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COMUNICATO STAMPA
Il 12 dicembre pomeriggio, dalle ore 17, sotto le pensiline dei bus di piazza Stazione, si è svolta un'iniziativa di partecipanti al Firenze Social Forum a sostegno e in solidarietà con il personale dell'ATAF in vista dello sciopero degli autoferrotranvieri di lunedì 15. La manifestazione si è sostanziata nell'appendere alle porte degli autobus locandine (col testo che trovate in fondo) ben in vista da parte degli utenti; è stata ben accolta sia dagli autisti che erano in attesa di iniziare il loro turno, sia dai viaggiatori che hanno manifestato tutti, SENZA ECCEZIONI, di comprendere il malcontento dei lavoratori ed hanno espresso solidarietà. Ha fatto piacere vedere che la campagna di demonizzazione di politici e TV nei confronti di questi lavoratori - che non vedono il rinnovo del contratto da due anni e cui non sono stati mantenuti impegni presi - non ha avuto effetto sulle persone. Il commento più comune è stato del tipo "Li capiamo benissimo, anche noi ci sentiamo presi in giro, non ce la facciamo più con i nostri stipendi". Il Firenze Social Forum ha ritenuto particolarmente importante la vertenze degli autoferrotranvieri perchè investe tre problemi molto attuali: quello sel salario dei lavoratori, quello del diritto di sciopero praticamente impedito da norme troppo restrittive, quello del servizio pubblico dei trasporti che nessuno pare voler prendere in seria considerazione.
Testo della locandina appesa a pensiline e sugli autobus
I TRANVIERI NON SONO MOSTRI Hanno scioperato lo scorso 1 dicembre in tutta Italia per chiedere condizioni di lavoro decenti, salari sufficienti per vivere. A Milano hanno deciso di non rispettare le regole che pretendono di garantire i cittadini utenti, ma che in realtà servono solo ad impedire di scioperare. Ci sono state invettive e una campagna per demonizzarli. Il 15 incroceranno di nuovo le braccia. Come si può accusarli di non pensare agli utenti? Se per una volta bloccano il servizio di trasporti delle città, che dire delle condizioni in cui tutti i giorni gli utenti sono costretti a viaggiare? Che cosa dobbiamo dire degli amministratori che vedono solo possibilità di sopprimere corse, linee, distruggere posti di lavoro in nome di compatibilità che vanno solo a vantaggio di pochi privilegiati? Che cosa dire delle condizioni dei trasporti urbani che non sono nemmeno l'ombra di un servizio pubblico capace di far rimanere i mezzi privati a casa, di ridurre anche solo un po' l'inquinamento che ci avvelena? La loro protesta è la stessa di tutti gli altri lavoratori che vedono gli stipendi fermi e l'aumento della vita che vola alto, ben sopra le chiacchiere di politici e dotti matematici prezzolati. La loro protesta è anche la nostra. Perché tutti siamo lavoratori e utenti. Tutti, come lavoratori e come utenti, vediamo che i nostri diritti e le condizioni di vita declinano paurosamente. Perché loro e noi chiediamo diritti e una vita degna di un paese che si pretende una grande potenza industriale. Per questo abbiamo deciso di sostenerli pubblicamente per la loro vertenza che è anche per tutti noi: per un servizio pubblico valido, per un salario decente, per città vivibili. Oggi scioperano loro, domani forse lo faremo noi. Tutti insieme per chiedere che la barbarie della povertà non dilaghi nelle nostre città e nella nostra vita. Firenze Social Forum
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