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Lettera di Babbo Natale per te
by Babbo Natale Precario Friday, Dec. 19, 2003 at 4:09 PM mail:

Anche quest'anno arriverò nelle vostre case, mi tocca.


Che volete fare, io non lavoro tutto l'anno, ma solo pochi giorni, quelli del natale. Sono un Babbo Precario, peggio di me sta solo la Befana, che lavora addirittura un solo giorno l'anno.
Nessuno si chiede come riesco a vivere il resto dell'anno.
Lavoro pochi giorni e il resto dell'anno devo inventarmi le peggio cose per vivere. Affitto le renne ai turisti, vendo foto di natali passati, debbo
contrattare con i produttori di giocattoli i costi che ogni anno diventano
sempre più alti. A proposito di ciò, quest'anno il carovita rende tutto più difficile. Non so cosa potrò portarvi. Non sono un garantito, non ho diritti e quindi non potrò garantirvi il diritto al regalo, a vivere un natale felice e spensierato.
Sono un Babbo Precario, come tanti lavoratori di questo centro commerciale, ho un contratto a tempo determinato (solo per le feste natalizie) non riesco a garantirmi cosi l'affitto di una casa, la possibilità di studiare, il mio unico mezzo sono le mie povere e stanche renne e non posso girare con i mezzi pubblici perché hanno aumentato i biglietti, figuriamoci con i treni e con gli aerei. Sono finito tra gli spot pubblicitari senza che nessuno mi pagasse un euro, e malgrado tutto ciò, la società dei consumi, pretende che a natale, quando lavoro, faccia anche lo spiritoso, elargisca sorrisi a tutti e dimostri generosità.
Ma domando a voi, miei carissimi amici, ma come è possibile che un precario possa vivere una vita cosi?
Non ho diritti, non avrò la pensione perché i contratti che mi fanno non
danno alcun diritto, non posso programmare il mio futuro perché non so come potrò vivere il resto dell'anno. Avrei bisogno di un reddito garantito, anche quando non lavoro, perché sono sempre in giro per voi, per cercare nuovi regali per il prossimo anno, sono in continua produzione anche oltre le feste di natale. E poi ancora, il carovita! I costi dei consumi sono alle stelle e non posso permettermi granchè. Lo stipendio che avrò per il mio lavoro di natale non mi permetterà di viverci tutto l'anno. Sarebbe quindi utile che ci accordassimo per questo nuovo anno che sta arrivando.
Direi che potremmo fare cosi: voi smettete di scrivere letterine a me e io
smetto di scrivere questa letterina a voi.
Potremmo fare che ci accordiamo per scrivere una letterina comune,
cominciando per esempio a chiedere un abbassamento sui prezzi, invitando le multinazionali, le catene che distribuiscono i consumi, i supermercati a fare sconti almeno del 50% sui prodotti di largo consumo e un adeguato sconto sui beni di lusso perché tutti ne possano usufruire (vogliamo poter viaggiare tutti oh no??? le mie renne sono stanche!).
Potremmo accordarci perché siano garantiti i trasporti gratis per chi è
precario, per chi ha una pensione che non gli permette di arrivare a fine
mese, per gli studenti. Potremmo metterci d'accordo per rivendicare insieme il diritto alla salute, per essere curati quando siamo malati.
Potremmo cominciare a camminare insieme e pretendere che la casa sia un diritto per tutti, che venga tolta dalle mani delle immobiliari private la
gestione del mercato degli affitti.
Potremmo riprenderci spazi abbandonati e farne degli spazi di libera
socialità tra le persone, pretendere il diritto alla cultura, entrare gratis
nei musei, nei cinema, fare in modo che i precari non paghino nulla e abbiano diritto all'accesso alla cultura, alle nuove tecnologie, all'informazione.
Potremmo desiderare tutti insieme che la guerra finisca, che si smetta di
investire in armi, che i governi smettano di spendere denaro per le spese
militari e si ridistribuiscano a tutti i soldi che producono morte, per
produrre invece una vita migliore.

Potremmo tutti insieme urlare che vogliamo un
REDDITO GARANTITO PER TUTTI E
TUTTE LAVORO O NON LAVORO
ma non per sopravvivere, ma per non essere più
ricattati da salari bassi, costretti ad accettare il primo lavoro che ci
capita, per poter avere il diritto di scegliere il lavoro che vorremmo fare,
per potere avere tempo a disposizione senza essere legati al ricatto continuo del lavoro e stare con i nostri cari, dare vita alla nostra creatività, alla socialità con i nostri simili. Per costruire un altro mondo possibile e necessario. Certo, come tutte le letterine di natale, ci raccontiamo dei buoni propositi, esprimiamo i desideri, ma se non cominciamo a raccontarceli come faremo ad averli?

Per questo oggi sono qui e voi siete qui, per passare un natale felice, ma
perché questo sia, abbiamo bisogno tutti di nuove garanzie, di diritti
uguali, di non essere spremuti come limoni, di non sentirci presi in giro
dalla pubblicità che ci dice grazie perché consumiamo e facciamo girare
l'economia; siamo qui per chiedere che i prezzi siano abbattuti e che siano garantiti i nostri diritti di esseri umani.
Sappiate che mentre voi fate le vostre spese natalizie loro trattano i
precari come immondizie. Parliamoci chiaro, mentre c'è chi vive un natale di precarietà, c'è chi consuma a volontà.

Anche quest'anno dunque, babbo natale ormai definitivamente precario, è qui con voi, tra di voi, io sono voi e voi siete me, ma stavolta ho deciso di parlare a voce alta insieme ad altri precari come me. Forse da quest'anno per essere più buoni, dovremmo cominciare a pretendere i nostri diritti, dovremmo pretendere la possibilità di vivere e non più di sopravvivere.

Buon Natale e felici feste; ah, per pura curiosità, vedi un pò cosa ti
rispondono con questo coupon?

Tu fai ricca l'azienda, ma chi ci lavora dentro, quanto ricco è???
Sei proprio sicuro che stai facendo girare l'economia, oppure partecipi all'arricchimento di pochi contribuendo involontariamente al tuo stesso sfruttamento? Quanto hai deciso di spendere questo natale per essere felice? Sei sicuro che il tuo stipendio ti permetterà di avere tutto ciò che desideri per avere un natale felice? Quanto del tuo stipendio andrà in futili consumi per poterti sentire spensierato? E' giusto sai, sentirsi spensierati, ed allora facciamo in modo che sia, abbassiamo i prezzi, aumentiamo i salari, chiediamo un reddito garantito per tutti!

Perché quando lavori produci, perché quando consumi produci lo stesso.
Sappi che hai diritto ad uno sconto, perché hai diritto a vivere un felice
natale!.

STOP PRECARIETA'
REDDITO PER TUTTI LAVORO O NON LAVORO
GUERRA PER NESSUNO

Tuo babbo natale precario ti manda i saluti anche la befana che si sta
preparando per il suo unico giorno di lavoro (ha la scopa a fare la revisione e quest'anno non ha ancora pagato il bollo).

P.S.: Babbo natale precario da oggi partecipa all'assemblea metropolitana contro la precarietà e per il reddito per tutti e tutte.

sabato 20 dicembre
ore 17:00 azione comunicattiva
Via della primavera
centro Commerciale Primavera (Centocelle, Roma)

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