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MONZA — Collettivo monzese di nuovo all'arrembaggio. Dopo aver occupato la scorsa estate l'ex Macello, il gruppo di ragazzi che da qualche tempo chiede a gran voce un centro sociale a Monza fa il bis. Questa volta non si tratta più del futuro central park che l'amministrazione vorrebbe realizzare sull'area di via Procaccini e nemmeno della cittadella del divertimento che i ragazzi del Collettivo già avevano criticato in un volantino diffuso un mese fa.
Da ieri pomeriggio hanno scelto infatti di occupare un vecchio edificio dismesso all'angolo tra via Boccaccio e via Cantore. Dalle prime notizie sembra trattarsi di un'ex fabbrica fallita nel 1991 e ora sotto sequestro da parte del Tribunale fallimentare di Salerno. Vuota da dieci anni, è una di quelle palazzine che durante l'alluvione dello scorso novembre erano state puntellate per evitare rischi di crollo.
Sono circa una sessantina i ragazzi che al grido di «occupato» e «qui non si spaccia», slogan che campeggiano a tutta lunghezza sul muro della fabbrica di via Cantore e all'imbocco di via Boccaccio, hanno preso casa nel vecchio edificio. E che, a sentirli parlare, sembrano ben decisi a non mollare la preda. La scorsa volta era intervenuto direttamente il sindaco, Michele Faglia, per convincerli a lasciare l'ex Macello e il tentativo aveva prodotto qualche risultato. Ad intervenire, ieri già dalle prime ore di occupazione, gli agenti della Polizia che però non possono fare nulla fino a quando non riceveranno il via libera per lo sgombero direttamente dall'autorità giudiziaria. L'atmosfera tuttavia è calma. Le richieste del Collettivo, cui si sono aggiunti alcuni ragazzi non appartenenti all'associazione, sono sempre le stesse: un centro sociale autogestito per Monza, possibilmente in una delle tante aree dismesse della città.
Troppe, a loro parere, tanto che sull'argomento avevano anche realizzato una mostra fotografica con le immagini della ex Fossati e Lamperti, l'ex caserma IV Novembre, l'ex Macello. Una sequela di «ex» quasi imbarazzante, secondo i portavoce del gruppo.
Naturalmente resta un contraltare, ovvero quello delle altre associazioni già presenti sul territorio che, come il Collettivo, chiedono da tempo sedi e spazi. Così come le richieste, sempre al Comune, da parte di vari gruppi giovanili politicamente schierati. Ultimamente si era anche tenuto un incontro, organizzato dai Democratici di Sinistra di Monza sul tema delle politiche giovanili, serata che aveva raccolto intorno a un tavolo i rappresentanti over 30 di maggioranza e opposizione. Niente Collettivo, però, che alla discussione ha preferito l'occupazione.


http://ilgiorno.quotidiano.net/chan/75/7:4942477:/2003/11/16