Da “ItaliaOggi” di Giovedì 8 gennaio 2004 (i giornali padronali si accorgono dell’esistenza di autorganizzati e Cobas):
Trattative a Milano. Palermo e Savona più garantiste
I Cobas senza freni
Confermato lo sciopero per domani
Linea dura dei Cobas ferrotranviari dopo il cosiddetto “accordo truffa” del 20 dicembre sottoscritto dalle rappresentanze di Filt, Fit, Uilt, Faisa e Ugl. Per ottenere la riapertura immediata del tavolo con il governo “per la restituzione di quanto maturato dalla categoria (3mila euro arretrati e 106 euro di aumento mensile dallo scorso dicembre)”, i sindacati autonomi hanno confermato per domani uno sciopero del trasporto nazionale di 24 ore cui aderiranno molti dipendenti dei sindacati confederati con qualche accezione sparsa per l’Italia. Così, mentre a Milano comune, prefettura, sindacati e Atm hanno discusso fino a tarda serata per risolvere in meglio la situazione, e le città di Palermo e Savona, hanno proclamato rispettivamente l’astensione allo sciopero e l’importanza di garantire servizi ai cittadini, i sindacati autonomi dei ferrotranvieri avevano già chiuso la partita. “Le ragioni che hanno portato alla proclamazione dello sciopero sono più forti che mai”, hanno dichiarato i rappresentanti dei Cobas, “siamo lontani dal recupero del salario perso in questi anni”, hanno ribadito, “ciononostante Cgil, Cisl e Uil non hanno sentito il bisogno di fare l’unica cosa che andava fatta, cioè consultare i lavoratori”. Le critiche riguardano il tavolo milanese di confronto tra sindacato e azienda con la mediazione del prefetto con cui le parti cercano di evitare la paralisi della città: “La nostra posizione è quella di continuare il confronto”, ha dichiarato Amedeo Giuliani, segretario generale della Uil Milano, “anche se un accordo sul testo avanzato è difficile in quanto prevede modifiche strutturali all’accordo del 2001, modifiche difficili da valutare in poco tempo. Comunque”, ha concluso il rappresentante sindacale, “non parteciperemo allo sciopero indetto per domani”. Da parte sua Carlo Magri, assessore al personale del comune di Milano, si è appellato al buonsenso dei Cobas: “Ci auguriamo che i sindacati capiscano e si mettano nella migliore disposizione *(1) ”, ha dichiarato, “e proporremo un testo da discutere insieme”.
*(1) nota di meletta: per “migliore disposizione” deve intendersi la posizione detta a “colubrina” o di “porgere il didietro”.
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