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Il 'boom' della pornografia negl’Usa
by Child Saturday, Dec. 20, 2003 at 3:04 PM mail:  

Qualche informazione sulla vita edonistica dell’esercito americano, le secche del sesso per ‘viveur’ in America ed altro in generale su pornografia ed erotismo. Origine dell’emblema post-natalizio della befana con la scopa, che porta i regali.






1. Il ‘pornogate’

Da un servizio in ’60 Minutes’ ho appreso che un alto ufficiale, superdecorato, dell’esercito statunitense è stato privato della lauta pensione di cui avrebbe potuto godere negli ultimi giorni di scadenza del suo legame professionale. Ciò per il fatto che pochi giorni prima del congedo definitivo un soldato gli ha incendiato l’appartamento. Siccome questi voleva far carriera aveva paura che le immagini porno girate dall’ufficiale con una videocamera e che lo vedevano protagonista di balletti rosa in casa dell’amico omosessuale divenissero di pubblico dominio. Forse ha pensato che il suo superiore, essendo giunto al termine della carriera, non avrebbe avuto rogne. Invece lui, essendo solo all’inizio, sì. Ma così non è stato. Le indagini, una volta appurato che si trattava d’una coppia ‘gay’, hanno determinato una presa di posizione severa da parte del Pentagono. Vale a dire il colonnello, se ricordo bene il grado dell’ufficiale superiore, è stato privato degl’assegni previdenziali con la scusa che aveva disonorato l’esercito americano. Il tutto per una cifra piuttosto alta. Codesto depauperamento della pensione ha scatenato l’ufficiale statunitense, che ha denunciato l’Esercito per la sua ‘pruderie’, asserendo che l’accaduto aveva sì un carattere giudiziario ma era totalmente privato. L’Esercito non aveva il diritto, a suo dire, d’indagare sui gusti sessuali individuali degli appartenenti al corpo ufficiali; specialmente in casi come quello da lui vissuto nei quali non si era recato alcun disturbo ai sottoposti od ai colleghi, ma anzi l’interessato aveva servito l’Esercito in maniera esemplare ( anche in Vietnam tra l’altro ), ricevendo medaglie di merito. L’ufficiale faceva inoltre osservare che girare filmati a luci rosse in privato era una prassi comune da parte di persone come i militari che forzatamente possono usufruire del sesso soltanto sporadicamente. Non toccava al Pentagono stabilire i gusti dei commilitoni.
Codesto modo di procedere, ossia il disinteresse generale per i “servitori della patria”, lo si è notato anche in altri casi ove il sesso non c’entrava nulla. Per esempio quando si rese evidente che tutti i reduci della Guerra del Golfo erano malati di una particolare sindrome, detta appunto “del Golfo”. Si mise a tacere il tutto e persino un colonnello, che ne soffriva, fu minacciato da sconosciuti se avesse spinto in avanti la causa. Che qualcosa di poco pulito vi sia dietro certe manovre del Pentagono, il quale vuole risparmiare sulle pensioni degli alti ufficiali ma butta via i soldi per armarsi sempre di più, lo dimostra un’altra vicenda a parte la malattia provocata dall’uranio impoverito. Durante la guerra del ’91 furono presi prigionieri dei combattenti americani, che subirono tremende torture. Alla fine del conflitto, in base ai regolamenti internazionali, gli Stati Uniti richiesero a nome loro al Governo Iracheno un risarcimento danni, che in termini monetari era piuttosto cospicuo. Lasciamo perdere sulla giustezza o meno di questa richiesta, sta di fatto che i soldi arrivarono, ma il risarcimento non avvenne egualmente. Il danaro è stato alfine congelato e i prigionieri, ora che il regime del Raìs è caduto, non hanno avuto alcun ritorno finanziario nonostantive le loro continue rogative presso chi di dovere. I soldi ci sono, ma servono per la ricostruzione….. In altre parole se li pappano le multi.


2. Attenzione, una nuova erotomania si diffonde!

In un servizio successivo la bella trasmissione di cui sopra ha presentato altre notizie scabrose, questa volta sulla diffusione della pornografia ‘tout court’. Una diffusione massiccia, ognora più invadente, quasi programmata. Inutile negare che essa sia stata favorita dall’utilizzo sempre più massiccio dell’elaboartore elettronico e del videoregistratore. I film porno prima avevano un tono prevalentemente maschilista, come ancora avviene da noi; invece negli Usa si stanno moltiplicando i film girati da registi-donne, che danno maggior importanza ai fattori dell’erotismo femminile. Baci, languide carezze, uno spirito femmineo diffuso. Anche coi locali, mi è parso di vedere in altro canale, sta avvenendo la stessa cosa. Ovviamente il trionfo di una sessualità di tipo maschile è maschilista, quella di tipo femminile è femminile e basta, non femminista…. Gli ‘strip’ diventano così un passatempo innocuo, per amicizie ‘senza pregiudizi’. Come si sa, le donne hanno sempre ragione.


3. Porno for ever

A Las Vegas si tiene una fiera annuale del film pornografico. Ora vi partecipano anche coppie “normali” in visita occasionale. Questo almeno dice il marito, la moglie confessa invece di esserci andati apposta. Una volta erano le donne a mentire, con l’inversione del ruolo è cambiata ogni regola! Si capisce lontano un miglio, da certe inverviste anche ai ‘vip’, che adesso la pornografia fa scuola d’erotismo. Si estende a macchia d’olio. La vecchia distinzione fra eros e porno sta cadendo. Il “soft” non piace più a nessuno, vogliono tutti l’”hard”. Un tempo il porno era relegato a pochi ‘viveur’, si giravano filmine nascostamente, nessuno ne sapeva niente. Solamente in tempi recenti quelle immagini sono venute di pubblico dominio e, considerato che sono state fatte in BN ( pellicola naturalmente ), appaiono persino cosa rara e pregiata. Diciamo che il successo dell’erotismo e della pornografia sono strettamente legati alla chiusura delle cd. ‘case chiuse’. Non a caso fu ‘Playboy’ negli Anni Cinquanta a rompere il ghiaccio, sfruttando la bellezza di Marilyn Monroe, sulla quale la rivista ha costruito un impero finanziario. Poi sono venuti fuori Penthouse e Playmen. Marilyn non fu la prima ‘pin-up’, prima di lei c’era la bruttina ( bionda ) Jean Harlow e soprattutto la bellissima ( bruna ) Betty Page. La bionda Monroe fu dunque un’imitazione metà dell’una metà dell’altra, un’imitazione che personalmente non mi è mai piaciuta. Mentre adoro le immagini dell’ingenua e fresca di lei ragazza prima del successo ( Norma Jean ), coi broccoletti rosso-castani.
Via via però l’erotismo è venuto a stancare e quindi il cinema s’è avventurato nel pozzo senza fondo della pornografia. Esistono qua e là degli autori dediti ad un genere a metà fra le due cose, con capacità artistiche e professionali notevoli. In quello stile sono stati prodotti film di qualità. Ad es. ‘La Regina della Notte’, che non esito a definire un capolavoro, nonostante l’intrallazzo demonico. Parlo del film di Borowczyk, non dell’omonima porcheria strettamente porno. L’autore s’inserisce in quello sparuto gruppo di registi eroto-satanici alla Polanski, che mescolano intellettualità più o meno aulica a sadismo, con inquadrature e sequenze molto accattivamenti (1). L’amplesso finale del protagonista dela ‘Nona Porta’ ( Johnny Depp ) rappresenta il coito rituale con Lilith, la demonessa per eccellenza. È significativo che anche un regista acclamato come Kubrick si sia dedicato alla fine della sua onorata carriera a un’opera come ‘Eyes Wide Shut’ ( Occhi assolutamente chiusi ), che taluno (2) riporta alle sceneggiate porno-cerimoniali di un Salieri. Si deve sapere che Tom Cruise e Nicole Kidman hanno frequentato un relativamente celebre albergo dell’Isola di Wight, il Priory Bay Hotel, secondo quanto mette in luce il solito David Icke (3), che abita infatti da tempo sulla magnifica ma per certi versi tenebrosa ex-Isola del Drago. Nell’ultima opera di Stanley Kubrick è tracciato il quadro di una non ben definita associazione occulta ( un ramo degl’Illuminati probabilmente ) della provincia americana, dedita a pratiche sessuali improprie, di tpo tantrico. Un tantrismo deviato ovviamente. Del resto in alcuni film pornografici minori non si ha vergogna a mostrare come le cose stiano realmente. Ovvero la pornodiva o le porno dive adorano direttamente una figura con le corna, evidentemente il Maligno, seppure talora in veste faunesca. Come amano autodefinirsi, simili cultori rappresentano dei frequentatori del Sentiero Sinistro.


4. Pornografia ed erotismo

La matrice sacrale ( nel senso primario del termine ‘sacro’, cioè nel contempo ‘benedetto’ e ‘maledetto’ ) è talmente evidente nell’eros e nella prostituzione che non sarebbe il caso d’insistere se non fosse per i pregiudizi intervenuti storicamente nella cultura europea a causa di certo moralismo cristiano. Tuttavia le due componenti, divina e demonica, si sono distanziate e poi scisse via via. E l’una più aderente all’eros ierogamico, l’altra più prossima ad una funzione prostitutoria, hanno finito per rappresesentare in contrapposizione la lotta perpetua fra il Bene e il Male. Non è esattamente così, sto semplificando per esigenza di comunicazione, ma certo l’erotismo ha mantenuto assai più della pornografia quel fascino nei confronti del sesso generato dallo stupore originario verso la creazione. Nell’India tradizionale si assimilavano le vulve delle femmine ai fiori variopinti e quel doppio alveo era percepito come il flusso sempiterno di Kâma, signore del desiderio in senso cosmicizzato. L’erotismo è dinamico, è shaktico; mentre la pornografia è più stregonesca, avendo conservato in una veste maggiormente elaborata la maledizione delle meretrici babilonesi. Non a caso una delle principale linee di sviluppo del satanismo contemporaneo si rifà al culto babilonese, a Babilonia intesa – a rovescio dell’Apocalissi giovannea – come la ‘Grande Meretrice’. Per questo si utilizzano le prostitute.bambine, che un tempo costituivano una forma di prostituzione asasai ambita in Mesopotamia. Di qui il vocabolo ‘lolita’, lanciato letterariamente dal romanziere russo Nabokov, e sviluppatosi recentemente sul ‘web’ in una fenomenica di dimensioni esageratamente commerciali; tanto che hanno dovuto intervenire le autorità, facendo purtroppo il polverone, col risultato di criminalizzare ingiustamente la pedofilia ed alzare i prezzi. I veri pedofili, non commettono crimini, si limitano ad avere un po’ particolari, come gli omosessuali. Prima si criminalizzava l’omosessualità, poiché la si considerava immorale. Oggi si fa lo stesso con la pedofilia. Mentre i veri criminali, quelli che tagliano la testa agl’infanti o li stuprano a scopi rituali, sono lasciati impuniti; dato che hanno l’appoggio tacito delle autorità in molte parti del mondo, Usa compresi. In Messico vi è un posto ( Chihuahua )(4), al confine col Texas, ove ragazze giovani e non più giovani – a dimostrazione che non si tratta di pedofilia, come molti moralisticamente diagnosticano – vengono prelevate da appositi furgoni e poi spariscono nel nulla. Delle croci rosa sono sorte per ricordare quelle donne, ma le indagini della polizia non approdano mai a nulla per le complicità ad alto livello.
Le vere lolite erano adoperate anche nei rituali positivi, in quanto adoratrici di Lilith, che non era per gli antichi necessariamente una demonessa. Nell’ebraismo non canonico infatti è considerata una delle tre spose di Adamo. Ed in India la dea Lalitâ ( letter. ‘colei che gioca’ ) ha mantenuto il carattere di magia bianca che aveva in principio. Anche presso i Romani il culto delle Vestali, connesso alla venerazione di Aldebaran e delle Sei Pleiadi ( donde gli appellativi alle donne lascive di ‘oche’ o vacche’, giacché Aldebaran costruisce l’Occhio della costellazione del Toro e le Pleiadi erano le ‘Ochette’ celesti ), aveva carattere per metà virginale per metà prostitutorio. La leggenda di Rhea Silvia e della nascita dei Gemelli ( astrali )(5) insegna in proposito. Pure il culto della ‘Kumârî in Nepal ha origini consimili. L’ossequio verso la verginità è però l’eredità di una tradizione più antica, in cui si venerava al contrario l’anzianità. La prostituzione nacque dal sacerdozio femminile. Le vedove dei villaggi diventavano prostitute e congiungendosi con tutti i maschi che lo volevano adoravano il nume interiore senza forma, in cui il loro marito defunto era andato ad incarnarsi. Nonostante tali nobili origini la prostituzione è decaduta, sino a significare il suo opposto, ossia la dispersione nel mondo dei sensi. A ricordare tuttavia l’antica origine positiva del simbolo rimangono emblemi come quello della Befana, a dorso di scopa, che porta i regali ai bambini. Le prostitute-sacerdotesse, in tempi assai più giocosi di quelli odierni, insegnavano infatti ai ragazzi a “diventare uomini”. Una specie di pedofilia rovesciata, con la vecchia donna a fare da maestra del sesso e dell’amore. Oggi le vecchie non le vuole vedere più nessuno, solo donne giovane, che rischiano da un giorno all’altro di essere picchiate o massacrate. Ci siamo civilizzati e abbiamo costumi molto più morali! Per questo il porno domestico dilaga.





Note

(1) In una sequenza del primo tempo del film si vede la protagonista femminile ( la splendida Marina Pierro, nella parte di Miriam Gwen, una “pedante” prostituta di alto livello ) che è toccata fra le gambe dal protagonista maschile ( l’evanescente e longilineo Hugo Arnold, interpretato da Matthieu Carriere ). La scena avviene in un metrò e si compone di dialoghi di difficile comprensione, siccome a doppio senso, sulla “sapienza della meretrice” che si spinge più a fondo di quanto l’interlocutore possa pensare. Mai si era vista una scena più sconvolgente dal punto di vista erotico, con la cinepresa che s’incunea fra le gambe della donna, senza mostrarne il viso per un bel po’. Quasi fosse davanti a certe Afroditi greche, nelle quali resta intatto il loro fascino, pur essendo senza testa. Solo Bergman in una sequenza del ‘Teatro dei burattini’ vi era andato vicino, mostrando uno spogliarello-danza sensazionale.
(2) La mia informazione è tratta da D.Icke, Figli di Matrix- Macroedizioni, Diegaro di Cesena ( Fc ) 2002, Cap.14, pp. 409-13.
(2) E.Albrile, Abissi gnostici- Episteme, on line, passim.
(3) All’argomento è stato dedicato uno Speciale del Tg 1 qualche domenica or sono, di cui forse tornerò a parlare presto più in dettaglio.
(4) Alcune rappresentazioni tarde di Romolo e Remo dipingono due stelle sopra la capanna dei neonati, mostrando la relazione fra i capostipiti dell’Urbe e Castore/Polluce ( l’asterismo dei Gemelli ).

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