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- economie - - umbria -
comunicazione dipendenti Dataservice PG
by soldatojocker Sunday November 16, 2003 at 08:00 PM mail:  

Comunicazione dei dipendenti della dataservice di Perugia dopo l'articolo apparso sul sito internet Spoletonline.net del 14 novembre u.s.

comunicazione dipend...
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Il giorno 13 novembre l’R.S.U. , dipendenti e la FILCAMS CGIL hanno diramato agli organi di stampa un comunicato relativo i motivi dello sciopero che da 3 giorni stanno facendo i dipendenti della Dataservice di Perugia, e chiedevano a tutti solidarietà vista la grave crisi in cui riversa la filiale della holding.

Tra coloro che hanno ricevuto il comunicato c’è stato il sito internet “spoletonline.net”, che lo ha pubblicato.

Il giorno 14 novembre è uscito un articolo sempre sul sito internet “Spoletonline.net” dove con molte imprecisazioni e inesattezze si dichiarava che lo sciopero e la protesta del personale della Dataservice di Perugia era “inficiato di omissioni sulle situazioni che non rendono sicuramente onore né alla sigla, né, agli stesi lavoratori e che quindi la redazione non poteva dare solidarietà alla protesta”.
Il giorno 16 novembre i dipendenti della filiale perugina della Dataservice hanno diramato un comunicato (che hanno spedito al sito “spoletonline.net”) per chiarire tutto quello che di falso è stato scritto dal sito internet spoletino.


IL COMUNICATO E’ IL SEGUENTE


La posizione dei dipendenti della DATA Service dopo l’articolo pubblicato dal Sig. Carlo Ceraso (Direttore responsabile Spoletonline.net) riguardante lo stato di agitazione delle maestranze della filiale di Perugia è la seguente:

in relazione a quanto da Lei dichiarato nel Suo articolo i dipendenti della filiale di Perugia Data Service SpA le comunicano, controbattendo punto per punto, quanto segue.

1) All’interno della contestazione ci sono iscritti alla CGIL di diverse fedi politiche. Tra i lavoratori scioperanti, inoltre, c’è chi non è iscritto a nessun sindacato.


2) L’agitazione non nasce per difendere la posizione di 2 (due) e non 3 (tre) colleghi riguardo a fatti ancora in discussione tra “le parti”, ma per ottenere dall’azienda una risposta sul futuro della nostra filiale come chiesto nell’accordo siglato tra l’RSU e la dirigenza della Data Service SPA in data 22 settembre 2003.

3) Il numero degli scioperanti non è 6 (sei) ma 9 su quindici dipendenti totali: una maggioranza coesa avente diritto, a pieno titolo, di sciopero. Nel riassunto delle posizioni si può descrivere la reale situazione così: 9 scioperanti, 2 assenti perché distaccati in altra sede, 2 malati. Non hanno ufficialmente aderito, con posizione chiara e definitiva, il caporeparto ed un addetto alla programmazione.


4) Nessuno dei dipendenti è rimasto fuori dalla sede per propria scelta. La protesta doveva essere svolta all’interno come lo stesso fax inviato da noi alla direzione citava. L’unico vero motivo è che la dirigenza ha ritenuto, dopo due giorni, di non avere locali adibiti a tale scopo. Ci siamo quindi ritrovati chiusi fuori dal cancello. Avendo chiesto il giorno prima alla direzione, come detto tramite fax, di poter svolgere la protesta all’interno della filiale e non avendo avuto comunicazione negativa in merito abbiamo ritenuto opportuno contattare la Polizia che, dopo aver raccolto le nostre informazione e dopo aver parlato con un responsabile all’interno della filiale stessa, ha preso atto della situazione. Non ci risultano consegnati Badge in segno di protesta da nessuno. Al contrario è verità insindacabile che il responsabile dell’azienda presente in filiale in quel momento ha richiesto le chiavi di ingresso ai capiturno. Il giorno dopo abbiamo sospeso l’agitazione, vista la comunicazione ricevuta in cui ci veniva garantito l’incontro tra noi e i vertici aziendali alla presenza del Prefetto, e siamo stati invitati a prendere parte alle ore di lavoro decise dall’azienda. Infatti ci hanno detto di entrare, e lo abbiamo fatto, tutti insieme alle ore 08.30 per smettere alle ore 16.30. Questo conferma il fatto che non abbiamo fatto i turni come al solito e che le chiavi sono ancora in mano all’azienda.


5) Sugli episodi di razzismo e di omissione di soccorso perpetrati ai danni della nostra collega sta indagando la magistratura.
Resta fermo il fatto che la dipendente in questione è, inconfutabilmente, stata assente per infortunio molto tempo ed ha avuto una convalescenza di più di 100 giorni (vedi referti medici, certificati e cartelle cliniche). A riguardo possiamo trovare solo sdegno per chi non è solidale con chi ha subito un incidente di tale spessore ed un trattamento umano di così pessimo valore.


6) Siamo stati avvertiti solamente alle ore 16.48 della certezza dell’incontro tra noi dipendenti e la dirigenza dell’azienda alla presenza del Prefetto. Quindi la nostra buona fede è dimostrabile, senza alcuna ombra di dubbio, dal fatto che siamo rientrati il giorno dopo per lavorare in accordo con il responsabile della filiale ed il suo diretto superiore.


7) Per quanto riguarda la salute della nostra filiale e di quella dell’Informatica Umbra le informazioni ricevute da un responsabile in maniera esplicita, di fronte a 5 (cinque) dipendenti, sono state alquanto allarmanti. Su questo argomento ci riserviamo di confermare, dopo il colloquio con i vertici dell’azienda alla presenza del Prefetto, quanto di nostra conoscenza in questo momento.


8) Nessun dipendente ha mai pensato di utilizzare il Vostro sito per ragioni personali che non siano condivisibili da quanti hanno sofferto come noi situazioni di questo tipo e non firmato a titolo personale.


I dipendenti della Data Service spa di Perugia non ritengono di dover dare ulteriori spiegazioni se non, vista la delicatezza del momento, dopo che avranno saputo con certezza gli sviluppi futuri dell’azienda.
Chiedono pertanto, nel rispetto delle più elementari regole deontologiche ed umane, di porre fine a qualsiasi strumentalizzazione da parte di chiunque nei riguardi degli accadimenti e delle persone coinvolte in questa spiacevole situazione.

I dipendenti.

Domenico Santini
Paolocarlo Donati
Luca Thomas
Aldo Andrea Calvani
Florence Ballarani
Flavio Lo Vaglio
Michele Belardi
Federico Natazzi
Roberto Celesti

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