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L'informazione globale a Ginevra
by da liberazione Wednesday, Dec. 10, 2003 at 10:33 AM mail:

articolo pubblicato su liberazione di domenica 7 dicembre

L'informazione globale a Ginevra
"Non sarà un altro G8", rassicurano i media e le autorità ginevrine riferendosi alle manifestazioni di giugno, "non temiamo violenze e devastazioni". Ma diplomazia fa sempre più rima con polizia, e per ogni evenienza 2200 poliziotti e soldati svizzeri garantiranno la sicurezza del World Summit on Information Society, in programma dal 10 al 12 dicembre. In effetti, la manifestazione in programma venerdi 12 a Ginevra non vedrà in piazza le centinaia di migliaia di persone che protestarono contro il G8. Tuttavia, la settimana prossima molte iniziative si svolgeranno intorno al Summit per sottolinearne difetti e limiti. Le Ong e le associazioni della "società civile", invitate ufficiali del Summit, approfitteranno dell'occasione per incontrarsi in una serie di eventi paralleli nelle sale del PalaExpo di Ginevra. Sarà un modo per affrontare i temi che, nonostante le pressioni della società civile, non hanno trovato adeguato spazio nel Summit ufficiale. L'offerta di partecipare al Summit, infatti, si è rivelata una polpetta avvelenata per le Ong, che hanno minacciato di abbandonare un vertice troppo accomodante con le lobby dei media e della comunicazione. Giovedi 11, la campagna Cris (Diritti alla Comunicazione nella Società dell'Informazione, www. crisinfo. org) organizzerà un "Forum mondiale" dedicato al ruolo della comunicazione nella lotta contro povertà, guerra e violazione dei diritti umani nel mondo. Anche il tema della proprietà intellettuale verrà affrontato lo stesso giorno al Palaexpo, visto che la dichiarazione ufficiale ha lasciato insoddisfatte le associazioni coinvolte dall'Onu, per lo più promotrici di software libero e libero accesso all'informazione. Su questo interverrà Richard Stallman, celeberrimo fondatore della Free Software Foundation, una delle più attive nella lotta contro brevetti e copyright.

Il giorno dopo si incontreranno i media comunitari di tutto il mondo per il Community Media Forum. Dalle radio di villaggio africane alle televisioni di quartiere europee, infatti, i media tradizionali arrivano dove Internet è ancora lontana, svolgendo un ruolo sociale e politico spesso decisivo, come nella resistenza contro il fallito golpe anti-Chavez in Venezuela.

Ma c'è chi dall'inizio aveva fiutato la trappola del Summit, e farà base nell'attrezzato centro sociale "l'Usine" di Ginevra. Dal 6 al 14 dicembre, infatti, ospiterà "WSIS? WE SEIZE! ", una settimana di iniziative di mediattivisti, hackers e associazioni di migranti riuniti nella piattaforma Geneva-03 (www. geneva03. org). Sono previsti incontri e dimostrazioni pratiche che la comunicazione e l'informazione possono ormai essere realizzate in autonomia dai grandi circuiti industriali, grazie alla condivisione di saperi e tecnologie permessa dalla rete. Verrà presentato, ad esempio, il progetto High Noon, che sfrutta lo scambio di produzioni video via Internet, sovvertendo l'uso passivo della televisione tradizionale. Inoltre, chiunque potrà conoscere e imparare l'uso di tecnologie comunicative tanto potenti quanto accessibili come lo "streaming", che trasforma ogni computer collegato alla rete in una potenziale stazione radiofonica. Nel teatro collegato al centro sociale, infine, si svolgeranno conferenze e dibattiti su temi diversi, dalla "politica dell'informazione" alla lotta per l'accesso ai farmaci.

La contestazione contro il Summit sarà dunque vivace e cosmopolita. Ma forse la grana più spinosa verrà dall'interno del Summit: gli impiegati dell'Unione Internazionale delle Telecomunicazioni, assunti per organizzare l'iniziativa, sono in agitazione sindacale per ottenere il prolungamento dei contratti che termineranno all'indomani del WSIS. Insomma se l'Onu sperava in un summit all'insegna dell'ottimismo, resterà delusa.

Wsis? l'informazione siano noi

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