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[genovaG8] lettere sul comune di genova
by imc italia Monday, Feb. 16, 2004 at 5:31 PM mail: inchiesta-g8@indymedia.org

due lettere al sindaco di genova

MASCIA:

Caro Sindaco,
ho appreso con grande stupore la decisione della Giunta da te presieduta di costituirsi parte civile contro i 26 manifestanti, a carico


Caro Sindaco,
ho appreso con grande stupore la decisione della Giunta da te presieduta di costituirsi parte civile contro i 26 manifestanti, a carico dei quali inizierà il processo il 2 marzo p. v., e voglio esprimere il mio dissenso.
Non è possibile, a mio avviso, procedere in questi casi come si trattasse di una normale prassi amministrativa, anche perché, se così fosse, ci sono tanti modi per segnalare la sensibilità della giunta nel tutelare il patrimonio collettivo. In realtà, le modalità scelte rischiano di accreditare la tesi di coloro che addebitano ai manifestanti la responsabilità del dramma che ognuno di noi ha vissuto in quei giorni del G8.

Al di là delle diversità o delle articolazioni che si possono avere, nella lettura politica circa la gestione dell'ordine pubblico, la regìa e le responsabilità, nessuno può cancellare il fatto che noi che eravamo lì a manifestare ci sentiamo tutte vittime di una repressione terribile e ingiustificata.

Da oltre due anni aspettiamo giustizia nei tribunali per il massacro alla scuola Diaz, per le violenze a Bolzaneto e per quelle nelle strade di Genova che hanno coinvolto migliaia di persone.

Da oltre due anni chiediamo una commissione di inchiesta parlamentare che faccia chiarezza sulle responsabilità politiche, e la maggioranza del parlamento ne impedisce il percorso.

Finora abbiamo subìto invece l'archiviazione dell'inchiesta per la morte di Carlo Giuliani, e ora siamo di fronte a un impianto accusatorio a carico di 26 giovani assolutamente e contestualizzato e assolutamente sproporzionato.

Rimuovere tutto ciò è a mio avviso un grave errore, e può, tra l'altro contribuire a determinare sfiducia nelle istituzioni in migliaia di giovani, in particolare in quelli che le hanno conosciute per la prima volta a Genova attraverso la repressione delle forze dell'ordine.

Sono certa che la città di Genova, la sua storia democratica, i suoi
cittadini e le sue cittadine, che tanto hanno fatto per noi, nei giorni del G8 e in tutti gli appuntamenti collettivi successivi, starebbero ancora una volta al fianco di una amministrazione comunale che sceglie di salvaguardare i diritti fondamentali di tutti.

Con l'amicizia di sempre
Graziella Mascia,
parlamentare ligure


MARTONE:


Senato della Repubblica

Roma 13 febbraio 2004-02-13

COMUNICATO STAMPA

Genova, Comune parte civile nel processo che inizierà il 2 marzo.
Francesco Martone (Verdi). " Giuste le preoccupazioni e le richieste del comitato Verità e Giustizia".

Il Comune di Genova sarà parte civile nel processo a 26 manifestanti anti G8 che inizierà il 2 marzo. La decisione è stata presa martedì dalla Giunta Pericu con una delibera votata all'unanimità. Il Comune, dichiara il senatore Francesco Martone, segretario della commissione diritti umani, con questo atto entra direttamente nella vicenda giudiziaria come parte civile,sedendosi al banco degli accusatori di 26 ragazzi, verso i quali sono ancora tutte da dimostrare le responsabilità civili e penali relative a
quei fatti. Si auspica pertanto un ripensamento da parte del Comune già a partire dalla seduta di martedì prossimo del consiglio comunale.

Un atto dovuto, secondo la giunta comunale, un atto che però non può scindersi dal lungo elenco delle offese e delle violenze di quei giorni del luglio del 2001, ricordi che prendono allo stomaco, un momento devastante per la nostra democrazia trasformata in quei giorni in un regime cileno.


Martone ricorda le parole del Sindaco Pericu davanti alla commissione d'indagine di Camera e Senato sui fatti di Genova " i danni più gravi per la città di Genova sono soprattutto danni morali, per le violenze che abbiamo visto e per la morte di un ragazzo. Colpiscono tutto il Paese e richiedono una riflessione politica".


Secondo il parlamentare verde, dalla riflessione politica auspicata da Pericu non si possono e non si devono decontestualizzare dai fatti le vicende avvenute alla Diaz e a Bolzaneto. Ciò nel rispetto della città di Genova.


A breve, continua Martone, si terrà sempre a Genova il processo ai
rappresentanti delle forze dell'ordine accusati delle violenze e dei
soprusi compiuti alla scuola Diaz e alla caserma Bolzaneto. Auspichiamo che il Comune intervenga con un atto politico anche in questo processo, destinato a far luce sui comportamenti antidemocratici, vili e inaccettabili di polizia e carabinieri.

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