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P.zza Fontana, tutti assolti
by Fra Friday March 12, 2004 at 01:25 PM mail:  

senza colpevoli...

MILANO - Piazza Fontana, Milano, 12 dicembre 1969. Una terribile esplosione uccide 17 persone e ne ferisce 84. E oggi, a quasi 35 anni distanza, la verità giudiziaria su quel giorno buio della Repubblica è tutta da riscrivere. I tre imputati principali della strage di piazza Fontana, dopo aver avuto in primo grado una condanna all'ergastolo, sono stati infatti tutti assolti in appello. Per la seconda corte d'assise d'appello di Milano gli estremisti di destra Delfo Zorzi, Carlo Maria Maggi e Giancarlo Rognoni "non hanno commesso il fatto". Ridotta da tre anni a un anno di reclusione la pena per Stefano Tringali, accusato di favoreggiamento. I giudici hanno assolto l'ex ordinovista veneto Delfo Zorzi (che ora vive in Giappone ed è cittadino nipponico) e l'ex ispettore di Ordine Nuovo per il Triveneto, Carlo Maria Maggi, in base all'art. 530, secondo comma del Codice di procedura penale, che corrisponde alla vecchia formula dell'insufficienza di prove. L'ex neofascista del gruppo milanese La Fenice, Giancarlo Rognoni, è stato invece assolto con formula piena. E con la sentenza sono state revocate l'ordinanza di arresto nei confronti di Zorzi (mai eseguita) e la misura cautelare dell'obbligo di dimora per Maggi. Com'è ovvio, di opposto tenore i commenti delle parti. Il legale di parte civile del Comitato familiari delle vittime, Federico Sinicato, ha definito "sorprendenti" le conclusioni a cui sono giunti i giudici: "Non immaginavo che la Corte, che pure ha seguito accuratamente l'intero processo, ha sentito Martino Siciliano e potuto prendere atto della falsità dei testi a difesa, potesse arrivare a un verdetto di non colpevolezza". "E' come se avessero ucciso ancora una volta mio padre - ha detto Carlo Arnoldi, che nella strage del 1969 perse il genitore - è un colpo che non mi aspettavo, è come se non fossero mai passati 34 anni così difficili". - Pubblicità - Gioisce invece uno degli avvocati degli imputati, che citando Brecht afferma: "C'è un giudice a Berlino". Mentre Carlo Maria Maggi commenta a caldo la sentenza dicendo di aver paura ad alzarsi "per l'emozione". Il medico veneziano, che è sotto processo anche per la strage di Brescia e quella alla questura di Milano, continua a proclamarsi "assolutamente innocente" per la bomba alla Banca dell'Agricoltura: "La condanna di primo grado è stata vergognosa, io Piazza Fontana non sapevo nemmeno dov'era". Il sostituto procuratore generale al processo di appello Laura Bertolè Viale, ha comunque preannunciato il ricorso in Cassazione contro la sentenza. Per il deposito della sentenza con le motivazioni, il collegio giudicante si è fissato un termine di 30 giorni, inferiore quindi al consueto: di solito la scadenza è di novanta giorni. http://www.repubblica.it/2004/c/sezioni/politica/piazzafontana/piazzafontana/piazzafontana.html

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