Da siciliano ho appreso con stupore la notizia di arresto di Borzacchelli. Personaggio ambiguo certamente, dai "giri" strani ma forse sopravvalutato. Da maresciallo dei carabinieri prima e da deputato poi sarebbe riuscito ad intimidire il capo della mafia Provenzano attraverso un suo presunto prestanome Aiello. Il capo dei capi, addirittura, avrebbe preferito pagare più di due miliardi di vecchie lire e avrebbe indotto Aiello a donare a Borzacchelli una mega villa pur di farlo tacere ed evitare che si aprissero inchieste sull'imprenditore bagherese. Mah! Sarà che a memoria di siciliano non si ricorda una mafia tanto accondiscendente o remissiva o sarà che questa storia puzza troppo, comunque è difficile credere che Provenzano si sia fatto ricattare da un pesce piccolo piccolo piccolo come Borzacchelli, scegliendo di non risolvere la questione alla vecchia maniera di Cosa Nostra ovvero facendolo fuori. Il gip che conduce l'inchiesta spiega che questo atteggiamento è da ricollegare ad un nuovo modus operandi mafioso che preferisce fare patti piuttosto che spargere sangue. Mi chiedo però quanto sia possibile tutto questo. Eliminare un pericolo come Borzacchelli non avrebbe sicuramente riacceso i riflettori sulla mafia, trattandosi come ho detto di un pesce piccolo piccolo. Questo gesto sicuramente non avrebbe suscitato il clamore di una strage come quella di capaci o di via D'amelio, per citarne alcune, ma sarebbe stato solo un fatto di cronaca come altri. Evidentemente Provenzano, stando agli atti giudiziari, sarebbe diventato più realista del re tanto da scegliere di farsi ricattare piuttosto che usare le maniere forti. Difficile da immaginare. Non ho dubbi su quanto ha fatto Borzacchelli con Aiello. Certamente l'avrà ricattato, in mille modi, per ottenere denaro e benefici. Quello che mi chiedo, semmai, è se veramente Aiello sia un prestanome di Provenzano o se, invece, sia soltanto uno dei tanti imprenditori che hanno appoggiato Cosa nostra per arricchirsi?
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