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Fasci contro massoni: due leggende a confronto
by Wolf Wednesday January 28, 2004 at 01:57 PM mail: wolf@wolfstep.cc 

Ci si potra' chiedere come mai un movimento come quello neonazista, creato da un ex adepto di una loggia in fondo paramassonica (la Thule), possa essere cosi' ostile alla massoneria. La risposta rimane nell'analisi tra i due movimenti, la quale mostra come essi siano diversi solo in quei tratti per i quali appaiono identici, e siano identici solo in quei tratti per i quali appaiono diversi.

In prima analisi, occorre definire bene quali siano le semeiotiche del potere dei due movimenti.

Iniziando dalla massoneria, si puo' partire da un'antica massima : "il trono del Re e' sempre sotto assedio". Con questa affermazione si soleva indicare il fatto che qualsiasi genere di potere o di istituzione subisce, oltre ad una naturale competizione interna volta a favorire il ricambio, anche un assalto dall'esterno, il cui obiettivo e' occuparne le risorse.

In pratica, per il solo esistere, ogni potere e' destinato a subire gli attacchi da tutti gli altri poteri, e da tutti i gruppi che al potere aspirano. Oltre ai meccanismi interni di ricambio del vertice.

A questo assioma fa eccezione un solo tipo di poteri: quelli occulti.

Ovviamente, poiche' non e' possibile assediare poteri e/o gruppi di cui non si conosce l'esistenza, e' chiaro che quanto sopra non e' vero per i poteri segreti.

Questa percezione fu molto chiara, nella misura in cui si ritenne opportuno ad esempio inserirla nella costituzione, quando essa vieta la costituzione di associazioni segrete.

Il legislatore si accorse con timore che lo stato stesso e' praticamente impotente contro il dilagare di associazioni segrete. E questo per un motivo molto darwinistico: il trono del re e' troppo impegnato a lottare contro il proprio assedio, e questo diviene uno svantaggio competitivo notevole.

Il re e' un bersaglio, non puo' camminare impunemente per le strade a controllare i suoi sudditi. Al contrario, l'adepto del gruppo segreto si.

La quantita' di svantaggi che un potere pubblico ha nei confronti di un potere segreto e' cosi' pesante che e' impossibile pensare che i poteri pubblici siano realmente sopravvissuti alla competizione.

Per semplice selezione, i poteri segreti devono aver sopraffatto quelli pubblici, per il semplice motivo che partono dal vantaggio competitivo di non subire un continuo assedio.

Se oggi esiste un potere, esso e' occulto. Punto.

Ovviamente, essendo la massoneria di oggi "abbastanza pubblica", dubito pesantemente che possa essere la depositaria di tale potere: noi sappiamo dell'esistenza della massoneria. Il potere che oggi governa sicuramente e' ben piu' segreto: diciamo che non sappiamo chi siano, ne' chi potrebbero essere.

Ma il luogo comune vuole che si tratti della massoneria. In effetti la massoneria tenta di controllare alcune parti dello stato, ma risultati che ottengono sono inferiori rispetto a molte azioni di Lobby del tutto pubbliche.

Considerando lo sforzo aggiuntivo che serve a tenere in piedi una massoneria, direi si tratti di un'attivita' ridicola e inconcludente. Una spece di barbecue per vecchietti che credono nella cabala e hanno una passione dialettica per le costruzioni edili.

Il nazismo , perlomeno il nazionalsocialismo tedesco, si pone lo stesso identico problema. Si pone cioe' il problema di come non essere soggetti all'assedio che riguarda ogni Re.

Il nazionalsocialismo pero' ottiene il medesimo risultato del potere occulto , usandone l'estetica ma non gli strumenti.

Mentre il potere occulto che ci governa oggi tiene in piedi l'illusione della democrazia, tiene in piedi l'illusione della liberta', e non ha alcun interesse a venire allo scoperto, il nazismo elimina l'assedio con uno metodo molto diretto: stermina gli assedianti.

Prendendo il controllo completo della nazione, e trasformando ogni cittadino in un delatore, esso realizza uno dei presupposti del potere segreto: nessuno puo' piu' fidarsi di nessuno, tranne chi tira le fila del gioco.

Del potere segreto di tipo massonico il nazismo usa anche un'altra tecnica. L'uso della simbologia. Il nazionalsocialismo si fonda sulla convinzione che la nazione abbia uno scopo, un obiettivo cosi' alto che alla fine dei conti qualsiasi componente della nazione sia sacrificabile rispetto a tale scopo.

Sul "Mein Kampf" leggiamo (libera traduzione dal tedesco)

"abbiamo tutti la sensazione che presto l'umanita' si trovera' ad affrontare tali e tanti problemi che sara' possibile superarli solo se una sola nazione, una sola razza, avranno il controllo di tutte le risorse e sapranno imporre un nuovo ordine"

Questa e' la convinzione che anima i nazionalsocialisti: essere parte di un bisogno, avere un obiettivo tale per cui ogni altra cosa e' di ordine inferiore. Legalita', diritti, umanita', persino la storia deve essere riscritta sulla base di questo superiore obiettivo.

Allo stesso modo si comporta la massoneria: essa ritiene di dover decifrare (allo scopo di ubbidirvi) un superiore disegno, impersonato e codificato dai maestri muratori che costruirono il tempio di gerusalemme codificandovi secondo un alfabeto segreto la summa di ogni conoscenza.

Una volta stabilito come esista uno scopo superiore, codificato e immutabile, come nel caso dei nazionalsocialisti i massoni si propongono di decifrare tale codice e di ubbidirvi ciecamente. Essendo tale codice prodotto dall' Architetto (una visione teosofica con tendenze veterogiudaiche del dio dei cristiani), esso e' superiore ad ogni cosa. La legalita', la storia, l'umanita' stessa, ogni cosa puo' essere riscritta alla luce di tale verita' che viene progressivamente chiarita dai massoni.

In questo, nazionalsocialismo e massoneria risultano essere identici: entrambi pretendono di avere le mani libere da ogni vincolo, in quanto animati da un superiore obiettivo. L'uno, nel caso del nazismo, scritto nell'inevitabilita' della storia, vista come un destino predestinato. L'altro, scritto nel codice divino che i massoni decifrano mano a mano.

Faccio presente che nessuno dei due codici e' "stone built": quello massonico puo' variare mano a mano che si scoprono nuovi pezzi del disegno divino, mentre quello nazista puo' variare per mano del demiurgo, il Fuhrer, il quale sa (e ha sempre saputo) quali siano i destini immortali gia' scritti per la nazione sin dall'alba dei tempi, e conservati nel sangue della razza.

In pratica, entrambi si costruiscono una dialettica che assegna loro le mani libere: per usare un'espressione di Goebbels "un nuovo tipo di uomini, cui ogni cosa e' permessa. La morale borghese e' morta dinnanzi noi".

In queste ragioni di differenza E uguaglianza si consuma il presunto conflitto tra nazismo e massonerie: come due galli in un pollaio, esse si scontrano per decidere chi dovra' gestirne le risorse. E si scontrano proprio perche' identiche.

Da un lato, il nazionalsocialismo necessita dell'adesione totale della razza allo scopo che le sarebbe stato assegnato: non partecipare a tale disegno equivale ad esservi nemici. Non puo' tollerare che alcune persone lavorino per qualcosa d'altro, e l'unico genere di fedelta' prevista e' quella verso il disegno totale stesso.

Quindi, il regime nazista non puo' tollerare la massoneria.

Ne' la massoneria puo' tollerare che vi sia un potere cosi' totalizzante da distogliere i suoi adepti dallo scopo supremo: stabilito che i massoni seguono ed interpretano fedelmente il disegno occulto divino, e' chiaro che nessun governo puo' pretendere di assegnarne altri.

Ed e' questo il punto focale del conflitto: i due contendenti lavorano per lo stesso scopo. Coinvolgere l'intera umanita' in un disegno che si suppone basato nel mondo dei miti e coinvolgere tutti , tutti senza esclusione di nessuno. E chiunque osi reclutare gente per qualsiasi altro scopo e' da combattere.

L'obiettivo finale e' identico: alla fine della fiera, tutto il mondo marcera' secondo un disegno divino (o un'ordine nuovo), interpretato e divinato dai demiurghi che stanno ai vertici. E tale disegno e' di importanza superiore, tale da giustificare qualsiasi cosa.

Alla fine dei conti, cambiano solo i metodi: la massoneria sceglie il metodo del segreto e del proselitismo per raggiungere i propri scopi, mentre il nazionalsocialismo segue la via della politica e della propaganda.

Capacita' di persuasione (dei nazisti) contro capacita' di relazione (dei massoni), in lotta per i medesimi obiettivi: sottomettere l'intero genere umano ad un disegno , ad un nuovo ordine, i cui unici interpreti si trovano ai vertici.

Non bisogna farsi ingannare dal fatto che massoni e nazionalsocialisti combattano tra loro: in realta' si tratta solo della lotta di due galli dentro il pollaio.

Il fatto che siano nemici non significa che siano differenti.

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Anche se ben scritto, ti sbagli °capire° Wednesday January 28, 2004 at 06:56 PM
Anche se ben scritto, ti sbagli °capire° Wednesday January 28, 2004 at 06:55 PM
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