cosa si è deciso dopo la riunione organizzativa

Ieri sera, 9 marzo, al Granello di Senape(bra), si è svolto un incontro tra associazioni, gruppi e persone interessati a costruire una mobilitazione contro la guerra in Iraq. Sono state decise le seguenti cose:

- documento contro la guerra (firmato da tutti)
- venerdì 19 volantinaggio al mercato al mattino
- sabato 20 presidio informativo dalle ore 15 in via Cavour
- serata pubblica con Shawkat Khazindar (iracheno dell'associazione Iraq libero) sulla situazione in Iraq
- possibilità di continuare la mobilitazione sull'Iraq con altre iniziative (dall'approfondimento e dibattito dei temi alle iniziative pubbliche).

Ecco il testo del comunicato contro la guerra firmato da tutti:


Ad un anno dallo scoppio della guerra in Iraq si apre con il mese di Marzo un periodo di mobilitazioni in tutto il territorio nazionale.
Anche a Bra si propone di riaprire un tavolo di discussione sulla situazione irachena.
Questa si è delineata senza dubbio come una guerra di occupazione, uno sfruttamento economico di un paese ricco di risorse, come è l’Iraq, ma devastato da 12 anni di embargo ONU, bombardato con bombe all’uranio impoverito che causano morti e malattie, impossibilitato ad autodeterminarsi.
Lo scorso anno eravamo in piazza uniti contro la guerra, contro tutte le guerre e contro l’idea e l’attuazione di una guerra preventiva.
L’invasione c’è stata, illegale ed unilaterale.
Il 2 Maggio 2003 Bush annunciava trionfale che la guerra era finita. Non è dello stesso parere la popolazione irachena, che vive un’occupazione da Parte di Stati Uniti, Gran Bretagna, alcuni paesi dell’est Europa, Giappone e anche dall’Italia, che con un contingente militare a Nassiriya vi partecipa di fatto.
Mascherata da missione umanitaria, guarda caso proprio nel territorio iracheno dove le aziende petrolifere italiane hanno interessi dal 1997, la missione “Antica Babilonia” è stata di recente prorogata con decreto legge dal parlamento. Oltre all’ occupazione militare ci sono le umiliazioni e i soprusi subiti dalla popolazione civile che difficilmente passano come notizie sui nostri telegiornali.
Noi sosteniamo il diritto dei nostri fratelli e sorelle irachene a resistere alla occupazione reclamando il diritto alla pace, ai diritti sociali, alla democrazia, a governarsi da soli per decidere del proprio futuro, controllare le proprie risorse, ad ottenere risarcimento per
quello che hanno patito sotto l'embargo e la guerra, a vedere la propria terra libera da eserciti stranieri.
Ad un anno dalla nostra presenza in piazza ci riproponiamo di nuovo per una uscita sul nostro territorio, uniti Sui contenuti di cui sopra, disposti al confronto e per nulla soddisfatti di informazioni convenzionali.

Associazione Granello di Senape
Cascina l’Alternativa
Centro Sociale Occupato Autogestito Babylon
Coordinamento Quartieri Bra
Di tutti i colori (giornale)
Associazione Interculturale Mosaico
Associazione Teatrale Albatros
Collettivo Studentesco Insorgente
Centro di Documantazione VerdeMatematico-Cuneo

www.ecn.org/babylon