E’ stata arrestata in Colombia, il 18 febbraio, Luz Perly Cordoba, dirigente sindacale per i diritti umani della Fensuagro, sindacato dei contadini Colombiani. Qualche mese fa Luz fu ospite a Napoli ad un dibattito che a_radio ha registrato L’intervento di Luz Perly Cordoba ha spaziato su diversi argomenti. Di seguito proponiamo il suo intervento in lingua spagnola con, di seguito, la traduzione. L’intervento è diviso in tre parti.

1) Sulle cause della guerra in Colombia. I governi Colombiani hanno sempre tentato di coprire e confondere i motivi del conflitto. Ma la guerra risponde ad una strategia precisa, quella di spopolare le campagne del paese, attaccare le organizzazioni contadine per imporre le monocolture e le estrazioni minerarie a carico delle multinazionali, e nell'ambito della pianificazione dell'ALCA, costringere la Colombia alle importazioni alimentari.
Ascolta la prima parte
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2) La Federazione Nazionale Sindacale dei Lavoratori agricoli, di cui è attivista Luz Perly, è stata tra le organizzazioni più colpite dalla guerra in Colombia, attraverso la persecuzione sistematica dei lider e la generalizzazione del terrore sui contadini. La coltivazione della coca e del papavero da oppio resta come ultima risorsa di sopravvivenza. Coca e papavero sono da un apparentemente "combattute" dal governo, ma in realtà i proventi del narcotraffico sono direttamente implicati nel finanziamento dei gruppi paramilitari
Ascolta la seconda parte
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3) La regione di Arauca è una regione importante, sia per la ricchezza petrolifera che vi si trova, sia per la vicinanza con il Venezuela, che consente agli Stati Uniti di usare questo territorio per tentare l'ingerenza diretta contro il processo bolivariano venezuelano. La storia della Brigata 18, una sezione dell'esercito colombiano direttamente finanziata dagli USA in questa regione, e implicata nelle azioni paramilitari: una sorta di privatizzazione dell'esercito colombiano per la protezione degli interessi petroliferi USA. La costruzione di una base militare nordamericana nella zona.
Ascolta la terza parte
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