COMUNICATO STAMPA

L'altro ieri ignoti (doppiamo supporre l'Enel ?) hanno tolto l'energia elettrica al centro sociale Ofiicina 99. E' la seconda volta in una settimana, ma stavolta l'intervento è stato più drastico, in quanto è stata rimossa l'intera cassetta dell'energia elettrica con tanto di buco scavato nel marciapiede (presumiamo senza nemmeno un'autorizzazione pubblica per tale buco). Questa iniziativa è grave perchè segue (e consegue) la volgare campagna di stampa che ha criminalizzato Officina 99 descrivendola come un'occupazione privatistica e "covo" di "presunti terroristi". Una campagna condotta con linguaggi e tecniche da "guerra fredda di paese" che pensavamo fossero finalmente superati. Questa iniziativa è grave anche perchè, fra le sue conseguenze, c'è il tentativo di azzittire radiolina, la prima radio autogestita che si è riproposta nella città di Napoli (tramite Officina 99) dopo un ventennio dall'assenza di tali esperienze.
Il centro sociale Officina 99 è un esempio di autogestione storico della nostra città, un'esperienza che ha costruito e costruisce immaginario sociale come luogo di attraversamento culturale e di aggregazione sociale a partire dai bisogni. Ben capiamo pertanto il significato anche simbolico di questa aggressione. E' per questo che lanciamo un appello di mobilitazione ai movimenti, alla società civile, al mondo della cultura, alle forze sinceramente democratiche per dimostrare, per l'ennesima volta, il senso e il consenso che hanno a Napoli le esperienze di autogestione in prefigurazione di " quell'altro mondo possibile", per il quale milioni di persone si riversano nelle piazze. Un movimento che la repressione non può azzittire ne ignorare.
Avviamo quindi una consulta in difesa di Officina 99 i cui risultati presenteremo mercoledì 18 febbraio alle ore 12 in una conferenza strampa presso il centro sociale in via Gianturco 101.


csoa Officina 99