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[Milano] Sgomberato il palazzo degli abusivi
by dal corriere Friday April 02, 2004 at 10:23 AM mail:  

Blitz di polizia e carabinieri alle 9.30. I romeni hanno lasciato l’edificio senza opporre resistenza. Il prefetto: restituita la legalità. Finita l’occupazione di via Adda. I rom in regola accolti in via Barzaghi, i 183 irregolari portati in caserma.

Il palazzo di via Adda è stato sgomberato: ieri mattina polizia e carabinieri hanno fatto uscire i 262 romeni che lo occupavano da oltre 2 anni. Lo sgombero, iniziato intorno alle 9.30, con il traffico bloccato in tutta la zona, si è svolto senza incidenti. Soltanto qualcuno dei rom si è arrampicato sul tetto con delle bombole, ma ha desistito nel giro di pochi minuti. Gli irregolari erano 183: al termine degli accertamenti, già oggi, saranno rimpatriati. Chi invece è in regola con il permesso di soggiorno, è stato accolto nei container allestiti dalla Protezione civile in via Barzaghi. Concordi le reazioni politiche nell’apprezzare il modo in cui si è svolta l’operazione, per la quale c’erano grossi timori. Il prefetto Bruno Ferrante: «Lo sgombero restituisce legalità a un quartiere». Il vicesindaco, Riccardo De Corato: «Piena sinergia tra le forze dell’ordine e la nostra amministrazione». Esponenti dei Ds: «Promossi polizia e carabinieri, ma assente il governo della città».

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La «Grande Paura» è svanita come per incanto. La miccia che poteva far esplodere la polveriera di via Adda si è spenta senza provocare botti. I romeni che da 21 mesi occupavano lo stabile sono scesi senza opporre resistenza. Solo qualcuno - più per provocazione che per convinzione - è salito sul tetto con il volto mascherato ma all’ordine della polizia è prontamente sceso. I centri sociali non si sono praticamente visti: venti ragazzi in tutto «armati» di macchine fotografiche e telecamere digitali. Qualche urlo di protesta anche contro i vigili del fuoco che hanno aperto il portone con una motosega. Quello che alla vigilia sembrava destinato ad essere uno degli sgomberi più temuti - scontri violenti con la polizia, bombole del gas pronte da far esplodere, scene isteriche con mamme che minacciavano di gettare i loro piccoli dalle finestre - è finito nel miglior modo possibile: senza nessun incidente. Tanto da far piovere pareri unanimi favorevoli da destra a sinistra, nessuno escluso.
Quello di ieri è stato anche il più più anomalo sgombero che Milano ricordi. Anzitutto per il modo con cui - da giorni - è stata lasciata filtrare la notizia dell’intervento di polizia e carabinieri: gli occupanti lo hanno saputo e chi temeva qualcosa se ne è andato. E ancora: massiccia presenza di giornalisti e televisioni. A tutti è stato consentito di seguire le varie fasi dell’intervento da distanza di sicurezza. Infine l’ora: le 9.30. Le forze dell’ordine si sono materializzate come per incanto. Sterilizzata la zona senza dare troppo fastidio ad abitanti e alla circolazione, i responsabili dell’ordine pubblico, con un megafono, hanno invitato tutti ad uscire: tempo a disposizione dieci minuti. E così è stato. Aperto il portone con la motosega polizia e carabinieri in assetto anti sommossa sono entrati con tranquillità. Nessuno ha opposto resistenza: 262 persone sono finite alla Protezione Civile di via Barzaghi dove erano stati approntati container e tende. Successivamente i 183 irregolari sono stati accompagnati in caserma mentre gli 11 minorenni senza genitori sono stati affidati ai servizi sociali del Comune. Già questa mattina due aerei charter decolleranno per portare gli irregolari in Romania.
Lo sgombero di via Adda è stato una sorta di liberazione. Il prefetto Bruno Ferrante: «Lo sgombero restituisce legalità a un quartiere e ai suoi abitanti». Il vicesindaco De Corato: «La sinergia tra le forze dell’ordine e la nostra amministrazione ha fatto si che lo sgombero sia avvenuto senza incidenti». Pierfrancesco Majorino e Marco Cipriano dei Ds: «Promesse le forze dell’ordine, ma il grande assente è il governo della città». Nando Della Chiesa: «Si torna alla legalità ma il problema resta». Una voce critica da Rifondazione Comunista che ha bollato la scelta di sgomberare i rom come «propaganda politica».

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