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piu' o meno 1000 persone hanno sfilato per il centro storico di firenze per dire no alla guerra. c'erano le donne in tailleur con le frasi di de andre' che si danno spesso appuntamento presso ponte vecchio, quelli che esprimevano cordoglio per le vittime con fiaccole e volonta' di manifestazioni silenziose, le rappresentanze politiche ufficiali e quelle un po' meno. c'erano bambini che scrivevano frasi da "educazione alla pace" in un lenzuolo bianco stesso in piazza duomo e chi improvvisava cartelli per esserci a proprio modo. c'era chi voleva fare un minuto di baccano e chi non voleva musica nel corteo e chi ballava e in coda al corteo mandava musica a tutto volume. c'era una bandiera anarchica e i cinesi che si fermavano sorridendo ad una bancarella con pamphlets inneggianti a marx e al comunismo. c'era un no alle politiche proibizioniste e guerrafondaie seguito da un mettete erba nei vostri cannoni e c'era un date l'iraq agli iraqeni. c'erano bandiere palestinesi e uno striscione contro il muro e c'erano gli statunitensi contro la guerra che urlavano piu' di tutti. c'era il laboratorio per la democrazia a cui non era piaciuto il documento "radicale" ed "estremista" del social forum e c'erano pezzi di sindacato sparsi che avevano disubbidito agli ordini dei loro capi. c'era qualche, forse uno, stendardo di amministrazione comunale. qualcuno c'era e qualcuno no. forse non c'erano migranti, stranieri,- quasi a dimostrare che qui non colonizza nessuno come mai nella storia e' stato - disoccupati che non pagano gli esorbitanti affitti di case in miniatura della firenze che pensa alle poverta' altrui ma non bada per nulla a quelle che esistono nella propria citta'. per le guerre che si combattono a firenze c'e' tempo. meglio pensare all'iraq. cosi' ci sentiamo piu' buoni e non ci pesa l'essere borghesi.