una politica che penalizza, esclude e riconduce alla clandestinita' gli immigrati e in particolar modo le donne.

- un'europa che attraverso le politiche liberali impoverisce sempre piu' le donne rafforzando le disuguaglianze professionali e il tempo parziale imposto licenziando e in cui le pensioni delle donne sono sempre piu' deboli, se non addirittura inesistenti.

- un'europa che tace le violenze fatte alle donne, che tace la mercificazione dei corpi e le forme di schiavitu' moderna.

- l'europa che interviene e sostiene le guerre fatte nel mondo intero.


noi donne, riunite il 12 novembre in apertura del forum sociale affermiamo che un'altra europa e' possibile.

- un'europa della pace smilitarizzata che rifiuta le guerre come soluzione dei conflitti internazionali.
- un'europa dei diritti umani, economici e solidali.
- un'europa che rinforza l'insieme dei servizi pubblici ed in particolare quei servizi per le persone di cui le donne si fanno magiormente carico.
- un'europa in cui le donne fanno sentire la loro voce e partecipano paritariamente alla presa di decisione.
-un'europa della libera circolazione delle persone che riconosce la cittadinanza piena ed intera a ogni persona che vive sul suo territorio.
- un'europa dove le donne dispongono liberamente del loro corpo - aborto - e contraccezione liberi e rimborsati.
- un'europa che rispetta l'orientamento sessuale.
- un'europa laica che si contrappone alla levata degli integralismi religiosi e che assicura l'applicazione ed i progressi dei diritti umani fondamentali delle donne.

per imporre questa europa proponiamo di promuovere delle campagne sui temi che devono essere definiti nei diversi ateliers.

queste campagne si inscrivono all'interno delle lotte promosse dall'insieme dei movimenti sociali per un'europa dei diritti sociali e dell'uguaglianza.

le lotte per le rivendicazioni delle donne non sono "specifiche", al contrario, sono al centro stesso delle lotte contro la mondializzazione liberale.

- perche' riguardano l'insieme delle donne e degli uomini.
- perche' mettono in discussione la base stessa dell'organizzazione patriarcale e capitalista.

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campagne lanciate da manifesto di bobigny
by parigi-diverse Friday December 05, 2003 at 01:05 PM mail:  

Per realizzare quest’Europa proponiamo di lanciare delle campagne sui temi
definiti dai sei seminari.

DONNE MIGRANTI, PROTAGONISTE PER UN’ALTRA EUROPA
1. Visibilità e valorizzazione delle azioni delle donne migranti nei
paesi di accoglienza
2. Informazione e sensibilizzazione alla multiculturalità in termini di
cittadinanza fin dalla più tenera età.
3. Libera circolazione per tutte e tutti
4. applicazione della legge dei paesi di residenza in materia di diritto
del lavoro
5. Riconoscimento delle qualificazioni delle migranti

LAVORO, PRECARIETÀ, POVERTÀ
1. Parità reale dei diritti relativi al lavoro, lotta contro tutte le
discriminazioni lavorative e professionali
2. Aumento di tutti i livelli minimi di reddito (minimi salariali,
pensioni, sussidi di disoccupazione, ecc.); titolarità individuale delle
prestazioni sociali indipendentemente dall’appartenenza familiare.
3. Sviluppo delle strutture pubbliche di assistenza all’infanzia.

DONNE E GUERRE
1. Modifica dell’art. 1 della Costituzione Europea, nel senso di
un’Europa contro la guerra, smilitarizzata e denuclearizzata.
2. Sostegno, assistenza e solidarietà fra donne verso le prigioniere e
detenute palestinesi.
3. Partecipazione alla carovana della pace che partirà dall’Europa per
la Palestina e l'Iraq.
4. Organizzare una tavola internazionale in Turchia per settembre 2004
per sostenere le militanti pacifiste turche.
5. Fare del prossimo 8 marzo una giornata internazionale di
mobilitazione contro la guerra.
6. Lanciare una campagna specifica affinché l’Europa ottenga la pace in
Cecenia.

AUTODETERMINAZIONE, DIRITTI SESSUALI E RIPRODUTTIVI
1. Affermare forte e chiaro il diritto fondamentale delle donne di
disporre del proprio corpo e di accedere liberamente e gratuitamente alla
contraccezione e all’aborto in tutti i paesi europei.
2. Imporre questa rivendicazione come parte integrante del progetto per
un altro mondo possibile.
3. Costituire una rete permanente di lotta, informazione, dibattito,
solidarietà e vigilanza per mobilitarsi insieme a livello europeo.

VIOLENZA CONTRO LE DONNE
1. Poiché chiediamo che l’uguaglianza fra uomini e donne sia inscritta
tra i valori del trattato costituzionale europeo, la lotta contro le
violenze sulle donne dev’essere altrettanto presente in esso come politica
pubblica di tutto rilievo.
2. Rivendichiamo un’armonizzazione delle legislazioni nazionali contro
le violenze sulle donne, basata sull’applicazione delle direttive europee
più avanzate.
3. Gli Stati devono essere considerati responsabili della mancata
applicazione di tali leggi e quindi delle conseguenze sulle vittime e della
loro gravità, il che significa l’impegno a perseguire legalmente gli Stati
inadempienti.
4. Gli Stati devono stanziare urgentemente nelle finanziarie i fondi per
l’applicazione reale delle leggi suddette.
5. Per divulgare ed estendere la lotta contro le violenze sulle donne
proponiamo che il 25 novembre 2004, giornata internazionale contro la
violenza sulle donne, sia assunta come scadenza di mobilitazione dai
movimenti sociali di tutti i paesi europei.
6. Proponiamo di organizzare una campagna europea per un mondo senza
prostituzione ne schiavitù in occasione delle Olimpiadi di Atene, nel
giugno del 2004, contro il comune di quella città che ha invece deciso di
organizzare e incrementare la prostituzione in modo da coprire tutti gli
alberghi della città.

DONNE E POTERE
1. Chiediamo che i testi sull’uguaglianza tra uomini e donne assumano un
carattere imperativo e implicano l’emanazione di leggi vincolanti a livello
europeo.
2. Chiediamo che le associazioni femminili e femministe che hanno
attualmente un ruolo consultivo presso le istituzioni europee e nazionali
siano riconosciute come partner sociali a tutti gli effetti.
3. Esigiamo l’esercizio effettivo della parità nei paesi che hanno già
una legislazione in materia e rivendichiamo la parità in tutte le istanze
elettive o basate su nomina, che siano dotate di potere decisionale o
consultivo, a livello sia europeo sia nazionale.

Queste campagne rientrano nell’ambito delle lotte portate avanti
dall’insieme dei movimenti per un’Europa dei diritti sociali e
dell’uguaglianza.

Le lotte e le rivendicazioni delle donne non sono lo “specifico femminile”,
bensì stanno alla base delle lotte contro la globalizzazione liberista
ü perché riguardano tanto l’insieme delle donne che degli uomini
ü perché mettono in discussione le basi stesse dell’organizzazione
sociale patriarcale e capitalista.
Noi donne qui riunite oggi riaffermiamo la nostra solidarietà a tutte le
lotte delle donne del mondo intero.

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