NUCLEARE: DIECI BLOCCHI, OGGI SPERANZA E INCERTEZZA

POTENZA - Sono ancora oltre dieci i blocchi stradali e quello ferroviario organizzati per protestare contro il decreto del Governo che ha previsto la realizzazione a Scanzano Jonico (Matera) del deposito unico nazionale delle scorie radioattive, all' inizio di una giornata che potrebbe segnare una svolta nella vicenda, anche se una certa incertezza domina ancora la scena.
Secondo quanto si e' appreso dalla Polizia stradale, i blocchi sono sull' autostrada Salerno-Reggio Calabria, chiusa al traffico da Lagonegro a Lauria, nel Potentino; nei pressi di Lauria; sulla statale Tirrena Inferiore, nei pressi di Tortora (Cosenza); sulla Basentana, tre blocchi a Grassano, Ferrandina e Pisticci; sulla Matera-Altamura; sulla Jonica, sulla sttaale Appia nei pressi di Pomarico (Matera); su una provinciale nei pressi di Grottole. Continua, infine, il blocco nella stazione di Metaponto di Bernalda (Matera) delle Ferrovie dello Stato, a causa del quale i treni non percorrono da giorni la linea jonica, fra la Calabria e la Puglia.
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Scanzano Jonico rimane il sito ideale per lo stoccaggio dei rifiuti radioattivi nazionale, lo dice il ministro dell'ambiente Matteoli confortandoci che comunque sono stati presi in considerazione altri 20 posti.
Io sono di Laterza (TA), a pochi km da Scanzano, sapevo da tempo di questo problema che coinvolgeva anche il nostro territorio; quando è stato fatto il decreto con l'individuazione della località di Scanzano Jonico, ho pensato ad un articolo che ho letto su di una rivista "l'Astronomia " nel Giugno 2000.
L'argomento era lo Tsunami (maremoto), questo articolo mi interessò perchè riportava un esempio che riguardava il nostro territorio cioè il golfo di Taranto.
L'ipotesi era la caduta di un asteroide nel mediterraneo nel bacino jonico:

Primo caso: Se il diametro dell'asteroide fosse di 400m, si produrrebbero onde di 4m che, una volta giunte in prossimità delle coste, si trasformerebbero in onde di tsunami di 40m capaci di penetrare per molti km nell'entroterra.

Secondo caso se poi l'asteroide avesse un diametro di 5km, si innescerebbero onde con ampiezza dell'ordine di un centinaio di metri che, interagendo con la terraferma, darebbero origine a vere e proprie montagne d'acqua in grado di ricoprire tutta la nostra costa e anche fino alla murgia.

Ora io mi chiedo, il nostro ministro dell'ambiente su quale base definisce Scanzano Jonico sito ideale?

Questo governo mi sembra una banda di matti che ci sta portando tutti quanti alla rovina!