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"Cesare Battisti e le libertà in Italia" - di Wu Ming 1
by Rudy Tuesday, Feb. 17, 2004 at 12:54 AM mail:

Fresco fresco da carmillaonline.com

“La vera questione politica posta dal terrorismo è sì sapere come vi si entra, ma soprattutto come se ne esce.”
François Mitterrand, 1985

"E' noto che io sono per l'indulto. E' una cosa notoria. E' come chiedermi: ma lei ha i capelli bianchi? Certo. Sarei stato favorevole anche all'amnistia."
Francesco Cossiga, La Repubblica, 31/07/1997

"Purtroppo ogni tentativo mio e di altri colleghi della destra o della sinistra di far approvare una legge di amnistia e di indulto si è scontrato soprattutto con l'opposizione del mondo politico che fa capo all'ex-partito comunista."
Francesco Cossiga, lettera a Paolo Persichetti, s.d. [2002]



L'appello per la liberazione di Cesare Battisti, arrestato a Parigi il 10 febbraio scorso, ha avuto in pochi giorni un sorprendente numero di adesioni. La sera di domenica 15 si era a quota 1360. Scrittori, registi, produttori cinematografici, deputati, docenti universitari, giornalisti, addirittura missionari, e "semplici" cittadini/e hanno voluto esprimere la loro solidarietà. [1]
Oltre a questo appello ne esistono altri, in italiano e soprattutto in francese, uno dei quali ha raccolto molte migliaia di firme. C'è anche una lettera aperta al presidente Jacques Chirac, firmata da alcuni scrittori. A Parigi è tutto un vorticare di iniziative, assemblee, conferenze stampa, e oggi (16 febbraio) c'è stata una manifestazione (non autorizzata) di fronte alla Santé. Quattro deputati (tre verdi e il trotzkista Alain Krivine) sono entrati e hanno chiesto di parlare con Cesare. Il ministro della giustizia Dominique Perben ha dato ordine di impedirglielo, cosa che pare essere illegale.
Per tornare in Italia, la casa editrice Derive Approdi ha mandato in ristampa il romanzo di Battisti L'ultimo sparo, pubblicato nel 1998, e devolverà tutti i proventi alla difesa legale. Credo che tutti gli editori solidali con Cesare dovrebbero acquisire i diritti dei suoi libri non ancora pubblicati in Italia, o pubblicati ma fuori catalogo, e mandarli in libreria con la stessa clausola.
L'esame della situazione di Cesare da parte della magistratura francese sarà più lungo di quanto ci s'immaginava. Il problema principale è che, se il 3 marzo non dovesse essere accolta la domanda di libertà provvisoria presentata dai suoi avvocati, questo periodo lo trascorrerà tutto in galera. In calce a questo articolo c'è il conto corrente sul quale versare contributi per alleviare la sua situazione.
Nei giorni scorsi, qualcuno ha espresso legittimi dubbi e perplessità su questo caso e sull' appello. Qualcuno altro ha detto e scritto vere e proprie idiozie, frutto di incancrenimento ideologico e/o disinformazione sui temi dell'emergenza e della giustizia. Con questo articolo vorrei mettere le cose in prospettiva per quanto mi è possibile, contribuire a fare chiarezza, senza il pesante linguaggio ideologico solitamente utilizzato per discutere di questi temi.
Per prima cosa farò un breve compendio della "Dottrina Mitterrand" e della situazione dei rifugiati italiani in Francia; dopo qualche cenno sul contesto in cui Cesare Battisti fu processato e condannato, descriverò il contesto di oggi, quello del nuovo "allarme terrorismo", passando brevemente in rassegna alcune bufale propinateci dopo l'11 Settembre; nel paragrafo successivo cercherò di rispondere ai dubbi suscitati dall'appello, infine chiuderò con un personalissimo commento sullo stato delle libertà nel nostro Paese.
E' un compito che reputo urgente ma che non è facile. Spero mi verranno perdonati i tagli con l'accetta e le inevitabili sbavature.


1. La “Dottrina Mitterrand” fino all'arresto di Persichetti

Nel 1984 viene ufficializzata la cosiddetta “Dottrina Mitterrand” (espressione imprecisa ma largamente utilizzata) sui rifugiati politici italiani. Più di un centinaio di reduci degli "anni di piombo" ottengono il permesso di restare in Francia. In cambio devono rendersi visibili alle autorità e rinunciare in modo inequivoco alla violenza politica. L'esplicito intento dello stato francese è concedere a costoro una via d'uscita dalla clandestinità, ma è altrettanto determinante il fatto che le autorità italiane presentino dossier raffazzonati e lacunosi. Caso dopo caso, si fa evidente che quelle persone hanno subito processi (basati sulle leggi d'emergenza del periodo 1975-82) che il diritto francese considera iniqui.
Per la comunità dei rifugiati, questa differenza di cultura giuridica diverrà un secondo livello di tutela, anche a prescindere dalla Dottrina Mitterrand.
La Francia non va idealizzata, sia ben chiaro, però là non esistono bizzarre fattispecie di reato come “concorso morale” o “compartecipazione psichica”. Al contrario, gli italiani sono abituati alla violazione di uno dei più antichi princìpi del diritto: “Cogitationis poenam nemo patitur” [Non si punisca nessuno per il pensiero].
Il codice penale francese, a differenza di quello italiano, non prevede uno sparverso di reati associativi distinti solo da trucchetti semantici che significano diversi anni di galera in più o in meno. Eclatante l'esempio degli artt. 270 e 270 bis, rispettivamente “associazione sovversiva” e “associazione sovversiva con finalità di terrorismo e di eversione dell'ordine democratico”. La descrizione del reato è praticamente identica, solo che nel primo caso rischi da 5 a 12 anni, nel secondo da 7 a 15. Un lascito della legge n.15, 6/02/1980, meglio nota come “Legge Cossiga”.
In Francia è ben raro condannare un imputato in base alle dichiarazioni di un solo testimone. In Italia, invece, è consuetudine: tutti i processi del caso “7 Aprile” erano costruiti sulle deposizioni di Carlo Fioroni; le condanne a Sofri, Bompressi e Pietrostefani sono basate sulla chiamata in correità di Leonardo Marino. Una sola persona che accusa è ritenuta più credibile di decine di testimoni che scagionano. [2]
Infine in Francia, come accade in tutti i paesi europei e come è previsto dalla Convenzione Europea sui diritti umani del 1954, una condanna in contumacia non può diventare definitiva. Se un condannato par contumace si presenta o viene catturato, la sentenza è annullata e il processo si rifà in sua presenza.
Di contro, la prassi giudiziaria italiana in materia di contumacia è in totale dispregio del principio romano "Ne absens damnetur" ["Non si condanni un assente"]. La Corte Europea per i diritti dell'uomo di Strasburgo, la Corte Costituzionale italiana e la Corte di Cassazione (a sezioni unite) hanno chiesto alla magistratura di rispettare la Convenzione Europea, che in teoria lo Stato italiano ha recepito con la legge n.848 del 4/8/1955. I tribunali se ne fottono altamente, e continuano a pronunciare condanne definitive in contumacia. Secondo il giornalista Stefano Surace, anch'egli vittima di questa prassi, in Italia sono 5000 i detenuti condannati in questo modo [3].
Tornando alla Francia: per diciotto anni non vi sono estradizioni, fino all'agosto 2002, quando Paolo Persichetti viene arrestato e rimpatriato, in base a un decreto d'esradizione firmato nel 1994 dall'allora primo ministro Edouard Balladur. E' il segnale di un cambio di fase. Il guardasigilli Perben dichiara che d'ora in avanti le vicende dei rifugiati italiani saranno valutate caso per caso.


2. Dare a Cesare quel che è di Cesare

L'enfasi posta dal diritto penale italiano sui reati associativi (e in particolare sulla "fattispecie terroristica") ha spesso portato i PM a fregarsene delle responsabilità individuali in fatti concreti, che hanno via via perso importanza a vantaggio del "fine ultimo". Sovente si è processata prima l'ideologia degli imputati, vera base della "fattispecie terroristica", e solo in seconda battuta i reati specifici di cui erano accusati.
A memoria di questa tendenza, andrebbe scolpita nel marmo una dichiarazione di un giudice istruttore del processo "7 Aprile" (spezzone romano), rilasciata al "Corriere della Sera" il 27/5/1979: "Stiamo cercando di ricostruire il percorso ideologico che ha portato l'imputato a commettere i gravissimi reati di cui è accusato... L'imputato non si è ancora accorto di questo e continua ad attendersi che gli venga contestato un fatto preciso".
Il 5 luglio dello stesso anno, sullo stesso giornale si poteva leggere un'intervista a Pietro Calogero, titolare dello "spezzone veneto" dello stesso processo, in cui il magistrato definiva "ingenuo e sbagliato" pretendere "prove di fatti terroristici specifici".
Tra l'altro, questo ha portato alla progressiva scomparsa di reati intermedi come il "favoreggiamento": si è tutti terroristi e basta.
Con un clima del genere, era prassi quotidiana che a un imputato fossero attribuiti tutti i crimini commessi dal gruppo di cui faceva parte, anche quando circostanze oggettive ne rendevano impossibile la presenza e partecipazione.
Successe anche a Cesare Battisti, condannato per vari omicidi, due dei quali avvenuti lo stesso giorno a Milano e Venezia, a meno di mezz'ora di distanza.
Per tali reati, dei quali si proclama innocente, fu condannato in contumacia con sentenza definitiva. Soprattutto per questo il 29 maggio del 1991 la Chambre de Accusation di Parigi si oppose all'estradizione, in quanto contraria alla Convenzione Europea dei Diritti Umani.
Poiché il governo italiano non ha presentato nessun nuovo documento, di fatto l'arresto, la carcerazione e il nuovo riesame della situazione di Battisti violano un principio che sta molto a cuore ai francesi: non si può essere processati due volte per lo stesso reato, cosa che in questi giorni hanno fatto notare anche il Syndicat de la Magistrature e il Syndicat des Avocats de France.


3. Dai pacchi-bomba ai bombaroli-pacco passando per "Mamma li turchi!"

Il ministro degli interni Pisanu ha definito l'arresto di Battisti "un ulteriore significativo passo in avanti nella lotta al terrorismo".
Stiamo parlando di un uomo che ha abbandonato la lotta armata e da più di vent'anni non commette alcun reato. Nel frattempo, non solo è rimasto perfettamente visibile e reperibile da chiunque, vivendo alla luce del sole e lavorando come portinaio di un condominio, ma è addirittura divenuto un personaggio pubblico, uno scrittore che lavora con prestigiose istituzioni culturali e i cui libri sono pubblicati da grossi editori.
Stiamo parlando di una persona il cui rimpatrio non aggiungerebbe alcunché alla nostra comprensione della lotta armata degli anni Settanta.
Aver messo le mani su questa persona viene spacciato come una brillante operazione anti-terrorismo.
Anche l'estradizione di Persichetti fu presentata come un eroico blitz o un'operazione da 007. La realtà era ben diversa: Persichetti era docente a contratto all'Università di Paris VIII, i suoi orari di lezione e ricevimento erano appesi in bacheca e disponibili sul sito web dell'ateneo. Non era poi difficile "scovarlo".
Purtroppo, dopo l'11 Settembre e il nefasto ritorno delle "nuove BR", in nome dell'allarme-terrorismo si può ammannire all'opinione pubblica qualunque cazzata, anche madornale.
Negli USA l'isteria sul terrorismo ha portato a leggi di abnorme liberticidio come il Patriot Act o l'Homeland Security Act, e a inviti ridicoli alla popolazione, come quello a sigillare gli infissi delle case con nastro isolante per far fronte a possibili attentati chimici [4].
In Italia, oltre alle farse mediatiche e alle storie di manette facili, è partita una grande seduta spiritica per evocare i fantasmi del passato.
Ai movimenti è stato imposto un dibattito senza capo né coda su violenza e non-violenza, le contiguità tra lotte sociali e terrorismo, la presa di distanza dai pacchi-bomba (come se la distanza non fosse già oggettiva e ben evidente). Trappola retorica in cui il ceto politico "no global" è caduto a faccia in giù, quando proprio non ci si è buttato con un'incudine al collo.
Il già citato art. 270 bis figura negli avvisi di garanzia consegnati dalle Alpi alla Sicilia a occupanti di centri sociali, sindacalisti di base, attivisti anti-guerra e reduci dalle manifestazioni anti-G8 di Genova [5].
Sul versante della caccia al terrorista islamico, abbiamo assistito a ripetute campagne d'allerta su attentati dati per imminenti, per poi scoprire che non avevano alcun fondamento [6].
Altrettanto gravi sono i numerosi casi di "mostrificazione" dei musulmani, gente sbattuta al fresco e sui TG di prima serata sulla base di indizi inconsistenti, in seguito (quando gli è andata bene) liberata senza clamore e senza una scusa.
A Bologna, il 20 agosto 2002, cinque persone vengono arrestate all'interno della basilica di S. Petronio, in Piazza Maggiore. Secondo la Procura, stavano facendo un sopralluogo per preparare un attentato. Il reato di cui sono accusati è il solito 270 bis. Acriticamente, i media amplificano la notizia. Il "Corriere della Sera", fottendosene della presunzione d'innocenza, titola: "Al Qaeda voleva colpire a Bologna. Piano per un attentato alla basilica di San Petronio sventato da un’operazione dei carabinieri. Nel mirino l'affresco con Maometto all'Inferno".
Ma chi sono gli arrestati? Si tratta di un professore italiano e quattro cittadini marocchini, in visita turistica a Bologna, entrati in S. Petronio con una videocamera e sorpresi a chiacchierare in arabo davanti al famoso affresco, che per i musulmani è altamente blasfemo. Del resto, come reagirebbe Baget Bozzo se gli arabi scrivessero "Porco Dio" a caratteri cubitali sui muri delle moschee?
In meno di ventiquattr'ore, per fortuna, la vicenda si sgonfia. L'equivoco è chiarito, i cinque vengono scarcerati, la Procura di Bologna e i media (locali e nazionali) hanno fatto una gran figura di merda, ma tanto verrà dimenticata nel giro di pochi giorni.
E' solo un piccolo preludio alla grande demonizzazione dei musulmani in Italia.
Nei due anni successivi, a orientare le indagini dell'Antiterrorismo sarà il mito della "cellula terroristica in sonno", cioè non attiva ma pronta a diventarlo (il famoso reato "a consumazione anticipata" di cui parlava Calogero).
Le indagini sono nutrite di cultura del sospetto e interpretazioni capziose al limite del paranoico. Come nei giorni del "7 Aprile" e dintorni, una conversazione telefonica in arabo su una partita di calcio diventa un messaggio in codice su un attentato da preparare in Germania. Comunissime espressioni idiomatiche arabe diventano inquietanti squarci su esistenze clandestine. Sulla confusione tra un verbo e un altro si costruiscono altissimi castelli di carte.
Tutto queste emerge nel processo di Milano contro i membri della moschea di Viale Jenner, sospettati di legami con Al Qaeda. Certo, si tratta di appartenenti all'Islam radicale, ma di per sé non è un reato. Alla spinosa questione, Carlo Bonini e Giuseppe D'Avanzo dedicano un pezzo apparso su "La Repubblica" del 27 gennaio scorso, dal titolo: "Quando la caccia ad Al Qaeda mette a rischio lo stato di diritto". E' una presa di posizione importante, dato che sul loro stesso giornale ha scritto per molto tempo Magdi Allam, i cui articoli e libri criminalizzanti hanno contribuito non poco a diffondere la peggior cultura del sospetto [7].
L'articolo include una dichiarazione virgolettata di Renzo Guolo, studioso dei fondamentalismi contemporanei: "E' problematico provare che proselitismo e propaganda ideologica si traducono automaticamente in favoreggiamento delle organizzazioni terroristiche. La distinzione tra l'appartenenza all'Islam radicale o alla sua ala jihadista è spesso sottile, ma paradossalmente coincide con quella che separa i reati d'opinione da quelli di terrorismo". [8]
Cogitationis poenam nemo patitur, appunto.
Pochi giorni fa, il 12 febbraio scorso, all'aeroporto di Venezia viene bloccato un volo Alitalia per Roma. Motivo? A bordo c'è un passeggero di cittadinanza irachena. Un terrorista iracheno? No, un iracheno e basta. Volo ritardato di due ore, tutti scesi, si passa il metal detector mentre la polizia interroga il sospetto (ma sospetto in base a che?) e gli perquisisce i bagagli, già passati al check-in senza problemi. Risultato: il tizio è un rifugiato politico residente in Norvegia, che ha un appuntamento all’ambasciata turca di Roma per ottenere un visto [9].
Che l'allarme terrorismo sia il più delle volte esagerato pare rivelarlo un fatto recentissimo: i famosi Nuclei Territoriali Antimperialisti (banda armata attiva nel Nord-Est su cui si indagava dalla metà degli anni Novanta) in realtà non sarebbero mai esistiti. Tutto un bluff portato avanti da un ex-giornalista di destra un po' mitomane, tale Luca Razza, 36 anni, nel 1998 candidato alle amministrative del comune di Udine nella lista d "SOS Italia", piccolo movimento filo-Haider. Aveva preso un unico voto. Presumibilmente il suo.
E i documenti degli NTA? Copia-e-incolla da articoli di giornale e vecchie "risoluzioni strategiche" delle BR trovate sul web. Gli attentati? Roba da ladri di polli: qualche auto incendiata e poco più. Razza avrebbe anche rivendicato azioni non compiute da lui, ad esempio facendo una telefonata dopo l'omicidio Biagi. "Ho iniziato a scrivere quei documenti per fare uscire il mio disagio e la mia rabbia. Anche professionale: mi piace molto scrivere, è la mia passione, e nel 1992 sono stato allontanato da un quotidiano dove lavoravo come giornalista pubblicista [...] [Ho] fatto tutto questo senza intenzione di uccidere alcuno e senza volontà di eversione dell' ordinamento". Una bella sequenza di "scherzi" per i quali lo avrebbero aiutato due burloni amici suoi.
Nel bel mezzo di tutto ciò, l'arresto di Battisti viene definito "un ulteriore significativo passo in avanti..." etc. etc.


4. L'appello, le reazioni, la "soluzione politica"

Secondo alcuni che si atteggiano a lucidi strateghi della realpolitik, non sarebbe il momento di criticare il sistema giudiziario, perché la priorità è liberarsi di Berlusconi, e oggi il "garantismo" è strumentalizzato dal governo e dobbiamo distinguerci e così via.
Per prima cosa, quello del governo non è garantismo. Certo, questa destra cerca di depenalizzare una ristretta tipologia di reati commessi solo dai ricchi, nascondendo il privilegio di classe e l'indole golpista dietro una caricatura di garantismo. Al contempo, però, impone a tutti gli altri leggi autoritarie e liberticide sulle droghe, sull'immigrazione, sui diritti dei lavoratori, sulla fecondazione assistita, sui manicomi, sugli orari dei locali pubblici e chi più ne ha più ne metta. Vorrebbero addirittura vietare ai bambini sotto gli undici anni di partecipare a manifestazioni ("fatta eccezione per le udienze papali"). [10]
Non va dimenticato che mentre Lorsignori ingaggiavano un braccio di ferro con la magistratura sulle questioni che li toccavano direttamente, non hanno mai smesso di comportarsi da partito d'ordine: se ne fottono se le carceri scoppiano (facendosi scavalcare "a sinistra" da Wojtila: forse dovrebbero vietare ai bambini anche le udienze papali); non vogliono dare la grazia a nessuno; fanno sparare sui manifestanti...
Al rimpatrio coatto dei rifugiati a Parigi sembra tenerci particolarmente il ministro Castelli, bell'esempio di "garantista", che ha affrontato più volte il problema col collega Perben. Ci tiene perché vuole utilizzare le estradizioni nel clima di allarme descritto al paragrafo precedente. Non c'è dunque nessuna contraddizione tra la lotta contro le estradizioni e per il superamento dell'emergenza, e la lotta contro questo governo che strumentalizza le paure della gente per negare i diritti fondamentali.
In secondo luogo, è vero che la priorità è detronizzare l'Unto, ma se per farlo si deve imporre un nuovo Pensiero Unico sulla magistratura, intesa come casta d'eroi da venerare e a cui dare sempre e solo ragione, si passa da un autoritarismo all'altro, dal messianesimo forzitaliota al messianesimo giudiziario, senza superare l'emergenza e ben lontani dal risolvere i problemi del nostro ordinamento, anzi, quasi certamente aggravandoli.
Aggiungo che, parlando delle leggi speciali, non possiamo tacere sulle gravi responsabilità del PCI, che appoggiò con entusiasmo - e talora addirittura propose - le misure più autoritarie. Allo stesso modo non possiamo tacere sulle responsabilità dei suoi eredi, prima PDS poi DS, che negli ultimi vent'anni non hanno fatto né assecondato un solo passo per uscire dalla cultura dell'emergenza e chiudere quella pagina di storia. Anzi, a più riprese e su diversi temi i DS si sono presentati come il campione dei partiti d'ordine, invariabilmente "più realisti del re", anche per paura di essere lasciati "fuori dalla modernità". Brrrrrr...
Insomma, lottare contro la destra non può significare mettersi la mordacchia e non criticare più la sinistra istituzionale, o la magistratura.
Oggi a proporre una soluzione politica all'emergenza è proprio uno dei principali protagonisti della repressione, Francesco Cossiga. Fin da quand'era al Quirinale sostiene la necessità di un indulto, un'amnistia, comunque un atto che parta dalla ri-contestualizzazione della lotta armata, la sua restituzione a una dimensione (nel bene e nel male) politica. Nel 1997, in un'intervista a "Sette", dichiarò: "Non avevamo a che fare con criminali comuni. L'amnistia non è il perdono. E' uno strumento politico: vuol dire chiudere politicamente un periodo storico. Quella del '68 e del '77 è stata una generazione di militanti. E anch'io sono un militante." Con dichiarazioni come questa, l'ex-Presidente si è più volte esposto a una pioggia di strali, cosa che sembra divertirlo un mondo.
Se lo stesso Cossiga - che sulla più allucinante delle leggi speciali ci mise addirittura il nome - afferma che la soluzione al problema non può essere trovata dentro il diritto penale e nelle pieghe delle vicende individuali, si capisce quanto siano fuori contesto le obiezioni del tipo: "Ma perché Battisti non torna in Italia ad affrontare la giustizia, anziché comportarsi come Craxi?", "Ma perché non va in galera? Al massimo chiederà la grazia", o addirittura: "Ma perché è fuggito? Non poteva comportarsi come Adriano Sofri?".
Son tutti integerrimi, quando si tratta della galera degli altri.
Innanzitutto, togliamo di mezzo il paragone con Craxi. A Cesare Battisti è stato riconosciuto lo status di rifugiato politico, e per motivi più che buoni. A prescindere da qualunque valutazione sulla vicenda giudiziaria ed esistenziale dell'ex-leader socialista, sono due situazioni diverse sotto ogni punto di vista.
Chi fa questo genere di obiezioni ha una visione completamente schiacciata su un presente che crede eterno, senza principio e senza fine. Non sa nulla del contesto di fine anni Settanta, non sa da cosa alcuni sono fuggiti: processi grotteschi per la negazione del diritto di difesa; imputati ammassati in gabbie, sovente in pessime condizioni psicofisiche, reduci da mesi o anche anni di carcerazione preventiva in culo al mondo, nelle carceri speciali; in queste ultime c’erano anche i cosiddetti “braccetti della morte” (sezioni di isolamento assoluto) e vigevano angherie da parte degli agenti di custodia, perquisizioni corporali intime ripetute ogni giorno etc.; nel frattempo i capi d'accusa "lievitavano" per allungare a dismisura i termini del carcere preventivo; infine, i media prima contribuivano alla tua "disumanizzazione", facendo di te un mostro, poi si scordavano che esistevi. Tutte cose denunciate da Amnesty International nei suoi rapporti di quegli anni.
E' del tutto privo di senso il paragone con quanto subito da Adriano Sofri, per quanto grave: altra epoca, altra copertura mediatica dei processi, condizioni di detenzione completamente diverse. Sofri scrive su due o tre quotidiani e un rotocalco, appare in tv, scrive libri, ha intorno a sé una vastissima rete di solidarietà, la lotta per la sua grazia è portata avanti da un'alleanza politica trasversale, "terzista". Inoltre ha una certa età. Situazione completamente diversa da quella di un ventenne-venticinquenne mandato in un carcere speciale alla fine degli anni Settanta. E comunque Pietrostefani, co-imputato di Sofri, ha fatto la stessa scelta di Cesare Battisti, e nessuno gli ha rotto i coglioni, nemmeno Sofri, il quale non ha mai preteso che le sue scelte valessero per tutti. Ma poi, scusate, si fugge da che mondo è mondo, e solo in Italia la contumacia è considerata prova di colpevolezza.
La grazia. Sofri, che nemmeno l'ha chiesta, assiste (immagino in preda al disgusto) al delirio che la proposta ha scatenato. Massimo Carlotto spinse il suo metabolismo impazzito oltre i 140 chili e sulla soglia della morte prima che gli fosse concessa. A Curcio non la diedero anche se la proponeva Cossiga, allora Capo dello Stato.
Battisti, a differenza di Sofri, non ha grossi agganci politici. A differenza di Carlotto, gode di buona salute. A differenza di Curcio, è accusato di reati di sangue. Insomma, il più morto dei binari morti.
Un'altra obiezione all'appello, di natura del tutto differente, è questa: "Si è messa troppa enfasi sul fatto che Battisti è uno scrittore". Può pure darsi. E' un appello scritto rapidamente (non da noi, ma da alcuni amici di Cesare), e - soprattutto - rivolto all'opinione pubblica di Francia, dove la persona in questione non è descritta come un macellaio, un aguzzino, una belva assetata di sangue, bensì come uno scrittore. In parole povere: in questi giorni non è in galera il Cesare Battisti del 1980, ma quello del 2004, e l'appello descrive quest'ultimo. L'appello è rivolto ai francesi perché, allo stato attuale e per tutti i motivi descritti sopra, in Italia una campagna d'opinione non sortirebbe alcun effetto.
Termino questo paragrafo con una riflessione da cinefilo: in Inghilterra, sulle aberrazioni delle loro leggi antiterrorismo, ci hanno realizzato un film come “Nel nome del padre”. In Italia, di vicende come quella di Gerry Conlon e compagnia ne abbiamo letteralmente centinaia, anche più spaventose di quella. Dove cazzo sono i film? [11] Se ve ne viene in mente qualcuno mandatemi il titolo.


4. Lo stato delle libertà in Italia

In parole poverissime: in questo Paese c'è una grandissima voglia di spaccare i maroni al prossimo. Si vuole metter becco nella libera scelta di una persona di non farsi amputare un piede, ci si indigna perché i testimoni di Geova rifiutano le trasfusioni di sangue, si vorrebbero risolvere complicate questioni di bioetica con scorciatoie come il silenzio-assenso, si infilano nei consultori preti per convincere le ragazze a non abortire, si propone la "castrazione chimica" per i pedofili, AN ha una proposta di legge contro le sette sataniche...
Nel 1998 alcuni membri dell'allora Luther Blissett Project scrissero un corposo saggio intitolato "Nemici dello Stato: criminali, mostri e leggi speciali nella società di controllo", pubblicato da Derive Approdi, nel quale si parlava di "molecolarizzazione dell'emergenza", cioè "un suo spingersi dalla res publica ai microlegami sociali, dall'ordine pubblico alla privacy, fino ai recessi delle differenze singolari. In altre parole: dal Politico (territorio già completamente colonizzato e strutturato) al Culturale (in senso lato, antropologico) allo.. Spirituale".
Non riporto qui nemmeno uno dei numerosissimi esempi riportati in quel saggio. Mi limito a dire che, da allora, la situazione è nettamente peggiorata, e non è solo una questione di destra e sinistra, o di comunicazione mediale viziata dal conflitto d'interessi. La questione va molto più a fondo: è in atto un'offensiva contro la libertà d'espressione in tutte le sue accezioni, dalla libertà di culto a quella di cura e scelta terapeutica.
Sovente il nostro presunto "oltranzismo" su questi temi (che è poi lo stesso oltranzismo di Voltaire) ci ha attirato molte critiche (e addirittura calunnie e tentativi di censura). Alcuni di noi hanno preso posizione per la libertà di parola degli storici negazionisti contro la legge Fabius-Gayssot [12], dei neofascisti contro la Legge Mancino, dei dissidenti in materia di HIV/AIDS. In vicende ben note abbiamo difeso la libertà d'associazione dei satanisti. Per noi non si transige: alle idee, per quanto rivoltanti o sconvenienti le si possa considerare, vanno comunque opposte altre idee, non la forza dello Stato in armi. Per l'ennesima volta: cogitationis poenam nemo patitur. E ci interessano i "casi-limite", perché su di loro si sperimenta la restrizione delle libertà di tutti quanti.
Questo non può essere un pezzo esaustivo, ad esempio non potevo certo citare tutti gli episodi di falso allarme sul terrorismo. Spero però di aver dissipato alcuni equivoci. Di lavoro da fare ce n'è tantissimo, e non si creda che con la caduta di Berlusconi lo stato delle libertà in Italia, lo stato di queste libertà, registri un sensibile miglioramento. Bisogna lottare, non lasciarsi imbavagliare, rifiutare per quanto possibile i ricatti morali della realpolitik.

15-16 febbraio 2004

Per contribuire alla campagna di solidarietà a Cesare Battisti:
Valentine Battisti BNP Paribas 30004 01861 00001268951 84
E' inoltre possibile inviare un assegno riscuotibile in Francia a questo indirizzo:
Valentine Battisti - 1, rue Bleue - 75009 Paris


NOTE

1. Stavolta a Giuseppe Genna non gli si può proprio dire un cazzo. Si è sbattuto notte e dì per far firmare l'appello e informare sul caso di Cesare. Gli va riconosciuto senza se e senza ma.

2. Ecco altre due caratteristiche tipiche del nostro sistema giudiziario/mediatico: la prima è l'inversione dell'onere della prova, ovvero non è lo Stato che deve dimostrare la tua colpevolezza, sei tu che devi provare la tua innocenza; la seconda è l'escrescere dei "pentitismi", delle delazioni, delle chiamate di correo, dei "super-testimoni". Il lavoro d'indagine viene quasi interamente sostituito dalle rivelazioni del tale o del tal altro, sostituzione che si è fatta sistema con la legge sui pentiti del 1982 ed è oggi considerata naturale.

3. Nel 2002 Stefano Surace, sessantanovenne, fu arrestato e incarcerato a causa di tre condanne per oscenità risalenti a più di trent'anni prima, quando dirigeva la rivista "Le Ore". Surace non sapeva nulla di quei processi, si era trasferito in Francia ed era stato condannato in contumacia. Al suo ritorno in Italia fu arrestato. La vicenda fece un certo scalpore, per ottenerne la liberazione si mossero la FNSI e Reporters Sans Frontières.

4. Quello del nastro isolante era un consiglio dell'amministrazione Bush. Poi si è scoperto che la più grande ditta produttrice di nastro isolante negli Stati Uniti aveva contribuito alla campagna elettorale repubblicana. Cfr. http://www.thenation.com/doc.mhtml?i=20030331&s=drmarc

5. Cfr. l'arresto di alcuni militanti di Cosenza e Taranto nel novembre 2002, storia raccontata da Claudio Dionesalvi nel suo libro "Mammagialla", Rubbettino, Cosenza 2003.

6. cfr. http://www.repubblica.it/2003/k/sezioni/cronaca/terroita/bodava/bodava.html.

7. L'unica opera di controinformazione su Magdi Allam è la memorabile serie di articoli "Il Pinocchio d'Egitto", scritti da Valerio Evangelisti nella prima fase della guerra in Iraq e pubblicati su carmillaonline.com: http://www.carmillaonline.com/cgi-bin/mt-search.cgi?IncludeBlogs=2&search=Magdi+Allam

8. L'articolo si trova qui in formato pdf: http://www.difesa.it/ministro/rassegna/2004/gennaio/040127/56dq0.pdf

9. Cfr. http://www.repubblica.it/2004/b/sezioni/cronaca/islammilano2/venezia/venezia.html

10. Da "Panorama" del 4/2/2004: "La parlamentare Alessandra Mussolini è assolutamente contraria a una proposta 'che' sostiene 'dà un'immagine deteriore della politica, la politica è importante, fa parte della vita, io stessa da piccola leggevo il quotidiano anziché Topolino'.

11. Con la lodevole eccezione de "Il fuggiasco" di Andrea Manni, che racconta la vicenda di Massimo Carlotto.

12. Appunto, non è il caso di idealizzare la Francia. La legge Fabius-Gayssot, approvata dal parlamento francese il 13/7/1990, all'art. 8 punisce (con pene da un mese a un anno di reclusione, e/o con un'ammenda da 2000 a 300.000 franchi) “coloro che avranno contestato… l'esistenza di uno o più crimini contro l'umanità come li si è definiti nell'articolo 6 dello statuto del Tribunale militare internazionale, allegato all'accordo di Londra dell'8 agosto 1945, e che sono stati commessi dai membri di un'organizzazione dichiarata criminale in applicazione dell'articolo 9 del suddetto statuto, o da una persona riconosciuta colpevole di tali crimini da una giurisdizione francese o internazionale” (trad.nos.)
Pubblicato Febbraio 17, 2004 02:26 AM | TrackBack

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Approvo e sottoscrivo
by io Tuesday, Feb. 17, 2004 at 7:15 AM mail:

...e bravo Wu Ming 1.
Tutto ben detto e ben scritto

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Ma che due maroni
by my milkshake is better than yours Tuesday, Feb. 17, 2004 at 7:56 AM mail:

L'articolo di Wu Ming, tanto lungo e dovizioso, parla di tutto tranna che del punto centrale della questione: Battisti ha partecipato o no in azioni omicide?

Tra tante imprecisioni e letture frettolose di pamphlet sugli anni di piombo (per esempio, le dicharazioni di Calogero, che non si e' occupato di Battisti, ma di... Toni Negri, ex faro dei Wu Ming, usate per dimostrare che Battisti... e' innocente! Ora, a parte il fatto che Calogero era un PM, quindi rappresentava l'accusa, quindi non ha mai condannato nessuno, semmai proponeva delle condanne (suoi i famosi "teoremi" con cui smantello' l'autonomia padovana), che poi il processo si incarica di accogliere o meno..) la cosa che piu' mi fa schifo e' da una parte la leccata di culo di Cossiga (il Kossiga di Gladio e delle leggi speciali, per il quale siccome erano tutti colpevoli, lui per primo, - se vi ricordate di Giorgiana Masi- tutti sono innocenti), la seconda e' il ritornello abusato "in questi giorni non è in galera il Cesare Battisti del 1980, ma quello del 2004, e l'appello descrive quest'ultimo".

Se solo Priebke fosse diventato uno scrittore.....

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.
by . Tuesday, Feb. 17, 2004 at 8:35 AM mail:

Se solo fossi un pochino meno coglione....

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Bravo!
by my milkshake Tuesday, Feb. 17, 2004 at 8:57 AM mail:

Complimenti puntino, una raffinatezza d'analisi coi fiocchi! Potresti mandare i tuoi raffinati componimenti ai wuminghi, magari einaudi te li pubblica, chissa' (se pubblicano la vinci, why not?)

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calogero
by padua me genuit Tuesday, Feb. 17, 2004 at 10:03 AM mail:

"Calogero era un PM, quindi rappresentava l'accusa, quindi non ha mai condannato nessuno"

be', diciamo che voleva mettere in galera mezza padova persino contro l'opinione del giudice Palombarini... e per farlo sposto' il processo in sedi piu' compiacenti e meglio dominate dal potere vero...

adesso dimmi tu, frullato di latte, sei ancora convinto che toni negri fosse il grande vecchio delle bierre e organizzatore del rapimento moro?!?!?

mi sa che devi riaggiornarti...

brutta bestia il marxismo-leninismo settario: quando te lo pigli non sai piu' contro quale mostro stai lottando...

quando cossiga dice cose del tipo "ovvio che i servizi segreti vanno contro la legge, senno' perche' dovrebbero essere segreti!?" cosa dovremmo fare? negarlo perche' chi lo dice si chiama cossiga?

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Battisti alle miniere di salgemma
by almogavers Tuesday, Feb. 17, 2004 at 10:10 AM mail:

ma co' tutti i proletari in carcere, qui ci si preoccupa di un pluri-assassino in esilio dorato a Parigi, che poi, invece di meditare un minimo sulle proprie azioni di macellaio, si mette pure a dare giudizi acidi e strafottenti sulla sinistra, sulla destra, su quello che gli altri dovrebbero fare per lui. E' sempre facile per dei pariolini de merda occuparsi del personaggio più chic ( uno scrittore di gialli... o, mio dio, quanto è glamour...)

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??
by my milkshake (ovvero Calogero himslef) Tuesday, Feb. 17, 2004 at 11:08 AM mail:

Bravo padoan, vedo che mi ribatti colpo su colpo! Tosto!

Peccato che parli di tutto tranne che del fattore principale: battisti ha ucciso qualcuno e per questo deve andare in galera, opppure no??

Questo vorrei sapere, non se e' stato condannato grazie alle leggi speciali, ma su questo nessuno dice niente....o nessuno sa niente... quello che e' certo e' che nessuno ha visto niente.

P.S. Se non sbaglio, poi Calogero, sputtanato, dalla magistratura se ne ando', o sbaglio???

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sbagli sì
by . Tuesday, Feb. 17, 2004 at 11:38 AM mail:

" P.S. Se non sbaglio, poi Calogero, sputtanato, dalla magistratura se ne ando', o sbaglio???"

Veramente, è ancora in Procura a Padova, o almeno c'era fino a due anni fa.
Tu sei il classico esempio di cui parla Wu Ming, quello che "inverte l'onere della prova". Cioè non è lo stato che deve provare che Battisti è colpevole, ma saremmo noi (!) a dover provare che è innocente.
E poi WM lo scrive chiaramente: non è solo questione di colpevolezza o innocenza, ci vuole la soluzione politica.

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frulla frulla
by padoan Tuesday, Feb. 17, 2004 at 11:54 AM mail:

ma questa furia giustizialista perche' non la usi sul potere?
hai visto che le bombe delle NTA e' venuto fuori erano opera dei magici servizi... nessuno paga? nessuno indaga piu'?perche' tutti a casa?
QUESTO piuttosto sarebbe da chiederci e da indignarci, altro che vecchie bierre da sbattere in galera.
il nemico e' sempre lo stato e i suoi gendarmi.
che poi sono i veri assassini.

o conosci anarchici che tirano bombe?!?!??!?!

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ultima volta
by my milkshake Tuesday, Feb. 17, 2004 at 12:06 PM mail:

Inanzitutto Battisti e' stato dichiarato colpevole dal tribunale, non da me (che non sono un giudice...), e quindi l'onere di dimostrare la sua innocenza spetta casomai a "voi"...

Per quanto riguarda gli NTA, quello che e' evenuto fuori e' che a mettere le bombe era uno solo e non molti, non che a metterle erano i servizi... la cosa e' un po' diversa

per quanto riguarda calogero: ho scazzato...

Per quanto rigurda la soluzione "politica" io sarei anche d'accordo, ma non per chi si e' macchiato di delitti violenti: altrimenti le vittime e le loro famiglie subirebbero due ingiustizie invece di una sola...

comunque, a parte tutto: allora Battisti e' colpevole di omicidio??

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ultima
by my milkshake Tuesday, Feb. 17, 2004 at 12:27 PM mail:

Ultima cosa, poi non vi rompo piu': se la "soluzione politica" vale per i terroristi rossi, vale anche per i neri, o no?

Cioe', "Battisti libero" si puo' declinare anche per gli stragisti mambro e fioravanti? Gli omicidi politici valgono dunque meno di quelli "comuni"?

io non sono d'accordo.

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de coccio, sei.
by . Tuesday, Feb. 17, 2004 at 1:07 PM mail:

La magistratura francese (in accordo con la convenzione europea dei diritti umani e con la corte europea) ha ritenuto non valide quelle condanne e ingiusto quel processo, e fino ad oggi ha considerato Battisti innocente a tutti gli effetti, perché esiste una cosina che si chiama "presunzione d'innocenza", cioè uno non è colpevole finché non si dimostra la sua colpevolezza, e lo stato italiano non l'ha dimostrata. Ergo Battisti è innocente fino a prova contraria, prova che non possiamo dare né tu né io, perché il compito dell'opinione pubblica non è comminare sentenze ma denunciare contraddizioni e ingiustizie, come si sta facendo in questi giorni. Battisti si professa innocente e non c'è ragione di non credergli perché lo Stato, checché ne dica, non l'ha provato colpevole.
Capisco che per gentaglia come te questo si possa considerare un piccolo dettaglio, ma è il discrimine tra giustizia e abuso, e tra giustizia e vendetta.

Sì, l'amnistia deve valere per tutti, è quello che si è sempre detto. Su Mambro e Fioravanti, però, c'è un altro "piccolo dettaglio", la Strage di Bologna (della quale si dichiarano innocenti). Dubito che un reato del genere rientrerebbe in un'eventuale "soluzione politica".

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wumerd
by wumerd Tuesday, Feb. 17, 2004 at 1:14 PM mail:

continuate a fare musica di merda wu ming di sto'cazzo e lasciate stare le cose intelletualoidi...non fanno per voi...dedicatevi ad infamare i vostri amici agli sbirri(la vecchia storia del barbone ucciso l'avete gia'rimossa,eh??)che e'meglio....i poveri nabat si rivolteranno nella tomba a sentire un pedrini che fa'il proletario e scrive cazzate protofilosofico politiche ma poi c'ha il suo bel localone alla moda(il covo o qualcosa del genere)...bravo,coerente!!! SIETE DEI CAZZONI

skins antifascisti ferrara

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???
by @ Tuesday, Feb. 17, 2004 at 1:18 PM mail:

Ma che è 'sto sproloquio senza senso? Minchia, a Ferrara state messi male...

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ok
by ok Tuesday, Feb. 17, 2004 at 1:19 PM mail:

In vicende ben note abbiamo difeso la libertà d'associazione dei satanisti. Per noi non si transige: alle idee, per quanto rivoltanti o sconvenienti le si possa considerare, vanno comunque opposte altre idee, non la forza dello Stato in armi. Per l'ennesima volta: cogitationis poenam nemo patitur. E ci interessano i "casi-limite", perché su di loro si sperimenta la restrizione delle libertà di tutti quanti.


VALE ANCHE PER I NAZI???QUALCUNO RISPONDA,PREGO.(WU MING SE POSSIBILE)

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sì anche per loro
by franz Tuesday, Feb. 17, 2004 at 1:23 PM mail:

Non posso rispondere a nome dei Wu Ming, ma sì, vale anche per i nazi. loro lo dicono chiaramente e in "Nemici dello Stato" c'è anche un paragrafo contro la Legge Mancino. Io sono d'accordo. Se passano leggi che limitano la libertà di parola (anche se quella parola è piena d'odio), ci va nel culo a tutti quanti.

Coi nazi le cose si regolano a mazzate, con l'antifascismo militante, non nascondendosi dietro a leggi dello Stato che tra l'altro fissano principi che possono colpire anche noi.

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Nabat
by :-( Tuesday, Feb. 17, 2004 at 1:30 PM mail:

"i poveri nabat si rivolteranno nella tomba"

Più che altro si toccheranno le balle, visto che sono vivi.
fasci, non ci riuscite a imitare gli antifa su Indy, impegnatevi di più.
Ah, e per inciso: Ricky non possiede nessun locale, non ha mai infamato nessuno anzi ha tolto il saluto a gente che si è comportata in modo amiguo proprio nella storiazza di merda che rimestate voi (come se i coglioni non ce li aveste anche voi fasci, senza spacciarvi per gli skin di Ferrara), si è sempre comportato in modo coerente, e che io sappia gode di rispetto nella comunità redskin italiana, a cominciare da S. Lorenzo.

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risposte
by admin Tuesday, Feb. 17, 2004 at 1:33 PM mail:

Wu Ming non ti può rispondere perché non scrive su Indy.

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i soliti fasci
by . Tuesday, Feb. 17, 2004 at 1:39 PM mail:

Via, c'è mica da sorprendersi se i fasci cercano di infamare Pedrini/Wu Ming 5......

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che noia
by oliver Tuesday, Feb. 17, 2004 at 1:46 PM mail:

E' difficile trovare qualcuno più detestato dei WM dalle teste di cazzo di tutta Italia, se le inventano proprio tutte pur di rompergli i coglioni, se le studiano di notte. Dell'Utri e il suo giornale, sedicenti skin antifa che nessuno ha mai sentito nominare, uno che dice di essere stato massacrato da loro a Genova, uno dice che sotto sotto sono nazi. WM, continuate così.

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??
by de coccio anch'io Tuesday, Feb. 17, 2004 at 1:52 PM mail:

Saro' de coccio anch'io, ma la magistratura francese, se non erro, ha dichiarato semplicemente (prima di autosmentirsi) che non si puo' emettere una sentenza definitiva con l'imputato in contumacia (questo dicono convenzione europea dei diritti umani), non che Battisti e' innocente (sono due cose ben diverse, non sono un esperto di diritto, ma mi sembra evidente)... si tratta quindi di una diatriba squisitamente procedurale, utilizzata finora dal potere politico francese per finalita' sue... quello che non e' chiaro e come mai invece di denunciare eventuali ingiustizie della sentenza (come per esempio e' stato fatto per sofri), non si parli affatto se l'accusa di omicidio sia stata provata o no, ma solo di quisquilie e pinzellacchere, il che fa sospettare che sul problema concreto ci sia poco da dire...

per quanto riguarda i nazi: i wu ming se la prendono con la legge mancino (che punisce tra le altre cose chi fa propaganda antisemita e di odio razziale), ma non li ho mai sentiti parlare di una soluzione politica anche per i fasci...

per quanto riguarda l'idea di regolare le cose con i fasci a sprangate, il concetto alquanto primordiale si commenta da se'....

per quanto riguarda mambro e fioravanti, il discrimine qual'e': se ne ammazzo uno sono perdonabile, se ne ammazzo ottanta, no? Oppure e' piu' perdonabile uno che ammazza con la pistola piuttosto di uno che ammazza con le bombe?

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vergognatevi
by skin gay Tuesday, Feb. 17, 2004 at 1:54 PM mail:

ma tra gli Skin di Ferrara non c'erano anche quelli che nel '97 nei bagni del Livello di Bologna uccisero a mazzate un vecchio gay solo perché gli aveva fatto delle avances? Se non sbaglio due di loro sono stati condannati per omicidio. E hanno ancora il coraggio di farsi vedere in giro e di definirsi "antifascisti"? Dovrebbero lavarsi la bocca col sapone, pezzi di merda, l'uso di quella parola da parte loro è un insulto a tutti quelli che lottano DAVVERO contro il fascismo, il razzismo e il sessismo. Per me sono solo degli omofobi, uguali identici ai fasci.

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contro il sistema
by julius evola Tuesday, Feb. 17, 2004 at 1:56 PM mail:

Superiamo la dicotomia fascisti/antifasicisti, rossi/ neri e lottiamo per le cose che ci accomunano.
Solidarietà a Battisti.

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pinzallacchere?
by . Tuesday, Feb. 17, 2004 at 1:58 PM mail:

"quisquilie e pinzallacchere" il fatto che uno sia processato in base a testimonianze di pentiti e condannato in contumacia per due omicidi che non può avere materialmente eseguito?
qui non è questione di intendersi di diritto, è questione di malafede. tu vuoi battisti in galera a tutti i costi, e allora ti metti il paraocchi e spari cazzate.
se una condanna non può diventare definitiva perché la cosa violerebbe i diritti umani, l'imputato è ancora innocente. certo che è una questione procedurale, ma nel diritto non c'è distinzione tra etica e procedura, la seconda permette alla prima di applicarsi ai casi specifici.

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Pinzillacchere
by elementi su Battisti Tuesday, Feb. 17, 2004 at 2:47 PM mail:

Il fatto che non li abbia eseguiti materialmente non significa che non possa averli organizzati... ma qui parliamo del nulla, visto che nessuno sa realmente (io meno di tutti) il perche' e il per come sia stato condannato Battisti!

Parlate tutti per sentito dire...cazzoni!

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non ne sapete un cazzo!
by aria alla bocca Tuesday, Feb. 17, 2004 at 2:53 PM mail:

Battisti non e' stato condannato all'ergastolo per aver eseguito due omicidi in cintemporanea in due citta' diverse, ma per aver ucciso Luigi Pietro Torregiani e ferito il figlio, oggi tetraplegico....

http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/11-Febbraio-2004/art51.html

Nato a Sermoneta, in provincia di Latina, Cesare Battisti sbarca a Milano durante gli anni `70. Nel 1977 si mette a capo del gruppo dei Proletari armati per il comunismo, una formazione nata nell'area dell'autonomia del quartiere Barona, alla periferia di Milano. Come molti altri gruppetti di «terroristi» attivi in quel periodo, il suo è una formazione satellitare, nata tutta attorno a un gruppo di amici, che con le Br e le organizzazioni maggiori non ha alcun legame. Il gruppo mette a segno tre omicidi. Il primo il 6 giugno del 1978 è quello di Antonio Santoro, maresciallo comandante degli Agenti di custodia del carcere di Udine. Quindi i Pac uccidono due commercianti, Lino Sabbadin, che è anche un militante del Msi e Luigi Pietro Torreggiani. Entrambi vengono «giustiziati» per aver ucciso i rapinatori che avevano cercato di rubare nei loro negozi. Al processo che si conclude nel 1985 Battisti viene condannato all'ergastolo proprio per l'omicidio di Torreggiani oltre che per il ferimento del figlio, oggi paraplegico. Quando i giudici del tribunale di Milano leggono la condanna, però, Cesare Battisti non è più in carcere. E' evaso dal carcere di Frosinone, liberato durante un assalto. Subito dopo la fuga dal carcere Battisti si rifugia a Parigi, da qui vola in Messico, dove si ferma per alcuni anni, facendo la spola con il Nicaragua e fondando anche una rivista «Via libre». Quando i sandinisti perdono le elezioni decide di abbandonare l'America latina per tornare in Francia.

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aria fuori dal culo
by . Tuesday, Feb. 17, 2004 at 3:39 PM mail:

E questa sarebbe la tua fonte? Un trafiletto del cazzo???
A parte che questa ricostruzione del Manifesto è lacunosa e confusa, comunque lì c'è scritto - correttamente - "i PAC uccidono", non "Cesare Battisti uccide". Battisti è stato condannato per TUTTE le azioni commesse dai PAC, anche quelle per cui c'era un'impossibilità logica, per motivi legati all'emergenza che WM nel suo articolo spiega molto bene, e ancora meglio i LB in "Nemici dello Stato".

Io non capisco tutto questo furore colpevolista, e perché solo nei confronti di Battisti e non, per dire, di Sofri (condannato per le stesse fattispecie di reato), di Carlotto (idem): cioè, perché andava bene la campagna di solidarietà per quelli e per Battisti invece no? Perché non avete dato dell'assassino a Persichetti quando c'era la campagna di solidarietà? E perché l'Italia doveva dare l'asilo a Ocalan mentre la Francia non dovrebbe darlo a Battisti?
Mi viene da pensare che le vostre non siano opinioni spassionate ma che ci sia dietro una strategia.

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a quello delle pinzallacchere
by oliver Tuesday, Feb. 17, 2004 at 3:42 PM mail:

" Il fatto che non li abbia eseguiti materialmente non significa che non possa averli organizzati..."
Anche questo andrebbe provato, e lo Stato non lo ha fatto. E la condanna è per averli eseguiti.
Qui c'è solo uno che parla per sentito dire: tu.
Ogni cittadino ha diritto a un giusto processo. Se questa cosa non si verifica, c'è il diritto alla fuga (implicitamente riconosciuto da tutti i codici penali europei, che non considerano la fuga un'aggravante).

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dal Guardian
by freedom now Tuesday, Feb. 17, 2004 at 3:46 PM mail:

Mentre voi vi fate queste vergognose seghe forcaiole, il Guardian ricostruisce tutta la vicenda in maniera secca ed equilibrata, e giustamente fa notare che le condanne di Battisti sono per quattro omicidi (che nega di avere compiuto) e una sessantina di rapine.

Ex-terrorista scrittore rischia l'estradizione dalla Francia
di Jon Henley, inviato a Parigi
da The Guardian, 17 febbraio 2004

Un ex terrorista italiano, divenuto un autore noir di successo, è stato arrestato e affronta ora una domanda di estradizione dalla Francia, nonostante una storica promessa da parte delle autorità francesi di concedere asilo politico agli ex militanti delle Brigate Rosse. Avvenuto la scorsa settimana, l'arresto di Cesare Battisti, che viveva pacificamente e alla luce del sole a Parigi, ha scatenato un uragano di proteste.

"La Francia ha offerto protezione giuridica a questi uomini e queste donne", ha dichiarato ieri il portavoce del Partito Socialista, Julien Dray. "Non rispettare una simile promessa sarebbe indegno delle tradizioni della Francia e un insulto alla nostra storia".
Chi si oppone alla decisione del governo sottolinea che esso ha distrutto in questo modo l'impegno preso nel 1985 dall'ultimo presidente della Repubblica uscito dalle file socialiste, François Mitterrand, per cui i membri delle cellule eversive di estrema sinistra, i cui attentati e omicidi incendiarono l'Italia negli anni Settanta, avrebbero potuto restare liberi in Francia, a patto che rinunciassero alle violenze del passato, che non entrassero in clandestinità e abbandonassero l'attività politica.
Tra i 15 e i 20 ex estremisti accettarono l'offerta, che seguiva all'inquietudine francese circa l'amministrazione della giustizia in Italia. Spesso le sentenze, nei tribunali italiani, venivano decise su testimonianze di informatori, che le barattavano in cambio l'immunità e la protezione da parte dello Stato.
"Questo accadeva 30 anni fa", ha dichiarato ieri Mariette Arnaud, compagna di Cesare Battisti. "Cesare aveva 17 anni quando aderì all'eversione. Ciò che fu allora è ora parte del passato. Se viviamo in uno Stato governato dalla legge e dal principio di giustizia, non possiamo rispedirlo adesso in Italia".
Cesare Battisti, 49 anni, due figli di 18 e 9 anni, è stato arrestato lo scorso martedì dai nuclei antiterroristi della polizia francese.
Era stato arrestato in Italia nel 1978, ma era riuscito a fuggire nell'80, rifugiandosi in Messico. Un tribunale italiano emise contro di lui una sentenza di ergastolo, mentre lui era assente in contumacia, per quattro omicidi, che Battisti ha sempre negato di avere commesso, e una sessantina di rapine.
Appena arrivato in Francia, nel 1990, fu arrestato, ma un tribunale parigino ne rifiutò l'estradizione, a partire anzitutto dal fatto che veniva accusato di due omicidi accaduti a Milano e Venezia lo stesso giorno e la stessa ora.
Il suo avvocato, Irene Terrel, ha dichiarato: "La corte d'appello francese ha rigettato la richiesta di estradizione nel 1991, il che determina che la protezione giuridica della Francia nei confronti di Battisti è definitiva e assoluta e deve essere rispettata dal governo".
All'indomani delle elezioni del 2002, il ministro della Giustizia, Dominique Perben, promise "un nuovo approccio" alla questione dei rifugiati e degli ex appartenenti alle Brigate Rosse, insinuando che le estradizioni sarebbero state possibili.

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Liberez Battisti!
by Humanité Tuesday, Feb. 17, 2004 at 3:47 PM mail:

Liberez Battisti!...
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!

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x il divertentissimo Oliver
by * Tuesday, Feb. 17, 2004 at 3:56 PM mail:

Caro Oliver intanto fu WM2 a parlare x primo di un presunto BB da lui menato a Genova .
Poi i WM in quanto a polemiche non sono, mi pare, secondi a nessuno.
Mai sentito i WM tirare merda a qualcuno?
Io si, molte volte, e credo sia nel loro diritto farlo come chi, invece, la vuole tirare a loro.

Capisci, Oliver,.... a te nessuno ti cerca x tirarti merda addosso.

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allibito
by :( Tuesday, Feb. 17, 2004 at 3:57 PM mail:

Fa abbastanza strano vedere qui su Indy tanto amore per la galera... altrui.

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di ciò che non si sa bisogna tacere
by oliver Tuesday, Feb. 17, 2004 at 4:01 PM mail:

> Caro Oliver intanto fu WM2 a parlare x primo di un presunto BB da lui menato a Genova .

A parte che era WM4, inoltre parlava del fatto di essersi gettato su di lui per salvarlo da un pestaggio che stava per avere luogo. Il pezzo me lo ricordo bene, si intitolava "Mi dispiace per le tue costole" ed era su giap subito dopo Genova. Ma perché scrivi se non sai?
Visto com'è stato ricompensato, poteva anche non darsi la pena, e lasciarlo menare.

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il paciere
by . Tuesday, Feb. 17, 2004 at 4:04 PM mail:

" Visto com'è stato ricompensato, poteva anche non darsi la pena, e lasciarlo menare."

Il "paciere" è sempre quello che si prende più merda da entrambe le parti. Meglio lasciare che la gente si massacri, così la prossima volta avrà più rispetto per chi cerca di dividerla.

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...
by bho! Tuesday, Feb. 17, 2004 at 4:05 PM mail:

Cosa centra Carlotto?
Carlotto era innocente, tutta Padova la sapeva.

Sofri sono 7 anni che è in galera e anche quella faccenda è torbida.

Siete a conoscenza di fatti che scagionano Battisti:benissimo tirateli fuori.

Una domanda: visto che si sapeva che Battisti era il primo della lista, perchè in questi mesi (dopo l'arresto Persichetti)non avete iniziato subito a far circolare notizie sull'innocenza di Battisti?


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precisazione
by fra Tuesday, Feb. 17, 2004 at 4:08 PM mail:

E poi non era un "presunto BB", ma un tale che cercava di forzare un cordone laterale con uno stalin in mano, dopo che al Carlini si era deciso che in quel corteo (in quello, non in altri) non dovevano esserci strumenti d'offesa. se l'assemblea decide una cosa, non è che arriva il primo pirla e cerca di imporre la sua linea personale. in tre o quattro stavano per menarlo e WM4 lo ha impedito.

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bella logica!
by . Tuesday, Feb. 17, 2004 at 4:12 PM mail:

Battisti primo della lista? Veramente sembrava quello più nella botte di ferro, visto che per lui c'era sempre stata una doppia tutela: quella generica della "dottrina Mitterrand" e quella del parere contrario all'estradizione espresso nel 1991. Il caso di Persichetti era diverso, c'era già un decreto d'espulsione.
E poi che significa "Carlotto era innocente lo sapeva tutta Padova"? Stando alla tua logica bacata e malata, dato che Carlotto è stato condannato in tutti i gradi di giudizio (e ha avuto molti più gradi di giudizio di Battisti), non avrebbe avuto senso difenderlo. Ma perché sto a ragionare con te? E' chiaro che vuoi solo rompere il cazzo.

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l'altra campana
by a. Tuesday, Feb. 17, 2004 at 4:15 PM mail:

ringrazio oliver e fra. visto come cambiano le prospettive quando si sente anche l'altra campana? a volte qui su Indy WM4 è stato descritto come uno squadrista, poi basta poco per far capire che le cose sono più complicate...

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infame o solo stupido?
by bho? Tuesday, Feb. 17, 2004 at 4:31 PM mail:

Scusa ma Battisti è innocento o no?
Carlotto lo era.
Capisci?

Perchè nell'articolo di WM si parla di fare leggi speciali x la fine dell'emergenza anni 70 che è un pò diverso.

Poi ripeto si sapeva che Battisti era il primo della lista Pisanu , quando i TG ne parlavano veniva sempre fuori il nome di Battisti.
Poi xchè è chiaro che voglio solo rompere il cazzo?
Possibile che non si possa invece parlare dell'etica degli omicidi Sabbatini e Torreggiani?
Una parola sul figlio 13enne divenuto paraplegico vogliamo spenderla o no? O avete tutti la coda di paglia.

Poi ripeto mettere sullo stesso piano la storia di Carlotto di cui non sai nulla e quella di Battisti è assolutamente demenziale e anche INFAME nei confronti di Carlotto xchè supponi che fosse colpevole.


Vedi siamo su Indymedia non da WM o da Carmilla x cui sei tu che stai rompendo il cazzo a me solo xchè oso non pensarla come te



x Fra
adesso la versione è che lo difendeva?
Lui dice di essergli crollato adosso e visto il suo peso (in chili) lascia sottintendere il resto.


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orsocorazzato
by orsocorazzato Tuesday, Feb. 17, 2004 at 4:38 PM mail:

mi fa'piacere che quelli di WM si schierino contro la legge mancino.
dimostrano di essere delle persone sveglie e di capire che la lotta la si fa'nelle strade e non certo con l'aiuto degli sbirri.
io sono uno di quelli skinhead che voi chiamate riduttivamente nazi,ho le mie idee ma non mi sono mai sognato di aggredire in strada nessuno immigrato,conosco ragazzi emigrati dal medio oriente e mi ci alleno in palestra assieme,ho amici comunisti con cui si discute di politica prendendoci per il culo.E'certo successo che ho dovuto alzare le mani con personaggi idioti e stolti che con le parole non ci sapevano fare bene e allora ricorrevano,da tipici animali,al linguaggio delle mani,gudagnadosi la gran parte delle volte una meritata prognosi riservata.
Sono contento che ci sia gente come i WM,non la pensano come me certo,ma sulla lotta al capitale e allo stato ci troviamo eccome.Si perche'magari tanti di voi non lo sanno ma non tutti i "nazi"sono servi del capitale(io sono metalmeccanico e prendo 890 euro al mese....)e non tutti sono amici degli sbirri(qua'lasciamo perdere che senno'...;)):ci sono anche persone che rispettano il prossimo pur avendo le proprie idee,lottano per l'uguaglianza dei diritti umani nell'orgoglio delle prorpie diversita'etnico/razziali/religiose(TUTTE!!),che lottano contro la schiavizzazzione del proletariato,contro il capitalismo per uno mondo piu'"puro"(a livello di sentimento...tocca specificarlo senno'poi arriva il solito a dire ecco che parla di razza pura eccecc.).

Liberi di non crederci,liberi di pensare che tutti i"nazi"sono anticomunisti(io non lo sono mai stato,anzi preferisco certi lati dell utopia comunista a certo becerume di quella fascistoide),liberi di credere che noi vogliamo i campi di sterminio o cazzate del genere:LIBERI DI CREDERE QUELLO CHE VOLETE MA,ANCHE SE NON CI AVETE NOTATO A GENOVA C'ERAVAMO ANCHE NOI,ANCHE NOI ABBIAMO COMBATTUTTO AL VOSTRO FIANCO CONTRO LA SBIRRAGLIA,ABBIAMO PRESO LE VOSTRE STESSE BOTTE E ABBIAMO PIANTO QUANDO CARLO E'MORTO. LIBERI DI NON CREDERCI MA E'COSI'.

ONORE E RISPETTO AI WM.

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Parlaci di Genova, skin
by uh Tuesday, Feb. 17, 2004 at 4:46 PM mail:

Ma davvero?
E perche' non mi parli un po' di dove hai *combattuto* a genova... con chi eri e cosa ci sei venuto a fare ecc ecc.
Dammi qualche dettaglio, raccontami cosa hai fatto, con chi e a che ora.
Mi interessa davvero.
Magari sei passato per Forte S.Giuliano o Corso Italia o via Gobetti?
Vi vantate un po' troppo e non date mai dettagli che possano stabilire se cacciate balle o meno.

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bravo
by bravo Tuesday, Feb. 17, 2004 at 4:58 PM mail:

bravo.
fossi stato l'unico....non sai quante faccie conosciute ho trovato per genova...non lo immagini nemmeno....piu'di un raduno della fiamma..ahahah...scherzo....non ho niente da vantarmi....c'ero e non ero l'unico....se vuoi ti dico solo sta'cosa:la domenica sera presso l'univerista'ho trovato uno scooter 125 con le chiavi sopra(forse nel panico qualcuno e'scappato)....io avevo perso i ragazzi che erano con me e stava arrivando un gruppone di finanza con caschi eccecc....sono salito in groppa,gli sono andato incontro,pensavo mi bloccassero invece non so'perche'hanno fatto varco e mi hanno fatto passare.ho preso la statale piangendo/ridendo e sotto l'imbrunire mi sono fatto il bagno in un posto vicino livorno,dopodiche'ho lasciato lo scooter in stazione dei treni e ho preso il primo treno per roma.non mi ricordo l'ora.

non ho niente da dimostrare ai coglioni come te,sappi solo che NON ERO IL SOLO.ti posso assicurare che un certo pulmino da roma e'rientrato con gente seriamente ammaccata.E NON ERANO NE SBIRRI NE COMPAGNI.

RIPETO LIBERO DI NON CREDERCI.FAI UN PO'COME TI PARE.

(PS/non mi sembra di essermi mai vantato di nulla.......poi magri te sai leggere tra le righe....)

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sei fuorissimo
by . Tuesday, Feb. 17, 2004 at 5:00 PM mail:

Credo che la tua farneticazione si riassuma in un solo punto: tu hai capito che secondo me Carlotto sarebbe colpevole????? Allora non hai capito un cazzo, ma proprio un cazzo del mio ragionamento, e il resto del tuo delirio viene da sé. Non sto nemmeno a rispiegarti niente, va'... A proposito, il caso Carlotto lo conosco benissimo, lo seguivo già negli anni Ottanta. Tu invece, a parte il tredicenne tetraplegico (è ovvio che è una tragedia, e fa male), che cazzo sai di Battisti? Secondo te è uno il cui fine della vita è lasciare la gente sulla sedia a rotelle? Ma lasciamo perdere, qui si vorrebbe trasformare il newswire in una giuria popolare per stabilire chi è colpevole e chi innocente...

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ci sei o ci fai?
by fra Tuesday, Feb. 17, 2004 at 5:02 PM mail:

" Lui dice di essergli crollato adosso e visto il suo peso (in chili) lascia sottintendere il resto."

Ma l'hai letto o no l'articolo? Evidentemente no. Lui ha scritto, fin da subito, che si è buttato sul tipo (che era già a terra) per impedire che lo prendessero a calci in testa, e visto il suo peso (80 kg.), è finita che gli ha fatto male, sa sempre meno male di quello che gli avrebbero fatto gli altri.
Senti, ma non sei stanco di sparare cazzate a caso, senza sapere niente?

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x orsocorazzato
by Oliver Tuesday, Feb. 17, 2004 at 5:04 PM mail:

Tu non hai capito: i WM sono contro la legge Mancino ma non sono certo a favore di imbecilli come te. Dopo aver letto le cazzate che scrivi ("Onore ai WM"), loro ti vomiterebbero in faccia, anzi, se potessero ti butterebbero nelle foibe. Leggiti "Asce di guerra", poi mi saprai dire.
Un conto è dire che hai libertà di parola, un altro è dire che bisogna lottare insieme contro il capitale. Capitale di cui siete sempre disponibili a fare da bassa manovalanza.

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x orsocorazzato
by fra Tuesday, Feb. 17, 2004 at 5:07 PM mail:

" dimostrano di essere delle persone sveglie"
E che, lo dovevano dimostrate a te?
Sono dieci anni i WM/LB fanno dichiarazioni contro la legge Mancino, e tu ti svegli adesso?

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x orsocastrato
by uh uh Tuesday, Feb. 17, 2004 at 5:14 PM mail:

Quando i WM scrivevano che a Genova a fare casino c'erano anche un sacco di nazi inglesi e italiani, gli si dava dei pezzi di merda, perché i BB o pseudo-BB dovevano essere per forza tutti anarchici col pidigree da anarchico. Questa non è la prima volta che sento dei fasci che confermano di esserci stati. Solo che dubito fossero tanto ammaccati, visto che BB e sbirri, chissà poi perché, non sono mai venuti a contatto. Un nazi inglese dichiarò a Repubblica che i suoi camerati gli avevano assicurato che dalla pula non avrebbero avuto problemi. Orsocastrato, può esse pure vero che eri a Genova a combattere, ma col salvacondotto degli sbirri, e per essere usato contro il movimento.

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Sabbadin e Torregian
by Andrea Tuesday, Feb. 17, 2004 at 5:28 PM mail:

Ma Sabbadin (e non Sabbatini) e Torregiani a loro volta non avevano freddato con la loro berta dei piccoli rapinatori? Quello non era omicidio scusa? La legittima difesa è un'attenuante solo quando si è in pericolo di vita, non può essere invocata dopo che si è ammazzata una persona come fosse un cane per difendere la proprietà (peraltro assicurata). E allora perché quelli sono martiri mentre Battisti (che si è sempre detto innocente) è un aguzzino? Forse perché quelli erano rispettabili borghesi, gioiellieri, mentre Battisti era un morto di fame e per di più comunista?

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bravo
by bravo uh Wednesday, Feb. 18, 2004 at 8:14 AM mail:

Un nazi inglese dichiarò a Repubblica che i suoi camerati gli avevano assicurato che dalla pula non avrebbero avuto problemi.

questo dimostra solo che sei un piccolo omino nazionalpopulista che crede oh dio oh dio alla famigerata repubblica...hahahha...sei prorpio un pezzo di merda!!
certo certo e le torri gemelle le ha tirate giu'bin laden.....sei una merdaccia!!! certo con te io non ho nulla da spartire,anzi,gente meschina e gretta.
le cose che hai detto su fasci amici degli sbirri e del capitale te le farei ripetere davanti a qualche mio amico che si e'fatto le belle annate in hotel a spese dello stato o che e'andato a lavorare per 6 anni in fonderia in lussemburgo. se apri la bocca per dare fiato al culo bhe allora il tuo"movimento'ha vita corta. vergognati. invece di stare a fare il gueriero da tastiera scendi in strada e fai quyalcosa.

mi fai pena,ti mostrerei io quello che gente nostra c'ha guadagnato a genova....non e'solo vostra lo sai??gli ammaccati forti ce li abbiamo avuti eccome e le denuncie,come al solito a differenza di quelli coem te che combattono dal pc di casa,anche(parecchie e pesanti TESTOLINA DI CAZZO).

e invece di dire cazzate da infante(tipo ONORE terribile parola fascista....ma studiati la storia degli arditi del popolo figlio di puttana ignorante!!)impara a stare in strada..cosa che sicuro non hai mai fatto.....E TE LO RIPETO:GLI AMICI SARANNO AMICI TUOI,NON MIEI!! NON PARLARE DI COSE CHE NON SAI. SEI SOLO UN VILE CHIACCHERONE.

ANTIFA BLA BLA BLA

CMQ SIA RISPETTO PER WM ANCHE SE,A DETTA DI STO'STRONZO,MI VORREBBERO BUTTARE NELLE FOIBE(NON CI CREDO,VORREI ME LO DICESSE CHIARO QUALCUNO DEI WM)

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Cosa veramente disse wuming4
by il precisatore Wednesday, Feb. 18, 2004 at 8:39 AM mail:

http://www.wumingfoundation.com/italiano/Giap/giap1ns.html

3. MI DISPIACE PER LE TUE COSTOLE

di Wu Ming 4 (26/07/2001)

Avevo i nervi tesi quel sabato mattina, quando le nostre strade si sono incrociate per la seconda volta. Tutti avevamo i nervi tesi. Dopo quello che era successo venerdì, il riot, le infiltrazioni, il ragazzo ucciso, nessuno si fidava più di nessuno. Ogni spezzone del grande corteo di massa aveva la consegna di autodifendersi. Dai provocatori, dagli infiltrati, dai casinisti sfasciatori con le mazze. Bisognava evitare che le famiglie, i signori e le signore di cinquant’anni, i nostri genitori, ci andassero di mezzo…
E tu, poveraccio, ti sei trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato. Eri lì seduto, e tenevi la mazza nascosta in un giornale. Noi te l’abbiamo spiegato che non potevi rimanere lì, ai bordi del corteo, col bastone. Che dovevi mollarlo o andartene a fare in culo lontano da lì. Ma tu hai voluto fare il duro, ci hai detto di farci i cazzi nostri. Tu, coglione!, il giorno dopo che c’era stato un morto in piazza, dopo che i carabinieri infiltrati ne avevano fatte di tutti i colori, tirandosi dietro ogni scoppiato che volesse sfasciare vetrine e incendiare macchine, dopo tutto questo, con la paranoia che ci aveva contagiati tutti e i nervi a fior di pelle, tu, coglione!, vieni in manifestazione (una manifestazione pacifica di centinaia di migliaia di persone) con la spranga! E per di più ti fai trovare nel nostro spezzone.
Io non volevo incrinarti due costole. Io non sono un picchiatore né un violento. Che tu ci creda o no mi sono buttato su di te per proteggerti, coglione che non sei altro!, perché i miei compagni, in preda alla paura e alla paranoia, potevano disfarti la faccia a calci. Mi sono buttato su di te urlando “Fermi! Fermi!” per evitare che ti facessero male sul serio. Solo che peso ottanta chili.
E’ stato quando ti ho fatto rialzare che mi sono ricordato dove ci eravamo incontrati la prima volta. Un paio di mesi fa, alla presentazione di Asce di Guerra in un centro sociale. Mi avevi chiesto perché nel romanzo non si parlava degli anni Settanta. Te l’avevo spiegato. E forse sabato scorso ho soltanto ribadito il concetto. Perché della merda degli anni Settanta non ne voglio più: non ne voglio più delle mazze, delle bottiglie molotov, di poche decine di irresponsabili che mettono a repentaglio la sicurezza di migliaia di persone e favoriscono la criminalizzazione di un intero movimento da parte dello stato. Se volete affrontare la polizia corpo a corpo, mazze contro manganelli, se volete misurare il vostro livello di testosterone con gli sbirri, e farvi rompere il culo dai suddetti, se è questo che vi piace, non sarò certo io che verrò a cercarvi uno a uno per impedirvelo, ho di meglio da fare. Ma non sono disposto ad alcuna indulgenza se lo fate ai margini di un corteo pacifico o che pratica la disobbedienza civile. Per questo ti dico, che mi dispiace per le tue costole, ma te le sei cercate.
Spero per entrambi che non ci sia una terza volta.

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sex and zen
by . Wednesday, Feb. 18, 2004 at 10:29 AM mail:

Vuoi sentirti dire dai WM che ti butterebbero nelle foibe?
Boh, ognuno ha diritto alla propria perversione sessuale.
A me piace che le tipe dicano oscenità, a te invece ti attizzano le foibe :-)

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una nota
by ---- Wednesday, Feb. 18, 2004 at 11:44 AM mail:

Occhio che nell'edizione cartacea di "Giap!" (sul sito credo non ci sia) quell'articolo sulle costole ha anche una nota scritta due anni dopo dove, riguardo alla questione anni Settanta, precisano alcune cose che, a caldo (tre giorni dopo la Diaz), erano un po' tagliate con la manara. Per il resto ribadiscono la loro versione di quell'episodio.

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perché si è cambiato argomento?
by precisatore 2 Wednesday, Feb. 18, 2004 at 11:47 AM mail:

Ma non si stava parlando di Cesare Battisti e dell'emergenza terrorismo, comunque? Chi è che ha l'interesse a cambiare discorso per parlare dei WM, quando nell'articolo i WM parlavano di Battisti, non di se stessi?

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x .
by x . Wednesday, Feb. 18, 2004 at 12:31 PM mail:

per il tipo due quote piu'sopra,tale .

non sei molto diverso da quelli che picchiano gli immigrati perche"rubano il lavoro".
non sei molto diverso da quelli che pensano ancora che l'orso bolscevico invadra'il mondo per mangiare i bambini.
non sei molto diverso da un prete.
da un borghese impaurito.
da uno sbirro.

tu sei quello che dici di combattere.
quello che ti dicono per te e'legge senza verificare se e'vero o no.
mi fai pena.nemmeno schifo solo pena.
ti rode il culo perche'sai che quello che dico e'vero,che non tutti i nazi sono come TU vorresti che fossero,cattivi,assassini,stupratori,aguzzini.
perche'tu sei come i piccoli uomini dell'popolo eletto:se nessuno dice piu'di odiarti,tu non hai piu'motivo di esistere.
se scompaiono i nazisti/assassini/razzisti allora tu non hai piu'scopi nella vita.
niente piu'monitoraggio antifascista la mattina a tempo perso sul pc di papa'..
e allora,da buon represso quale sei,niente piu'nazi/pedofili/mostri da insultare,non sapendo come rispondermi ti avvali di cazzate tipo quella sulle perversioni sessuali e scadi su battute di pessimo gusto.

la mia perversione?? che tutti quelli che sputano SOLO chiacchere sul antifascismo,su dax,su carlo,su genova,che tutti quelli come te dunque un giorno staccassero il loro sporco culo borghese dalla poltrona e scendessero in strada a vedere come'davvero la realta'.
sei un mediocre.
un approssimativo.
un superficiale.
e per questo mi fai pena.

RISPETTO PER CHI E'MORTO COMBATTENDO.
NON MI INTERESSA LA SUA OPINIONE POLITICA.
RISPETTO PER DAX.
PER CARLO.
E PER TUTTI COLORO CHE HANNO PAGATO LA LORO RIBELLIONE CON LA VITA.

RISPETTO A WM.

a te solo un sentitissimo VAFFANCULO.

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crovetto
by uno che c'era Wednesday, Feb. 18, 2004 at 2:40 PM mail:

"Quando i WM scrivevano che a Genova a fare casino c'erano anche un sacco di nazi inglesi e italiani, gli si dava dei pezzi di merda, perché i BB o pseudo-BB dovevano essere per forza tutti anarchici col pidigree da anarchico. Questa non è la prima volta che sento dei fasci che confermano di esserci stati"

be, in effetti era dura da spiegare...
io, anarchico, per una serie di circostanze bizzarre mi trovavo dietro piazza corvetto verso piazza manin e mi sono ritrovato nel bb che veniva su da brignole.
sono rimasto in zona per circa 2 ore.
se quelli erano anarchici io sono la fata turchina e porto la quinta di reggiseno.

per chi ha orecchie per intendere....

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Dax?
by un perplesso Wednesday, Feb. 18, 2004 at 3:36 PM mail:

Un nazi che scrive "rispetto per Dax"? Ao', guarda che l'hanno ammazzato i camerati tuoi!
Poi, amico, sei tu che non hai capito molto bene cos'è il nazismo. Se non odi gli immigrati, non odi gli ebrei, non odi i comunisti, che cazzo ce stai a fa' là dentro? Esci, no?

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Battisti
by mi ritorni in mente Wednesday, Feb. 18, 2004 at 4:07 PM mail:

da carmilla fresca fresca:

"In Francia non mi vollero, all’epoca accettavano solo i fuggiaschi che si erano sporcate le mani esclusivamente d’inchiostro. Le mie erano un immondezzaio, andai a lavarmele in Messico."

(C. Battisti)

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uhm...
by non piangere salame Wednesday, Feb. 18, 2004 at 4:43 PM mail:

Ma guarda che sul fatto che Battisti abbia fatto la lotta armata non c'è materia del contendere, lo ha sempre detto senza problemi e sarebbe un'idiozia negarlo. Quale sarebbe invece il tuo argomento, che chi ha fatto la lotta armata non ha diritto a un giusto processo? Che deve accettare che gli venga rovesciato in testa ogni possibile capo d'accusa fino a sfiorare il ridicolo? Che se ha l'occasione di scappare dal carcere speciale non la deve cogliere? Che la sua situazione deve essere esaminata due volte anche se il governo italiano non ha presentato nessuna nuova prova contro di lui? Che deve essere estradato anche se la sua estradizione è contro la convenzione europea dei diritti dell'uomo?

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x mi ritorni in mente
by . Wednesday, Feb. 18, 2004 at 5:19 PM mail:

Eh no, pezzettino di merda, se citi le cose allora citale bene, perché nello stesso testo, qualche riga dopo, Cesare Battisti scrive:

"mi informarono che durante l’esilio messicano era morto mio padre e avevo subito una condanna all’ergastolo. Al momento non realizzai, mi sembrava talmente troppo che non riuscii a versare una lacrima.
In seguito, l’avvocato mi fece pervenire una valigia di atti processuali. Dopo averne letto qualche pagina, fu tanto il disgusto per quell’ammasso di menzogne che decisi di buttare tutto nella spazzatura. Nell’illusione di liberarmi definitivamente di una storia che non mi apparteneva più, che era stata disonestamente rivista e corretta, mi misi a scrivere come un forsennato."

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seee...magari fosse così
by south rome antifa Wednesday, Feb. 18, 2004 at 6:21 PM mail:

Giusto se fosse successo in un paio ( 3-4-5 max )di quartieri, avrebbero dovuto cambiare quartiere. Oppure pensavi di andarli a braccare a Piazza Bologna o a Piazza Re di Roma?

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x south rome antifa
by . Wednesday, Feb. 18, 2004 at 11:53 PM mail:

E' pure vero.

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??
by bella come sei Thursday, Feb. 19, 2004 at 7:05 AM mail:

Non ho capito di che mi accusi? Battisti legge i suoi atti processuoali e dopo alcune pagine non riesce a sopportare le menzogne? Quali menzogne? Boh! Non ce lo dice. Che le sue mani invece fossero sporche di tutto ce lo dice lui stesso.

E con questo? Con questo niente.

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disgusto
by una toga per amico Thursday, Feb. 19, 2004 at 4:05 PM mail:

ti si accusa di stralciare di un testo solo le righe che interessano a te. Gli atti processuali sono quelli relativi alle condanne all'ergastolo in contumacia, lo scrive lui stesso. Dice che sono menzogne. Nel suo testo, tirando le somme, dice che le sue mani sono sì sporche, ma non delle robe per cui gli hanno dato l'ergastolo.
Questo furore fascistoide e forcaiolo contro Battisti è una vergogna, e magari ti consideri pure un compagno...

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"sporcarsi le mani"
by dario Thursday, Feb. 19, 2004 at 4:08 PM mail:

Ma chi è il coglione che non capisce il senso dell'espressione "sporcarsi le mani"? La polemica di Battisti è contro gli intellettuali che al massimo le mani se le sporcano con l'inchiostro, non con la vita. Invece, parlando delle proprie, Battisti dice che sono "un immondezzaio", vale a dire che ha compiuto scelte estreme, non si è limitato a parlare. Liberi tutti di considerarla una cazzata, ma da qui a dire che è la confessione di un omicidio ce ne passa un bel po'.

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parenti serpenti
by . Thursday, Feb. 19, 2004 at 4:17 PM mail:

Ma quale compagno, sarà il solito Massimiliano Parente del Domenicale... :-(

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Che palle!
by non so Tuesday, Feb. 24, 2004 at 11:58 AM mail:

Questo Battisti sembrerebbe aver ammazzato un bastardo gioielliere reo di aver sparato a dei poveri rapinatori: uno stronzo meritevole di morire... evvvabbè!
Ma, di grazia, cosa cazzo centrava un ragazzino di 13 anni? Che cazzo di odio ideologico o politico si può avere per sparare ad un bambino? Che enorme testa di cazzo deve essere questo fantomatico rivoluzionario che è andato a lavarsi le mani in centr'America, per sparare ad un bambini? A parte il fatto che non è un grande scrittore, il suo Avenida Liceration tanto declamato da Genna mi ha rotto le palle abbondantemente... ma anche se lo fosse, e chi se ne frega?Sono contrario, certo, alla nuova dottrina Chirac/Berlusconi, è ovvio, ma vivadio dipende!

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é famoso
by pkrainer Tuesday, Feb. 24, 2004 at 12:27 PM mail:

lo sanno tutti che il figlio é stato ferito, ovviamente per sbaglio, dal padre stesso che aveva risposto al fuoco.

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precisazione
by . Tuesday, Feb. 24, 2004 at 1:03 PM mail:

A quello che si firma "non so": in effetti non sai un cazzo.
Alberto Torregiani non fu colpito dagli attentatori, ma si trovò in mezzo mentre il padre rispondeva al fuoco, e fu colpito per sbaglio dal padre. Proprio il fatto che Pierluigi Torregiani avesse il grilletto un po' troppo facile (tre giorni prima aveva freddato un rapinatore all'interno del ristorante Transatlantico) era il motivo per cui i PAC se la presero con lui. Diverso il caso del macellaio Sabbadin di Venezia, ucciso più o meno alla stessa ora: i PAC non rivendicarono l'attentato, anzi, con una telefonata smentirono qualunque loro coinvolgimento. Furono più tardi certi pentiti ad addossare a loro (e di conseguenza anche a Battisti) la responsabilità dell'omicidio. Ragaz, prima di scrivere idiozie leggetevi qualche libro o fatevi qualche ricerchina su google, fa bene al cervello.

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W la giustizia borghese!
by ho visto la mia morte sul tuo viso Wednesday, Feb. 25, 2004 at 7:21 AM mail:

E' sempre edificante leggere le vostre cazzate sparate con grande sicumera (anzi, "secumera") su questi schermi.

Intanto il puntino . che sa sempre tutto (ma io sospetto che le cose debba prima leggerle su Carmilla, altrimenti non sa un cazzo, come dimostra la cronologia dei suoi messaggi).

Se scrivessi sul Domenicale, forse sarei iper-garantista (non sara' il puntino ad essere quel tale, che scrive sul giornale?) visti i problemi giudiziari dei miei finanziatori, o no?

Per quanto riguarda gli argomenti a favore dell'innocenza di Battisti, in mancanza di una seria documentazione (che chissa' perche' nessuno mette in rete: vista una causa cosi' nobile come mai i mediattivisti non muovono il culo dalla tastiera e non si danno da fare), restano solo argomentazioni ridicole: e' stato accusato dai pentiti (allora anche toto' riina e giovanni brusca sono innocenti), e' stato condannato in contumacia (allora anche Craxi e' un sant'uomo)..

e poi che schifo, vedere tutti questi "rivoluzionari" appellarsi ai cavilli della giustizia borghese pur di salvarsi il culo, quando la loro giustizia proletaria non andava oltre al colpo alla nuca! Se avesse vinto Battisti, i processi si sarebbero fatti come nel "caso Torregiani", o come per Roberto Peci!! Invece, grazie agli intrallazzi craxiani con Mitterand, ha potuto scrivere i sui romanzi nella ville lumiere... e ora che al governo c'e' chirac gli tocchera' passare un po' di tempo al fresco... sempre meglio comunque di un colpo alla nuca o di una sventagliata di Skorpion, o no?

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E ADESSO
by BRAVO CARAMBA Wednesday, Feb. 25, 2004 at 7:50 AM mail:

bravo brigadiere
adesso pero' torna a lucidare gli stivali del signor tenente senno' si incazza che stai sempre a sparare merdate su internette

i servi si riconoscono dal fetore

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Sono ammirato...
by sono morto in un momento Wednesday, Feb. 25, 2004 at 8:28 AM mail:

Quindi tu hai il kit per sentire gli odori via internet? WOW!

E' per questo che hai spento il cervello??

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-
by enrico toti Wednesday, Feb. 25, 2004 at 8:39 AM mail:

Compagni, ma la vostra vocazione a difendere un pluriomicida che ha compiuto azioni parekkio abbiette nasce da un ripudio del carcere?
Allora mi promettete che se vi becco e apro fuoco a raffica i vostri sodali faranno un battage pubblicitario per evitare che io vada in carcere? Oppure è necessario vivere a Parigi e scrivere libri gialli?

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cucurucu paloma
by per la stampella Wednesday, Feb. 25, 2004 at 8:59 AM mail:

ciao stampella del regime
ma tu sai che e' colpevole?
e di cosa?

di due omicidi contemporanei in due citta' diverse?

ahhh, voi fasci vi inventereste di tutto, come abbiamo visto a genova.

sparare a voi poi, quello non e' reato, e' pulizia sociale

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bravo!
by un angelo caduto in volo Wednesday, Feb. 25, 2004 at 9:51 AM mail:

Si, beh, non e' reato niente se e' fatto contro non solo i fasci, ma contro i nemici di classe in generale. L'omicidio moro, per esempio, non e' un omicidio, e' stato un atto di giustizia. Non parliamo poi di guido rossa o roberto peci (fasci travestiti).

Giusto quando si perde la guerra civile, diventate subito agnellini che si aggrappano a tutte le possibilita' che gli da' lo stato di diritto.. ma lo stato borghese una volta di abbatteva e non si cambiava, ora cos'e'? si abbatte un giorno e ci si rifugia dentro nell'altro?

Ma tu gli hai letti gli atti processuali? io no, e mi piacerebbe tanto. Allora con i tuoi amici perche' non vi alzate dalla scrivania e non chiedete agli amici di Battisti di procurarveli cosi' li mettete a disposizione di tutti e ognuno puo' farsi una sua idea, invece che di ripetere i soliti slogan coniati da altri???

a bientot

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precisazioni
by Andrea Wednesday, Feb. 25, 2004 at 10:51 AM mail:

Io non ho letto gli atti processuali però ho letto la storia del collettivo della Barona scritta nel 1984 da Primo Moroni (e che qualche giorno fa è stato postato anche qui su Indy, vi foste dati la pena di leggerlo avreste scritto meno cazzate), e anni fa ho letto il libro della scrittrice Laura Grimaldi "Processo all'istruttoria. Storia di un'inquisizione politica", dove si spiega molto bene come furono FABBRICATI i pentiti che accusavano Battisti.

Torregiani provocò una sparatoria dentro il ristorante Transatlantico (che oggi non esiste più), una sparatoria nella quale non solo rimase ucciso il rapinatore (colpito da Torregiani), ma anche un cliente.

Tre giorni dopo i PAC - che, a torto o a ragione, se la prendevano coi "giustizieri della notte" fascistoidi modello Charles Bronson - mandarono un commando per colpire Torregiani. Quest'ultimo rispose al fuoco, e fu un suo colpo a colpire il figlio Alberto oggi su una sedia a rotelle.

In quello stesso momento a Mestre veniva ucciso il macellaio missino Sabbadin. E' evidente che Battisti non può essere stato in entrambi i posti, eppure è stato condannato per entrambi gli omicidi, tanto per far capire quanto fu equo il suo processo.

Non sono un "rivoluzionario", quindi non mi preoccupo di appellarmi alla "giustizia borghese". La giustizia non è borghese, è un insieme di diritti e doveri che sono il risultato di secoli di lotte per la democrazia e la dignità.
Dignità che va garantita a qualunque imputato, e che a Battisti e a tanti altri come lui è stata negata in nome della Ragion di Stato.

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Processo all'istruttoria
by . Wednesday, Feb. 25, 2004 at 10:55 AM mail:

Il libro della Grimaldi si può ordinare qui:
http://www.libnat.it/cat_66/66_politica.htm

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alcuni appunti
by . Wednesday, Feb. 25, 2004 at 11:03 AM mail:

" Il 16 febbraio del 1979 un orefice della Bovisa viene ucciso da due giovani a volto scoperto. Si tratta di Pier Luigi Torreggiani, già entrato nella cronaca per avere ucciso in un locale pubblico un rapinatore. I due giovani salgono a bordo di una OpeI Ascona, al volante della quale c'è un terzo giovane, e dopo poche centinaia di metri si trasferiscono su una Renault 4 rossa, che risulterà poi appartenere alla madre di Sante Fatone, un membro del CAB. Fra il 17 e il 18 febbraio scatta un'operazione della Digos, coadiuvata dalla Squadra Mobile di Milano, che porta all'arresto di cinque membri del Collettivo Autonomo Barona, mentre altri due, Sante Fatone e Sebastiano Masala, si rendono irreperibili. I giornali, inaugurando la tecnica del "processo a mezzo stampa" danno grande rilievo agli arresti e "sbattono i mostri in prima pagina": i titoli sono del tenore "sgominata la cellula degli autonomi che ha assassinato Torreggiani"; si parla dei killers dell'autonomia, della "banda" politico-criminale della Barona. Riferendosi ai membri sardi del CAB, Sissinnio Bitti e i fratelli Masala, il Corriere della Sera titola il 21 febbraio: "Come un pastore sardo può diventare un killer degli autonomi". Mentre la stampa prosegue il suo linciaggio, il Presidente della Repubblica si congratula con il ministro Rognoni per la brillante operazione. Ma il 24 febbraio tre dei membri del Collettivo arrestati, Umberto Lucarelli (18 anni), Fabio Zoppi (19 anni) e Roberto Villa detto Bob (18 anni), vengono scarcerati per assoluta mancanza di indizi. Gli altri due arrestati, Sisinnio Bitti (31 anni) e Marco Masala (18 anni), indicati come gli esecutori materiali del delitto, hanno un alibi di ferro, confermato da molte persone: all'ora del delitto erano presenti sul posto di lavoro e in seguito verranno completamente scagionati dall'accusa.

Lo scagionamento e l'estraneità all'omicidio Torreggiani rendono più allucinante e significativo il trattamento subito dai giovani durante 1' "operazione": inaugurando una tecnica che avrà in seguito altre applicazioni, gli autonomi della Barona vengono torturati selvaggiamente da agenti e funzionari della Digos per costringerli a confessare il delitto. Pestaggi a pugni e schiaffoni, cerini accesi sotto i piedi e i testicoli, bastonate sul torace attraverso una coperta per non lasciare segni, ingerimento forzato di acqua mediante un tubo di gomma, botte sulle tempie con le nocche delle mani e cosi via; due degli arrestati devono essere ricoverati in ospedale. Il Collettivo Autonomo Barona, ben conosciuto organismo autonomo, continuamente corteggiato dai "partitini" della città, senza nessuna copertura politica e perfettamente noto alla polizia per la sua frenetica attività, si dimostra all'occasione il modello ideale per la criminalizzazione e la distruzione di una pratica politica incontrollabile e irriducibile. Il Collettivo viene "scelto", per le sue caratteristiche, come esempio per inquinare un'area già fortemente sospetta agli occhi dell'opinione pubblica e per inaugurare un nuovo corso, più selvaggio e indiscriminato, della repressione, che porterà a una lettura esclusivamente criminale di un lungo e complesso percorso politico.

(...) Sui compagni latitanti, nonostante la pochezza degli indizi, è gioco facile della magistratura imbastire una serie di nuove accuse. I nuovi arrestati di presunti membri del CAB in relazione all'omicidio Torregani, come Grimaldi o Memeo, creano confusione e sono difficilmente giustificabili. Anche se si tratta di persone mai state membri del CAB, vengono indicati come tali dalla magistratura: questo non viene smentito né dal collettivo, per un senso di solidarietà con i nuovi arrestati, né da questi ultimi, per avere una legittimazione della loro azione politica. E' un meccanismo che incrina di nuovo la loro immagine, giustificato però dalla vissuta esperienza carceraria. E' Io stesso meccanismo che agisce nell'emanazione di un nuovo numero di.. Eppur si muove... nel dicembre del 1979. Nel nuovo numero si difendono tutti i detenuti politici, si vuole affermare la legittimità di tutti i comportamenti antagonisti allo Stato; "Nessun comunista è innocente per lo stato! Nessun comunista è colpevole per il Proletariato!" E' un tentativo di mantenere un atteggiamento unitario e omogeneo, di fronte alle paure e ai sospetti di una situazione di "caccia al comunista", dove i compagni si smarrivano per strada e tutti i progetti politici si riducevano alla sopravvivenza e all'intervento sul carcere. Ma il bisogno di non fare i giudici, di difendere tutti quelli che comunque pagavano il loro modo di essere contrari allo Stato, è anche il risultato dell'esperienza della prigione, della solidarietà intensa nate dentro questa istituzione totale, che aveva fatto dimenticare le collocazioni, le appartenenze. Si tratta comunque di un errore: difendendo le persone si difendono anche i loro programmi, ma il Collettivo, che ora si firma Organismi Proletari della Barona per staccarsi dalle etichette di killers dovute alla campagna diffamatoria, se ne rende conto solo dopo l'uscita del giornale.

(...)Sisinnio Bitti, prosciolto dall'omicidio Torreggiani, e stato condannato a tre anni e mezzo per "partecipazione a banda armata", perché il pentito Pasini Gatti lo avrebbe visto "discutere con altre persone" nello scantinato di via Palmieri, considerato dai magistrati un covo della lotta armata. In realtà, il luogo è un punto aperto di ritrovo del Collettivo di via Momigliano, messo a disposizione dal PDUP. 1114 maggio 1983 viene imputato di "concorso morale per duplice omicidio" (Torreggiani e Sabbadin, un macellaio veneto ucciso contemporaneamente all'orefice), perché un altro pentito, Pietro Mutti, lo avrebbe sentito dire che era d'accordo con le due uccisioni. Attualmente è detenuto.

Marco Masala, scagionato per il caso Torreggiani, è attualmente in carcere, condannato a nove anni per un attentato contro una caserma di carabinieri, sempre su indicazioni di pentiti. Fabio Zoppi, accusato di "esproprio proletario" di un negozio di Hi-Fi dai pentiti Pasini Gatti Andrea Gemelli e Anna Andreasi, è attualmente agli arresti domiciliari. Poiché si è ostinato a dichiararsi sempre innocente del fatto, il magistrato lo ha definito "irriducibile e socialmente pericoloso". Ha trascorso due anni e due mesi in carcere. Umberto Lucarelli è attualmente in libertà provvisoria; insieme con Fabio Zoppi deve rispondere di un esproprio e del bruciamento di tre "covi" del lavoro nero.

- Primo Moroni, Paolo Bertella Farnetti, "Collettivo Autonomo Barona: appunti per una storia impossibile", 1984

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parenti
by ....... Wednesday, Feb. 25, 2004 at 11:22 AM mail:

" Se scrivessi sul Domenicale, forse sarei iper-garantista"

Ecco, una cazzata così può averla scritta solo un berlusconiano che fatica a nascondersi.
Solo loro hanno la faccia tosta di definirsi "garantisti", dopo aver bloccato l'indulto e fatto leggi che mandano in galera chi si fa le canne, chi decide di non impiantarsi embrioni malformati etc. etc. etc.

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fregnaccia
by fra Wednesday, Feb. 25, 2004 at 11:31 AM mail:

Tra l'altro è proprio il governo a volere a tutti i costi l'estradizione e la carcerazione di Battisti, ed è proprio il governo a sfruttare l'isteria sul terrorismo per far passare quello che vuole e inquisire cani e porci, quindi alludere al fatto che chi difende i compagni sta con Berlusconi contro i giudici è una fregnaccia.

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Sproloqui
by come non sei tu Wednesday, Feb. 25, 2004 at 12:01 PM mail:

Siete davvero divertenti! Non ho capito cosa cacchio c'entra la storia del collettivo della Barona, dato che parliamo di Battisti (evidentemente su di lui qualche prova in piu' c'era, visto che quelli della Barona - accusati dello stesso delitto - sono stati scarcerati).

Mi piace moltissimo anche il sillogismo col quale avete dedotto che sono berlusconiano: avendo scritto "se fossi berlusconiano, sarei iper-garantista" devo per forza essere berlusconiano, perche' solo loro possono autodefinirsi iper-garantisti. Bel ragionamento. Ma c'e' un ma... visto che non sono affatto garantista, ergo non posso essere berlusconiano (al limite finiano o bossiano, ma allora non scriverei sul domenicale. Comunque tranquilli: non sono di quelle parti li'). Forse e' meglio che andiate a studiare un po' di logica formale, invece che farvi le seghe su Indy. O anche la logica e' una nemica di classe?

Per Andrea (che non conosco): quando parlavo della giustizia borghese, mica avevo in mente te o la tua concezione di giustizia (ci mancherebbe, manco so chi sei)... avevo in mente gli pseudo-rivoluzionari che prima uccidono e poi piangono quando li condannano all'ergastolo. (Sui veri motivi della condanna di Battisti, ripeto, ovviamente in questo NW nessuno ne sa un cazzo, se non per sentito dire da altri...)
Non mi sembra che Fidel abbia fatto tante storie quando l'hanno condannato per l'assalto alla caserma moncada... ma forse era perche' lui sapeva di aver ragione e che l'avrebbe assolto la storia, invece a battisti e agli altri terroristi la storia gli ha sputato in faccia...

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galera
by per lo stronzo sopra Wednesday, Feb. 25, 2004 at 1:48 PM mail:

la differenza tra noi (diciamo quelli che rifiutano l'esistente) e te (le cui radici sono chiarissime)

e' che tu vuoi piu' galera
noi no

tutto qui

per questo, come faceva dire voltaire a boldmind nello spassoso dialogo con medroso "se ti piacciono le galere, le meriti!"

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più precisamente
by pkrainer Wednesday, Feb. 25, 2004 at 1:56 PM mail:

invece che il dialogo con medroso, qui abbiamo il dialogo col merdoso, amico delle guardie e di Fidel

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liberi tutti...
by forse ancor di piu' Wednesday, Feb. 25, 2004 at 2:34 PM mail:

OK, niente galera quindi, neanche per riina, mambro, fioravanti, priebke, berlusca e brusca! O niente galera solo per gli amichetti miei?

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anvedi
by gli asociali Wednesday, Feb. 25, 2004 at 2:44 PM mail:

per le simpatiche canaglie che citi,
decisamente degli asociali disadattati
il sistema piu' efficace e' la
rieducazione attraverso il lavoro
in un ambiente non competitivo
ricco di rapporti orizzontali e solidale

in italia ad esempio nel sulcis
in cina si chiama laogao

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il CAB
by . Wednesday, Feb. 25, 2004 at 3:56 PM mail:

Come "cosa c'entra il collettivo della Barona"? Sai leggere o no? L'hai capito o no con quali metodi si sono fatte le indagini sul delitto Torregiani e non solo? L'hai capito come veniva convinta certa gente a "pentirsi" e infamare il primo che gli veniva in mente? Ma è tempo perso ragionare con te. E poi vorresti dare lezioni di logica formale...

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vorrei far notare...
by kl Friday, Feb. 27, 2004 at 12:43 AM mail:

Vorrei far notare a tutti che il commando che uccise Torregiani era composto da sole due persone, eppure - grazie a certe "raffinate" tecniche di interrogatorio - ben dieci compagni confessarono di aver partecipato all'azione pur di porre fine alle sevizie (a uno furono bruciacchiati i peli dello scroto, per fare un esempio).

Il nome di Battisti venne fuori dalla bocca di un "pentito" (che sicuramente s'era... pentito a furia di bastonate) solo in una fase avanzata delle indagini (fa un po' ridere definirle così).

Tra l'altro, oggi i giornali - imboccati da Castelli e compagnia brutta - definiscono Battisti "il capo dei PAC", ma è una cazzata, era uno dei tanti (i PAC erano composti da una settantina di persone) e non era un elemento di spicco.

In tutta questa vicenda non c'e' solo l'illogica concomitanza temporale degli omicidi Torregiani e Sabbadin a puzzare di merda. E le cazzate fioccano.

La settimana scorsa a "8 e 1/2" Moncalvo ha ripetuto più volte che "Battisti ha colpito un ragazzo di tredici anni rendendolo tetraplegico e condannandolo alla sedia a rotelle". A parte che Moncalvo non ha alcun elemento per dire che è stato Battisti (che si professa innocente), va detto che Alberto Torregiani fu colpito da suo padre che rispose al fuoco (e che indossava un giubbetto antiproiettile mentre per il figlio non aveva previsto protezioni).

Moncalvo ha anche detto che Torregiani fu colpito alle spalle. Altra falsità: il commando stava di fronte a lui e lui ingaggiò una vera e propria battaglia.

Qualche giorno prima, durante un tentativo di rapina da parte di due sfigati, il gioielliere aveva scatenato una sparatoria dentro il ristorante Transatlantico, durante la quale era morto un cliente che non c'entrava un cazzo, che sarebbe ancora vivo se Torregiani non avesse avuto il grilletto facile e non avesse visto troppi film.

Certo è da condannare l'idea di comminare sentenze di morte senza pensarci due volte, come facevano i PAC, ma è da condannare anche l'assurdo comportamento di questo tale che in piena Milano si credeva John Wayne in lotta contro gli indiani.

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DD
by DD Friday, Feb. 27, 2004 at 8:12 AM mail:

la differenza tra noi (diciamo quelli che rifiutano l'esistente) e te (le cui radici sono chiarissime)

e' che tu vuoi piu' galera
noi no

tutto qui

per questo, come faceva dire voltaire a boldmind nello spassoso dialogo con medroso "se ti piacciono le galere, le meriti!"


io dentro ci sono stato vari mesi e quello che dici mi fa'schifo.
non chiamarmi compagno ragazzo,non lo sei,almeno mio.
non tutti i fascisti invocano alla galera e alla pena capitale,anzi.quelli che stavano dentro erano piu'proletari di tanti borghesi da tastiera come voi.solo che fin da piccoli erano stati"male"indirizzati.

NO AL CARCERE.LIBERTA'PER TUTTI.BELLI O BRUTTI.

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ANVEDI I NAZI
by anvedi i nazi Friday, Feb. 27, 2004 at 8:28 AM mail:

per le simpatiche canaglie che citi,
decisamente degli asociali disadattati
il sistema piu' efficace e' la
rieducazione attraverso il lavoro
in un ambiente non competitivo
ricco di rapporti orizzontali e solidale

in italia ad esempio nel sulcis
in cina si chiama laogao


non so'perche'ma sta'definizione di asociali disadattati mi sembra tanto quella delle SS quando buttavano nei campi gli zingari,i handicappati e gli omosessuali.......
compagno sti'cazzi a uno che dice ste'cazzate ce lo metterei io nel campo di rieducazione....

TU NON SEI ALTRO CHE UN NAZI

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si, certo, come no
by quello sopra Friday, Feb. 27, 2004 at 8:28 AM mail:

"io dentro ci sono stato vari mesi e quello che dici mi fa'schifo"

dato il tuo modo di pensare
ci credo che sei stato dentro

ma facevi il secondino

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Vincè lassa perde
by .. Friday, Feb. 27, 2004 at 9:14 AM mail:

Vincè, ma lassa perde, non lo vedi che questi c'hanno il casino in testa? E' tutta una furia giustizialista o, peggio, una corsa al ribasso per chi è più puro.

Che fare? Questo era l'interrogativo che ingenuamente e forse anche a sproposito ponevo qualche sera fa. Ora mi è sempre più chiaro che se qualcosa s'ha da fare non è certo questo il luogo adatto. Certo, se sti ragazzotti avessero voglia di sapere qualcosa in più potrebbe avere un senso forse raccontarglielo, ma dubito che nella bolgia vomitosa di questo newswire riuscirebbero a distinguere l'informazione dalla monnezz'. Questo è il guaio.

Spero di rivederti presto.

..

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vince' sarà to nonno coe rode
by deucalione Friday, Feb. 27, 2004 at 9:40 AM mail:

Ha ragione Pkrainer qui ci sono parecchi "amici delle guardie e di Fidel"...

i soliti veteromarxisti gruppettari incomprensibili
che dopo essere stati utili a cossiga
(che ne stipendiava non pochi)
ora stanno col berluska
e col suo finto garantismo

siete robaccia, buoni solo a fare gli sbirri, i delatori e i secondini. si vede come siete finiti.
avete gia' fatto troppo danni negli anni 70.
siete gentilmente pregati di rimanere nel sottosuolo.

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bhe'
by bhe' Friday, Feb. 27, 2004 at 10:09 AM mail:

dare del secondino a uno che e'stato dentro mi sembra veramente un affermazione ardita....
onestamente io fossi in te porterei rispetto per chi la gatta buia se l'e'fatta,e anche se non lo vuoi portare alemeno abbi il buon gusto di stare zitto dato che andare a dargli del secondino in faccia,di cio'ne sono sicuro,non ne hai certo le palle.

basta nerds,basta sfigati,basta fasci,basta sbirri,basta compagni chiaccheroni frustrati su indy.

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il Domenicale
by . Friday, Feb. 27, 2004 at 1:24 PM mail:

Ragazzi, quelli che provocano qui sopra altri non sono che la redazione del Domenicale. Qui la policy prevede di non tenere gli IP, ma altri blog li tengono e chi li gestisce ha potuto controllare. A fare spam e a inquinare le discussioni è sempre un unico IP, e non è stato difficile risalire.

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meno seghe, piu' fonti
by in tutti i sogni miei Friday, Feb. 27, 2004 at 3:27 PM mail:

Cari amici di tastiera, meno seghe mentali e piu' fonti informative forse vi risparmierebbero il sangue cattivo e le cazzate sparate a raffica.

del resto, se non vi piace indy, che ci venite a fare?

Non c'e' bisogno di loggare gli IP per capire chi scrive cosa (tanto gli stili sono diversi), e le terie dei complotti fanno ridere i polli. Se invece che arrovellarsi sull'identita' di tizio e caio scrivessimo qualcosa di sensato e polemizzassimo nel merito delle questioni forse chissa' potremmo dire di aver scritto qualcosa di utile.

ma forse parlo al vento...

e comunque, a tutt'oggi documenti zero. chi vivra' vedra'.

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pussa via
by . Friday, Feb. 27, 2004 at 3:53 PM mail:

"e comunque, a tutt'oggi documenti zero"

Cicciolino, è inutile che cerchi di confondere le acque.
1)Ti abbiamo indicato il libro della Grimaldi sull'istruttoria Torregiani, e il link su come ordinarlo.
2)Il saggio di Moroni e Farnetti sul CAB, più volte segnalato, dice molto su come furono condotte le indagini.
3)L'istruttoria Torregiani fu seguita anche da Amnesty International, che nel suo "Rapporto Italia 1979" denunciò il ricorso alla tortura fisica e psicologica da parte delle forze dell'ordine.
4)Le leggi e le circostanze in base alle quali questo arbitrio fu possibile sono spiegate in diversi libri, tra cui "Nemici dello Stato" del LBP, scaricabile da diversi siti.
La morale è che NOI ne sappiamo a pacchi e abbiamo pure i documenti. TU non sai una sega ma fai finta. T'abbiamo già sgamato, pussa via.

Tra l'altro, e lo dico agli altri: il giudice istruttore dell'inchiesta Torregiani era Corrado Carnevale, che poi sarebbe diventato famoso come "L'ammazzasentenze", accusato quasi di essere una quinta colonna della mafia in seno alla magistratura. L'ennesima riprova che non c'è nessuna contraddizione tra l'essere "garantisti" nei confronti dei potenti e ultra-giustizialisti nei confronti dei poveracci. Questo per gli imbecillotti senza storia e senza memoria secondo cui la campagna per la "soluzione politica" sarebbe assimilabile alle campagne della Casa delle Illibertà per difendere Previti.

Quanto a chi sarebbe a fare lo spam: una teoria del complotto è una teoria del complotto, ma un numero IP che coincide in tutti i casi di spam e coincidesse con quello di un noto giornale di destra che già in passato si è infilato qui sopra a rompere i coglioni, NON sarebbe una teoria, ma una prova.

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torniamo al punto
by fabius Friday, Feb. 27, 2004 at 4:00 PM mail:

Il post iniziale, cioè l'articolo di WM1, aveva già superato in avanti i temi riproposti dai cazzoni sbirrofili qui sopra. O non l'hanno letto, e postano commenti alla cazzo di cane, o l'hanno fatto ma non vogliono azzardarsi a commentare perché farebbero brutta figura.

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leader 'sto cazzo
by kl Friday, Feb. 27, 2004 at 6:11 PM mail:

Continuano a definire Battisti "l'ex leader dei PAC". E' revisionismo storico anche questo.

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gli spammers
by cop spotter Friday, Feb. 27, 2004 at 9:44 PM mail:

Name: http://www.ildomenicale.com
IP Address: 194.185.119.246
Location: Milano (45.467N, 9.200E)
Network: EDUCOM-NET
Registrant:
IL DOMENICALE S.p.A. (KUAIVOCMTD)
Via Senato, 12
Milano, MI 20121
IT

Da questo IP sono stati fatti numerosi tentativi di inquinare gli appelli per Cesare Battisti (quelli sui siti francesi) infilandoci insulti e firme platealmente false ("Benito Mussolini", "Asterix" etc.)

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mail bombing
by indyan liberation movement Friday, Feb. 27, 2004 at 10:22 PM mail:

A questo punto, se loro vengono a cagare il cazzo da noi, noi abbiamo il diritto di fare lo stesso. A titolo puramente personale e senza che questo coinvolga gli admin di Indy, propongo la rappresaglia da parte del popolo indyano: mail bombing a questi indirizzi:



direttore@ildomenicale.it
redazione@ildomenicale.it
lettere@ildomenicale.it
redazione@ildomenicale.it
special@ildomenicale.it
segreteria@ildomenicale.it


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che paura che mi fate
by uh uh uh Saturday, Feb. 28, 2004 at 7:04 AM mail:

cari puntino e soci, tutti i documenti e i link che citate riguardano argomenti generali e generici, non il caso Battisti (che e' quello che mi interessa), e cioe' le prove e le testimonianze che portarono alla sua condanna (non mi interessa tanto la fase istruttoria, ma quella del processo vero e proprio).

Per quanto riguarda i documenti da Voi citati, ovviamente riportano una versione di una parte in causa, e a me interesserebbe sentire anche l'altra campana, quella dei giudici, che poi sono quelli che decidono chi va in carcere e chi no. Infatti nell'istruttoria, da quello che si evince dai documenti che avete riportato, si sono fatte un sacco di cazzate (come spesso accade) ma quelli del CAB furono rilasciati dopo una settimana, mentre Battisti fu processato e condannato. Solo sulla base di pentiti, dite voi. Ma anche Toto' Riina e Brusca sono stati condannati solo sulla base di dichiarazioni di pentiti.... gli atti bisogna leggerli per farsene un'idea, e di atti (ufficiali) non ne avete pubblicato neanche un pezzettino...

comunque decidetevi: o sono un pischello del domenicale, o sono un veteromarxista al soldo di Cossiga (ma Kossiga da' ragione a voi... mah)... di certo sono uno che non si accontenta delle favolette recitate a pappagallo...




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poverello te
by . Saturday, Feb. 28, 2004 at 8:33 AM mail:

Cicciolino, quello che tu impropriamente chiami "processo" è in realtà il dibattimento, che si basa sull'istruttoria. Il processo è l'insieme di istruttoria + dibattimento.

Da sempre, a partire dal caso Valpreda, la controinformazione si fa sull'istruttoria, è soprattutto sui difetti e gli abusi commessi in quella fase che si fa leva per scardinare il processo e la disinformazione che lo circonda. Anche perché all'epoca tra l'istruttoria e il dibattimento passavano anni, che l'imputato trascorreva in galera (nei casi di cui parliamo, in carceri speciali le cui condizioni sono state più volte denunciate dalle associazioni internazionali sui diritti umani). Nel delitto Torregiani, l'istruttoria è del 1979, il dibattimento è del 1985. Se la controinformazione doveva aspettare il dibattimento, l'imputato faceva in tempo a crepare.

Non c'è niente da fare, ti manca proprio l'a-b-c, poverello.

Il libro della Grimaldi è specifico sul caso Torregiani.

Un sistema giudiziario quasi interamente basato su pentitismi e delazioni varie non va considerato "normale", perché questa è una grossa stortura.

L'altra campana su Battisti ce la sta suonando tutto il sistema italiano dei media, oggi è uscito un articolo senza capo né coda su Panorama, e tu te la prendi con chi fa suonare un piccolo "bip!" dissonante su un mezzo di controinformazione come se fossimo noi un potere forte. Ti direi di vergognarti, ma non credo tu ne sia capace.

Chi ha detto che sei tu il tizio del Domenicale?
Chiamasi coda di paglia, la tua.

Ciao, fessacchiotto.

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+
by * Saturday, Feb. 28, 2004 at 9:18 AM mail:

Guardate che è Battisti che si è sempre definito umno dei frondatori di PAC.
Ne stà, credo, scrivendo la storia romanzata.

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L'ultimo sparo
by . Saturday, Feb. 28, 2004 at 9:57 AM mail:

"Ne stà, credo, scrivendo la storia romanzata."

Lo ha già fatto, si chiama "L'ultimo sparo", è uscito nel '98 e sta per uscirne una nuova edizione.
E' FORTEMENTE romanzata ma si capisce bene qual era il suo ruolo nei PAC, che non era certo quello di comandante né di commissario politico.
"Fondatore" certo, basta esserci stati dalla prima assemblea, ma "capo" è tutt'altra cosa. Angelo Tasca era uno dei tanti fondatori del PCI, perché era al congresso di Livorno, ma nessuno ha mai sostenuto che ne fosse il capo, perché sarebbe stato sommerso dalle risate. Come, in una società che non nega la memoria, capiterebbe a chi dice che Battisti era il capo dei PAC.

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favolette
by kl Saturday, Feb. 28, 2004 at 10:02 AM mail:

"di certo sono uno che non si accontenta delle favolette recitate a pappagallo"

In realtà stai ripetendo tutte le favolette più banali (le stesse della stampa e della vulgata sugli anni di piombo) e tutti i luoghi comuni più triti, compreso il paragone con Totò Riina, roba che si legge su qualunque blog qualunquista. Non ti accontenti nel senso che, pappagallo quale sei, vorresti imparare sempre "nuove" frasi, e non vedi l'ora che il potente di turno te le insegni.

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gu gu ga ga ga
by tu ti stringevi a me Saturday, Feb. 28, 2004 at 1:27 PM mail:

Cari poveretti di spirito, ammiro molto l'attenzione che dedicate a un ignorantello come me, pero' oltre agli insulti e alle lezioncine dimostrate ben poca attivita' cerebrale, tanto che non riuscite neanche a smontare il parallelo Battisti/Riina, e si che dovrebbe essere facile, se solo si conoscessero i fatti non per sentito dire... ma a quanto pare non e' il vostro caso.

Certo che di tempo da perdere ne avete (ne ho anch'io, come vedete) ma di argomenti siete alquanto a corto, a parte i soliti ritornelli (io - a differenza di quanto siete abituati a pensare - di tesi precostituite non ne ho, e mi piacerebbe leggere i documenti, ma a quanto pare voi oltre alla vulgata di carmilla e a qualche fanzine degli anni '70 [piuttosto di parte, mi concederete] non andate).

Siamo sempre allo stesso punto: io vi chiedo documenti e testimonianze attendibili, e voi che mi date del destrorso... al dialogo con chi la pensa diversamente da voi non siete abituati, vero? ma nessuno e' perfetto...

au revoir

P.S. avete letto lo scompisciante pezzetto di Evengelisti su carmilla a proposito dell'articolo di MArtinotti su Repubblica? sembra un falso:

" Non si chiede nemmeno se l’eroe degli intellettuali francesi non sia per caso lo scrittore Cesare Battisti. No: in tutto l’articolo il fatto che Battisti sia uno scrittore, e che gran parte della stima che lo circonda sia dovuta alle sue opere, non viene menzionato nemmeno una volta."

Cazzo: non ha mai detto che Battisti e' uno scrittore, e' quasi un delitto di lesa maesta'.... ma vaffanculo! Scusate, ma chi se frega se e' uno scrittore? Anche Licio Gelli scrive poesie (per non parlare di Cutolo...)

come diceva quel tale:

Non se ne dovrebbe dire: «È un matematico», né «predicatore», né «eloquente», ma: «È una persona onesta». Solo questo tratto universale fa per me. Se vedendo un uomo ci si ricorda del suo libro, è un brutto segno. (Carlo Marx)

Di questa storia di Battisti non c'e' nulla di piu' rivoltante della solidarieta' di casta che dimostrano tanti pennivendoli (in nome della quale sono disposti "pure" a passar sopra alle loro beghe da dodicenni isterici, vedi la querelle wuminghi/genna, ora sorpassata in nome della lotta comune)... bleah! Per Paolo Ferrari, uno tosto che non piagnucola, non si sono mica mossi i vostri amichetti pennivendoli (su Indy invece qualcosa e' apparso), e si' che il suo caso e' ben piu' scandaloso (e non ha mai ucciso nessuno, solo non si e' mai ne' pentito ne' dissociato e si e' fatto 30 anni buoni di carcere cazzuto, altro che Messico e Parigi...)

Ah gia', ma lui mica scrive sui libri, non e' mica uno di noi, quindi: chi se ne fotte!

Oh cazzo, ho citato Pascal (ovviamente attribuire la frase a Carletto Marx e' stato un'espediente per farvela leggere e riflettere per un attimo, visto che per voi un'idea vale a seconda di chi la enuncia, e non se e' una stronzata o un illuminazione): saro' forse giansenista? o un gesuita pervertito? o un uomo del XVII secolo sballottato nel 2004 da una macchina del tempo? o tutte queste cose assieme? ma che vi frega?

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fai un po' compassione
by . Saturday, Feb. 28, 2004 at 1:48 PM mail:

Vedi, cerchi pateticamente di menare il can per l'aia, e ancora una volta dimostri di non saper rispondere.

Ricorri al vittimismo, frigni che ti si dà del "destrorso", quando io semmai ti ho dato dell'ignorante (cosa innegabile) e ti ho contrapposto nient'altro che argomenti. Purtroppo il tuo genere di ignoranza e malafede non è prerogativa della destra, quindi non mi sorprenderebbe scoprire che ti credi di sinistra.

Disperato, ti riduci a tirare in ballo il frusto e qualunquistico discorso sugli intellettuali che difenderebbero solo gli intellettuali, e per l'ennesima volta sbagli il colpo visto che le persone che nomini hanno sempre difeso tutti (ah, se solo avessi letto il post iniziale!), che difendendo Battisti si difendono tutti, e che la "soluzione politica" viene chiesta (scusa se mi ripeto) per tutti, a cominciare da Paolo Maurizio Ferrari, della cui esistenza siete al corrente da meno di una settimana per via di un articolo di Repubblica rimbalzato su Indy.

Il tentativo di contrapporre Ferrari a Battisti farebbe schifo in primis allo stesso Ferrari, se avesse la ventura di scoprire come viene strumentalizzata la sua vicenda. Ferrari si è fatto trent'anni proprio perché radicalmente contrario a qualunque strategia di differenziazione, quindi - come Renato Curcio - ha deciso di non godere dei benefici previsti dalla legge sulla dissociazione del 1986.

Questo abbozzo di strategia è vecchio come il cucco: se si parla di A, sbottare che non si sta parlando di B; se si aggiunge B, rilanciare dicendo che non si può non tener conto di C. A te la strategia non funziona perché, come ho già detto, ti manca l'A-B-C. Dovresti prima seguire un corso di alfabetizzazione. Fosse per voi, non si potrebbe parlare di niente.

E comunque sei cascato male, perché chi fa controinformazione su Battisti sta ricostruendo l'intero alfabeto dell'emergenza, a cominciare proprio dai "pentiti" a gettone, a te tanto cari.

La tua variante è: insistere che si citino le fonti, e quando vengono citate dire che, per un qualunque motivo, non vanno bene e non sono vere fonti, dopodiché difendere la posizione con la massima stolidità possibile. Ribadisco: qui ti hanno già sgamato tutti, puoi rivolgerti direttamente alla rubrica lettere di Panorama, o di Libero.

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da Libération di oggi
by kl Saturday, Feb. 28, 2004 at 1:53 PM mail:

L'Italie atone face au cas Battisti
Mobilisation à reculons dans un pays traumatisé par les «années de plomb».

Par Natalie LEVISALLES
envoyée spéciale

samedi 28 février 2004

Bologne. Deux semaines après l'arrestation de l'écrivain Cesare Battisti à Paris, une manifestation de soutien a pour la première fois été organisée jeudi soir en Italie. Ni meeting populaire ni événement mondain, la soirée, organisée à Bologne par la revue littéraire Carmilla, tenait plus de la réunion militante à l'ancienne : des écrivains, amis, étudiants et militants associatifs : soit une centaine de personnes rassemblées dans les locaux de l'association Arci.

Une faible mobilisation, à l'image de ce qui se passe dans le pays. La société italienne reste traumatisée par les «années de plomb» et la presse, comme l'opinion publique, est très réticente, voire hostile, à Battisti. Seul le journal Il Manifesto s'est associé depuis le début au mouvement de soutien et à la pétition lancés par l'écrivain Valerio Evangelisti et la revue Carmilla (http://www.carmillaonline.com).

Parmi les quelque 3 000 signataires de la pétition, on compte Marco Muller, futur directeur du Festival de Venise, le metteur en scène Davide Ferrario, Lucia Comencini, Giorgio Agamben ; des écrivains : Pino Cacucci, Massimo Carlotto, Sandrone Dazieri ; quelques journalistes des chaînes de Berlusconi, Liliana Liperini de La Repubblica. Battisti a aussi reçu le soutien des Verdi (écolos) et de députés de Rifondazione (une partie de l'ex-PCI).

Ce n'est pas un hasard si la réunion s'est tenue à Bologne. La ville, qui a été l'un des hauts lieux du mouvement de contestation de la jeunesse italienne dans les années 70, est aujourd'hui le lieu de résidence de nombreux écrivains de gauche, parfois regroupés autour de structures comme le Gruppo 13, la revue Carmilla ou le collectif d'écriture Wu Ming. C'est «la première réunion sur le thème des réfugiés et des années de plomb en Italie, a remarqué Valerio Evangelisti. Cette période a été expulsée de l'histoire italienne».

Sur fond de techno, la soirée, amorcée par la projection d'un portrait de Battisti (de P.-A. Sauvageot), a été suivie d'interventions de Valerio Evangelisti, de l'écrivain milanais Giuseppe Genna et d'un membre du collectif Wu Ming qui a relevé «la continuité entre l'histoire de Battisti et le drame politique que vit aujourd'hui l'Italie».

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le fonti
by kl Saturday, Feb. 28, 2004 at 1:58 PM mail:

Tra l'altro, il cicisbeo contesta le fonti ma mi venisse un accidente se le ha mai lette. Anzi, GLI venisse un accidente, a prescindere :-)

Ha un'idea di giustizia tutta sua, poi: la presunzione di colpevolezza.
Amzi, mi correggo: purtroppo non è "tutta sua", la condivide con molti altri pusillanimi.

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lasciatelo perdere
by Andrea Saturday, Feb. 28, 2004 at 2:13 PM mail:

Compagni, non perdete tempo con questo malato di solitudine. Non rispondetegli nemmeno, è un altro tipo Squalo. Che vada all'asl o alla Caritas se ha bisogno di sostegno.

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Bu bu settete
by forse ancor di piu' Saturday, Feb. 28, 2004 at 3:25 PM mail:

ma che carini che siete a perdere tempo con me! i casi sono due: o siete anche voi dei casi sociali, oppure non avete niente di meglio da fare che scrivere per dire: lasciatelo perdere (il che facendo, ovviamente non mi lasciate perdere, visto che controbattete le mie affermazioni).

Che io sia contro la cosiddetta "soluzione politica" mi sembra ovvio da quello che ho scritto, e citare Ferrari (del cui caso so molto piu' di voi, vi assicuro, ma non e' questo il luogo di cui parlarne) contro Battisti non e' per invocarla, ma per segnar euna differenza "umana" e "politica" tra un frignone e uno che nella rivoluzione ci ha creduto veramente, e continua a pagare duramente per questo. Non c'e' nei miei interventi alcuna "strategia" e nessun "secondo fine" (senno' che ci starei a fare qui su questo sito "inutile"?).

per quanto riguarda le "fonti", quelle da voi citate sono evidentemente di parte (o no?) il che non vuol dire che le contesti, anzi, quelle sui CAB le ho prese per oro colato (il libro della Grimaldi non ho i soldi per comprarmelo, sarebbe carino se qualcuno lo postasse, almeno in parte!), ma avendole lette mi pare che non c'entrino col caso specifico di Battisti, ma di questo gia' abbiamo discusso ed ognuno e' rimasto delle sue idee.

Quello che contesto e' che si parli della innocenza di Battisti SENZA AVER LETTO LE CARTE DEL PROCESSO, questo proprio mi sembra tipico di un certo atteggiamento aprioristico che mi ha sempre rotto le palle. Ma forse l'accidente che mi augurate ha gia' preso qualcuno dei vostri cervelletti, e le vostre argomentazioni sempreuguali sono solo il frutto di una qualche lieve ischemia. O e' solo amore per la masturbazione ?

Perche' vedete, la presunzione di colpevolezza inquesto caso non c'entra: Battisti e' gia' stato condannato dalla giustizia italiana. E se voleste fare un lavoro onesto e serio di controinformazione ormai bisogna dimostrare perche' battisti e' innocente, non affermarlo come punto di partenza. Altrimenti gli unici che vi ascolteranno sono quelli gia' convinti... non vi entra eh? in quella testolina cosi' poco capiente?

Gia', ma a voi in fondo che vi frega?

Ci risentiamo quando porterete del materiale nuovo...

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la stessa capocchia
by . Saturday, Feb. 28, 2004 at 5:07 PM mail:

Vedi, non stiamo perdendo tempo "con te". Siccome le tue obiezioni sono banali e quindi emblematiche, rispondendo a te si risponde anche ad eventuali altri. E' un'operazione di demistificazione che viene fatta in nome di Battisti e di quelli che si trovano nella sua situazione. Mi sembra che glielo dobbiamo.

" si parli della innocenza di Battisti SENZA AVER LETTO LE CARTE DEL PROCESSO"

Continui a sbattere la fronte sulla stessa capocchia di chiodo.
A dire che Battisti (come centinaia di altri processati in base alle leggi speciali) ebbe un processo iniquo non siamo noi bensì la Chambre d'Accusation francese del 1991. La Chambre è l'autorità sovrana in materia di estradizione di un residente sul suolo d'Oltralpe.
Inoltre, la condanna definitiva di Battisti è anche tecnicamente (in punta di diritto) illegale perché comminata in sua assenza, quindi NON è stato provato colpevole (inoltre sull'impossibilità che abbia compiuto sia l'omicidio Torregiani che l'omicidio Sabbadin è sufficiente interpellare l'umano raziocinio).
In aggiunta, sappiamo come fu condotta l'istruttoria (ed è nell'istruttoria che si creano i pentiti, che nel caso specifico si spinsero talmente in là nel delirio da coinvolgere l'illustre e pacioso filosofo Ludovico Geymonat, all'epoca già vegliardo). Amnesty parlò esplicitamente di "tortura", cosa che fino ad allora faceva piuttosto di rado per uno stato democratico. Dopo l'evasione, l'intera famiglia di Cesare Battisti (compreso il vecchio padre che di lì a poco sarebbe morto di cancro, e la sorellina!) fu trattenuta in cella per una settimana. Padre e madre rivelarono di essere stati malmenati.
Presumo che quelli che, in nome della "giustizia", fecero tutto questo siano i tuoi eroi. Ognuno si sceglie il pantheon che preferisce.

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capocchie
by kl Saturday, Feb. 28, 2004 at 5:09 PM mail:

Yesss, continua a sbattere sulla stessa capocchia di chiodo la medesima capocchia di cazzo :-)
Com'è che non lo porta lui il "materiale nuovo"? Quanto a documenti presentati, stiamo stravincendo, è una goleada.

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capi e capocchie
by andrea Saturday, Feb. 28, 2004 at 5:11 PM mail:

A proposito della minchiata secondo cui Battisti era il "capo" dei PAC:
http://www.cedost.it/testi/pac.htm

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x capocchia
by giovanni Friday, Mar. 19, 2004 at 10:22 AM mail:

Ripeto: è evidente che le persone che avrebbe ucciso Battisti sono morte di sonno e di conseguenza quella contro battisti è pura repressione!!

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ohhhh
by Vetril Friday, Mar. 19, 2004 at 11:41 AM mail:

oh dai WuMingo1 torna con noi.
che gli scrittori vadano al popolo, su, su!

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;-)
by gio Friday, Mar. 19, 2004 at 11:57 AM mail:

ma quando esce l'ultimo disco di battisti?

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x gio
by ò Friday, Mar. 19, 2004 at 12:39 PM mail:

complimenti al milionesimo che ci ha fatto la battuta, che due coglioni, ma come siete tutti spiritosi e fatti in serie...

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boh
by nazario sauro Friday, Mar. 19, 2004 at 1:16 PM mail:

Scusate, ma perchè vi accalorate tanto per un patriota morto 90 anni fa?

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x ò
by giovanni Friday, Mar. 19, 2004 at 4:56 PM mail:

Non ho fatto battute.Sono assolutamente serio.
E' evidente a tutti che un regime come quello italiano che ha liberato tutti i terroristi (o quasi) delle B.R. dei N.A.P Prima Linea ecc. ecc. (compresi gli assassini di Moro, Tobagi, Rossa ecc. ecc. ecc.) senza conferire a questi galantuomini, non dico un ministero, ma almeno un posto di sottosegretario o in una fondazione bancaria, non può che essere definito regime criminale, repressivo e fascista!!

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x giovanni
by zac Friday, Mar. 19, 2004 at 7:04 PM mail:

E noi che eroicamente tolleriamo le tue cazzate siamo dei sovrani illuminati della libertà di parola.

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x zac
by giovanni Friday, Mar. 19, 2004 at 8:16 PM mail:

La frase di risposta e tutta frutto del tuo sforzo intellettuale o ti sei fatto aiutare da Battisti?

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x giovanni
by zac Friday, Mar. 19, 2004 at 9:33 PM mail:

L'unico aiuto che ricevo è quello che mi stai dando tu. Ti ringrazio perché stai valorizzando la mia apertura mentale.

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Film
by Pat Thursday, Jun. 03, 2004 at 12:26 AM mail:

E' un film un po' così, ma proprio per il suo senso "nazionalpopolare" andrebbe citato, tanto per capire l'aria che tirava: "Detenuto in attesa di giudizio".
Per non parlare delle letture tra le righe delle pellicole di Elio Petri.
Saluti

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