Una giornata di picchetti ai depositi degli autobus, a Firenze, che si è conclusa con la precettazione decisa dal prefetto Gian Valerio Lombardi e con una coda di protesta espressa nei cartelli esposti sul parabrezza dei pochi mezzi rientrati in servizio solo dopo le 17 nei quali è stato scritto: "Lavoro perché precettato".
Picchetti realizzati mettendo autobus di traverso davanti ai cancelli dei depositi per sbarrare l'uscita degli altri mezzi mentre in città crescevano le proteste degli utenti in attesa alle fermate.
Il blocco è scattato al mattino. I lavoratori hanno sorvegliato gli ingressi dei tre depositi Ataf, l'azienda fiorentina di trasporto pubblico. Di fronte al deposito più centrale, situato nella immediata periferia della città, in viale dei Mille, era stato messo un autobus la cui chiave di accensione era stata spezzata nel cruscotto per impedirne la messa in moto.
Solo due mezzi sono sfuggiti al blocco partendo dal deposito prima che venissero organizzati i picchetti, ma hanno potuto circolare solo per un paio d'ore perché i due autisti non sono stati sostituiti dai colleghi.
Intanto per tutta la giornata sono continuate le trattative tra sindacati e prefettura, mentre ai centralini di Comune e vigili urbani giungevano le telefonate di protesta degli utenti, molti dei quali ignari del blocco. Sulla questione è intervenuto anche il sindaco di Firenze Leonardo Domenici, che ha condannato le forme della protesta ed ha chiesto che venisse interrotta al più presto. Domenici ha perfino invitato i tassisti a potenziare il servizio.
La precettazione decisa dal prefetto Gian Valerio Lombardi, ha fatto uscire i primi bus dai depositi a metà pomeriggio. Come ulteriore forma di protesta gli autisti precettati hanno deciso di rispettare minuziosamente il codice della strada ed i limiti di velocità rallentando quindi il servizio appena ripreso.
Nessun provvedimento di precettazione è stato invece preso a Livorno, l'altra città toscana che insieme a Firenze è stata colpita oggi dal blocco del servizio di trasporto pubblico. La prefettura di Livorno ha scelto la strada di un incontro con i sindacati ed i lavoratori dell'azienda Atl. Nel corso dell'incontro è stato deciso che le segreterie regionali dei sindacati aprano un tavolo di confronto con la Regione alla quale saranno chieste risorse aggiuntive a quelle decise al tavolo nazionale.
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